Dobsoniani

Auto-cotruzione specchio parabolico 255mm

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view post Posted on 20/7/2022, 18:23
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Salve a tutti. GiulioTi sto facendo come mi hai consigliato tu, ovvero 1/3COC con nessun debordo laterale, applicando pressione al centro del vetro utensile. Ecco un pò di dati:
-la corona non lavorata si e ridotta fino a circa 9mm dal bordo( 7mm dal cianfrino). Si riduce di circa 3mm ogni 20 seccate.
- la freccia continua ad aumentare lentamente ( anche se sto lavorando con TOT), è arrivata a 3,35mm , ma penso sia normale almeno fino a quando la corona non lavorata non verrà elimitata, potendo poi abbassare il bordo del vetro-specchio e ridurre la freccia.
Stando al tasso medio di riduzione della corona esterna, mi ci vorranno ancora una 50ina di seccate per portare la curvatura fino al cianfrino. Spero l'abrasivo 80# mi basti, ne saranno rimasti circa 300g. Nel kit non era inclusa la grana 120# ma si passa direttamente dalla 80 alla 180. Per questa ragione spero mi bastino questi 300g, visto che si avanza lentamente con la 80, figuriamoci con la 180( che neanche mi basterebbe per portare la curvatura fino al cianfrino).
A questo punto penso di aver fatto delle corse troppo corte con le passate cordali, al raggiungimento della freccia la corona esterna doveva essere minore, credo. Sono partito da 25mm di corona esterna e dopo 105 seccate COC si è ridotta fino a 9mm.

Edited by Francescod93 - 20/7/2022, 20:03
 
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view post Posted on 20/7/2022, 19:43

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Nel dubbio ti mancasse il Carburo di silicio grana 80, potresti procurartene 1kg quì per una spesa fra costo+ iva +spedizione immagino inferiore ai 15Euro
www.gemmarum.it/it/4-azienda cercando la voce carburo di silicio.

Se hai già invertito mettendo lo specchio sotto, la freccia deve diminuire.

In caso di inversione avvenuta, alleggerisci il peso al centro, confidando che con la diminuita pressione centrale diventi preponderante l'abrasione oltre il 70% diametro.

Con 3,35mm di freccia avresti un rapporto focale 4,67

Si, lasciare troppo presto le corse cordali è abbastanza comune, perchè è una fase precauzionale molto soggettiva, dipendendo dalla previsione di avanzamento stimata in base alla durata delle proprie seccate, che a loro volta dipendono dalla forza e dal modo personale di lavorare.

Ovviamente il bordo interessante è quello dove la parabola emerge al cianfrino,
 
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view post Posted on 20/7/2022, 20:25
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Chiarissimo, grazie per il link.
Purtroppo, essendo la prima esperienza, non ho potuto fare alcuna previsione ed ho lasciato le cordali troppo tardi ( al 93% della freccia). Magari, stando al mio modo di lavorare (pressione esercitata, quantità abrasivo+acqua etc) avrei dovuto abbandonarle un pò prima.
Pazienza, pian piano recupererò la freccia.
Ridurrò la pressione centrale e terrò d'occhio l'evoluzione della freccia e progressione della lavorazione della corona, vediamo come va.
In effetti, non capivo come fosse possibile che pur avendo invertito i dischi, la freccia continuasse ad aumentare.
La spiegazione che mi sono dato è che la freccia si riduce abbassando la parte periferica dello specchio ma, visto che era ancora presente questa corona, il bordo dello specchio non viene abbassato( fino a quando è presente la corona) mentre al centro si verifica comunque sfregamento tra i due dischi e che quindi, per questa ragione,la freccia continuava lentamente ad aumentare.
Proverò a fare come suggerisci sperando che la freccia rimanga quanto meno invariata fino a quando avrò portato la curvatura fino al cianfrino.
Giulio, come sempre grazie mille per i tuoi preziosi consigli.
 
