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Nuovo Canopus - Sumerian Optics

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ottobismark
view post Posted on 1/3/2015, 17:17 by: ottobismark




Alla fine ce l'ho fatta! Ho provato a scrivere una specie di recensione, in attesa di riuscire a provare il tele sotto un cielo buio. Iniziamo:

Il telescopio e’ stato ordinato a metà Ottobre ed è stato consegnato dal corriere GLS il 23 dicembre (giusto in tempo per averlo sotto l’albero di Natale!). In totale dunque circa 2 mesi di attesa. Michael si è preso un giusto margine per testare il tutto prima di inviarlo, incurante delle mie velatissime sollecitazioni … :D

Vediamo alcune specifiche:
Sumerian Canopus 16"
Specchio primario GSO 400mm f4.5
75mm specchio secondario.
Sistema anti appannamento sul secondario
Focheggiatore MoonLite CR2 dual speed
Tre ventole per il raffreddamento del primario
Predisposizione per il Telrad
€3.300 circa, comprese le spese di spedizione

La Mirrorbox con le due mezzelune attaccate pesa 17.35kg
La gabbia del secondario con il focheggiatore ed il Telrad pesa poco meno di 3 kg
L’altezza dell’oculare alla Zenit è di 163cm
Una volta smontato ed in asseto da trasporto il tutto entrerebbe in una scatola alta 43.5cm con base ovale di diametro minore 60 cm e maggiore 65 cm.

Imballaggio
Il tele arriva imballato in 3 pacchi separati: tutto è abbondantemente protetto e curato. Non ho riscontrato nessun danno da trasporto. Il corriere che lo ha portato a Roma è stato GLS con centro logistico a Fiano romano dove mi sono recato per il ritiro (se avessi aspettato la consegna al domicilio sarebbe slittata a dopo le feste …)

Pali Truss
Ci sono 4 paia di pali realizzati in alluminio da 18mm di diametro. Sono ricoperti di un tipo di gomma nera, solida, dall’ottimo grip. Credo si tratti di materiale termoretraibile applicato sull’alluminio. Ero preoccupato per le dimensioni dei pali temendo che se fossero stati troppo esili ci sarebbero state ovvie conseguenze in termini di vibrazione e capacità di tenuta della collimazione.

La gabbia dello specchio secondario e del primario
La gabbia del secondario arriva già completamente assemblata. La collimazione del secondario avviene attraverso due comode viti Knob più una terza per la quale si ha bisogno di una chiave brugola. Per la prima collimazione non ho avuto bisogno di agire sulla vite a brugola quindi suppongo che per l’ordinaria operazione di collimazione le due viti Knob sono sufficienti. Per la collimazione del primario ci sono due viti Knob di maggiori dimensioni sul bordo della gabbia del primario che possono essere facilmente manovrate mantenendo lo sguardo sul collimatore laser. Il meccanismo mi sembra solido e ben congeniato, evidentemente frutto dell’evoluzione del telescopio stesso nel corso del tempo. Lo specchio secondario è raggiunto dai fili del sistema anti appannamento perfettamente “inglobati” in uno dei raggi dello spider, veramente ben realizzato. La custodia delle batterie è fissata al legno della gabbia del secondario con del Velcro.
La gabbia del primario risulta essere molto leggera, alleggerita (ed anche esteticamente impreziosita) da dei fori circolari lungo il suo perimetro.

La mirror box e lo specchio primario
La mirror box e lo specchio primario sono ovviamente le parti più pesante del telescopio superando di poco i 17kg. La forma regolare consente comunque una buona presa e, per brevi tragitti, possi dire che risulta facilmente trasportabile. Lo specchio è tenuto in posizione da tre viti in plastica (diciamo lato nord, est, ovest) mentre in basso (sud) il Sistema di ritenzione scelto per mantenere lo specchio anche con lo strumento che punta a pochi gradi di angolo è un filo in acciaio, tenuto nella giusta posizione da due feltrini “spaccati” nel mezzo dei quali, appunto, il filo in acciaio viene mantenuto in posizione. Le clip di ritenuta dello specchio sono protette da pad in “lana”; le clip di tenuta fungono da supporto per lo “scudo” dello specchio realizzato in MDF di pochi millimetri (forse l’unica parte che risulta “cheap” di tutto il telescopio).
La mirror box è realizzata a regola d’arte, con legno lamellare di importante spessore. Tutto combacia senza sbavature. Ciascun paio di buchi dove vanno inseriti i pali Truss si allentano attraverso una vite Knob di generose dimensioni. Le stesse dimensioni delle viti Knob sono utilizzate per la collimazione del primario.
Ci sono 3 ventoline sotto lo specchio mai utilizzate anche perché la scatola per il pacco batterie non è inclusa, cosa davvero strana …

Le mezzelune del movimento in altezza
Realizzate molto bene, solide e belle. Sono fissate al cage del primario con 2 viti Knob ciascuna. Il movimento in altezza avviene con il sistema teflon e ebony star. Una volta rimosse si posizionano piatte in una specifica posizione e poi fissate con una vite ciascuna per il trasporto.

