Dobsoniani

Posts written by davidem27

view post Posted: 31/10/2023, 08:48 La scomparsa della frontiera - "all the rest"
CITAZIONE (Marcopie @ 29/10/2023, 15:42) 
...
Ma il bagaglio di competenze in comune tra visualisti ed astroimager è molto ridotto
...

Nel 90% dei casi è proprio come dici tu.
Non bastano le dita di mani e piedi per contare le volte in cui gli amici fotografi mi hanno chiesto in passato cosa fotografare oppure di aiutarli a puntare la Polare.

Qualche eccezione però esiste.
Per me il capostipite dell'astrofotografo per eccellenza che sente il bisogno di approfondire è Danilo Pivato.
Basta guardare il suo sito per comprendere quanto affermo.

E' uno studioso di quello che riprende, un analitico.
Passa in rassegna tutto quello che c'è sul frame di scatto, da angolo ad angolo.
Chissà quanti fanno come lui. O almeno si avvicinano a quello che fa lui.
view post Posted: 31/10/2023, 08:40 E quindi uscii a riveder le stelle. Ma solo quelle... - Reports osservativi
Più che "report" è un "non report" :D

Non ci sono dubbi o problemi di ripensamenti.
Un po' di scoramento c'è stato ma è stato presto attenuato dalla calma con cui ho rincasato (ci voleva un po' di relax), dalla riorganizzazione del packaging in auto e dalla voglia di sistemare gli aspetti che possono creare problemi durante la nottata.

Alla fine la natura ci offre il cielo e se ce lo toglie per qualche ragione, che ci possiamo fare? Goderci quel che rimane della nottata o prendere spunto per non incappare negli stessi errori.

Grazie per aver letto!
view post Posted: 29/10/2023, 12:16 E quindi uscii a riveder le stelle. Ma solo quelle... - Reports osservativi
Luna nuova di ottobre.
La ristrutturazione di casa è arrivata quasi al termine.
Sto cominciando a mettere tutto in ordine.
Non esco sostanzialmente da febbraio, dopo la grande nottata con zanzao.

Ho spolverato il 60.
Lavato lo specchio.
Riparato la ventola.
Sistemato qualche cosuccia alla struttura.
Spruzzato una goccia di teflon sui movimenti.
Ho trovato un marchingegno per piegare il tubo in altezza prima di montare l'upper cage, così non devo salire al primo piano per montarlo sui tralicci.

Sono pronto. O quasi. Posso tornare a caccia di galassie.

Preparo l'auto per caricare il drago ottico-meccanico.
Ho le nuove rampe, telescopiche e in alluminio, che sono state finalmente rese operative.
Prendo ferie per il giorno dopo.
Faccio la lunga checklist di quello che devo portarmi per la trasferta.
Manca il piano osservativo. Ci provo ma il tempo scarseggia.
Così decido di ripiegare su un paio di programmi fatti quattro annetti prima e mai completati del tutto.
Destinazione Balena e Eridano. In più qualche lista osservativa ce l'ho anche su SkySafari.
Mi arrangerò, penso.

Carico l'auto.
Appena finito il lavoro si parte per il solito Sacro Monte calabro-lucano.
Tre orette scarse di viaggio. Forse anche meno.
Si parte!

https://drive.google.com/file/d/1pBvk_-l3G...iew?usp=sharing

Arrivo sul posto praticamente al tramonto. La vista è bellissima e mi carica ancora di più.

https://drive.google.com/file/d/1pIuGt8phJ...iew?usp=sharing

Con l'amico Nicola raggiungiamo il posto designato ad accoglierci per la nottata e ci piazziamo.
Tra il monta, collima, allinea, prepara, mangia boccone, fai foto ricordo, il buio astronomico arriva presto.

https://drive.google.com/file/d/1qeK2YX3kl...iew?usp=sharing

Mi accorgo che il programma vedeva costellazioni che dovevano ancora levarsi a sufficienza sull'orizzonte.
Allora apro le liste osservative di SkySafari ma decido di scaldare i motori con qualche grande classico.

L'SQM parte bene con 21.35 allo zenit.

M27, ancora alta in cielo, si mostra subito grandiosa, un tripudio di chiaroscuri all'interno del manubrio e le sue cinque-sei stelline ben visibili.
Non voglio rovinare la visione in luce bianca e non monto alcun filtro.

