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Criteri di qualità, se n'è parlato ma volevo inserire questo link

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GiulioTi
view post Posted on 3/3/2015, 16:37 by: GiulioTi

Spiral galaxy

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3) Il terzo criterio citato dall'artricolo, è un “parente stretto” del criterio già espresso al numero 1, e riguarda la dispersione (scattering) della luce a causa della RUGOSITA’ superficiale dovuta alla scarsa attenzione industriale nella lavorazione di uno specchio.
Lavorazione che risulta spesso grossolana e violenta e genera una rugosità che si misura in angstrom, i quali sono poi solo decimi di nanometro…Quando la tolleranza di accettabilità di uno specchio corrisponde sul vetro ad un errore massimo di soli 68,75 nanometri (che equivalgono al famoso Lambda/4 o quarto d'onda della lunghezza d’onda della luce giallo verde cui l’occhio umano è più sensibile).

La rugosità è un problema che può essere presente anche in uno specchio dalla perfetta forma parabolica e con Lambda elevato, ma è un difetto ben visibile già col test di Foucault (...non col Ronchi), e per lo più affligge la costruzione industriale su larga scala degli specchi più commerciali.
Lavorazione industriale nella quale notoriamente il tempo è denaro, e quindi le aziende sono tentate di utilizzare metodi, tecniche o prodotti abrasivi molto sbrigativi, per ottenere il prodotto finito con la maggiore economia.
E questa è una storia vecchia, incominciata in passato ad esempio con la vendita di telescopi di lunghezza focale maggiore di F6 (i primi di largo diametro prodotti a macchina e venduti su larga scala), per il motivo della facile costruzione, visto che quelle ottiche possiedono una parabola molto prossima o spesso indistinguibile dalla sfera iniziale, facilissima da ottenere a macchina senza interventi manuali.

Oggi le cose sono cambiate, ma uno specchio realizzato a mano da un astrofilo continua a possedere un eccellente grado di lucidità della superficie, che è il responsabile di un contrasto incommensurabilmente migliore rispetto a uno specchio del commercio.

Un aneddoto in merito è ricavabile dai thread stessi di questo stesso Forum, in cui ci sono stati astrofili che hanno fatto rifigurare da artigiani il proprio specchio per correggerne la forma insoddisfacente, ma che a lavoro ultimato lamentavano ancora dispersione di luce, che ad un esame attento risultava provenire dalle zone che erano rimaste originali e intonse, poiché non avrebbero necessitato di alcuna correzione…Peccato che esse però fossero anche molto meno lucide delle zone corrette e lucidate a mano.


I bollettini interferometrici e le immagini del test di Foucault di due esempi dello stesso specchio “prima e dopo la cura” , ma già di buona qualità nominale prima della cura, sono eloquenti, anche in merito alla cura del rispetto dei criteri elencati da chi ha stilato quella serie, a scopo di dimostrare all’acquirente, magari anche intimorito da tutti quei diagrammi, che si troverà certamente in buone mani professionali ordinando uno specchio.

4) Primary ripple will be functionally non exixtent, as in nearly undetectedable to the eye on bench under test

Il criterio 4 come anche i successivi 5,6 e 7, si legge nel sito che non sono ancora stati spiegati per esteso, ma il numero 4 è un criterio che "sta dentro" al precedente n.3, nel senso che sancisce che difetti funzionali a livello di superficie, e di grado superiore a quelli indicati al punto 3 pur se esistenti, non devono essere percettibili all’occhio sul banco di prova.

IL che vorrebbe forse dire che un "culo di bicchiere" maldestramente realizzato al centro dello specchio dove potrebbe pure non disturbare perchè si tratta della zona coperta dallo specchio secondario, non è ammesso. (Vedere nell'articolo le due figure affiancate del Foucault "prima e dopo la cura", in colore verde).


5) Spherical aberration will be reduced to functionally negligeable levels both in higher and lower orders.

L’aberrazione sferica (cioè l’errore finale che separa il rsiduo di sfera originale dalla perfetta parabola di riferimento) deve essere ridotto a livello non percettibile, e quindi trascurabile.

E questo è il criterio di Lord Rayleigh, che stabilisce che il difetto materiale dell'obiettivo che comincia ad affliggere la percezione della immagine di diffrazione, è causato da imperfezioni della superficie riflettente pari a 1/8 della lunghezza d'onda (Lambda) della solita luce giallo verde.

Siccome poi quel difetto che sul vetro ha estensione pari a 1/8 della lunghezza d'onda, affligge l'onda incidente e poi affligge anche quella riflessa. Ecco che 1/8 + 1/8 sulla superficie = 1/4 Lambda sull'onda riflessa, che rappresenta il limite di accettabilità della qualità di uno specchio.

C'è da dire che IN REALTA' questo di Lord Rayleigh E' IL PIU' IMPORTANTE CRITERIO assieme a quello di COUDER espresso al numero 2. perchè ambedue hanno a che fare con la costruzione della tacca di diffrazione dell'ottica e con la convergenza dei raggi al suo interno. Mentre la cura nella realizzazione evita ogni rugosità, astigmatismo ed anche il difetto di cui al numero 7, comprendendo in sole 3 specifiche tutte le buone qualità di un ottica


6) Astigmatism both in higher and lower order will be maintained at levels which are undetectable at the eyepiece.

L’astigmatismo deve essere ridotto a livello non percettibile, e quindi trascurabile.

7) The edge-zone and extreme edge of the mirror wil be balanced. That means non turned up nor down. This means non only in a star test but a bench-test a Ronchi grating or knife edge will show non evidence of any deviatione outside the norm.

La zona periferica dello specchio, essendo quella le cui tolleranze di perfezione di curvatura sono le più ristrette, non deve presentare il bordo rilevato o abbattuto rispetto alla parabola di riferimento.

Questo perchè porterebbe il riflesso fuori della tacca di diffrazione, non permettendo il rispetto del criterio di Couder qui indicato come numero 2.

Sono tutti criteri all'apparenza complessi, ma di non difficile gestione specie nella lavorazione manuale. Forse sono proprio più difficili da gestire a livello di fabbricazione di serie con macchine fai da te non paragonabili alle costose specifiche e e performanti macchine professionali.

Edited by GiulioTi - 3/3/2015, 17:21
 
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