Dobsoniani

Anatomie galattiche, Osservazioni sotto un cielo ideale

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view post Posted on 23/3/2018, 22:21
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Lorenzo Burti

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Riesco finalmente a salire a Prato Piazza, cui agogno da tempo, puntando alla finestra di cielo limpido prevista a partire dalla sera di martedì 20 e poi per tutto mercoledì 21 (Meteoblue è ottimista; la cartina di Skippysky più tormentata). Arrivo su verso le 19 in una tempesta di neve, naturalmente, e prendo alloggio presso l’hotel Hohe Gaisl (significa Croda Rossa, montagna che si trova di fronte; ma attenzione, ha solo il nome tedesco, perché c’è anche un hotel Croda Rossa ma si trova a Carbonin, giù dalla discesa, verso Misurina) segnalatomi dalla gentilissima signora del rifugio Prato Piazza che rimane aperto solo durante il giorno, fino alle 17. Apre all’alloggio solo in estate. Il soggiorno all’Hohe Gaisl fornisce un foglio di via per poter percorrere la strada per il fondovalle a qualsiasi ora. Altrimenti, è chiusa al traffico dalle 10:00 alle 16:00. Demoralizzato per il tempo, ceno tristemente. Ma uscendo per recuperare qualcosa in macchina vedo la falce di luna calante trasparire dalla velatura. Mezz’ora più tardi il cielo è (quasi) pulito: SQM 21,4. Ma sono stanco e ilMeteo prevede copertura in arrivo nel corso della notte. Per di più Skippysky scompare da Internet (e resterà irragiungibile per 48 ore: cosa è successo? Qualcuno lo sa?), mentre Meteoblue ci ripensa e prevede coperto per il resto della notte. Infatti, a mezzanotte è tutto coperto di nuovo. Speriamo… Ansioso mi sveglio presto e… il panorama è mozzafiato!
WP_20180321_10_07_06_Panorama_s
Colazione, mi vesto e, con calma, mi accingo a montare, avendo già adocchiato il posto più riparato dal vento, previsto a raffiche, ma con sufficiente visuale. Che pacchia montare in pieno giorno, con serena, meticolosa lentezza…
WP_20180322_10_32_20_Pro_xxs
Il resto del tempo lo passo a fare quattro passi, a chiacchierare con i ciaspolatori di passaggio (nell’hotel, siamo solo una decina: fra qualche giorno chiude, ma dalla valle salgono a frotte per la giornata), e soprattutto a prepararmi il programma al computer, nei dettagli. La lista? Mi vergogno un po’ a dirlo: il campo Vergine-Coma delle galassie di Messier. Fa parte del progetto di quest’anno di mandare a memoria tutti gli oggetti di Messier come per la maratona, e di famigliarizzarmi con il loro campo stellare e con il contesto di oggetti NGC circostanti. Il campo Vergine-Coma, richiede di effettuare non uno star-hop, ma un galaxy-hop e quindi è fondamentale familiarizzarsi con il campo e le rispettive. Per non appesantire qui, esporrò In altra rubrica i risultati di questo lavorio.
Tutto è pronto per la serata...
WP_20180322_10_13_37_Panorama_s
(continua)

Edited by lburti - 23/3/2018, 22:47
 
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view post Posted on 23/3/2018, 23:31
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Lorenzo Burti