Mi accorgo, però, che mi ero posizionato un una posizione tutt'altro che comoda: la scala era in discesa che, seppur lieve, mi faceva stare molto scomodo e in tensione sulle gambe. Non particolarmente agevole per osservare oggetti deboli ad alti ingrandimenti.

In più accendo la luce rossa e mi accorgo subito che la nottata non sarebbe stata così accogliente come speravo.

https://drive.google.com/file/d/1qdg14BSgI...iew?usp=sharing

Forte umidità sta calando sul pratone.
Accendo subito la striscia anticondensa sul secondario, il primo a patire l'umidità.

Dopo poco veniamo avvolti da nebbia.
Diversi banchi passeggeri ci avrebbero sfiorato durante la nottata e i laser sparati in aria lo confermavano.

Aspettiamo annoiati e speranzosi, in quei momenti, l'arrivo di una brezza di fortuna a cancellare questa cappa che faceva appannare continuamente cercatore, Rigel Quikfinder e oculare.
Brezza che non sarebbe mai arrivata.

Monto allora tutto il sistema anticondensa.
Peccato che la strip del secondario mi funziona a tratti.
Infatti sono stato costretto ad accendere il phon da campo quattro-cinque volte.

A tratti il portellone del bagagliaio, sempre lasciato aperto durante le osservazioni, grondava acqua che mi cadeva sul giaccone.

Nei momenti di "libera" ho puntato la peggior M31 della mia vita. Un enorme ovale che a malapena mostrava il suo braccio di polveri.
Una M42 gradevole, di cui ho cercato invano il suo solito rosso adiacente alla zona huygeniana.
Una NGC 2022 che non vedevo da tempo.
Una Testa di Cavallo così diafana e incerta che faceva passare la voglia di guardarla.
Una Fiamma spenta.

Si è salvato soltanto il gruppetto di galassie in Andromeda attorno alla NGC 71.

https://drive.google.com/file/d/1qgXsS5Z_X...iew?usp=sharing

Nel frattempo Balena ed Eridano erano ormai belle che sorte.
Il problema è che erano tramontate le mie speranze di portare a casa una buona nottata.

Anche i movimenti del telescopio non erano quelli desiderati e al mattino ho capito perché.

Muovendo appena il telescopio in altezza, il tubo faceva un fastidiosissimo effetto da canna da pesca, mai fatto prima.
Con la luce del giorno ho potuto constatare che non era colpa della struttura, che si muoveva solidale dal tubo fino al terreno!
Era proprio il terreno, morbido, che vedeva affondare proprio tutto lo strumento alla sua movimentazione in altezza.
Un disastro.

Alle 4:30 decido di chiudere bottega e di recuperare un po' di sonno in auto.

Prima che il Sole si affacciasse sui crinali dei monti circostanti, questa era la situazione sul tubo:
https://drive.google.com/file/d/1pJ6z1zfch...iew?usp=sharing

Decido allora di aspettare un'asciugatura e seccatura alla luce del Nostro.

https://drive.google.com/file/d/1qZUgXdnbs...iew?usp=sharing

Me la prendo comoda, visto l'inutile giorno di ferie preso
https://drive.google.com/file/d/1q5szz95Y7...iew?usp=sharing

E pian piano smonto e carico in auto:

https://drive.google.com/file/d/1qXtfs_-3Q...iew?usp=sharing

Da questa "bella" avventura ho preso appunti e d'ora in poi porterò tre piastrelle da mettere sotto i piedi d'appoggio sul terreno.
Non è possibile che mi debba rovinare la nottata per colpa di un terreno morbido.
Devo trovare il modo di rimanere in piano: chi sale sulla scala non può permettersi di puntare galassie di 15^ da equilibrista e un minimo di stabilità serve.
Devo sistemare completamente l'intero sistema anticondensa.

Evabbè, questa è andata così. Non uscivo sui monti da otto mesi. Amaro in bocca e voglia di risolvere problemi che non devono rovinare la nottata.
view post Posted: 29/10/2023, 10:46 La scomparsa della frontiera - "all the rest"
CITAZIONE (Marcopie @ 28/10/2023, 17:47) 
Secondo me sono due 'vocazioni' diverse.
I visualisti cercano un contatto 'non mediato' con la realtà, un'esperienza, i fotografi praticano un esercizio di 'padronanza della tecnologia'.
Al giorno d'oggi, la tecnologia è diventata il veicolo attraverso il quale si accede alla conoscenza, e in qualche misura ad un illusorio 'potere'.
La realtà è diventata un impiccio, un fastidio necessario ed inevitabile.

