Posts written by skround

Pensando ai passi successivi mi chiedevo se qualcuno ha esperienza in Italia di argentatura degli specchi.

Sto acquistando il kit testato da un gruppo negli Stati Uniti incluso l'agente protettivo.

Per intenderci parlo specificatamente di argentatura chimica a spruzzo.

Ciao Giulio, scusa mi ero perso il tuo ultimo intervento.

1) sono certamente d'accordo - i menischi costituiscono un'allettante alternativa nel panorama di specchi di generose dimensioni. Ho l'impressione che non ci sia ancora unanimita' sullo stato dell'arte per supportare un menisco - un altro metodo consiste nel lavorare su una cella che e' la replica di quella finale come fai notare piu' avanti anche tu.

2) 3) 4) il refrattario si stabilizza una volta 'cotto' la prima volta e va sempre ripreso - altrimenti per una forma accurata il piu' possibilie si deve passare a stampi di metallo

5) L'idea che mi sono fatto finora e' che il supporto laterale e astigmatismo sono intimamente legati. Ad oggi mi pare di capire che il sistema whiffle-tree sia quello piu' adatto, benche' piu' sofisticato nella realizzazione

Vorrei spendere qualche parola sullo scopo di questo progetto - e' da un po' che me lo riprometto.
Innanzitutto, siamo un piccolo gruppo di astrofili con esperienza nella costruzione di specchi, montature, sistemi di imaging.

Il progetto che riporto di tanto in tanto su queste pagine e' lo sforzo realizzativo di un telescopio con le seguenti caratteristiche:
- in grado di supportare ottiche di generose dimensioni
- adatto a essere costruito da astrofili
- in grado di acquisire immagini di lunga posa.

Mi preme precisare che consideriamo questo telescopio come un prototipo e come progetto pilota per convalidarne la fattibilità e le prestazioni. In quest'ottica ( ) il progetto ha la velleita' di andare oltre alla costruzione del telescopio in se e per se.

Il successo del progetto risiede nell'ispirare a costruire una variante del telescopio partendo da una piattaforma validata e con modelli CAD, disegni e processi disponibili open-source. Come dire che una volta completato, servira' da punto di partenza per chi volesse cimentarsi, ma con un buon grado di garanzia sulle prestazioni finali.

Ad esempio, i materiali sono facilmente reperibili mentre i processi, sebbene sofisticati, sono mantenuti a livello di fai-da-te. Una nota: avrete visto alcuni particolari realizzati in fibra di carbonio - in realtà e' sostituibile con fibra di vetro o con elementi di alluminio e al momento avevamo a disposizione la fibra di carbonio.

E' chiaro che questo è un progetto ambizioso e proprio ora ci stiamo avvicinando a una fase in cui il completamento è in vista.
La "visione" è che un circolo astrofili, un abile appassionato o anche un'università possa partire da questa piattaforma e costruire un sistema adattandone le specifiche all'interno di un certo limite.

Infatti, le specifiche: in poche parole, l'obiettivo e' che il telescopio sia in grado di inseguire in modo tale da consentire lunghe pose - ovvero minuti- con 800mm, f / 3.3, semi-portatile, con derotatore, ed encoder da 10 ticks/arcsec.
Ovviamente tutto ciò senza dimenticare l'aspetto visuale e divulgativo - si dice che si possono vedere i colori di alcuni oggetti deep-sky con questi diametri - vero?

Mi preme sottolineare che quest'oggetto non puo' sostituire in alcun modo telescopi costruiti professionalmente -altamente efficienti e integrati- ma le specifiche consentono di svolgere ricerche scientifiche (LEO, asteroidi, novae, supernovae, esopianeti, fotometria, ecc.).

Questo è quanto: continueremo ad aggiornare il progetto di tanto in tanto oltre a postare su FB www.facebook.com/800mm.telescope, YT www.tinyurl.com/800mm-telescope e IG www.instagram.com/800mm_telescope/ per raggiungere e coinvolgere piu' audience possibile.

Domande e commenti -di qualsiasi tipo- sono sempre ben accetti.

Il successo non e' garantito - quello che e' garantito e' la ns volonta' di continuare a superare i vari ostacoli, uno alla volta.

Clear skies

Filippo, compliemnti per la foto - conscio che probabilmente e' scritto da qualche parte in questo thread, ti posso chiedere:
1) che sw hai usato per lo stacking
2) hai fatto dithering
3) che camera hai utilizzato

Grazie in anticipo

Le mezzelune sono si' imponenti ma essendo dei sandwich di 'schiuma' e compensato -con inserti- e' relativamente leggero pur esendo spesso 52mm. Inoltre le mezzelune fanno anche le veci del mirror box.



La struttura e' stata disegnato in modo tale che il baricentro risultasse vicino all'asse di roatazone Altitudine pur rimanendo davanti in tutta la sua rotazione utile.



x GiulioTi: capisco l'esperienza negativa avuta con l'epossidica ma quando usata corretamente e' estremamente efficace - i rivetti non possono sostituire la tenuta meccanica. Nel telaietto di esempio ci sono i rivetti ma sono quasi piu' di aiuto nel tenere le parti insieme durante la polimerizzazione dell'epoxy.