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La luna è al 22% e cala alle 22:53, ma alle 20:30 non resisto alla tentazione, mi bardo ed esco. Il termometro alla porta dell’hotel segna -11. Per fortuna c’è solo una leggera brezza. SQM 21,40 (con la luna), -13°. Poso il computer con Astropolanner e Cartes du Ciel sincronizzati sul pianale del baule della Scenic per una facile consultazione. Monto il Widescan 82° 30mm che essendo overpupilla è perfetto per i Messier e inizio a scandagliare i dintorni di M100, zona già ben posizionata. Partendo da Denebola, si incontra una T di stelle di 6^ tra vui la 6 Comae accanto alla quale c’è M98, un bellissimo fuso, una spirale fortemente di taglio, che mostra dei dettagli relativi ai bracci. Il cielo promette bene! M99 è una graziosissima spirale di faccia: anche qui si intuisce il diesgno. M100 si presenta più informe, con trama chiazzettata (mottled per gli inglesi). Il perché lo capisco dalla foto. Ha un nucleo compatto e bracci piuttosto eterei. A ½° NGC4312, un piccolo fuso di 12^ con nucleo ben visibile. Passo il tempo a familiarizzare con il campo in questione e a velocizzare l’individuazione dei Messier in rapporto alle stelle di campo, notando varie altre galassie NGC che non mi soffermo ad individuare. Controllo la collimazione su di una stella, provo gli altri oculari che ho tenuto pronti, l’Ethos 21mm e il Nagler 13mm. Scandaglio il cielo con il binocolo 10x30IS, entro a scaldarmi. Insomma passo il tempo perché i pochi ospiti vadano a letto e spengano le luci dell’ingresso, la signora chiuda cucina e ufficio e il figlio pigli la sua macchina per scendere in paese. D’ora in poi la visione notturna è assicurata. E arrivano le 23: SQM 21,70; temp. -14°. Il cielo è di una trasparenza perfetta. Due aloni di inquinamento, verso Cortina e verso la val Pusteria, fino a circa 25° sull’orizzonte.
Vergine
Inizio da M60 (con l’annessa NGC4537) individuata grazie all’asterismo a forma di freccia attorno alla Rho Virginis, di 5,8^ e ben visibile ad occhio nudo, e proseguo il galaxy-hop su M59 (passando per NGC4638), supero la coppia NGC 4606 e 4607 e arrivo dopo aver percorso 3 lunghezze la distanza tra M60 e M59 a M58, individuabile chiaramente e per dimensioni, e per la vicina stella di 8^ SAO100179. M58 è ad un crocevia: proseguendo quasi in linea retta si arriva a M87; deviando invece verso nord-est si arriva a M89, sulla strada verso M90, 91 e poi 88, la catena di Markarian, etc. Essendo un crocevia, non mi ci sono mai soffermato ad osservarla attentamente: eppure è una spirale stretta, barrata. Anche stavolta la trascuro. Sulla strada verso M89 incontriamo la coppietta NGC 4550, 4551 (che simulano, falsamente, una interazione), che ci conferma di essere sulla strada giusta. M89 è un’ellittica anonima. Una catena zigzagante di stelle conduce a M90, una bella spirale di 3/ con nucleo luminoso e alone che denota i bracci a spirale. Il passo successivo verso M91 è abbastanza lungo e senza stelle di guida. Ma nel campo di M90 c’è un bel asterismo triangolare molto evidente; lo si supera curvando in senso orario e si trova una galassietta vicino ad una stella di 9^: NGC4751 (mag 11,30); si prosegue e finalmente ecco M91, una spirale barrata, di cui si vede il nucleo allungato dalla barra. Ancora un grado e si è a M88: questa sì che è una bella galassia, formalmente una spirale di ¾ che visualmente sembra un fuso deformato leggermente a tilde~. Adesso ci attende la Catena di Markarian.
(continua).

Edited by lburti - 24/3/2018, 00:28
 
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view post Posted on 24/3/2018, 17:40
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Spiral galaxy

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Già il titolo...Anatomie galattiche... è uno spettacolo , aspetto il resto del racconto
 
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view post Posted on 24/3/2018, 21:15
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dagli Appennini alle Alpi basta che sia BUIO

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Che spettacolo.dormire poi in loco deve essere fantastico. Prima o poi rimango pure io al rifugio pur avendo casa a Monguefo appena fuori la valle. Ricordo una sera con BigMichele ed Elisa stesse condizioni, sqm con la luna 21.3 che poi schizzano a 21.8 .
Attendo con ansia e invidia il seguito!!! :lol:
 
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view post Posted on 25/3/2018, 15:35
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rendiamo grazie a herschel

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Ho visto questo topic subito, appena l'hai pubblicato.
Ma sono rimasto inebetito a guardare le fotografie (ahimè troppo piccole, forse le hai caricate male).

