CITAZIONE (mauro_dalio @ 29/7/2011, 11:48)
L'errore sul fronte d'onda è pari a due volte l'errore superficiale nel caso di riflessione mentre è pari all'errore superficiale moltiplicato la differenza degli indici di rifrazione nel caso di rifrazione. Ma questo riguarda solo come l'errore sulla superficie ottica si trasforma in un errore sul fronte d'onda. Questo errore ottico poi si somma all'errore prodotto dalla turbolenza.
E' proprio questo che non si capisce, come mai i due errori si sommano invece di "amplificarsi" a vicenda ?
Io cerco sempre di immedesimarmi nel pensiero altrui per capire a che punto il ragionamento prende la strada sbagliata.
Inoltre cercherò di essere ragionevole piuttosto che tecnico, perchè solo le cose semplicemente logiche ed intuitive entrano nel comun modo di pensare.
Il mio parere è che loro partono dal presupposto che dopo una riflessione il fronte d'onda che si crea è più "rovinato" che dopo una rifrazione, dimenticandosi però che è possibile portare ad un
pareggio riflessione e rifrazione semplicemente lavorando
meglio la superficie dello specchio rispetto a quella della lente. Questo è proprio quel che si fa ora con tutti gli specchi, anche commerciali, ormai definiti diffraction limited.
A questo punto, la migliore lavorazione dello specchio, dovrebbe aver compensato i "difetti" della riflessione abbastanza da poter ritenere che in
assenza di atmosfera le due ottiche rendano allo stesso modo, ragionevole no ?
Dimentichiamoci dell'ostruzione di un ottica a riflessione, interessiamoci invece solo della qualità del fronte d'onda che creano lenti e specchi, convincendoci del fatto che se il fronte d'onda creato dopo la riflessione e rifrazione è "bello" per entrambi gli schemi, allora qualsiasi altra differenza la farà non più il seeing atmosferico ma un "oggetto" sul percorso ottico.
Come anticipato, in assenza di atmosfera ora i due schemi a lente e a specchio performano allo stesso modo grazie alla miglior lavorazione fatta sullo specchio. Questo significa che se introduciamo l'atmosfera si deve creare una qualche sorta di meccanismo tale da rendere più sensibile lo specchio alla lente, sempre se è vera l'ipotesi che si legge in giro.
Quindi non resta che capire la natura di questo particolare "meccanismo"....
Noi non lo sappiamo, rimane un qualcosa di "misterioso", ma sappiamo che il fronte d'onda che sopraggiunge il nostro specchio o lente è lo stesso, è rovinato allo stesso modo dall'atmosfera in quanto tutto è avvenuto "precedentemente" e il diametro dei due telescopi è uguale, stiamo infatti solo valutando la natura di riflessione e rifrazione senza coinvolgere le dimensioni.
A questo punto lo stesso identico fronte d'onda rovinato dall'atmosfera entra nei due telescopi che performando allo stesso modo in
assenza di atmosfera, e non essendo consapevoli (loro) di stare ora in presenza di atmosfera, rispondono al fronte d'onda come se per loro fosse un fronte d'onda perfetto. Come farebbero infatti a sapere che è stato rovinato dall'atmosfera ? per loro quel fronte rovinato o perfetto che sia è un fronte d'onda e punto.
Ma a questo punto ragioniamo un ottimo, abbiamo detto che le due ottiche, grazie alla miglior lavorazione dello specchio e in assenza di atmosfera rendono uguali, ed ora che sono in presenza di atmosfera si comportano diversamente (come se fossero consapevoli) ? il vantaggio dello specchio lavorato meglio ora non c'è più ? ci si rivolta contro ?
...ovviamente no, non avrebbe senso, specchio e lente rispondono al fronte d'onda esattamente come hanno imparato a fare e come sempre fanno, non importa a loro se è piatto o corrugato.
Quindi l'eventuale errore sul fronte d'onda in ingresso, si somma all'eventuale errore introdotto dalla riflessione o dalla rifrazione.
Ma se l'errore sul fronte d'onda introdotto dalla riflessione e dalla rifrazione è lo stesso grazie alla miglior lavorazione dello specchio e come abbiamo detto in ingresso abbiamo un fronte d'onda rovinato allo stesso modo, questo implica che il risultato sarà identico per entrambi !
La conclusione di tutto questo discorso è banale, gli specchi hanno bisogno di essere lavorati con più attenzione.
In questo modo l'errore introdotto sul fronte d'onda da parte di una lente o di uno specchio è lo stesso, quindi qualsiasi altro errore, ad esempio introdotto dall'atmosfera, penalizzerà allo stesso modo entrambi gli schemi poichè essi hanno raggiunto la stessa
"qualità di risposta" grazie alla differente lavorazione.
ciao