Dobsoniani

Posts written by massimar

view post Posted: 11/1/2015, 14:13 Costruzione Dosbon 12" F5 - Autocostruzione
A me la superficie sembra buona , pronta per passare alla 800, bel lavoro Deabis!
view post Posted: 24/12/2014, 19:44 specchi metallici? - Autocostruzione
astrotecnico ti sei auto-replicato ? :D , dal livello qualitativo di ciò che leggo presumo che tu e astrotecnico2 siate la stessa persona, in ogni caso è un piacere legger..ti(vi)
view post Posted: 24/12/2014, 14:51 specchi metallici? - Autocostruzione
Il problema dell'uso dei metalli nella costruzione di ottiche è dovuto da un insieme di fattori, dalla struttura cristallina che impedisce di avere una levigatura della superficie inferiore a quella della lunghezza d'onda della luce, agli elevati valori di dilatazione termica e di deformazione meccanica. Il vetro che non possiede una struttura cristallina ma si comporta a livello molecolare come un fluido con viscosità infinita è da sempre il materiale privilegiato nonostante i limiti di costi e produzione per i grandi diametri.
Tuttavia sono state sperimentate anche altre strade, la ricerca ha sempre cercato di trovare nuove soluzioni per la costruzione di specchi. In alcuni campi di applicazione ( infrarosso ) sono tuttora prodotti ed utilizzati specchi in alluminio, ma lo sforzo è rivolto più che altro alla sperimentazione di nuove tecnologie costruttive piuttosto che allo studio di nuovi materiali diversi dal vetro o da suoi composti.
view post Posted: 15/12/2014, 09:01 Costruzione Dosbon 12" F5 - Autocostruzione
Anche i miei tempi sulle seccate erano più lunghi rispetto a Giulio , mediamente sui 5 minuti con le grane fini. C'è da considerare che il 250 F5 di Giulio era uno specchio Pyrex su utensile calciosodico ( se non sbaglio ), mi chiedo se la diversa composizione del vetro possa in qualche modo influire sull'efficacia della lavorazione. ( il pyrex dovrebbe essere più "morbido" ).
view post Posted: 6/12/2014, 19:34 Lavorazione specchio a corta focale... - Autocostruzione
L'ottica geometrica ci dice che tutte le riflessioni su di una superficie parabolica convergono in un unico punto per un fascio di luce all'infinito e parallelo all'asse ottico. Questo è valido solo per un modello matematico e quindi "perfetto". Sappiamo che la natura ondulatoria della luce fa si che questo unico punto sia in realtà un disco .

Quanto più la superficie dell'ottica si discosta dal paraboloide ideale tanto più le riflessioni "allargheranno" questo disco. Il "minimo sindacale" di λ /4 ,per usare l'espressione di Giulio, non ci garantisce che tutti i raggi riflessi convergano all'interno del disco di Airy, ma ci fornisce un compromesso accettabile tra la precisione della forma e la qualità dell'immagine.
Come dice Dob, la differenza in visuale tra uno specchio λ /4 ed λ /8 uno è in teoria notevole, specialmente nei dettagli in alta risoluzione, nella capacità quindi di risolvere oggetti al limite del potere risolutivo teorico.
Tuttavia , come tutti noi sappiamo, le variabili in gioco sono talmente tante ( collimazione, seeing, stabilità e deformazione meccanica, termiche, ecc.. ) che difficilmente avremo le condizioni ideali per poterne valutare le differenze senza "elementi di disturbo".

Fino a che punto conviene spingersi non lo so, dipende fino a che punto si è in grado di spingersi con tutto il resto, l'ottica da sola non fa il telescopio, credo che come in tutte le cose la virtù sia nel mezzo senza bisogno di ricercare gli estremi.