E mi è salita dentro più che mai la voglia di tornare nei posti isolati a godere del cielo col telescopio (non che prima non ci fosse...)

Effettivamente essere su posto già dal mattino regala un sapore ancora più bello alla nottata che arriverà.
Descriverlo è difficile, ma quando racconti della calma dedicata a sistemare e preparare l'arsenale della nottata (telescopio, oculari, collimazione, mappe...) ti capisco appieno e mi vengono in mente le lontane e fortunate giornate pre-osservazione passate in montagna.

La sensazione di interrompere di netto il tram-tram quotidiano e prendere una sana e grossa boccata d'aria, della durata di 24 ore, al sapore di galassie è impagabile.

Aspetto anch'io il resto del racconto, mentre sento fuori dalla finestra il rumore incessante (da giorni e ancora per un giorno) della pioggia che batte sul passamani del balcone.
 
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view post Posted on 25/3/2018, 17:14
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Lorenzo Burti

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A buon punto del programma, decido di sfruttare il gran cielo per oggetti “classici”. Punto M51 e rimango senza parole: le spirali sono ben delineate come nella foto; l’inizio del ponte presenta i due rami distinti, segnati dai segmenti nella foto. Non è visibile, come previsto, il completamento del ponte sulla satellite 5195; purtroppo, dato il mio arrugginimento, mi dimentico di verificare la visibilità dei due corni della 5195, criterio massimo della qualità della visibilità dell’oggetto in questione:
m51_LB_xs
Mi sposto su M101 e la visione è ancora più entusiasmante:
m101_LB
Le spirali che ho inquadrato nell’immagine sono ben incise come nella foto. Sono anche evidenti gli addensamenti e, a posteriori, sono incerto se ho visto anche quelli segnati con il punto interrogativo. Mai, comunque, ho visto M101 così. Quasi mi commuovo, e ripenso all’emozione che deve aver provato Lord Rosse e chi tra allora e adesso ha osservato questa meraviglia in diretta!
Mi sposto su M81/82. La prima mi mostra i suoi esili bracci spirale che si dipartono dal frittatone centrale (quelli più vicini al bulge, non i periferici, almeno...)…
m81_LB
Ma è M82 a mostrare una miriade di dettagli sulle sue tormentate indentature
m82_LB
(continua)

CITAZIONE (davidem27 @ 25/3/2018, 16:35) 
Ma sono rimasto inebetito a guardare le fotografie (ahimè troppo piccole, forse le hai caricate male).

A me appaiono a tutta larghezza del testo!! Sto piuttosto attento a caricare le foto riducendone le dimensioni per non esagerare. Chiedo anche agli altri lettori come appaiono a loro... Lorenzo
 
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view post Posted on 25/3/2018, 18:01

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Foto ok.... le vedo dal tablet 12" in tutta la loro grandezza
 
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view post Posted on 26/3/2018, 09:01
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rendiamo grazie a herschel

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Nell'immagine che allego si vede come visualizzo il topic da un normale PC.

(viste le dimensioni dell'immagine devo usare per forza Tinypic e devo dire che è abbastanza una hahata :D )

 
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view post Posted on 26/3/2018, 10:11
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Lorenzo Burti

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Troppo e piccole o troppo grandi? L'immagine che posti era proprio quello che io desideravo. Cos'è Tinypic? Le ho caricate a 640 pixel orizz. Tranne quella con me che è 320. Non va bene? Cosa suggerisco?
 
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view post Posted on 26/3/2018, 10:30
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rendiamo grazie a herschel

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Tinypic è quel sistema (un po' macchinoso) che questo forum ti offre per caricare le immagini più pesanti di 500kb.

Lo trovi come pulsantino "TinyPic Plugin" sulla sinistra di "ForumFree Hosting jpg gif png zip ... < 0.5 MB".