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view post Posted on 20/7/2022, 20:41

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Ma vedo he tu non ne avresti nemmeno bisogno, perchè sei bravo a prevedere con la giusta mentalità e critica scientifica! 👍👍💪
 
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view post Posted on 21/7/2022, 19:34
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Buonasera, vi aggiorno sugli ultimi progressi.
Sono arrivato a 290 seccate tonde tonde, la curvatura è finalmente arrivata al bordo ( in realtà manca proprio un capello).
jpg

Ho fatto un pò di test, comparando 3 "modalità" di passate 1/3 COC, ovvero esercitando pressione al centro, pressione ai bordi e nessuna pressione ( neanche il peso delle mani) , al fine di individuare l'opzione migliore per far avanzare più velocemente la curvatura con il minimo approfondimento della freccia. La seconda opzione si è rivelata la migliore.
La freccia ha continuato comunque ad aumentare fino a quando la corona non lavorata si è ridotta a circa 4-5mm, dopo di che la freccia si è bloccata, non è nè aumentata nè diminuita, fermandosi ad un valore di 3,49mm. Il che mi darebbe un rapporto focale di 4,47. Devo assolutamente ridurre la freccia.
Ho trovato una discussione su Cloudy Nights in cui si parlava dello stesso problema che ho avuto io, ovvero la freccia che continua ad aumentare anche se si lavora con utensile sopra ed in presenza di una corona non lavorata. Nella discussione si suggerivano due soluzioni al problema:
-Continuare con le 1/3COC ( c'è chi ha suggerito le 1/2COC) fino ad abbassare i bordi del vetro-specchio, riducendo la freccia.
-Fare delle passate cordali con utensile sopra, abbassando velocemente il bordo del vetro-specchio.
La seconda soluzione è sicuramente la più rapida ma si verrebbe certamente a creare uno scalino sullo specchio ( e quindi bisognerebbe poi ripassare alle 1/3 COC e fare rodaggio delle curve). Non vorrei ulteriormente complicare le cose.
Il primo metodo, invece, è lento ma in base alle mia "non-esperienza", penso sia il metodo più sicuro.
Nella discussione consigliavano anche di evitare la grana 80# dal momento in cui la curvatura ha raggiunto il cianfrino, poichè potrebbe creare delle scheggiature.
In effetti, qualche scheggiatura grandicella mi è spuntata fuori( 6-7 grandi come quella in foto).
jpg

Per evitare ciò, consigliavano di proseguire con la grana 120# (non compresa nel mio kit) proprio per evitare scheggiature.
Visto che già qualche scheggiatura è comparsa, ordinerò il carburo di silicio grana 120 dal sito linkato da Giulio.
Magari mi ci vorrà ancora più tempo per abbassare i bordi, ma "chi va piano va sano e va lontano".

Edited by Francescod93 - 21/7/2022, 22:41
 
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view post Posted on 22/7/2022, 00:41

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Concordo perfettamente con le tue ottime scelte.
E anche per il proseguimento con la grana 120.
Il tuo lavoro è bello da vedersi 👍💪
 
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view post Posted on 22/7/2022, 11:39

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CITAZIONE (Francescod93 @ 21/7/2022, 20:34) 
Ho fatto un pò di test, comparando 3 "modalità" di passate 1/3 COC, ovvero esercitando pressione al centro, pressione ai bordi e nessuna pressione ( neanche il peso delle mani) , al fine di individuare l'opzione migliore per far avanzare più velocemente la curvatura con il minimo approfondimento della freccia. La seconda opzione si è rivelata la migliore.

I tuoi tre test mi suggeriscono due parole sull'applicazione dei due test che hai scartato perchè giustamente non buoni per la lavorazione attuale, ma che tornano utilissimi in fase di figurazione (parabolizzazione).

