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ImageShack.usIeri siamo saliti alle Tre Cime, io, Fabio e Michele (bigmichele). "Chi non risica non rosica" e noi, visto che tutte le previsioni meteo dicevano che in serata si sarebbe aperto e la notte sarebbe stata buona abbiamo deciso di risicare... anche perché "o mangi questa minestra o salti la finestra", che tradotto vuol dire o così oppure se ne riparla fra un mese.
Alle 7.30 Michele era a Misurina e ci informava via SMS che il cielo era sereno. Alle 8 arriviamo a Misurina e il cielo è pieno di nuvoloni. Alle 8.30 siamo sul piazzale delle Tre Cime e il cielo è di nuovo sereno.
Tempo di montare gli strumenti e si vedono da Nord Ovest alcuni nuvoloni grossi che in breve coprono tutto il cielo. Azz... Ma già si vedeva il cielo di nuovo oltre i nuvoloni. Speriamo sia l'ultima ondata... Hai sentito anche tu un tuono? Sì, ma i lampi sembrano molto a più a Nord e sembrano già passati dietro alle Tre Cime... ben.. aspettiamo che passino questi nuvoloni... plic ploc plac... Diluvio inatteso! Per fortuna che Michele aveva un telo di nylon di quelli che si usano quando si dipinge la casa. Abbiamo coperto il grande dobson da tre metri. Fabio ha coperto il suo con il telo a bolle che usiamo di solito durante i trasporti, Michele ha smontato in fretta il suo Takahashi Mewlon 210 e lo ha portato nel furgone. Eravamo fradici e comunque i dobson avevano preso un bel po' di acqua... ma sono "telescopi di legno"... mica roba laccata che si rovina! Il coperchio aveva comunque impedito all'acqua di raggiungere il primario e il secondario era ben protetto dentro la cella superiore.
Finito l'acquazzone nel mio c'erano due dita d'acqua... nel rocker box (quello che ruota rispetto alla base, non il mirror box che tiene il primario). Beh... prima o poi i telescopi si lavano no? Li abbiamo asciugati e abbiamo ripreso... anzi iniziato sotto un cielo che si apriva allo spettacolo.
Eravamo un po' fradici ma ci siamo vestiti con altri cose che ancora non avevamo indossato (giubbotti). L'aria è diventa secca e, dopo un po', il telo paraluce del mio dobson s'era perfino asciugato. Noi un po' meno: siamo rimasti umidicci per molto ma non faceva freddissimo. Eravamo sopra i 10°C credo.
Il resto della notte è stato splendido. L'orizzonte Sud era molto trasparente subito dopo il temporale, ma più tardi si è alzata della foschia in lontananza.
La Via Lattea allo zenit era molto ben definita, in particolare risaltava il buco scurissimo del Sacco di carbone del Nord. SQM fra 21.5 e 21.6. Il mio SQM dava i numeri (ho visto anche letture di 21.80) e così ho usato quello di Fabio. Scoprirò il giorno dopo che quando la batteria si esaurisce questi così cominciano a sbagliare la misura della temperatura (infatti il mio sbagliava la temperatura già una settimana fa al Peralba e a Casera Razzo) e di conseguenza producono letture più ottimiste. Il mio era mediamente oltre due decimi più ottimista di quello di Fabio. Quindi occhio, se indicano la temperatura sbagliata probabilmente sbagliano anche la misura del buio. Oggi ho cambiato la batteria.
Il cielo era un Bortle 3 pieno. M33 visibile in distolta appena è sorta (circa su 30° di altezza) e intuibile a tratti in diretta quando era più alta. M2 era visibile a occhio nudo. Verso mattina abbiamo visto la luce zodiacale, prima come un cono con la punta nella costellazione del Toro, poi come un grande cono di luce che intersecava la Via Lattea invernale.
C'erano tre telescopi: il mio 60 cm, il 40 cm di Fabio e un Takahashi Mewlon 210 mm di Michele. E qui dobbiamo svelare un risultato sorprendente! Le prestazioni in alta risoluzione erano in proporzione al diametro (vedi sotto)! Qualcuno dirà che è fin troppo ovvio che sia così e dove sta la sorpresa. E' vero, sarebbe stata anche la mia idea... c'è scritto in tutti i libri di ottica che è così... però... la regola e la teoria sembra quasi una cosa sorprendete viste le ormai infinite volte in cui si legge di telescopi che sfidano le leggi delle fisica o che il diametro non conta o che i telescopi di legno non possono funzionare. Sì lo so... ci saranno di sicuro dei piccoli Apo di metà diametro del Takahashi che non solo fanno meglio del taka, ma lo staccano anche della differenza che c'era con il 40, e poi della differenza fra il 40 e il 60 e poi ci aggiungono ancora un bel po'... finché fanno finalmente meglio....
Sarà un caso ma io, tutte le volte che controllo, trovo che il diametro conta esattamente come previsto nei libri di ottica.
Siamo rimasti a osservare (con calma) fino alle 4.30. Siamo usciti dalla sbarra della strada privata verso le 5.30. Appena in tempo perché se fossimo usciti alle 6 avremmo dovuto pagare il pedaggio. Infatti da quest'anno c'è una nuova regola per la strada di accesso: se si entra dopo le 20 è gratis solo se si esce prima delle 6 di mattina.
