CITAZIONE (lburti @ 17/9/2019, 10:08)
Il paradosso nasce dal fatto che l'oggetto di 24 è meno luminoso del cielo di 22 e non si capisce perché si dovrebbe vederlo. Flanders dice perché le luminosità si sommano che mi sembra una cavolata.
Non è una cavolata.
Poniamo che, per una luminosità di fondo cielo (per unità di superficie = PUDS) pari a 22, questo sia pari a 100 fotoni (sempre PUDS).
Se l'oggetto emette 40 fotoni (PUDS), si può dire che la sua SuBr sia grossomodo pari a 23 (1/2,5=0,4)
Se ne emette 16 (PUDS), si può dire che la sua SuBr sia grossomodo pari a 24 (0,4/2,5=0,16)
Da un cielo di SQM=22, il primo oggetto avrà un contrasto di +0,4 (140 vs. 100) e sarà ben visibile, il secondo avrà contrasto +0,16 (116 vs. 100) e sarà più difficile da scorgere.
Da un cielo di SQM=21 (250 fotoni PUDS di fondo), il primo oggetto avrà un contrasto di +0,16 (290 vs. 250) e sarà difficile da scorgere, il secondo avrà contrasto +0,065 (266 vs. 250) e sarà impossibile da distinguere.
Poi ci sono altre caratteristiche da tenere in considerazione, p.e la presenza di bordi netti (penso ad alcune nebulose planetarie) che aiutano a distinguere il salto di contrasto, ma la sostanza è questa: la SuBr misura quanto l'oggetto risulta più brillante del fondo cielo in valore assoluto per unità di superficie.
La visibilità dipende dal contrasto tra oggetto e fondo. Più la luce di fondo aumenta, più il contrasto si abbassa.