Il terzo test, cioè quello fatto non esercitando alcuna pressione (neanche il peso delle mani) serve come principio di lavorazione di tutta la fase finale di parabolizzazione. Quando ti ritrovi a dover magari correggere dovendo stare all'interno della tolleranze di pochissimi nanometri di vetro da togliere, discoste dalla perfezione (per non fare un indesiderato "game over" e dover ritornare alla sfera e riprendere daccapo una nuova fase di parabolizzazione).
In quel caso si deve usare la precauzione di trascinare il vetro che si ha in mano possibilmente solo spingendolo per il bordo.

Il primo test invece, fatto esercitando pressione (ma non al centro), ricorda quel che il Texereau insegna a fare per correggere e abbassare le zone dello specchio che al test di Foucault si trovano "alte" rispetto alla parabola di riferimento.

Correzione che si fa impiegando (come sopra) le corse di parabolizzazione a forma di W, ed esercitando una sovrappressione con il palmo della mano sul vetro he si manovra, spinto dall'altra mano, insistendo al passaggio sopra la corona circolare dello specchio che risulta da abbassare.

L'utensile a pieno diametro rende automaticamente liscio e perfetto il collegamento della zona corretta con le zone /corone cisrcostanti.
 
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view post Posted on 24/7/2022, 00:28
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Stai facendo un buon lavoro, bravo Francesco ! Se può esserti utile, avevamo affrontato il problema della costruzione della profondità in fase di smerigliatura con questo articolo sul Grattavetro : https://www.grattavetro.it/generazione-del...e-della-focale/
personalmente utilizzo sempre questo tipo di corse per arrivare alla focale di progetto, perchè si riesce ad aumentare/ridurre l'approfondimento con precisione mantenendo la figura sferica e senza il rischio (mai dire mai ) di generare un bordo ribattuto.
Sono d'accordo con quanto dice Giulio ( ciao Giulio ! ) per le corse con pressione. L'unico inconveniente da tenere presente nel momento che si usano corse con pressione durante la parabolizzazione riguarda la deformazione della patina che tende ad "appiattirsi" nelle zone dove si esercita la pressione (di solito il centro ), per cui dopo ogni sessione con pressione la patina va rifigurata nuovamente con la procedura di adattamento allo specchio, altrimenti un utensile con scarso contatto al centro genera errori poco piacevoli. :D
Seguo con interesse :b:
 
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view post Posted on 25/7/2022, 17:13
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CITAZIONE
Correzione che si fa impiegando (come sopra) le corse di parabolizzazione a forma di W, ed esercitando una sovrappressione con il palmo della mano sul vetro he si manovra, spinto dall'altra mano, insistendo al passaggio sopra la corona circolare dello specchio che risulta da abbassare.

Chiarissimo GiulioTi . Ho già letto qualcosa e visto video, ma è sicuramente una fase che non ho approfondito a dovere, cosa che sicuramente farò prima di cominciare la parabolizzazione ( che mi spaventa non poco).
CITAZIONE
Stai facendo un buon lavoro, bravo Francesco ! Se può esserti utile, avevamo affrontato il problema della costruzione della profondità in fase di smerigliatura con questo articolo sul Grattavetro : www.grattavetro.it/generazione-del...e-della-focale/

Grazie mille massimar .
Visto che le corse 1/3COC sono poco efficaci nello scavare la freccia ( così come nel ridurla), queste corse a W estese solo per metà del percorso, sarebbero quindi una buona tecnica per recuperare velocemente la freccia ( che ho superato di 0,36mm) ed in maniera più controllata rispetto alle cordali con utensile sopra.
Ho un dubbio: visto che le corse a W normali ( e non estese solo per metà del percorso) sono quelle che approssimano più efficacemente la figura parabolica, come mi assicuro che utilizzando quelle W estese solo per metà percorso, mi mantengano la curvatura sferica? La curva sferica è assicurata dal fatto che queste corse sono estese solo per metà tracciato?

CITAZIONE
per cui dopo ogni sessione con pressione la patina va rifigurata nuovamente con la procedura di adattamento allo specchio

Se non ho capito male, la patina va rifigurata pressando lo specchio sull'utensile e controllando che tutti i quadratini di pece aderiscano perfettamente..giusto?
 
