Oculare intensificatore, il futuro? ma che prezzi!!!

L'ho ritirato martedì. Unico modo per capirci qualche cosa.

Avevo provato con Enrico Bonaventura il suo binoculare a Rioda ma la trasparenza era troppo bassa. L'ho provato giovedì sera con il Dobson da 25 cm, venerdì con quello da 60 cm e ieri da Ca' Mello con il 25 cm. Una cosa che voglio capire è fino a che punto può sostituire una maggiore apertura.

Giovedì/Venerdì osservato da casa, SQM 18.8. Sabato da Ca' Mello SQM 20.8. Ho scelto 4 oggetti: M51, M13, M57, M27.

Va detto che sto cercando di usarlo come sostituto dell'apertura. Invece gli entusiasti dei dispositivi Nght Vision lo usano prevalentemente a basso e bassissimo ingrandimento con filtro H-alfa per vedere oggetti altrimenti invisibili.

User Experience. Molto simile a osservare con un oculare normale. Non è aspettare che si formi una immagine su un piccolo schermo. L'osservazione è in tempo reale dentro un oculare. La differenza è che i (pochi) fotoni incidenti diventando elettroni, profileranno circa 60.000 volte e vengono riconvertiti in fotoni.

L'aspettò delle stelle, in questo processo diventa quello che definirei "mappa stellare". Con un oculare classico le stelle sono puntini infinitesimi (sì... vabbe' i rifrattori però... fanno puntini che non possiamo capire). Quelle più luminose sono sempre puntini ma più brillanti. Molte stelle sono abbastanza brillanti da rientrare in regime fotopico e sono colorate.
Nell'oculare intensificatore le stelle sono un po' come sulle mappe stellari: quelle più luminose sono anche un po' più cicciottelle (sono anche più brillanti, ma anche più grosse). Non sono puntiformi come nel vetro anche se, dopo un po' è un dettaglio che non si nota. Potete vedere cosa intero dalla foto scattata semplicemente appoggiando lo smartphone all'oculare. Si tratta di M13 nel 60 cm a fuoco diretto (114x). ISO 800, F1.8 1/15s. Le stelle poi sono rigorosamente bianche (si capisce allora quali erano colorate).

Molta della granularità dell'immagine è dello smartphone. L'oculare ha un guadagno variabile. Al massimo c'è un po' di scintillamento ma riducendo di 2 stop (1.5 magnitudini) il fondo cielo smette di scintillare (e le stelle diventano meno luminose).

%... continua

Attached Image: nightimg_1689373029948

E' il telefonino.

Guadagno in magnitudine.
L'ho stimato sulla sequenza di M57. Da casa, SQM 18.8 e Dobson 60 cm vedevo 14.1 con oculare normale e 15.4 con l'intensificatore (un po' meglio, quindi circa 1.5 magnitudini).
Però... non so fino a che punto è un dato significativo essendo stati preso a SQM 18.8. Da vedere sotto un cielo buio.

La foto è dell'oculare intensificatore usato a fuoco diretto (non afocale) nel 60 cm da casa SQM 18.8.
Nonn ho filtri h-alfa (e non è la mia priorità osservare a bassi ingrandimenti nebulose grandi).

Resa su oggetti estesi.

Quello che ho capito finora è questo. Il dispositivo è un amplificatore di luce: eleva la magnitudine superficiale degli oggetti. L'apmlificazione elettronica è circa 12 magnitudini. Però non tutti i fotoni incidenti vengono rilevati e non tutti i forni emessi dai fosfori finiscono nell'oculare. A spanne il guadagno di magnitudine superficiale è circa 9.
Vuol dire che un oggetto di magnitudine superficiale 22, diventa di 13, che è pienamente nella sensibilità dei coni.

Di conseguenza, invece che osservare in distolta, si osserva con al visione diretta con un grande guadagni di risoluzione.

Per esempio, con un oculare tradizionale M57 si vede come un anellino sfumato. Con quello si vedono i bordi netti e anche il rinforzo sulla pelle esterna.

Non sempre (mi pare) le cose vanno così bene. Prima di tutto il coso è molto sensibile nell'infrarosso, ma poco nel blu. Le nebulose a riflessione e non hanno (mi sembra) grandi vantaggi, così come le Galassie (sob).

Un altro esempio è M27. Con un colcare tradizionale si vede bene la clessidra e anche le due orecchio bluastre. Con questo le orecchie io non le ho visite, ma la clessidra è piana di nodi e di stelline.

M20 nostra le divisioni nette (ma la parte in riflessione è evanescente).

Una cosa curiosa accade per i globulari: con un oculare tradizionale si vedono stelline deboli e debolissime contro uno sfondo irrisolto. Con questo si vedono molte più stelle risolte, ma lo sfondo irrisolto no.

Queste sono solo prime impressioni, con il Sumerian da 10" e da cieli inquinati (il meglio Ca' Mello 20.8). Non ho usato il filtro h-alfa, che non ho.