Che siano vocazioni diverse è lapalissiano.
Il punto è che negli anni '80 e '90 fare una foto di una nebulosa era veramente difficile e richiedeva un livello di applicazione di una certa portata e impegno.
Chi ha guidato a occhio su stella a un ingrandimento che doveva essere il doppio della focale del guida ha un'idea tangibile di cosa parlo.
Fare la compositazione era opera di maestria.
Questo portava la persona a scegliere se fare fotografia o se studiare il cielo solo con telescopio e occhio.

L'attuale tecnologia, dall'autoguida all'elaborazione finale fatta con software dedicati (e non Photoshop, per intenderci) consente chiunque si metta a fare un corso ad ottenere risultati che soddisfano appieno l'ego e la voglia di "condividere" i propri passi sui social. Che fanno sempre parte del nuovo modo di essere astrofili. Pardon, astrofotografi.

E' la facilità di accesso al risultato che ha cambiato l'approccio.

Il visualista, di tutt'altra vocazione, se non studia quello che vuole vedere, si stanca presto.
Perché è attività faticosa e di lento raggiungimento di appagamento, materiale e non.

Torniamo ai social: si vedono una marea (ma una marea) di fotografie di galassie, nebulose, pianeti, Luna fatte più o meno bene. E' più facile per il nuovo astrofilo buttarsi su quel "ramo", piuttosto che rinfrescare l'ambiente analogico di cui noi facciamo parte.
view post Posted: 27/10/2023, 08:30 La scomparsa della frontiera - "all the rest"
La rapidità con cui adesso si ottengono le informazioni e, soprattutto, con la quale si ottengono i risultati fa impallidire quando pensi che alla fine degli anni '90 si aspettava trepidanti l'uscita in edicola della rivista da sbranare per tutto il mese.
I risultati si dovevano sudare per davvero. Adesso una guida, dei corsi online e un po' di soldi risolvono le lacune di base.

Tutta questa rapidità e l'accessibilità della strumentazione, che non c'era un ventennio fa, ha fatto avvicinare tante nuove persone all'astrofilia.
Il problema è che le generazioni nuove preferiscono chiamarsi "astrofotografi".

Tre principali specie di astrofotografo:

1. il remotista, che fa tutto da casa rimanendo al suo PC
2. il casalingo, che vince grazie ai nuovi filtri anti IL
3. il ripetitivo, che prevalentemente per colpa dell'inquinamento luminoso riprende sempre gli stessi oggetti luminosi

Raramente si vede qualcuno che ama l'approfondimento delle proprie conoscenze scientifiche (perché per approfondire Photoshop c'è sempre tempo).

Astrofotografi. Sono questi i nuovi astrofili.

Nuovi visualisti non ne conosco da un bel pezzo.
Non si studia più la meccanica celeste.
Non si parla mai di classificazione di oggetti.
La storia dell'astronomia non la si legge da nessuna parte, tranne che sui testi dedicati.

A prescindere dal telescopio usato, manca oramai l'ingrediente principale: il cielo.

Come te, quanti altri astrofili si sono stancati di caricarsi lo strumento in auto per osservare male oggetti nuovi e già visti?
Io non ancora e chissà se e quando mi stancherò.

Però mi piacerebbe trovare terreno fertile dove passare un semino di quello che conosco io e trasferirlo a nuovi astrofili curiosi.
view post Posted: 20/10/2023, 10:04 Rifrattore, perchè cosi tanto amato ? - "all the rest"
Per varie ragioni, Zuzzurotto.