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view post Posted on 25/7/2022, 23:11
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CITAZIONE (Francescod93 @ 25/7/2022, 18:13) 
Grazie mille massimar .
Visto che le corse 1/3COC sono poco efficaci nello scavare la freccia ( così come nel ridurla), queste corse a W estese solo per metà del percorso, sarebbero quindi una buona tecnica per recuperare velocemente la freccia ( che ho superato di 0,36mm) ed in maniera più controllata rispetto alle cordali con utensile sopra.
Ho un dubbio: visto che le corse a W normali ( e non estese solo per metà del percorso) sono quelle che approssimano più efficacemente la figura parabolica, come mi assicuro che utilizzando quelle W estese solo per metà percorso, mi mantengano la curvatura sferica? La curva sferica è assicurata dal fatto che queste corse sono estese solo per metà tracciato?

Domanda giustissima, bravo Francesco, mi piace il tuo modo di ragionare. La curiosità e la voglia di capire sono requisiti fondamentali per un grattavetro! purtroppo questa è un’arte in cui le domande superano le risposte “certe” e, l’unico modo per farsi un’idea e trovare le risposte che più ci convincono, è quello di mettersi in gioco e sperimentare sul campo, proprio come stai facendo tu.
Non saprei dirti perché una corsa a W fatta con patina di pece su vetro genera una parabola mentre la stessa corsa, fatta con vetro su vetro, non genera una parabola. Sicuramente influisce la diversità dei materiali a contatto, di cui uno ( la patina di pece ) si deforma in continuazione durante le corse ( anche se di pochissimo ), mentre l’altro rimane rigido.

Però, la “sperimentazione sul campo” ci dice che è così, nonostante che il presupposto fondamentale su cui si basa tutta la fase di scavo e smerigliatura tra utensile e specchio in vetro è: “la sfera è l’unica figura geometrica curva in cui due superfici, comunque le si muovano una sull’altra, restano sempre a contatto in ogni punto “.
Come dire: “ strofiniamo due superfici di vetro con dell’abrasivo interposto , avendo cura di raggiungere durante la lavorazione tutti i settori delle superfici, a lungo andare, quando tutti i punti saranno in contatto , saremo necessariamente arrivati ad una sfera.
Se dovessimo applicare questo concetto anche alla fase di parabolizzazione , non arriveremmo mai alla parabola.

In sintesi, possiamo dire che le corse in fase di smerigliatura, possono aumentare o diminuire il raggio della sfera, ma se non si eccede con i debordi ( come la cordale ) qualunque corsa tenderà a realizzare una sfera.
Ovviamente stiamo parlando di un utensile a pieno diametro in vetro come lo specchio, nel caso dei sub-diametro ,tutto quello detto finora, semplicemente, non è vero o non funziona. :D

Fare uno specchio, specialmente le prime volte, è una sorta di “atto di fede” verso chi in passato ha sperimentato e divulgato tecniche che funzionano ma , ancora oggi, non sono completamente teorizzate e dimostrate.


CITAZIONE
Se non ho capito male, la patina va rifigurata pressando lo specchio sull'utensile e controllando che tutti i quadratini di pece aderiscano perfettamente..giusto?

si, giusto ! :b:
 
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view post Posted on 26/7/2022, 15:35

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CITAZIONE (massimar @ 26/7/2022, 00:11) 
Sicuramente influisce la diversità dei materiali a contatto, di cui uno ( la patina di pece ) si deforma in continuazione durante le corse ( anche se di pochissimo ), mentre l’altro rimane rigido.
la “sperimentazione sul campo” ci dice che è così, nonostante che il presupposto fondamentale su cui si basa tutta la fase di scavo e smerigliatura tra utensile e specchio in vetro è: “la sfera è l’unica figura geometrica curva in cui due superfici che si muovano una sull’altra, restano sempre a contatto in ogni punto“.

