| Dunque, fatemi capire una cosa. Premettendo che sono un semplice appassionato, il mio campo è tutt'altro che astronomia o ottica, vorrei mettere insieme i pezzettini di conoscenza che fin qui ho accumulato (non scevro da "curiosità" sul mo attuale specchione, che altri non è se non quello che aveva Marco Guidi).
Allora, è emerso che è difficile avere la certezza di uno specchio con rapporto focale inferiore a 4 che sia "buono". Meglio stare quindi alti di f/ (ed alti sulla scala... ;-) ) per maggior sicurezza. Ok, fin qui capisco.
Poi leggo che lo specchio che ho è "sufficiente" (e dalle note che ho extra questa discussione so che ha strehl 0,82 al fuoco diretto), ripenso alle mie nozioni di base, e mi viene in mente che una strehl di almeno 0,8 dovrebbe essere "diffraction limited". Mi viene in mente anche che - una volta che un'ottica risulta diffcation limited, andare oltre non dovrebbe dare ulteriore vantaggio, perché il limite appunto non è l'ottica, ma la diffrazione (che è un principio fisico, e nulla dovrebbe aver a che vedere col seeing, o con altre variabili di contorno, corretto?). E leggo, ritengo giustamente, che la sovraingenerizzazione non è utile, e quindi penso ancor di più che il diffraction limited sia un concetto dicotomico, e non una variazione discreta. E mi vengono in mente i test "ciechi" di Ceravolo, e tutte quelle nozioni li.
E quindi non capisco più bene il passaggio. O meglio, capisco che si possa essere intimoriti da un f/ inferiore a 4, perché non è "assicurato" che lo specchio sia diffraction limited.
Però, una volta che si sia sia ottenuto lo specchio diffraction limited, non capisco perché un f/4.5 debba essere meglio di un f/3.5, se lasciamo da parte l'aberrazione intrinseca "coma" che ovviamente sarà maggiore con il rapporto focale inferiore (ma visto che esiste il paracorr, che è studiato per parabole f/3, il problema potrebbe anche ben ridursi). Oppure la maggior coma abbassa lo strehl?
Resta fuori dal mio ragionamento, perché non so come incida, la lucidatura... può essere che la lucidatura aumenti lo strehl ad un punto tale da preferire lo specchio con più strehl? Ma allora questo come si combina con il discorso che oltre il "diffraction limited" non serve andare?
Un po' la curiosità sul mio specchio (che ancora purtroppo non sono riuscito a provare), un po' la voglia di mettere in ordine i concetti che ho, o meglio di capire correttamente, perché mi pare che alcune cose stridano tra loro... mi aiutate a capire dove non sto capendo?
Ciao, grazie. Massimo.
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