C'è stato qualche disturbo: macchine che salivano al piazzale alto (evidentemente per prepararsi per una scalata del giorno dopo), improbabili escursionisti che facevano trekking con la luce da minatori correndo per i sentieri e passando necessariamente accanto a noi anche se il piazzale era largo 100 metri (ogni tanto però mi sembrava di sentire dei sibili e dei tonfi tipo Willy coyote... ma forse era solo la mia suggestione :-), c'era gente che teneva luci accese a palla preparandosi per il giorno dopo... e i preparativi duravano un tempo interminabile, ecc. ecc. ecc. Solo dopo mezzanotte c'è stata un po' di calma.
Mi ero preparato una lista di 18 oggetti, più Giove da osservare in chiusura. Ne ho fatti 11, più una serie di oggetti fatti più che altro per confrontare la vista con gli altri due telescopi e per la curiosità di Michele.
All'inizio serata un'occhiatina a NGC 6712 e la planetaria IC1295, poi M13 (confronto con il taka), poi M57, la stellina centrale. Il seeing era buono, ma nemmeno dei migliori per il sito. Comunque le stelline erano puntiformi abbastanza bene fino a 380x e a questo ingrandimento ho visto con certezza stelle di 16.6 nei dintorni di M57.
Della lista, ho iniziato con
NGC 7048. Osservato a 265x mentre lo SQM segnava 21.62 (il mio SQM). Con il filtro UHC si intravvede il centro più scuro. A 380x si vedono due stelline dentro la nebulosa. Questa foto assomiglia abbastanza:
http://astrophotoleo.com/nebula/n7048.jpg .
NGC 7008. La nebulosa "feto" è una planetaria nel Cigno nella quale si più in effetti riconoscere la sagoma di un feto. A parte i colori, questa foto (un po' più in piccolo) rende l'idea. Osservata a 160x senza filtro. A 265x si vede meglio senza filtri. Una ansa è più luminosa (a ore 9 nella mia orientazione). Si vede la stella centrale e c'è un arco mancante quasi dalla parte opposta (a ore 4-5 nella mia orientazione). Una stella vicina è colorata arancio (che si vede in questa altra foto
http://images.astronet.ru/pubd/2008/08/25/...collab_c800.jpg ).
NGC 6765
è una piccola planetaria nella Lyra, vicino a M56. A 265x appare allungata. A 380x appare allungata e con un alone ellittico. Ci sono almeno due stelle allineate con l'asse.
NGC 7139. A 265x è una macchia tondeggiante. A 380x si vedono due stelle vicino al bordo e forse altre nell'interno.
NGC 7479 è una bella galassia a spirale con braccia distorte in Pegaso. Osservata a 160x e 265x, mostra la barra, le spirali e l'alone. SQM 21.64 (il mio SQM).
NGC 7814 è una galassia vista di taglio sempre in Pegaso. A 380x si (intav)vede la sottilissima linea di poleveri che divide la galassia, linea che si interrompe in vicinanza del nucleo.
Dato che c'ero abbiamo dato un'occhiata a altri classici in zona: NGC 7331 (per confronto con il taka), il sestetto, NGC 891, NGC 404 (il fantasma di Mirach), M33, mentre Fabio e Michele hanno anche inquadrato M31 che mostrava le due belle bande di polveri. In M74 ho ri-osservto le spirali, che si vedevano al meglio con l'Ethos 17.
NGC 7094, è una planetaria in Pegaso vicino a M2 (che ho guarducchiato per l'occasione). A 160x, con filtro UHC si vede un anello con la stella centrale e una parte centrale più luminosa (il centro luminoso, un anello scuro, l'anello esterno luminoso). A 265x con filtri UHC e OIII sembra di vedere delle irregolarità sul bordo e una stellina debole sul bordo (irregolarità che in effetti sono reali
http://observing.skyhound.com/archives/sep/NGC_7094_00.jpg ). SQM 21.56 (SQM di Fabio media di 5 letture scartando la prima; valore che include la Via Lattea).
Ho cercato poi la
Croce di Einstein. Ho riconosciuto le stelle di campo, ma la croce (e la galassietta PGC69457) non era visibile.
Non ho trovato nemmeno la IC 5217, una planetaria in Lacerta, perchè è di pochi secondi d'arco di dimensiene e probabilmente non l'ho notata nel ricco sfondo di stelle.
Infine Henize 1-4 (PK 068+01.2) è una piccola planetaria nel Cigno di mag 14.2. Sembra come una piccola cometa con al vertice una stellina. Il giorno dopo l'ho trovata su SIMBAD
http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-basi...t=SIMBAD+searchLa nottata si è chiusa con Giove. A 265x era nitidissimo con, di tanto in tanto, qualche disturbo e bellissimi colori dal crema al mattone all'arancio ecc. che contrastavano con il bianco delle zone... Siamo anche stati a discutere che "tipo" di bianco fosse (un bianco che più bianco non si può... ma non ne siamo venuti a capo). Un ritocco alla collimazione e si poteva osservare anche a 380x, anche se i disturbi erano maggiori e i momenti in cui si vedevano i dettagli (finissimi a 380x e non visibili a 265x) meno frequenti. Abbiamo anche osato il 7 mm (490x) e si sarebbe potuto usare questo ingrandimento (ovviamente pazientando per i momenti in cui l'immagine si cristallizzava). Ma tu guarda... 500x... ma chi l'avrebbe detto che un tele di legno avrebbe potuto fare ciò!
La notte si è chiusa con la bella visione del grande cono della luce Zodiacale che intersecava la Via Lattea invernale.
Abbiamo dormito in macchina e furgone alla base delle Tre Cime (in teoria avremmo dovuto dormire in tenda). La foto è lo spettacolo alla mattina quando ci siamo rimessi in movimento.
Edited by mauro_dalio - 3/9/2011, 23:26