Come dire: “ strofiniamo due superfici di vetro con dell’abrasivo interposto , avendo cura di raggiungere durante la lavorazione tutti i settori delle superfici, a lungo andare, quando tutti i punti saranno in contatto , saremo necessariamente arrivati ad una sfera".
Se dovessimo applicare questo concetto anche alla fase di parabolizzazione , non arriveremmo mai alla parabola.

In sintesi, possiamo dire che le corse in fase di smerigliatura, possono aumentare o diminuire il raggio della sfera, ma se non si eccede con i debordi (come la cordale ) qualunque corsa tenderà a realizzare una sfera.
Ovviamente stiamo parlando di un utensile a pieno diametro in vetro come lo specchio, nel caso dei sub-diametro ,tutto quello detto finora, semplicemente, non è vero o non funziona. :D
Fare uno specchio, specialmente le prime volte, è una sorta di “atto di fede” verso chi in passato ha sperimentato e divulgato tecniche che funzionano ma , ancora oggi, non sono completamente teorizzate e dimostrate.

Questa di Massimo è una bellissima analisi :b: :b: !
Nella fase di sbozzatura, siamo nell'impero dei decimi di millimetro, mentre la parabola è lontanissima e fatta di 68,75 decimillesimi di quei decimi (sempre se non ho calpestato qualche nanometro con lo spostamento della virgola :XP: .

Tutte le superfici sbozzate sono grossolane, come lo sono le grane abrasive che le hanno generate. E per questo motivo sono facilmente correggibili con inversione di posizione, alla forma e lunghezza focale desiderate.
Cosa che diventa tanto più impossibile quanto più le grane sono "fini" come si vede in questo arguto epitaffio:
tempi_lunghissimi-_the-pit

Unica avvertenza evitare assolutamente i dondolamenti a fine corsa, e contenere i debordi.
Succede poi in pratica, che seppure con la massima attenzione, la lavorazione giustamente "random" abbia il pregio magari di fornire una superficie perfettamente lucidata, ma già appena discoste dalla sfera, (differenza di tiraggio fra centro e bordo specchio al primo test di Foucault, non zero da perfetta sfera, ma solo qualche mm) andando già verso la ellisse o verso la parabola.
L'importante è che quella leggera deformazione (benvenuta perchè accorcerebbe i tempi di parabolizzazione) non sia già oltre la parabola, verso la iperbole, che deve essere ricondotta verso la sfera con olio di gomito e le 1/3d coc.
 
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view post Posted on 4/8/2022, 21:14
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Buonasera, scusate il ritardo nel rispondere, ero in attesa del carburo di silicio 120#, nel mentre ho pensato bene di farmi 3 nottate sul Pollino per osservare :XP:.
Vi ringrazio GiulioTi e massimar per le spiegazioni ed i consigli. Ieri ho ripreso la lavorazione con la 120#. Ho inizialmente tentato le corse a W per metà percorso, come suggerito da Massimo. Mi sono esercitato un pò ma alla fine ho continuato con le COC, solo perchè ho maggiore confidenza con queste ultime. Visto che
CITAZIONE
se non si eccede con i debordi ( come la cordale ) qualunque corsa tenderà a realizzare una sfera

ho cominciato con le 1/2 COC. Ho letto che anche l'Andrenelli suggeriva le corse 1/2D COC nel caso in cui si volesse realizzare un F6 o maggiore. Quindi, visto che devo accorciare la freccia, ho pensato fosse un situazione analoga, come se dovessi effettivamente creare una curvatura meno accentuata e per questo ho cominciato con queste corse. Tra ieri ed oggi ho completato circa una 50ina di seccate 1/2 COC con la 120#; la freccia di partenza ( rimisurata) era di 3,4mm ed oggi l'ho accorciata fino a 3,25mm. Penso di arrivare fino ad una freccia di 3,2mm o poco più con la 120#, prima di passare alla 180#. Nel mentre, le scheggiature ai bordi sono quasi tutte scomparse, le poche superstiti sono davvero molto piccole. jpg

Ho poi provato a mettere sotto l'utensile, spruzzarci sopra un pò d'acqua e poggiarci sopra lo specchio, per avere una idea del contatto tra i due. Sono ancora presenti parecchie bolle ma, nella mia ignoranza, penso sia accettabile a questo punto della lavorazione:jpg

Per quanti riguarda i dondolamenti, sto assolutamente prestando molta attenzione ad evitarli. Quando termina la seccata, debordo l'utensile di circa 3/4 del raggio e poi lo sollevo con attenzione, visto che "l'effetto ventosa" è già molto presente ( perdonatemi il termine "effetto ventosa" ma non so come descriverlo diversamente :p: ).
 
