Le ferie non hanno portato tempo da impiegare sullo specchio.
In compenso al rientro sono ripartito con un buon ritmo e, chiuso con il lavoro con la 220, dopo la consueta pulizia approfondita del posto di lavoro, sono passato alla 400.
Devo dire che il salto non è indifferente: si passa da piccoli granelli a vera e propria polvere. Di conseguenza la 400 bagnata da acqua assume la forma di pasta omogenea, mentre della 220 si continuavano comunque a distinguere (ovviamente prima dell'uso) i granelli anche se impastati con l'acqua.
Ne conseguono più problemi di "incollaggio" dei due dischi, che va gestito ovviamente imparando le nuove dosi abrasivo-acqua efficienti per tale grana.
Confermo quanto detto da massimar riguardo i craterini: dopo 20 seccate di 400 la superficie è di fatto già cambiata, ma, dopo averne fatte altre, capisco che ne occorreranno in tutto almeno 40, forse 50 per lasciarsi alle spalle tutti i segni delle grane precedenti. Se mantengo il ritmo, sabato passo alla 600....
Ho misurato la focale effettiva: il metodo di misura è il solito utilizzato credo da tutti o quasi i costruttori amatoriali. Comunque lo spiego (e lo mostro
) al seguente link
www.grattavetro.it/determinazione-d...-smerigliatura/Il risultato è 1850mm, cioè attualmente un f6 (la superficie lavorata dello specchio è 308mm). A questo punto con un decimo di mm in più di freccia dovrei accorciare la focale di 50mm circa e non credo che andrò tanto più lontano da qui alla lucidatura.
Sono partito con l'idea di seguire alla lettera il tutorial di astrotecnico (che prevede di ottenere un f5), strada facendo ho maturato l'idea di fermarmi a f5,5/f5,6 , ma, per inesperienza, ho interrotto troppo presto la cordale con l'80, per passare alla 1/3 coc con la 120, che aumenta la freccia in modo molto lento, troppo lento......poco male, mi procurerò uno scalino.......ma soffrirò poco di coma