Cmq il motivo del post e' per portare all'attenzione una tecnica costruttiva che 20anni fa (a livello amatoriale) non era disponibile all'atto pratico. E a mio avviso e' un'alternativa alla saldatura non solo dal punto di vista strutturale ma anche economico. Il costo del materiale usato per l'incollaggio e' meno di 1 Euro (se hai gia' l'epoxy si intende) mentre se devi andare a far fare le saldature qualche decina di euro te la chiedono sicuramente. E se sei in un'area dove non ci sono o non conosci saldatori capaci di saldare spessori da 1.5mm... l'epoxy e' una valida alternativa.

Un po' di tempo fa abbiamo costruito il telaietto ad "H" che sostiene la cella del primario. E' fatto con tubi sottili di alluminio -spessore 1.5mm-.

La tecnica utilizzata per tenere assieme le parti e' con adesivo bicomponente + rivetti. E' una tecnica simile a quella utilizzata in campo aereonautico e per il teliao della Lotus Elise.
In campo amatoriale non so quanto sia diffusa - ma quello che e' diffuso e' la preoccupazione (fondata) che l'unione non sia robusta e/o duratura. L'aspetto tecnico rilevante e' l'invisibile strato di ossido di allumino che pregiudica una corretta adesione



Propongo qua questa esperienza perche' potrebbe essere d'aiuto in alcuni casi a sostituire la piu' comune saldatura.

Solo come promemoria: questa è stata una scelta mirata per rimanere in linea con lo spirito del progetto, ovvero una costruzione accessibile da quante più persone possibile che potrebbero non avere accesso o essere abili con la saldatura. Inutile dire che se uno ha gia' un saldatore, puo' usarlo tranquillamente!



Tornando all'incollaggio dell'alluminio: mi ero riporposto di fare uno stress test specifico, seppur non scientifico e non controllato.

www.youtube.com/watch?v=AuQ6ACdyfmc

Il "test" è ancora in corso: 6 cm^2, 25Kg di carico, 2 mesi...
Clear sky!

Un fugace aggiornamento sull'andamento dei lavori sullo specchio.
Siamo alla grana 800 - non ci sono piu' segni delle lavorazioni precedenti e soprattutto delle fresature di sbozzatura, eliminati con la 400 e la 600.



Lo sferometro indica una focale di circa 2760mm ed e' uniforme su tutta la superficie tranne in un punto per il quale nutriamo qualche dubbio.
Si continuera' con grana 1000 e 1500 per poi passare alla lucidatura e vedere se abbiamo qualcosa che ricorda una sfera...

Le tre misure che riporti sono congruenti e indicano che il tuo telescopio ha un frequenza naturale di 7Hz (lo vedi da dove e' piazzato il picco a dx). E' inoltre moderatamente smorzata - il che e' in linea con una costruzione prevalentemente in carbonio.

Tutto cio' per dire che quello che dovresti osservare all'atto pratico e' una oscillazione abbastanza rapida (7 volte al secondo) che si smorza in un paio di secondi.

Grazie per aver preso le misure

Forse questo link ti manda direttamente al post corretto:
#entry643882539

Hai uno schizzo della cella che vuoi fare? In generale il carbonio si presta molto. A naso fai conto che gli spessori sono una via di mezzo tra quelli che useresti per alluminio e quelli acciaio - per esempio per i triangoli 3mm potrebbero essere sufficienti anche se dipende dal peso dello specchio.
A livello amatoriale e' anche molto semplice fare dei sandwih utilizzando come inframmezzo pawlonia come alternativa alla costosa balsa o normale compensato.
Da lavorare il carbonio piuttosto semplice con dischetti diamantati su dremel. Nel caso usa sempre mascherina e aspiratore.
Se no hai fretta si trovano su ebay dall'oriente fogli di tutti gli spessori.

Ciao Filippo, per primo ti faccio i complimenti per la foto - e' un'interessante applicazione del dobson.
Posso chiederti cosa secondo te limita la durata delle esposizioni? Cosa succede se provi a fare 10s di posa?
Ti posso anche chiedere se puoi fare il test descritto al post 29/9/2020, 11:00? Basta scaricare un'app e piazzare lo smartphone vicino o sul fuocheggiatore con un po' di scotch.
La struttura sembra ben pensata e robusta e sono cusrioso di vedere si ha una frequenza propria elevata

Immagina quello che si puo' fare con 500 secondi.

Il derotatore lo costruiamo noi.

Ciao Filippo, in tempi recenti grazie agli avanzamenti delle camere e delle tecniche di post-processo e' possibile fare stacking di riprese molto corte che non soffrono dell'assenza di un sistema di inseguimento sofisticato - siamo d'accordo su questo ed e' un'ottima cosa.

Pensa pero' se io ti vendo una montatura capace di fare astrofotografia per poi dirti chenon puoi superare qualche secondo di integrazione perche'poi le stelle non sono piu' tonde. Rivorresti giustamente indietro i tuoi soldi.

Mesi fa ho chiesto a Normand e altri in giro per il mondo una quotazione per l'ottica completa e alluminata. Si va da una prezzo comparabile a una utilitaria ben accessoriata fino a una discreta station wagon.

Normand e Hubble Optics hanno in comune lo schema a sandwich che e' decisamente interessante per peso e adttamento termico.

Grazie non ci avevo fatto caso - gli ho appena mandato una mail.