svezzosi |
|
| Venerdì sera osservazione in alta risoluzione di Giove e Luna con Atlante (dob ZEN 510 mm f/5). Telescopio piazzato intorno alle 18:30 e messo in cool-down fino alle ore 23:30, momento in cui sono iniziate le osservazioni.
> Collimazione fine in zona vicino a Giove/Luna dopo la classica collimazione con il laser, utilizzando oculari fino a 5 mm (505x max). Successivamente nella serata, a cool-down dello specchio avanzato, la collimazione è stata ritoccata utilizzando una powermate 2,5x in combinazione con oculare da 8 mm (per equivalenti 785x max). Ventola accesa al massimo della velocità fino a circa le 00:30, da allora in poi le immagini fornite dal telescopio con la ventola spenta erano migliori rispetto alla ventola accesa (il rumore indotto dalle vibrazioni era diventato prevalente rispetto a quello termico). Da allora in poi gli ingrandimenti fruibili erano dell’ordine dei 505x (superati poi abbondantemente sulla luna).
Giusto per smentire i criticoni dei telescopi di legno e delle ottiche nostrane (da qualche parte in giro purtroppo si leggono anche queste cose).
> Giove: dettagli impressionanti già con l’oculare da 8 mm, sono diventati clamorosi dopo il ritocco della collimazione e l’utilizzo del 5 mm. Probabilmente l’ideale si posizionava tra i due ingrandimenti, utilizzando il 13 mm accoppiato alla powermate 2,5x (equivalenti a 482x). In particolare i dettagli sulla NEB(S) / NEB(Z) / NEB(N) frastagliatissime e ricche di formazioni ondulate con contrasto molto elevato dal colore chiaro dello sfondo della NEB(Z) e il rosso mattone delle altre. Molto evidente una macchia scura oblunga sul confine tra NEB(S) e EZ a sinistra del meridiano. La EB era chiaramente di color aranciato, che andava a decrescere da sinistra verso destra per tutta la EZ. Meno evidente la SEB, comunque frastagliata anch’essa con formazioni di colore più sbiadito della NEB. Evidenti anche i colori più scuri rispetto allo sfondo chiaro delle calotte nord e sud, oltre diverse bande più evidenti nella zona nord rispetto alla sud.
> Luna: una riscoperta, con mezzo metro di diametro anche i particolari più banali diventano degni di interesse. Incredibile quanto sia facile salire di ingrandimenti anche oltre i 505x, con effetto sorvolo del satellite davvero impagabile.
Unico neo della serata una umidità molto accentuata che ha letteralmente bagnato il tutto.
Ritengo che l’immagine di Giove di venerdì sia la migliore mai vista nella mia carriera astrofila, anche paragonata a strumenti di diversa configurazione ottica (SCT e rifrattori apocromatici).
|
| |