Vale solo la pena notare alcuni elementi poco convincenti dell'intervento a favore della visibilità in un 6". Si tratta di argomenti del tutto simili a quelli che si leggono in altre occasioni a sostegno di risultati che risultano altrettanto poco convincenti.
a) il primo intervento fa leva sulla "esperienza" dell'osservatore (50 anni di esperienza). Come detto in altre occasioni, se si esordisce in questo modo ci si pone sul piano del principio di autorità che tutto è tranne che scientifico, e serve anche a sottrarsi dal principio di riproducibilità. Infatti l'intera testimonianza non fornisce nessun altro elemento di riscontro tranne che la presunta esperienza dell'osservatore.
a.1) a margine del punto a) va osservato che "l'esperienza" non è una caratteristica che cresce linearmente nel tempo. Alcune persone possono esercitarsi anni e non sapranno mai fare le acrobazie. Altre persone nascono con la predisposizione di essere atleti, musiscisti ecc ecc. fra quelle che nascono con l'inclinazione giusta (e comunque in generale), qualsiasi fenomeno di apprendimento (e qua stiamo parlando di apprendimento del sistema visivo-cognitivo) procede molto più rapidamente all'inizio, poi molto più lentamente, e oltre una certa età c'è un declino di tutte le funzioni sensoriali e cognitive (*). Quindi l'argomento dei 50 anni di esperienza non tiene conto del fatto che 50 anni o 10 anni sono la stessa cosa dal punto di vista dell'apprendimento di una funzione sensoriale-cognitiva. Se poi si va a esaminare la cosa dal punto di vista del declino delle funzioni cognitive con l'età, 50 anni depongono a sfavore. In sostanza l'argomento "50 anni" viene usato a sostegno di un principio di autorità (se avesse detto 10 anni sarebbe stato come tutti gli altri, ma di fatto 10 anni o 50 anni non fa differenza, anzi 50 anni probabilmente è peggio).
b) Saturno a 600x. Qua vedo almeno due problemi. Il primo è che si riferisce di una situazione "eccezionale" (600x invece che 350x usuali). Ancora una volta questo elemento serve ad avvalorare una cosa che chi riferisce ritiene egli stesso molto difficile, ma ancora si tratta solo di un elemento a favore del principio di autorità e anche a giustificazione di un fatto straordinario sottraendolo da ogni verifica (sembra dire: "se non riuscite a riprodurre il fenomeno è perché non vi è capitata la notte da 600x e perché non avete 50 anni di esperienza" - proprio il modo non coretto di sostenere le proprie tesi, almeno se si vuole che le tesi abbiano una credibilità diversa da un atto di fede).
Il secondo elemento che è critico nei 600x è il fatto che 600x sono oltre l'ingrandimento di roll-off. A0.25 mm di pupilla di uscita i dettagli che si possono osservare sono gli stessi che si possono osservare a 350x, perché sono tutti quelli che la MTF dello strumenti permette. In altre parole un 6" è limitato dal seeing quando il seeing è intorno a r0<15 cm. Tuttavia se il seeing migliora oltre questo livello le prestazioni del 15 cm non migliorano all'infinito perché subentra il limite imposto dalla diffrazione. Anche con un seeing perfetto, anche nello spazio, un 6" perfetto produce una immagine i cui dettagli sono tutti visibili all'occhio medio ad un ingrandimento di 300x. Ingrandire di più rende l'immagine più grande, a volte più comoda da leggere (se era di alto contrasto) a volte non più leggibile (se era a basso contrasto) ma non aggiunge nulla. Se un telescopio da 6" raggiunge 350x (du roll-off9 significa che ha raggiunto la condizione in cui comincia ad essere limitato dalla diffrazione. A quel punto è la diffrazione l'anello debole della catena e ogni miglioramento ulteriore del seeing è irrilevante.
c) la testimonianza manca di autocritica, in particolare non menziona la consapevolezza dei diversi fenomeni che avrebbero potuto interferire con la percezione "reale" della divisione di Encke. Oltre a quanto spiegato da David Knisley, vanno aggiunti anche vari fenomeni percettivi, che sono ben noti agli "esperti" di visione. Uno di questi fenomeni è l'effetto di contrasto, di cui si era discusso anche al tempo della presunta visione della divisione di Cassini con gli anelli di taglio. Ripropongo la figura. Come si può notare l'anello più esterno sembra più luminoso dal lato che confina con il cielo e meno luminoso dal lato che confina con l'anello interno. Questo è un fenomeno percettivo (di cui gli esperti da 50 anni dovrebbero essere a conoscenza ma che non menzionano). Non ha a che fare con la diffrazione e con i fenomeni descritti da Knisley. E' una cosa in più che succede nel nostro cervello (e di cui bisogna essere consapevoli). Se si guarda la parte della figura con gli anelli più di tagli, sembra quasi di vedere la divisione di Cassini. In realtà la divisione di Cassini non c'è e l'anello esterno ha una intensità uniforme, come si può facilmente vedere nella immagine ingrandita, ma il nostro cervello ce lo fa vedere più brillante dove confina con il nero e meno brillante dove confina con il chiaro. Addiritttura l'anello interno sembra più brillante nella parte che confina con l'anello esterno. In base anche a queste considerazioni io non sono mai propenso a considerare testimonianze di chi si dichiara un grande esperto, che ha osservato con molta attenzione, ma che oltre a citare circostanze eccezionali non menziona o non da prova di essere a conoscenze dei fenomeni fisici (la diffrazione di Knisley) e di quelli percettivi-cognitivi.
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ImageShack.us(*) Nota.
www.brainskills.co.uk/CognitiveDeclineWithAge.html http://scholar.google.it/scholar?q=decline...s=1&oi=scholartEdited by mauro_dalio - 17/4/2011, 12:21