Lui carica, su un server esterno, il file che selezioni e, una volta completato il caricamento, devi far clic sull'immagine e, dalla finestra che si apre, devi copiarti il link all'immagine da inserire nel post del forum.

Ad ogni modo a me sarebbe piaciuto vedere le foto che hai postato a dimensione consona e non con la risoluzione postata (sono piccoline). Ma capisco che sia un limite della piattaforma gratuita.

Un'alternativa potrebbe essere quella di caricare le foto su una piattaforma cloud come Google Drive e generare link pubblici da postare sul forum. Un po' più veloce di TinyPic (che ha anche il grosso difetto di cancellare le immagini caricate dopo un po' di tempo).
 
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view post Posted on 27/3/2018, 14:13
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Lorenzo Burti

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Da M58 a M87 ci passano circa 2gradi, privi di stelle di riferimento almeno fino a quando non si è ormai vicini a M87 Occorre orientarsi riguardo la stellina prossima a M58, la SAO100179, di 8^. Ci si muove lungo una linea angolata rispetto alla stellina come segnato nella mappa seguente, in pratica lungo la bisettrice dell’angolo tra la stellina e il percorso seguito prima verso M89. Ad un certo punto ci si imbatte in un asterismo (segnato dalla ellissi nella mappa, all’oculare ben evidente) che ci conferma che siamo sulla buona strada.
m58_m87_F
M87, nonostante sia la regina dell’ammasso della vergine, all’oculare non è per nulla avvincente: una ellittica tipica. Però annovera 4 satelliti visibili, due nettamente, la 4476 e 4478, e altre due impegnative, la NGC4486A (non vista) e B (intravista) come risulta dall’immagine successiva, nonostante le magnitudini ufficiali non siano proibitive; evidentemente dipende dalle piccole dimensioni:
m87_e_altre
DSS Quik-V 30’ x 30’
Proseguendo per poco meno di due gradi nella stessa direzione si arriva al meraviglioso complesso di M84/86, NGC4387/88 e le vicine NGC4402/07/25. In visuale, con questo cielo, siamo molto vicini a quanto appare in foto.
m84_86_40per40_label
DSS Quik-V 40’ x 40’
… e di qui ci si avventura nella Catena di Markarian: una bella ridda di NGC!
590px_Markarians_Chain
(continua)
 
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view post Posted on 27/3/2018, 16:29
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tumblr_nj6y5fHRqG1qz6z2wo1_500
 
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view post Posted on 28/3/2018, 12:27
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Lorenzo Burti

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M49 e 61 sono situate opportunamente, la prima al vertice di un triangolo equilatero con base sul segmento che unisce la Delta e la Epsilon della Vergine; M61 all’angolo tra il cateto minore e l’ipotenusa di un triangolo rettangolo con angolo retto sulla Eta della Vergine. Dovrebbero quindi essere nel campo semplicemente puntando con il Telrad.
m49_61
Ma se così non dovesse essere, allora al cercatore, o addirittura all’oculare (a grande campo) si può utilizzare l’asterismo a freccia che contiene la Rho della Vergine e che utilizziamo per entrare nel campo di galassie a partire da M60/59. Si tratterà di estendere la base di nove (insomma… tante) volte verso sud-ovest.
m49
M49 non è un campione di galassia, diciamoci la verità...
Quanto a M61:
m61
Nel caso non si riesca a coglierla nell’oculare dopo la centratura con il Telrad, girare in tondo con l’oculare e facilmente si incappa nell’asterismo della stella 16 (che potrebbe addirittura essere visibile ad occhio nudo, essendo di 5^), un asterismo a forma di freccia inconfondibile; la 16 poi è bianca, brillantissima. Di lì si muove alle tre stelle in fila, cerchiate, che danno una idea della distanza da percorrere per arrivare a M61. Vi assicuro che ha funzionato con me. Con il mio cielo, la 4289 era visibile, graziosissima…
m61_B1
Anche M61 non è un gigante… non ci sono stato molto sopra. Mi sembra di ricordare che si nota l’allungamento della barra.
(continua)
 