Perché senza ombra di dubbio, l'immagine di un pianeta è più bella da vedere in un rifrattore. E' più calma di uno strumento ostruito. E' più contrastata. I dettagli che si possono vedere li vedi praticamente sempre. Un po' per la risoluzione del diametro piccolo, un po' per, appunto, la mancanza di ostruzione che fa aumentare il contrasto e toglie nervosità all'immagine.
Perché non è da collimare. La gente è pigra o pensa che la collimazione sia un drago gigantesco da affrontare.
Perché il rifrattore è più nobile. E' fatto con le lenti. Tutti abbiamo iniziato a pensare al telescopio con la lente. E' nel nostro primo immaginario. Non c'è storia.
E infine perché se una cosa costa, spesso la gente si crea dei miti e aspettative che sono ben superiori alla realtà.
view post Posted: 27/9/2023, 11:29 Dobsoniano inconsapevole? - Chi siamo
Ciao AstroRC. Perdonami l'attesa che non è stata voluta: ci sono state un po' di iscrizioni da parte di utenti farlocchi (bot) che avevo accantonato e il tuo nickname era finito tra questi. Ti ho attivato qualche giorno fa.
view post Posted: 22/8/2023, 10:22 15 luglio 2023 - Ritorno al doppio setup: visuale ed astrofo - Reports osservativi
Le mie osservazioni più belle le ho fatte a cavallo tra Agosto e Novembre.
Totalmente d'accordo: l'autunno è la mia stagione preferita!

Seguita dalla ovvia primavera, poi inverno e alla fine estate, quasi a parimerito soltanto per il numero degli oggetti estivi belli.
view post Posted: 11/8/2023, 11:18 Cumbre de Gran Canaria, Osservatorio Astronomico, 15/07/2023 - Reports osservativi
Assieme alla Velo e alla scontata M42, la M17 è LA nebulosa per eccellenza.
In un 40 cm è tanta roba, ricchissima di venature e contrasti tra zone luminose e porzioni tenui.
In un 60 cm diventa un oggetto su cui puoi stare un'ora intera senza mai stancarti.

Sempre con filtro OIII.
view post Posted: 6/8/2023, 09:56 Elafonisi Beach (ci vado in ottobre). - Siti osservativi
Una sera dell'agosto 2014 passeggiavo per Milos in cerca di un ristorante dove riempire la panza.
Si interrompe improvvisamente l'erogazione della corrente elettrica su tutta l'isola.

UAO!

Via Lattea che si tuffava nel mare con Sco e Sgr alti in cielo (più alti che in Puglia, ovviamente, ma ero abituato a vederli dal parallelo 42°N).

Nonostante abbia continuato a camminare naso all'insù, il cielo non era mozzafiato come ti aspetti da un cielo di un'isola sperduta nell'Egeo...
view post Posted: 11/7/2023, 19:53 Gfell Domenica 11 Giugno 2023 - Reports osservativi
Ho letto (non ricordo dove) che nella zona esterna di M57 sia possibile percepire del rosso, con grandi diametri.
Nel mio 60cm un astrofilo, senza saperlo, ha visto del rosso proprio dove doveva esserci.
Io manco a pagamento.
view post Posted: 11/7/2023, 19:34 09/07/23, Gran Canaria. - Reports osservativi
Il Draco Triplet per me è fantastico...
Hai in bella mostra tre tipologie di galassie in un unico colpo d'occhio.

Il mio brogliaccio osservativo riporta:
CITAZIONE
Il 10/4/2010 con Dobson 40cm
Un tripletto formidabile di galassie nel Draco, situato tra theta e iota Draconis, le tre galassie . Nello stesso campo all'ingrandimento di 140x si possono osservare una galassia a spirale vista quasi di piatto (NGC5985), una galassia ellittica (NGC5982) e una spirale vista esattamente di taglio (NGC5981). L'ellittica presenta un nucleo luminoso e stellare, avvolto da un alone che la rende la piu' luminosa del tripletto. La piu' grande, in dimensioni apparenti, e' la NGC5985, uniformemente illuminata con (in distolta e con estrema attenzione) delle delicate irregolarita' lungo la sua superfice. La terza, quella di taglio, si mostrava sottile, una lama di luce. Bellissimo.
view post Posted: 11/7/2023, 19:25 Oggetti in estate - Deep sky
Di oggetti il cielo ne è pieno.
La mia richiesta è per quelli che luminosi abbastanza da essere gradevoli anche sotto cieli non perfetti.

matajur1976 ma seriamente? Pegaso, Triangolo, Ariete, Pesci, Balena, Eridano.... sono una fucina di roba strabella!
661 replies since 22/11/2011