Perciò non saprei dirti con l'autocostruzione fino a che lambda ci si sia spinti, con la ricerca invece, si sono raggiunti dei risultati al limite della perfezione, ad esempio con la tecnologia "ION BEAM FIGURING" , si è utilizzato un cannone ionico per rifinire le superfici degli specchi a tasselli (36 tasselli con superfici di paraboloidi fuori asse ) dei due telescopi gemelli di 10 metri del Keck Observatory nell'isola di Mauna Kea .
Grazie all’abrasione meccanica operata da ioni di un gas nobile scagliati contro l’oggetto da lavorare ed il fascio ionico gestito da software, si sono raggiunte precisioni rms inferiori ai 6 nanometri, pari a un centesimo di lunghezza d’onda (λ/100)
view post Posted: 5/12/2014, 09:58 Lavorazione specchio a corta focale... - Autocostruzione
Consideriamo che il termine vetro non è riferito non ad un materiale ma ad uno stato della materia. Questo “stato vetroso”, è quello che si realizza quando un liquido sottoposto a raffreddamento incrementa a tal punto la propria viscosità che pur rimanendo formalmente un liquido acquista apparentemente le proprietà fisiche di un solido.
Il vetro perciò, è una sostanza allo stato solido amorfo, cioè un materiale rigido costituito di unità strutturali non organizzate secondo l’ordine geometrico tipico dello stato cristallino. Ed è proprio questa la proprietà che ne permette la lavorazione con precisione a livello molecolare. Variando la composizione chimica del materiale , possiamo ottenere diverse tipologie di vetro le quali avranno diverse proprietà fisiche come densità, durezza, modulo elastico, carico di rottura, dilatazione e conducibilità termica, senza alterare quella che è la "precisione" della forma ottenibile con la lavorazione, la quale dipende esclusivamente dalla assenza di strutture cristalline.

In sostanza, diverse tipologie di vetro, saranno preferibili o meno a seconda del tipo di utilizzo o di produzione, ma qualunque sia il vetro la precisione geometrica potenzialmente raggiungibile è sempre superiore a quella che si realizza in pratica, in altre parole anche con il calcio sodico si potrebbe fare uno specchio lambda/100, tutto sta a saperlo fare... :)
view post Posted: 1/12/2014, 21:55 Costruzione Dosbon 12" F5 - Autocostruzione
Deabis, 50 seccate sono un bel numero, non dovrebbero esserci craterini residui, ma quanto sono grandi questi craterini rispetto alla 600 ? sono su zone esterne o centrali ? la superficie dell'utensile è omogenea o mostra le stesse imperfezioni ? prova a segnare con il pennarello sul retro dello specchio le aree pulite da quelle "contaminate" e seguine l'evoluzione per qualche seccata. Il fatto che tu l'hai notato da una quindicina di seccate fa, significa che prima non c'erano o che non le avevi notate/cercate ? ( forse ho fatto troppe domande ? :unsure: )
view post Posted: 24/11/2014, 09:23 Osservazione del 21 novembre 2014: Area 21 - Reports osservativi
Sempre molto coinvolgenti i tuoi report, sembra quasi di essere stati li e di conservarne un piccolo ricordo, non ti nascondo che le mie ultime ( poche ) osservazioni le ho programmate dopo aver "ripassato" i tuoi report i da cui traggo le indicazioni su cosa sia preferibile osservare e cosa potrò aspettarmi sia a livello visuale che emozionale per i molti ( troppi ) oggetti che ancora non fanno parte del mio bagaglio, grazie !
view post Posted: 9/11/2014, 16:17 Progetto telescopio newton 300 F5 - Autocostruzione
CITAZIONE (Astromuma @ 9/11/2014, 10:16) 
Avrei molto piacere che mi contattaste direttamente sul canale, così da rendere pubblici i vostri appunti.

i nostri appunti sono già pubblici, oltretutto lo sono in un forum molto seguito e che , nonostante la sua giovane età, gode di buona credibilità nell'ambiente degli astrofili e degli autocostruttori.

CITAZIONE (Astromuma @ 9/11/2014, 10:16) 
P.S. La battuta di Massimar è molto carina, io, però, sull'onda dell'entusiasmo, avrei anche aggiunto qualcosa sulla mia "pettinatura" :lol:

Non mi permetterei mai di fare ironia sulle persone, mi permetto solo sugli atteggiamenti, in ogni caso la parte che preferisco dei tuoi video è proprio quella dove ci sei tu ben visibile, sicuramente hai una buona capacità comunicativa e ti sai "muovere" davanti ad una videocamera con i modi ed i tempi giusti, le mie critiche sono rivolte ai contenuti , non alla confezione che è piacevole, almeno in questo devo ammettere che sei stato bravo...
view post Posted: 9/11/2014, 12:56 Progetto telescopio newton 300 F5 - Autocostruzione
Ciao Matteo, purtroppo l'unica tua frase con la quale mi trovo pienamente d'accordo è : "buongiorno a tutti". :)

