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Caro Giulio, una descrizione magistrale. Ritorno ad un sogno di anni fa quando ti vedevo versione italiana di John Dobson tenere workshop di molatura per noi. Perché non si impara a molare sui libri soltanto, come andare in bici o sciare. Punto due: molare un 25-30 cm una volta in vita è un esercizio maso-zen visto che il costo di un tale diametro è irrisorio. Prende maggior senso se continui a farne, prendi la mano e diventi in grado di molare specchi da 50cm in su dove i prezzi sono proibitivi per molti e oltre dove sono proibitivi per tutti. Di qui la rilevanza di creare una scuola di molatori in grado di associarsi per imprese importanti con buona pace dei quattro mostri sacri nostrani ...che comunque oltre i 60cm non vanno, neanche fino al superclassico 62.5 (25") perché la macchina arriva solo a 60? I "grattavetro" ci spiegano che un 25-30 cm con focale f/5 o superiore (com'è nell'ordine delle cose, a meno che non si voglia osservare da sdraiati!) sia fattibile senza eccessivi patemi d'animo se armati di buona volontà. In un tempo "ragionevole" si ottiene quindi uno specchio superiore a molti commerciali. Ma per diametri importanti e/o corte focali, la cosa si complica. A mio avviso mutano proprio l'approccio e le valutazioni da fare. Con l'utilizzo intensivo dei sub-diametro mi pare che la realizzazioni di uno specchio diventi "un'arte". E non sia più una realizzazione "meccanica" che necessiti esclusivamente di buona volontà. A mio avviso, Lorenzo, esemplificando!, nell'autocostruzione di un 45-60 cm f/4-f/5 il "nonsense" sta nel fatto che l'apprendimento può durare anni. E temo che prima di ottenere dei risultati soddisfacenti, di specchi bisogna lavorarne parecchi. Se magari, partendo da zero, per la realizzazione di un 25 f/5 diffraction limited ci impieghi X ore, per un 16" f/5 ce ne vogliono magari 10X. Per un 20" f/4.5 forse 40X. Per un 24" f/4 ci vogliono magari 3-4 anni di autoapprendimento. Sono numeri buttati un po a casaccio, ma intendo dire che l'autocostruzione di specchi "importanti" ha ragion d'essere se la molatura diventa poi un lavoro. Oppure, se è un hobby gratificante (magari anti-stress), magari col piacere della sfida da affrontare . Ma nel caso i cui la finalità sia esclusivamente l'ottenimento del pezzo finito da montare, non sono sicuro che il gioco vale la candela. Il tempo da dedicarci diventa davvero troppo significativo. Edited by fulvio_ - 28/5/2022, 13:02 |