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view post Posted on 4/8/2022, 22:01

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Trovo che stai andando bene. L'effetto ventosa è positivo indice di progressione verso l' unificazione delle due curvature sferiche dei due vetri.
(Le bolle che possono presentarsi con l'acqua semplice, sono figlie della dimensione della grana usata, e sono favorite dalla spiccata polarità dell'acqua, che scomparirebbe più facilmente (come accade più facilmente con le grane fini) se fosse saponata con qualche goccia di detersivo per piatti, in grado di neutralizzare la difficoltà di estendersi su tutta una superficie, senza chiudersi in aree parziali, non bagnando totalmente)
 
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view post Posted on 7/8/2022, 15:36
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Grazie Giulio, allora proverò aggiungendoci un pò di sapone. Ho un piccolo dubbio sul cianfrino. Sull'utensile si è riconsumato parecchio e dovrò rifarlo ( è di circa 1,5mm), mentre sul vetro è di circa 2,5mm o poco più: conviene rifarlo un pò prima di cominciare con la grana 180# o lo lascio cosi? Non voglio rischiare di doverlo rifare in corso di lavorazione, credo che i 2,5mm attuali vadano bene, però vorrei una conferma.. non tanto ho voglia di sperimentare e rischiare su questa cosa :XP:
 
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view post Posted on 7/8/2022, 23:13

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Si. Lo smusso dei due vetri è meglio che sia circa della medesima dimensione.

Ho notato nel corso della realizzazione del mio 250F5 che una faccetta di smusso larga circa 3mm, è stata in grado di persistere, ridotta ma ancora presente a fine lavorazione (partita dalla avvenuta estensione al bordo della calotta sferoide, per tutta la restante lavorazione).

La delicatezza del lavoro di realizzazione dello smusso ai due vetri, è dovuta all'uso manuale di una pietra Cote, con cui purtroppo è assai facile produrre a sorpresa indesiderate scheggiature al bordo specchio, che non sono più eliminabili.

La grana abrasiva della Cote è sempre piuttosto grossolana (...anche perchè con una pietra di grana fine ci vorrebbe molto tempo per realizzare il lavoro dei circa 3mm necessari).
Da quì il consiglio di molti addetti ai lavori, di NON smussare facendo corse della Cote radiali al bordo del disco di vetro, ma eseguirle con movimento avanti indietro, lungo una linea tangente il disco stesso e obliqua a 45° dall'alto verso il basso (...per non scavare un solco nella cote), nel contempo mantenendo la superficie di lavoro abrasiva della cote inclinata di 45° a realizzare la faccetta dello smusso.
Altro consiglio intuitivo, è di privilegiare la compressione della Cote nella corsa in avanti verso il basso, alleggerendo il ritorno indietro verso l'alto, che va appunto a sollecitare verso l'alto, possibili scheggiature, direttamente al bordo specchio.

Renderebbe probabilmente più sicura la medesima operazione, la sua lavorazione a umido con una moletta diamantata da pochi euro, fatta girare dall'alto verso il basso del bordo di vetro, da un utensile elettrico, (indossando una mascherina per proteggere dalla respirazione di polvere di vetro) come si vede anche all'inizio del seguente filmato di Gordon Waite.


Ruotine diamantate tipo queste:
https://it.aliexpress.com/item/32675993539...ayAdapt=glo2ita

Edited by GiulioTi - 8/8/2022, 10:57
 
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