Stavo ripensando all'osservazione di Marcopie in un altro topic, qualcosa del tipo "un sistema è collimato quando lo sweet spot è al centro del campo visivo", che mi è sembrato avesse molto senso. Ho ritrovato questo mantra anche su Cloudynights.
Mi stavo però chiedendo: è davvero così? O alternativamente, davvero lo star test è la soluzione a tutti i problemi di collimazione?
Con riferimento all'immagine in basso, con un riflettore semplificato rimuovendo il secondario (diciamo che il blocchetto nero è un sensore CCD), vedo due tipi di possibile scollimazione, caso 1 e caso 2, nel senso che le altre configurazioni mi pare possano essere tutte derivate da una combinazione lineare di questi due.
Nel caso 1 mi pare evidente che il problema è che lo sweet spot non cade al centro del campo visivo (cioè i raggi che arrivano paralleli all'asse ottico del primario convergono in un punto diverso dal centro del campo). In questo caso lo star test mostrerà una stella al centro del campo deformata dal coma, e muovere il campo in modo da avere la stella al centro non deformata vorrà dire collimare lo strumento.
Ma vediamo il caso 2. In questo caso lo sweet spot cade già al centro del campo, ma comunque qualcosa non va. In particolare, siccome il piano focale non è parallelo al sensore, immagino che sarà impossibile sfruttare completamente la risoluzione che il primario consentirebbe perché non sarà possibile mettere a fuoco correttamente sull'intero campo. Lo star test è in grado di rilevare questa condizione? Non ne sono certo ma non credo. Eppure mi pare una problematica da affrontare per poter ottenere il massimo dal telescopio. Cosa ne pensate?
Attached Image: Screenshot_20230203_123044