Azzarola è vero. 35 kg (comunque non è un coso da appendere sa facci in giù senza preoccupazioni). E' stato tagliato da una fusione di diversi centimetri più grande (ho visto i pezzi avanzati) e spianato. Non è ricavato da lastra e non è arrivato come disco a misura. Volendo ci sarebbe stato anche quasi un 70 cm (ma non nella mia macchina).
Per un po' avevo considerato di farlo a 55 cm.
In merito al coefficiente di dilatazione. Per incredibile che possa sembrare questo specchio (che io credo sia in Suprax) non mostra nel transitorio termico nessun difetto dello star test, che invece è frequente in specchi più piccoli (per esempio il 40 mostrava vari gradi di sferica durante il transitorio, così come i vari specchi del GSO ecc ecc.). Non ci ho mai pensato molto ma lo spessore conta: lo specchio è più rigido e le facce che si dilatano diversamente sono più lontane (quindi si curva di meno, come è facile capire per esempio da questa analisi
http://visualsky.blogspot.com/2008/10/diff...formazioni.html ). Poi si raffredda anche più lentamente.
Fatto sta che a queste dimensioni il problema non è la deformazione nel transitorio termico ma la durata del transitorio.
Il "piccolo" 40 cm con aspirazione radiale dello strato limite era usabile istantaneamente in alta risoluzione. Questo, con lo stesso sitema, richiede comunque un bel po' di tempo prima di raggiungere il 100% delle prestazioni. In Primavera (quando ho visto gli uncini e i Vulcani su Marte a oltre 650x
www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=30328 ) questo è stato dopo un bel po' di funzionamento della aspirazione dello strato limite.
PS poi quello che conta è la superficie ottica quando lo specchio è termicamente in equilibrio.
CITAZIONE (Valentino Melandri @ 24/3/2011, 18:01)
Alla prossima uscita sul deepsky, vi sapro' dire se la differenza rispetto alla vecchia consumata, graffiata, escoriata e' percepibile.
La differenza dovresti notarla sulla luce diffusa. Qua è dove l'alluminio senza coating si prende la rivincita (uno dei motivi del successo del Beral è che è senza coating). Infatti poco o tanto la protezione che ci sta sopra diffonde un po' di luce (Spectrum Coating dice di avere un processo che "annulla" questo problema, ma meno che annularlo non è possibile).
Prova LEO I. E' vicina a Regolo. In primavera (prima di lessare la alluminatura nella disgraziata uscita al Labbro) Leo I era di una facilità sconcertante su un cielo vellutato di nero NONOSTANTE Regolo fosse vicino nel campo di vista. Qualche mese fa con la alluminatura corrotta era affogata nella luce di Regolo. Nel 50 cm di Lorenzo Burti qualche mesa fa si vedeva meglio che nel mio, ma peggio di come si fosse vista con l'alluminio a posto (però lo specchio di Lorenzo è ultrazozzo).
Abbi cura di evitare la condensa come la peste.