Sono completamente d'accordo con Giulio.
Sono arrivato alla conclusione, in maniera empirica, che Bortle non è applicabile da noi in Italia.
Le condizioni che la scala richiede per categorizzare un cielo sono troppo incongruenti con quello che si può vedere da un comune sito di montagna italiano.
Prendiamo la descrizione del Bortle 3:
CITAZIONE
Qualche evidenza di inquinamento luminoso è visibile all'orizzonte; le nuvole sono illuminate vicino all'orizzonte, scure allo zenit; la Via Lattea appare ancora ben dettagliata; M15, M4, M5 e M22 sono distintamente visibili; M33 può essere scorta solo tramite la visione distolta; luce zodiacale visibile in autunno e primavera con colore ancora percettibile; i dintorni più prossimi sono vagamente visibili.
"Qualche evidenza di IL" dalle nostre parti non corrisponde al caso concreto, purtroppo.
Chi è stato al Pian dell'Armà, sa che "qualche" è molto più di quello che il termine lascia presupporre, specie su tutto l'orizzonte Est.
Eppure M33 è visibile anche in diretta, in qualche nottata.
Ma la Via Lattea non è "ben" dettagliata. E' solo chiaramente presente.
Tralasciamo perdere il termine "colore" sulla Luce Zodiacale...
Passiamo al Bortle 5:
CITAZIONE
Solo alcune tracce della luce zodiacale sono visibili nelle migliori sere autunnali o primaverili; la Via Lattea è molto debole o invisibile in direzione dell'orizzonte ed appare slavata ad altezze superiori; fonti di inquinamento luminoso sono osservabili in quasi tutte le direzioni; le nuvole sono marcatamente più brillanti del cielo.
Quando la "Via Lattea è molto debole o invisibile..." e quando "fonti di IL sono osservabili ovunque" e quando "le nuvole sono marcatamente brillanti" io la Luce Zodiacale non la vedrò mai!
Sono stato anche sotto i cieli americani, tipicamente dove c'è il "grigio" nelle mappe, equivalente a Bortle 2:
CITAZIONE
L'airglow è debolmente visibile in prossimità dell'orizzonte; M33 è facilmente visibile a occhio nudo; le strutture (chiaroscuri) delle regioni della Via Lattea estiva sono evidenti; la luce zodiacale è sufficientemente brillante per proiettare ombre al tramonto e all'alba e appare di colore giallino; molti ammassi globulari catalogati da Messier sono osservabili ad occhio nudo; le nuvole appaiono solo come macchie nere e i dintorni sono visibili solo come silhouette sovraimposte al cielo.
A parte che le strutture della Via Lattea estiva sono evidenti anche sul Pollino in buone serate di trasparenza, la Luce Zodiacale come diavolo fa a proiettare ombre al tramonto e all'alba??? Gli ammassi globulari come M22, M13, M10 e M55 sono visibili anche dal Pollino... stessa cosa dicasi per le nuvole nere...
Chiacchierando sulla questione con Comolli, che conosce i cieli namibiani, anche lui è d'accordo col fatto che Bortle lascia il tempo che trova. Ci sono troppe variabili nelle descrizioni fornite per ciascuna qualità di cielo che sono incongruenti tra di loro nella stessa scala.
Tutta questa conclusione perchè mi serve (per un tool che sto costruendo per i visualisti) definire un parametro di valutazione del cielo per chi non ha l'SQM. Ero partito da Bortle, ma sono arrivato alla conclusione che è meglio trovare la magnitudine limite su determinate zone di cielo.