Nessuno scandalo, è una abitudine consolidata specialmente nel web pretendere di insegnare agli altri ciò che si conosce solo per sentito dire, come è abbastanza usuale trovare video e tutorial di sedicenti divulgatori che propinano improvvisazione e pressappochismo spacciandolo per stato dell'arte.
Parto dalla considerazione che la divulgazione presuppone la conoscenza di un argomento, la condivisione di un percorso di conoscenza è di per se lodevole, ma è in contraddizione con l'approccio divulgativo del tuo canale che lascia sottintendere il messaggio :" ecco come si fa uno specchio parabolico", no mi dispiace, non è così che si fa...

SE l'intenzione è quella di intraprendere la strada che porta alla auto-costruzione ottica, per "imparare e condividere" non si può prescindere dall'interazione con esperti del settore ed il supporto di una buona base teorica, nell'ipotetica attesa che qualcuno casualmente si imbatta nel tuo canale per dirti cosa c'è che non va.

Casomai, è chi si trova per la prima volta ad affrontare un percorso di auto-costruzione, a dover cercare di contattare ed interagire con coloro i quali costituiscono una risorsa fondamentale ed un riferimento sicuro per ogni novizio, questo forum ne è un esempio, moltissimi autocostruttori di telescopi condividono i loro lavori sapendo di poter contare su una community di appassionati e di esperti pronti a fornire il loro supporto, per questo pubblicano su di un forum tematico e non aprono un loro canale prima ancora di iniziare un lavoro.

Il limite quindi non è nell'intenzione ma nel metodo, il quale esclude a priori il supporto della conoscenza e dell'esperienza di chi ha già risolto gli innumerevoli errori che fisiologicamente si incontrano in questo tipo di realizzazioni, preferendo "farsi vedere" piuttosto che "andare a cercare".

Tuttavia non voglio sembrare duro o distruttivo con la tua iniziativa, chi intraprende la strada della conoscenza e della sperimentazione va incoraggiato a prescindere, ti suggerisco solo di cercare di capire come e perchè hai commesso i mumerosi errori di realizzazione, una volta compresi ti permetteranno di giungere ad un risultato apprezzabile e vivere l'indicibile emozione di osservare con una ottica fatta con le proprie mani, la quale è il carburante fondamentale per proseguire in questo difficile percorso.

Edited by massimar - 9/11/2014, 15:45
view post Posted: 16/10/2014, 17:23 Perché il Dobsoniano fa paura. - L'angolo delle favole
CITAZIONE (Marco'79 @ 16/10/2014, 09:47) 
L'unico neo è quello che si fa agli astrofotografi. Mi sento un poco offeso :lol:, essendo io ANCHE astrofotografo… (mi fa ridere definirmi così! :D )
So bene che non faccio fotografie professionali (soprattutto le mie). Ma nemmeno osservazioni professionali!
Siamo amatori, astrofili non astronomi, e in quanto tale facciamo ciò che ci da gratificazione e piacere.

Ciao Marco, personalmente non ho niente contro l'astrofotografia, anzi, la ritengo una disciplina seria ed importante nella quale i risultati presuppongono studio ed applicazione costante, dove niente si improvvisa o viene lasciato al caso.
Ho qualcosa da dire su un "certo modo" di fare astrofotografia e di divulgarla, dove il fine ultimo sembra essere il freddo risultato elaborativo alla ricerca dell'ultimo pixel che dimostri in modo univoco la bravura del fotografo/programmatore il quale, grazie ad i suoi investimenti in quella serie di prodotti (che è sempre migliore di quell'altra), riesce a dimostrare dati alla mano che la sua corrente di pensiero è l'unica depositaria delle verità assolute in questo campo.

Quando sento parlare due dobsoniani e confrontarsi sulle loro osservazioni, percepisco prima di tutto le loro emozioni durante quella o quell'altra serata osservativa, capisco cosa hanno provato e cosa rappresenta prima di tutto nei loro cuori il perenne confronto dell'uomo con l'universo, al centro di tutto c'è la persona, l'uomo e la sua passione, la ricerca del proprio ruolo nella comprensione dell'infinito.
Quando sento parlare alcuni ( fortunatamente non tutti ) astrofotografi sento parlare prima di tutto di flat,dark,bias,pixel,frame,acquisizione,pose,campioni,artefatti,filtri,camere,software oltre a tutto il corredo strumentale ed alla fine, qualche parola sul soggetto fotografato, ma raramente sento parlare delle loro emozioni, sembra che tutto questo dispendio di energie sia finalizzato al: "guardate quanto sono bravo e quanto performa il mio strumento che è meglio del tuo..." che tristezza !

