Posts written by GiulioTi

Grazie John, speravo che la moderna tecnologia ottica avesse escogitato qualcosa di meglio....

Bello! Bello anche il tuo gif. Complimenti!

Ciao Nicola. A proposito di Zoom, Volevo chiederti se anche nel tuo oculare cambia drasticamente il diametro del campo visivo col cambio di focale. Lo trovo molto scomodo e a sfavore della focale più lunga, benchè penso otticamente indispensabile.

Gazie Ciao, e Buon Natale

Ciao bella gente.
@ Lorenzo: Io con il tuo link, noto che ho accesso a qualsiasi documento della cartella condivisa.
(Io però sono iscritto al Cloud One Drive , che fornisce gratis 5 GB di spazio. Ma è venuto dopo il mio cloud Google drive, dove di spazio gratuito ci sono 15 GB)

@ Pierx: Non pensare alla Coma. In un Dobson F5 o 6 a tubo monolitico è quasi impossibile, e facile da correggere.
Il mio pensiero molto personale sull'uso Dobson, per quel che può valere, da semplice autocostruttore, osservatore e non da esigente professionista, direi che qualche “storico” ploessl”, specie se di corta focale, è buono averlo per planetario e stelle doppie, perchè, spartano nel numero di lenti, “estrae” ortoscopicamente senza deformazioni, dagli oggetti osservati, il massimo dettaglio imposto dal seeing.

Ma per un uso giustamente molto più godereccio, di “oblò astronautico sul cielo”, e non di dischetto di cielo in campo nero, vale la pena orientarsi verso oculari a largo ma non larghissimo campo e peso (non oltre 67 – 82°) che nascono con la correzione di curvatura del campo fino a focali molto corte, e sono comodamente parafocali (Attenzione che il “dischetto chiaro su fondo nero” lo si vede costruttivamente anche sulla posizione di lunga focale di un normale oculare zoom).

Nel mio caso, per ragioni non autolesionistiche ed economiche, con l'uso dei miei piccoli dobson da viaggio (250F5 e 130F7), uso solo oculari con barilotto da 1 pollice e un quarto (31,7mm), e tolto uno zoom Celestron 8-24mm, uso oculari della serie ES 82° con le focali da 4,7-6,7-8,8-e 14mm.
Poi, siccome a partire dal 16mm della serie 82° avrebbero avuto tutti il barilotto da 2 pollici, ho preferito rimanere nel barilotto da 31,7mm prendendo il “cipollotto” 24mm sempre ES, ma della serie 68° , ma sempre parafocale con la serie 82°, che mostra sempre l'oblò astronautico sul cielo, rendendo visibile il solo cerchio nero periferico, che non è visibile nella serie 82°

Ultima mia fisima, per comodità visuale, non mi fiderei del solo cercatore a punto rosso, che funziona bene solo se nel cielo ci sono tante stelle visibili ...( ma nel "mordi e fuggi" astrofilo, molto spesso il cielo non è così): Perciò, secondo me, oltre a quello ottico 6x30 di serie, monterei (come ho fatto nei miei dobson da viaggio) il piccolo e leggero Quickfinder che ha due dei tre cerchietti del Telrad, di cui condivide le mappe star-hop, ingombrando e pesando un terzo di quello, ed avendo anche il lampeggio regolabile in intensità e frequenza .

CIAO E BUON NATALE A TUTTI
Giulio

Edited by GiulioTi - 24/12/2023, 15:16

Si, la griglia, per chi userà come noi il dobson cercando gli oggetti con lo star hopping, è dierei proprio un "di più" di nessuna utilità.

Affinchè ripecchino il nostro emisfero Boreale, le coordinate per osservare con un dobson, devono essere Alt-Azimutali (con origine Nord)

Ciao Yor.

Il fissaggio che alla fine ho trovato migliore nelle mie costruzioni, è stato quello con i 4 tubi accoppiati con mobilità "pastosa" a forma di "A", a un pezzo di angolare, sul lato fissaggio della cassa del secondario, e apribili a compasso.

La soluzione è a costo quasi zero, riutilizza i tubi del traliccio esistenti e semplifica il montaggio rendendolo più affidabile.
Si installeranno dapprima le 4 coppie di tubi alla cassa del primario. Quindi la coppia di tubi unita in alto da una staffa angolare con il bullone M6 uscente verso l'alto, fornisce automaticamente un piano di appoggio sempre preciso per la cassa del secondario, fissabile con quattro pomelli resi imperdibili da un filo di nylon passante al centro del foro cieco filettato.

