Il primo passo è stato quello di contattare la ditta che serve l’anello debole del percorso: la traversata da Agrigento a Linosa. Conosco bene Forza Trasporti perché si occupa di tutto il traffico, incluso quello di Poste Italiane, che utilizzo da svariati anni per spedire i bagagli e anche la valigia con il dob 10”. Ho familiarizzato con Michele e Floriana e quindi li ho contattati all’inizio della primavera esponendo il proposito di inviare il dob da 20”.” Nessun problema—è stata la risposta—siamo consociati con TNT Traco, si rivolga a loro per la spedizione. Così sono entrato nel sito e ho iniziato ad effettuare delle simulazioni per pesi, dimensioni e relativi costi. Con grande sollievo ho scoperto che è possibile inviare colli della lunghezza massima di 240cm. I tubi del truss sono poco più di 220cm, quindi nessun bisogno di tagliarli e approntare le delicate giunzioni. Il passo successivo è stato quello di occuparmi della incolumità dello specchio primario. Ho scritto a John Hudeck, il patron di Galaxy Optics, la marca del mio primario, espondendogli il mio progetto e chiedendogli come aggiungere ulteriore protezione all’imballo originale in cartone che ancora conservo, ed anche il numero di specchi primari danneggiati durante la spedizione che aveva subito nella sua carriera. Si ricordava di me ed ha risposto molto cordialmente e in maniera incoraggiante. Solo due danneggiamenti durante la spedizione, in 35 anni di attività! E suggeriva di inserire l’imballo originale in una scatola in cartone foderata di construction foam board (polietilene espanso stratocell).. e dormire sonni tranquilli. Ho quindi rintracciato una ditta che fabbrica scatoloni da imballaggio ed una che commercia in materiali espansi. Ho scoperto che andando all’ingrosso si porta via metri e metri di stratocell, plastica a bolle, plastica tipo velina, gommapiuma, per pochi euro! E presso un magazzino per l’edilizia ho accquistato il famoso sonotube diametro 20mm, tagliato a 238cm per stare dentro i limiti TNT, per la spedizione del truss. L’amico falegname mi ha preparato i tappi in legno. Sono passato quindi a definire le misure delle scatole. Per lo specchio è stato facile:
. Mentre come impilare le parti del telaio ha richiesto un impegno maggiore.
. Dentro la cassa, in luogo del primario, hanno trovato posto tutti gli accessori, secondario, cercatore, oculari, etc.
. Tagliate su misura, le scatole hanno calzato a pennello. A questo punto mi sono recato di persona alla TNT, fortunatamente, perché ho appreso dall’impiegato, informazione non disponibile in rete, che lo specchio era assicurabile solo se in una cassa in legno! Fortuna che mi ero preso per tempo, ho rintracciato una fabbrica di imballaggi che lavora in grande, ho visto caricare un loro imballaggio in un container grande come un TIR, ma che si è prestata al mio piccolo involucro, dotato anche di sacco interno impermeabile con essiccante! Solo che il peso è risultato stratosferico! Niente paura, ho telefonato alla famiglia che ci ospita a Linosa e il figlio Michele si è messo a disposizione con il trattore per portare i colli. Spedito tutto, i colli erano già a Linosa dieci giorni prima del nostro arrivo, conservati in magazzino sotto lo sguardo vigile di Giò, l’addetto locale di Forza Trasporti. Il giorno dopo il nostro arrivo, di buon mattino eccomi con Michele, l’amico Giacomo, e il trattore, a ritirare il tutto:
.
In viaggio:
. Mi sentivo come devono essere sentiti quelli che hanno portato sul monte Palomar il primario del telescopio Hale…
. Il resto è cronaca: i due ragazzi hanno portato sulla terrazza il malloppo, io l’ho montato con la frenesia che potete immaginare, aiutato dalla numerazione di tutti i pezzi, bulloni e nottolini che avevo preparato in partenza. Prima di mezzogiorno il dob torreggiava sulla casa. Potevamo andare a goderci una giornata di mare fino al momento di iniziare la prima luce linosana.
Edited by lburti - 13/8/2021, 16:04