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view post Posted on 28/3/2018, 21:02
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Lorenzo Burti

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E veniamo alla Chioma di Berenice: qui troviamo parecchi oggetti interessanti: M64, una galassia imperiale: la occhio di gatto, gran bulge e alone esteso; e M85, ultima galassia del nostro elenco dei Messier dell’ammasso Vergine-Chioma, e due gloublari di tutto rispetto: M3 (che si trova peraltro facilmente anche a metà strada tra Cor Caroli e Arturo), e M53…
m3_53_64_85_B
La figura illustra chiaramente i rapporti geometrici. Data la evidenza degli oggetti, non dovrebbe essere difficile trovarseli nel campo dell’oculare dopo averli puntati al Telrad. Se occorresse utilizzare il cercatore, ecco uno schemino di M64 riguardo le stelle di campo:
m64B
Infine una gustosa curiosità: accanto a M53, globulare visibilissimo, si mostra timidamente NGC5053 che richiede un po’ di pazienza, nell'individuarne la posizione rispetto M53, le stelle di campo e ne prestare attenzione alla manciata sparsa di stelline che lo compongono:
m53B
m53_5053_LB
n5053C_LB
E infine M85. Eccola al cercatore, in relazione con le compagne M 98/99/100 e il relativo asterismo di riferimento a T maiuscola. Infatti si può arrivare a M 82 anche da loro, con lo star-hop in base alle stelle di campo che le separano. Ho riportato anche una chicca: ll globulare NGC 4147, mosca bianca nel regno delle galassie. Accanto a M 85 merita attenzione la NGC 4394 di mag 10.90 e luminosità superficiale poco più di 22: ben accessibile
m85_m100_LB
 
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view post Posted on 28/3/2018, 22:17
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Lorenzo Burti

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Accanto a M 85 merita attenzione la NGC 4394 di mag 10.90 e luminosità superficiale poco più di 22: ben accessibile
Poi ho dato un’occhiata alle galassie di Messier del Leone: M95, 96 e 105, nulla di trascendentale, e per di più un pelo da cercare.
m105_contrato
Straordinarie invece, M65 e 66, grandi e piene di dettagli sotto il cielo bellissimo che mi sono ritrovato
In fine serata, esplorato come volevo il campo di Vergine e Chioma, ho puntato più basso verso l’orizzonte di Cortina, dove l’inquinamento luminoso si insinua in questo paradiso.
M83: curioso di osservarla con il 50 dopo averla individuata nel sessantino dalle Maldive. Che meraviglia, nonostante tutto. Ho provato a ritoccare slavando una foto del DSS per dare un’idea di cosa si riusciva effettivamente ad osservare in visuale: le spire si vedevano eccome!
m83_Poss_1_Blue_15x15_realistico_medio_xxs
E infine un’occhiata l’ho data anche alla Sombrero
th_Sombrero_BW
In conclusione: ho completato il programma di esplorare/memorizzare per quanto possibile il campo Vergine-Chioma, nell’ambito del programma (maratona) Messier (che illustro a parte). Ho avuto la fortuna di una serata eccezionale con un SQM di 21,70 stabile e una trasparenza quale non ricordavo. Le galassie mostravano dettagli che forse non ero mai riuscito ad apprezzare precedentemente. Così, oltre ad osservare gli oggetti di Vergine-Chioma, ho divagato sulle classiche spirali per eccellenza: M51, 101, 83 ricavandone emozioni straordinarie. Dopo una fase di preparazione quando c’era ancora la luna, ho osservato per tre ore buone, dalle 23 alle 02, con una temperatura molto rigida, l’ultima rilevazione SQM mi dava 21,68 e temperatura di -18°C. L’albergo vicino mi ha consentito di entrare nell’atrio ogni ora, circa, per scaldarmi. Prato piazza mi si è rivelato un sito eccezionale. Alle prossime!
 
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