Dopo la prima costruzione completa ci sono ancora molte cose da implementare.
Il telescopio deve potersi muovere e avere "piedini" robusti quando è posto nella sua posizione di osservazione.
Abbiamo aggiunto ruote che sono rimovibili e fanno parte di un sistema che può sollevare il telescopio con un pedale - questo è un sistema usato per i mobili.
I piedini sono parte integrante della struttura del telescopio e abbiamo optato per tubi filettati da 2 pollici - essenzialmente tubi e manicotto da idraulica - in modo da poter regolare l'altezza. C'e' un meccanismo per regolare l'altezza in modo semiautomatico - lo descriveremo più avanti.
La posizione dei piedi è stata valutata attentamente e il parametro chiave è che deve essere il più vicino possibile ai rulli azimutali: è da li' che passa il carico del telescopio e una distanza ridotta aiuta a combattere la flessione.
I piedini giacciono su un cerchio di 1 m di diametro che sembra più che adeguato.
Qui sotto le altre 2 'gambe' forate per accogliere il manicotto da 66mm -che si "appoggia" sulla parte inferiore della 'gamba' per un miglior supporto- e un tubo da 60mm. Nella foto la gamba superiore porta una serie di cuscinetti condotti mentre quella inferiore porta il rullo di guida, da collegare al motore AZ.
Nel live presenteremo il materiale che e' stato condiviso all'Alt-Az Workshop a Portland, OR ma in questo caso sara' tutto in Italiano.
Alt-Az Workshop e' un'iniziativa che vuole consolidare le esperienze a livello amatoriale riguardanti telescopi altazimutali di generose dimensioni. Tipo questi che sono un 30", 34" e 36":
potete testarlo a parte col metodo del Suiter: guardando la riflessione della Polare su di esso tramite un qualunque rifrattorino
spiegami un po' che non conosco il Suiter - e' per lo star test o specificatamente per il secondario? Nel secondo caso quello che stiamo installando in questo momento e' un 'flat' da 300mm di qualita' gia' testata.
Dobbiamo ammettere che dal vivo si è rivelato "leggermente" più grande di quanto ci aspettavamo. Comunque l'unica a rimetterci e' stata la lampada prontamente rimossa dal soffitto.
Prossimo passo: installazione del secondario e star test
Una cosa è rimasta prima di completare il montaggio della struttura principale.
3 staffe collegano i pali del traliccio alla gabbia superiore poiché abbiamo un design a 6 poli. Qui li posizioniamo seguendo il disegno e trapaniamo i fori per i fissaggi.
Forse non è il video più emozionante ma mostra come è stato effettuato il posizionamento e come abbiamo usato il bracket come jig.
L'accuratezza del posizionamento è la chiave per la posizione corretta della gabbia superiore poiché i pali sono stati perforati con un discreto livello di precisione - speriamo di non aver bisogno di molti aggiustamenti in seguito!
E' giunto il momento di attaccare la cella superiore al resto della struttura. Fortunatamente e' abbastanza leggera da poter essere gestita da una sola persona
Lo scopo e' di posizionare solidamente la struttura superiore geometricamente rispetto al mirror box. Ci interessava quindi un metodo che preservasse i punti di contatto sull'asse delle aste. Inoltre in questo modo la giunzione tra aste e supporti puo' sostenere una coppia elevata e di conseguenza partecipa' allintegrita' della struttura. Come hai risolto il problema del fissare un tubo sottile senza che collassi sotto quando le viti vengono tirate? O magari adotti una soluzione differente?
Un (non breve) video che descrive la generazione dei terminali dei tubi. Alla fin fine e' una valida alternativa in quanto semplifica molto le giunzioni - anche se l'aspetto estetico non e' magari spettacolare C'e' un'ulteriore modifica che vorrei provare a breve in modo da risolvere uno dei pochi problemi che questo tipo di soluzione ha.
Rimane il dubbio irrisolto: Ma una volta finito, come sarà la logistica?
Ciao Valentino, mi era sfuggito che ci fosse una questione 'logistica'.
Il telescopio una volta montato iniziera' una fase di testato, otticamente e come capacita' di tracking. Ci vorra' un po' di tempo immagino. Una volta soddisfatti delle performance l'intenzione e' quella di donare il telescopio ad un osservatorio che possa garantire l'operativita' in remoto. Se nel frattempo riuscissimo a partecipare a qualche star party lo faremo ben volentieri
Spero di avere tempo piu' avanti per pubblicare una descrizione di come abbiamo preparato le estremità dei tralicci, nel modo più economico - potrebbe essere interessante x qualcuno.
Ricapitolando: 6 tralicci, uniti a coppie da staffe a L che sarannoassicurate alla parte inferiore della cella del secondario.
Speriamo che le lunghezze posizionino le staffe nella posizione corretta rispetto alla gabbia superiore. Bisogna fidarsi del processo....
Ci sono appena arrivati i pali in alluminio -nemmeno troppo cstosi- che sono destinati preliminarmente allo star test dello specchio non rivestito. La soluzione finale per i truss sara' un po' diversa.
I truss sono da 40x1mm con lunghezze che vanno da ca. 1,25 m a 1,7 m per accomodare uno specchio con 2750mm di focale.
Le estremità sono semplicemente generate serrando in morsa e praticando un foro. Ad essere onesti, è un modo molto economico e pratico per realizzare questi truss - forse non il più estetico ma comunque valido.
A questo punto dei lavori abbiamo davvero apprezzato la semplicità di avere un design a 6 aste piuttosto di quello tradizionale a 8.
Newtoniano con correttore di coma (2,5" o 3" - faremo una colletta)
Il secondario dove coprire per bene un full frame e sara' di circa 185mm - anche quello autocostruito. Dopotutto perche' farsi mancare uno sbattimento del genere...
Prossimo passo: aste (preliminari) e cella superiore
x Dob45: non abbiamo optato per una montatura preliminare ma piuttosto utilizzaremo delle aste di alluminio che possiamo facilmente tagliare alla lunghezza adeguata per fare uno star test