La base tonda del movimento azimutale
Spedita in un unico pezzo, in realtà è composta da due elementi che possono essere separati. Il sistema di scorrimento è ancora una volta ebony star e teflon. Ci sono dei pad in teflon anche all’interno del cerchio in posizione verticale ciascuno con una vite di registrazione: è possibile aumentare o diminuire il contatto tra i pad verticali e l’interno del cerchio per aumentare o diminuire la resistenza del movimento in azimuth.

Assemblaggio
Aspetto certamente (e facilmente) migliorabile è quello del manuale d’istruzioni. Non voglio certo affermare che anche senza non sarebbe possibile montarlo ma per chi, come me, non ha tantissima esperienza in truss Dobson, una guida passo passo con foto e il giusto commento mi avrebbe risparmiato parecchio tempo almeno per la prima installazione. Le istruzioni che arrivano sono un po’ confusionarie, riprendono foto di vecchi o altri modelli della Sumerian con descrizioni oltremodo sintetiche o sibilline. Sono certo che Michael migliorerà questo aspetto come ho già suggerito a lui di fare.
La parte su cui ho “sofferto” di più è capire la maniera corretta di posizionare lo specchio primario (imballato separatamente) nella sua culla, a che punto si debbano tenere le viti in plastica e come mantenere in tensione il filo in acciaio. Ripeto, un manuale più chiaro ed esaustivo mi avrebbe risparmiato molto tempo.
Una volta posizionato lo specchio del primario nella sua culla, montate le due mezzelune e posto il tutto sul cerchio del movimento azimutale il grosso è fatto. Si procede con l’inserimento dei pali il cui aggancio alla gabbia del secondario risulta facile e senza possibilità che viti cadano sullo specchio.
La prima volta che l’ho montato ho impiegato 20 minuti buoni, la seconda 15 fino a scendere ad una 10ina di minuti. Certamente l’assemblaggio del mio Lightbridge 12” era più veloce ma 10 minuti o poco più non mi sembra un tempo ingestibile.

La collimazione
La prima collimazione è stata una lunga operazione in quanto era tutto parecchio scollimato! La seconda e le successive si fanno davvero in pochissimi minuti. Il sistema delle due viti sulla parte alta della gabbia del primario è molto comodo e veloce.
Non ho avuto ancora modo id capire quanto bene regga la collimazione tra un montaggio ed il successivo dopo un trasporto in macchina sul sito d’osservazione. Qualora servisse potrei anche numerare le coppie di pali per metterli sempre nella stessa posizione.

La rigidità dei pali truss
Per il trasporto dei pali ho acquistato una sacca per canne da pesca da 14 euro su Amazon che sembra fatta su misura, molto soddisfatto :-D Ero ovviamente preoccupato in merito alla rigidità dei pali per via delle vibrazione e della scollimazione. A mio modestissimo parere sembrano sufficientemente robusti e la collimazione rimane anche spostando il telescopio in altezza con movimenti quasi nulla del laser del collimatore. Quando inizierò a fare vere usciti potrò farmi un’idea più precisa su questo aspetto.

Il bilanciamento
Semplicemente perfetto. In assetto tipo ossia con ES 24mm e telrad montato non importa se a 10 gradi o a 80 gradi il telescopio è perfettamente bilanciato. Senza l’elastico la punta risulta sempre leggera più del dovuto il che si traduce in un lento movimento verso angolature maggiori partendo dal telescopio a 0 gradi.

Movimenti in altezza e in azimut
Sul movimento in altezza nulla da eccepire, un buro (da leggere con cadenza romana, alla Verdone, ad indicare un movimento privo di incertezze :D ).
Sul movimento in azimut qualche riserva invece l’avrei: sul pavimento di casa in parquet, agendo sulla gabbia del secondario per spostarlo in orizzontale, si sposta anche la base circolare! Il tutto mi sembra un po’ troppo frizionato. Ho provato ad allentare al max i pad in teflon messi di taglio ma senza risultati. Ho fatto notare la cosa a Michael che mi ha assicurato che sulla terra/terriccio del posto di osservazione non ci sarà questo problema. Vedremo, al momento però il movimento risulta “forzato” tanto che avevo pensato anche di lubrificare in qualche modo ma aspetterò almeno una prima vera uscita per decidere.

Termino il lungo sproloquio con un link al video dell'assemblaggio del tele:

Canopus 16" telescope by Sumerian Optics assembly time lapse from Luigi Barbonetti on Vimeo.

 
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13 replies since 15/12/2014, 17:17   872 views
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