Un maggiore dettaglio di ciò di cui parlo lo trovi in un mio articolo quì, alla voce VARIAZIONI PROGETTUALI PER SEMPLIFICARE IL MONTAGGIO DEL TRALICCIO:
www.grattavetro.it/traliccio-del-t...son-e-dintorni/

I pomelli economici che uso sono femmina ciechi con filetto di ottone M6mm, cioè questi:
https://it.rs-online.com/web/p/manopole-di...io/0478787?gb=s

Il pezzetto di filo di nylon da pesca o decespugliatore da 1mm, o 1,5mm, viene ad un capo pizzicato sotto la testa del bulloncino da 6mm se sporgerà verso l'alto a fissare la cassa del secondario, e ne rende imperdibili e non disturba l'avvitamento e svitamento del fissaggio
Esso, all'altro capo, è fatto passare dentro un foro passante da 1mm o 1,5mm, praticato dall'interno centrale del foro filettato dei pomelli.

Il capo del filo una volta passato e uscente dall'interno dl foro filettato, viene fuso "a pallina" in punta con l'accendino. La pallina di nylon che si forma , non permette la perdita del pomello, e non disturba il fissaggio del traliccio perchè si viene a trovare nel "V" che sta in fondo alla filettatura femmina del pomello quando è completamente avvitato alla cassa.

Scusa le mie tante chiacchere, che verranno sicuramente superate dalla visione delle immagini che trovi in quell'articolo, alla voce indicata.
Ciao, Giulio

Gran bel lavoro interessante!! Grazie
Hai già provato il parco del Mercantour?

Ciao Massimo. Concordo su tutto il tuo pensiero. Dimenticavo che tu avevi già usato il test della caustica, con la tua base micrometrica molto precisa. Ed è pure una ottima idea quella di applicare l'uso del Ronchi, post caustica, per la sua resa visuale immediata dello stato della intera superficie

Ciao Massimo.
Bello il piano rotante alimentato a inverter.

Penso che il lavoro di "grattamento" fatto a mano (intendo alla "Gordon Waite") sia più intuitivo e alla fine migliore, vista anche la minore quantità di vetro da asportare.

Per i test in fase di lavorazione, penso occorra mettere da parte Ronchi e Foucault, ed orientarsi verso l'interferometro. E quello "di Bath", ho visto su Cloudy Night essere il tipo più gettonato (info di utilizzo del quale esistono anche versioni acquistabili in Kit

Con l'interferometro, so che si usa un programma utile pure per Ronchi e Foucault che si chiama DTF fringe (Guida rapida di DTFringe )
(kit di altro tipo con software usato anche da GioCasi di Grattavetro).

Per quanto riguarda la impegnativa costruzione della struttura; per la fase test post parabolizzazione, una idea sarebbe la "invenzione" del "telescopio di Occam" (facendogli deporre il "rasoio" ) Economicissima e bruttissima ma utile, mettendo spartanamente il primario puntante allo zenit su una base al suolo sostitutiva della cassa del primario, sovrastata dalla cassa del secondario opportunamente supportata ai due lati (ad imitazione di uno dei sistemi usato nei dobson per la taratura dei tubi del traliccio ala corretta lunghezza focale).

Le mie sono sempre elucubrazioni a ruota libera....

Il tempo passa e con esso evolve la vita, la tecnologia e l'inquinamento. I bei percorsi già fatti sono degni di "ripasso", ma solo alcune volte. Poi bisogna inventarsi o trovare qualcosa di alternativo che abbia una dinamica interessante, perchè la nostalgia è solo tristezza e vecchiaia.

Anche su Cloudy Night c'è poco. Ma l'argomento tecnico è interessantissimo. Concordo per leggervi in una discussione apposita.

Non aggiungo nulla al vostro pensiero che condivido. Credo però che sia del tutto normale che la poderosa spinta di un interesse iniziale, descriva una parabola, di qualsiasi lunghezza o durata, ma pur sempre un arco alla fine discendente.
E credo anche che, come accade in tutte le attività normalmente caduche, lavoro compreso, occorre sempre coltivare altri interessi paralleli, per non far la fine di coloro che rimanendo con uno solo di essi, sono destinati a soffrire di più...come quelli che per loro motivi, non riescono a mollare il lavoro fino a tarda età.
Certamente una validissima alternativa a quello che fu il nostro tipo di osservazione, per coloro che non desiderano rimanere pian piano vittime della nostalgia privati delle osservazioni dall'inquinamento luminoso e dalla impossibilità di aumentare il diametro del telescopio, rimarrebbe l'ottimo vastissimo terreno della astronomia aiutata dal computer, anche se richiede adattamenti tecnologici e di pensiero, che peraltro sono sempre stati la normalità in qualunque campo di un progresso, che ha già pesantemente rivoluzionato tutto il nostro mondo.

Ciao Caminante e benvenuto. Un 10" da già un sacco di soddisfazioni...E se hai bisogno chiedi

Benvenuto! Un 200 F6 è un ottimo istruttivo inizio👍💪