Le mie prime ( ed anche ultime ) fotografie le ho fatte che ero un ragazzo, negli anni ottanta, non esistevano i software ed il digitale, si fotografava su pellicola restando incollati all'oculare del telescopio guida per ore anche in pieno inverno, immobili e senza mai distogliere lo sguardo da una schifosissima stella sfocata al centro del crocicchio, pronti a correggere con la pulsantiera non appena si intravedeva un qualunque spostamento, e se sbagliavi qualcosa ricominciavi daccapo. Già allora la domanda più ricorrente era " ma chi me lo fa fare ? ", oggi il solo pensiero di passare le successive settimane dedicandomi all'elaborazione mi fa rabbrividire..

Certo, i tempi sono cambiati, oggi non si fa più "una foto a Giove " come facevo io, oggi si fa "Hi-res Planetario", sarà forse il nome che mi inquieta, ma io preferisco ancora il contatto diretto tra me e quei pochi fotoni che si sono fatti strada fino al mio specchio.
Ciò non toglie che la fotografia, se fatta con finalità scientifiche , è uno dei più potenti mezzi di esplorazione dell'universo, grazie alla quale i nostri orizzonti di conoscenza hanno potuto raggiungere i confini stessi dell'universo e del tempo, ci sono per fortuna astrofili che portano avanti questa disciplina con le giuste modalità, ed anche se non è fatta con finalità scientifiche, ben venga se l'approccio è quello che tu hai saggiamente scritto, la ricerca della gratificazione ed il piacere, in questo modo tutto torna alla sua dimensione reale, il fine non si confonde con il mezzo e la persona con la sua passione resta al centro di tutto.
view post Posted: 13/9/2014, 23:08 Costruzione Dosbon 12" F5 - Autocostruzione
Ho usato il RonWin20 , il quale è freeware ed è lo stesso descritto nel tutorial di astrotecnico.
il download lo trovi in fondo a questa pagina: https://stellafane.org/tm/atm/test/ronchigrams.html

Non è comunque tra i più approfonditi, va benissimo per lo studio della parabola di riferimento e anche perché è di semplice utilizzo , ma l'analisi degli errori è molto limitata, esistono altri software che sono più dettagliati ma meno immediati.
view post Posted: 13/9/2014, 22:12 Costruzione Dosbon 12" F5 - Autocostruzione
Bene ! dai, non facciamo attendere "sua maestà"...

Personalmente preferisco il reticolo con la stampante, perché a differenza di quello meccanico ( auto-costruito ) posso avere una misura più precisa della densità e della distanza tra le linee. Conoscere l'esatta dimensione delle linee è importante quando si raffronta il risultato del proprio test con quello del software di simulazione. Una variazione, anche piccola del numero di linee/mm tra il reticolo "virtuale" del software e il proprio reticolo porta a risultati diversi non confrontabili.

Una mia curiosità: come mai l'hai fatto a linee per pollice e non per mm ?
view post Posted: 8/9/2014, 22:14 Costruzione Dosbon 12" F5 - Autocostruzione
bella descrizione, dettagliata e completa, che dire... Foucault si avvicina !
Sicuramente la focale a F6 , renderà meno problematica la parabolizzazione, anche se non è mai una passeggiata...
view post Posted: 8/9/2014, 15:04 macchina per fare gli specchi - Autocostruzione
CITAZIONE (scassam @ 8/9/2014, 15:07) 
è inutile completamente a mano la parte iniziale!

no, non è inutile, è propedeutica per:

miscela di abrasivo, quantità durata e dosi
velocità delle passate
tecniche per lo scavo
tempi della seccata,
problemi di incollaggio e scivolamento
uniformità della superficie,
raggiungimento della freccia
mantenimento della freccia
scelta e sequenza di abrasivi
valutazione della qualità della superficie
valutazione e correzione di errori

tanto per dirne alcune...
168 replies since 12/6/2014