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Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Così si espresse Vittorio Alfieri. Se non c'è questa ferma volontà, Dobson, Telrad e mappe finiranno in soffitta (o in cantina).
Per tale approccio è indispensabile una buona conoscenza dell'astronomia e della geografia astronomica. In tal caso, un Dobson 10" è manna caduta dal cielo. Ottimo l'abbinamento col Telrad e le mappe dedicate, ai quali aggiungerei un cercatore RACI per completezza: è la configurazione che uso e non fa rimpiangere il go-to.
Più d'una cinquantina d'anni or sono, dopo una gavetta di osservazioni a occhio nudo e col binocolo, cominciai a usare il primo telescopio: un acromatico Stein Optik 77/910 su montatura equatoriale manuale. Usavo come riferimento delle mappe celesti fotografiche con a fianco il negativo con le etichette degli oggetti. All'epoca non c'era altro, ma alla base c'era la volontà di fare.
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