Dobsoniani

Fasce anti condensa

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view post Posted on 26/8/2015, 23:18

Open cluster

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Grazie Giulio,
credo proprio che farò come dici, un paraluce sovradimensionato che copra i tubi anche dietro gli obiettivi. Non avevo ancora visto la foto del miyauchi col cappotto! :)
Vedrò di trovare un tappetino più spesso della misura standard (1/2 cm). O, al limite, incollo due strati con biadesivo.
Ho anche letto di rivestirlo internamente con tappettino adesivo in velluto ed applicare poi delle strisce di pivilene in modo che l'umidità non goccioli verso gli obbiettivi e per azzerare le luci parassite.
Inoltre pensavo di farlo un pò più largo lato lenti (forma leggermente 'conica') in modo da non correre il rischio di coprire la luce che arriva agli obbiettivi.
PS. Che tu sappia i Red Dot hanno lo stesso problema?
Il mio l'ho applicato sul maniglione del binocolo:
https://s21.postimg.cc/6ec6b0dbr/image.jpg
ma non saprei proprio come 'bardarlo'.
Infine c'è il problema oculari. Leggo che anche in questo caso ci sarebbe bisogno delle fasce (ad esempio per gli ethos). Ma io ho i Panoptic :) . Vabbè, se e quando si presenterà il problema vedremo!
L'importante è che l'umidità non crei muffe sulle ottiche. Questo è il mio reale timore.
Grazie per le dritte!
 
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view post Posted on 27/8/2015, 10:09

Spiral galaxy

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Ma io direi che un tappetino del decatlon spesso anche solo un centimetrio fa bene il suo compito per una vita. Quindi ti sconsiglio di complicarti la vita col doppio spessore.

Quanto alla protezione del cercatore c'è che ha fatto una cosa del genere per il quickfinder che è in red dot particolare
https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?...eCDAL-RBGHj5oiA.
Naturalmente occorre un pezzo di plastica più sottile, ma non è necessario che sia anche isolante come la spugnetta con cui è realizzato quello in foto. Basta un qualunque foglio di plastica un poco rigida perchè il red dot non ha parti metalliche che complichino con la loro conduzione.

Per gli oculari montati sul binocolone non serve secondo me nulla.
Bastano le tasche dei giacconi o i marsupi che li conservano anche senza alcun genere di riscaldamento, cioè solo con quello che si portano dietro dalla temperatura di casa.
Nulla vieta però in caso ultra eccezionale di mettere dentro al marsupio una bustina di quelle che si stropicciano per attivare il riscaldamento di mani e piedi.

Muffe sulle ottiche sono possibili solo se sono sporche di materiale organico. perchè non esistono muffe per l'inorganico ma solo ossidazioni, che in genere non avvengono sugli spessori infinitesimi di ossidi durissimi utilizzati per il trattanmento antiriflesso delle lenti, perchè già si tratta di ossidi che devono essere tali per fare il loro lavoro.
 
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view post Posted on 27/8/2015, 20:48

Open cluster

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Obbligato!
Ho trovato on line un venditore della mia città che ha un tappetino nero da 1 cm. Domani lo acquisto e cucio un bel cappottino al mio binocolo!
Un'ultima curiosità. Nel caso invece di utilizzo di una fascia anticondensa, leggo che bisogna utilizzare un controller a cui collegare la fascia. Non ho capito se durante la nottata osservativa questi controller devono stare tutto il tempo attaccati all'alimentazione (accendisigari auto) oppure si può metterli in carica prima e funzionano come una batteria. Ancora grazie!
 
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view post Posted on 28/8/2015, 08:02

Spiral galaxy

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Le resistenze scaldanti sono alimentate da una batteria apposita o da quella dell'auto.
Non intendendomi del funzionamento e soprattutto del metodo di controllo della temperatura, me ne sono fatto una idea leggendo l'articolo che potrai leggere tradotto, se nella ricerca di google metti il nome del sito “deepskywatch” e poi clicchi su “traduci questa pagina”; Poi scegli la voce di menù “articoli” e vedrai che nell'elenco degli articoli c'è il quinto dall'alto al basso, dal titolo letteralmente tradotto in “fatto in casa DEW sistema di controllo per un telescopio”.

In sostanza si tratta di alimentare con una batteria a 12 volts delle resistenze in filo di nichel-cromo diametro 0,17mm, che hanno resistenza specifica di 40 ohm al metro. oppure "scalette " di resistenze di tipo radio in parallelo.

L'alimentazione è però a impulsi per regolare la temperatura, ed utilizza un controller che ha il compito di fornire i 12 volts ad impulsi ogni "N" secondi.
Tempo regolabile con un potenziometro, cosicchè il valore medio della potenza riscaldante avviene senza termostati, ma ad esempio, fornendo la corrente un “secondo si ed un secondo no” la potenza scaldante diventa la metà di quella nominale possibile con la resistenza alimentata continuamente a 12 volt.

Per il dimensionamento della batteria occorre fare un breve conteggio dei consumi:
Il progettista costruisce le resistenze che descrive come spirali piatte di quel filo in lunghezza di 1,5 metri, che assorbono 230 milliamper per una potenza di 2,7 watt, per l'oculare da 1”1/4;

Poi mette due di tali spirali in parallelo per raddoppiare la potenza sull'oculare da 2" ed anche sull'obbiettivo del telescopio diametro 80mm.
Le due spirali in parallelo assorbono 460 millimper pari a 5,4 watt.

Per un totale di 5,4+5,4+2,7 = 13,5 watt, che a 12 volt assorbirebbero quindi una corrente di 13,5/12= 1,12 amper. Che per una serata osservativa di 5 ore richiedono una batteria da 12 volt di capacità di 1,12x5= 5.6 amper ora, che maggiorati precauzionalmente del 50% (il freddo fa calare le prestazioni delle batterie) indicherebbe una batteria da 8.5 o 10 amper ora, oppure ti abbasserebbe la carica della batteria dell'auto di quella capacità.

Edited by GiulioTi - 28/8/2015, 12:09
 
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