Dobsoniani

Auto-cotruzione specchio parabolico 255mm

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view post Posted on 7/9/2022, 15:05

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CITAZIONE (Francescod93 @ 7/9/2022, 15:05) 
Buongiorno. Ieri ho terminato lo stampo e colato la gomma siliconica. Ho appena finito di separarla dallo stampo e non ne voleva sapere di staccarsi. Forse è meglio usare un distaccante la prossima volta.

I quadratini non sono venuti tutti identici ma non penso sia un problema, visto che le scalanatura vengono fatte anche sciogliendo la pece con il saldatore e non penso vengano dei quadrati più precisi.

Prima di iniziare la lucidatura, vorrei costruirmi il supporto in legno per lo specchio, da usare durante i test. Ho paura che le due viti possano causare un pò di astigmatismo, per questo sono indeciso.

Altra questione: ho provato a creare la fenditura per il tester di Focault utilizzando due lametta, riesco a far venire la fenditura parallela ma non riesco a renderla meno larga di 0,1mm. Ho usato uno spessimetro visto che lo avevo a portata di mano ma a questo punto proverò con il nastro di una cassetta (a trovarla).

Credo non serva il distaccate perché quella gomma è elasticissima e allungabile del 300 o 400% senza rompersi, e l'impedimento alla sformatura è dato solo dalla trama ruvida del legno e dall' altissima definizione della copia dei minimi particolari da parte della resina, che quindi si aggrappa a tutte le asperità riproducendole fedelmente.

(se tu la versassi a coprire un oggettino molto complicato come una statuina, poi potresti togliere l'originale con la elasticità della gomma, e potresti colarne una perfetta copia in gesso, altrettanto estraibile data la estrema elasticità).

Per supporto dello specchio in verticale fino al diametro 400 puoi ben usare 2 appoggi in basso e uno in alto di qualsiasi materiale rigido tipo pure legno senza tema di creare astigmatismo (che sarebbe provocato dal solo esiguo di peso proprio dello specchio nemmeno sottile).

Per regolare la fenditura puoi usare la carta stagnola di alluminio tipo "Cuchi alluminio" che ho misurato ed è spessa 1,2 centesimi di mm (12 micron). E puoi ben metterla doppia che forse va fin meglio, causando meno frange di diffrazione che disturbano la visione.

Tutto bene direi 💪👍

Edited by GiulioTi - 7/9/2022, 16:44
 
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view post Posted on 7/9/2022, 18:13
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Perfetto GiulioTi , ho fatto come dicevi, piegando l'alluminio in due. La fenditura misura circa 0,022-0,025 mm. Nella foto a destra si notano anche le frange di diffrazione.
jpg
Su grattavetro c'è scritto che dovrebbe misurare tra i 10 e 20 micron, quindi quella che ho ottenuto è leggermente più grande. Sul Texereau però c'è scritto che vanno bene fenditure fino a 10 volte più grandi del raggio del disco di Airy di un determinato specchio.Mi chiedo il perchè, visto che una sorgente 10 volte più grande sarebbe risolvibile dallo specchio senza difficoltà.
Comunque se così fosse, e ragionando per eccesso, se la mia fenditura misura al massimo 25 micron, andrebbe comunque bene..potete confermare?

Edited by Francescod93 - 7/9/2022, 19:35
 
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view post Posted on 7/9/2022, 21:27

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CITAZIONE (Francescod93 @ 7/9/2022, 19:13) 
Perfetto GiulioTi, ho fatto come dicevi, piegando l'alluminio in due. La fenditura misura circa 0,022-0,025 mm.
Su grattavetro c'è scritto che dovrebbe misurare tra i 10 e 20 micron, quindi quella che ho ottenuto è leggermente più grande. Sul Texereau però c'è scritto che vanno bene fenditure fino a 10 volte più grandi del raggio del disco di Airy di un determinato specchio.Mi chiedo il perchè, visto che una sorgente 10 volte più grande sarebbe risolvibile dallo specchio senza difficoltà.
Comunque se così fosse, e ragionando per eccesso, se la mia fenditura misura al massimo 25 micron, andrebbe comunque bene..potete confermare?

La larghezza della fenditura nonostante il pensiero di Soloni precisini come Olof Carlin, non è così determinante nel test di Foucault, perchè la maggiore sensibilità di una fenditura stretta 10 o 12 micron, non aggiunge che un probabile fastidio alla visione diretta dell'occhio nel test, in cui il grigio che ricerchiamo uniforme nelle due finestre della maschera di Couder, viene "sporcato" e quasi trasformato dai chiaro scuri delle frange che compaiono nello stesso campo visivo, (ma che va detto scomparirebbero vedendo non con l'occhio ma attraverso una camera).
Poi certamente io posso sbagliare perchè non sono così ferrato nel fenomeno diffrattivo, del quale so solo che a fenditure piccole corrispondono frange di diffrazione larghe e viceversa, e questo per me è già in antitesi con una comune percezione.

(C'è chi usa fenditure ben più larghe, fino a 50 micron e forse oltre, anche se queste larghe sono meno sensibili, perchè si dice che è come se "sfocassero" i bordi della fenditura, "diluendone" le frange di diffrazione che scompaiono non rendendola più bella secca ma con molte frange come quella stretta..(?).

Mi viene in mente che è importante rendere rettilineo e parallelo il filo delle due mezze lamette che sono sfrangiate dalla affilatura, e si fa strofinandolo questa quattro o cinque volte longitudinalmente avanti- indietro su un pezzo di vetro piano tipo da finestra. Operazione che toglie il tagliente a favore di un bordo rettilineo.

Al parallelismo ci pensa il foglio di alluminio Kuki, di regolazione della larghezza della fenditura, spingendoci contro i bordi per fissarli.

Il mio consiglio sarebbe comunque di provare tu stesso, quando farai le prove del test di Foucault, ad avvicinare i bordi non più mettendo doppio, ma semplice il foglio di alluminio distanziale, ottenendo una fenditura "perfetta" da 12 micron invece dei 25micron . Solo per renderti conto di quella delle due che ti piace di più, e usare quella.

Comunque l'argomento è stato sviscerato abbastanza nel 2017 da altri con me sul forum americano CloudyNight (vedi link alla discussione, che se usi Chrome, puoi tradurre in italiano facendo clic sui tre puntini e cliccando su "traduci in italiano").

www.cloudynights.com/topic/571539-...ratus-question/

Edited by GiulioTi - 8/9/2022, 09:27
 
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view post Posted on 8/9/2022, 09:32

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Poi capita di leggere questi aggiornamenti riguardanti fenditure larghe 130 - 150 micron, oppure 2mm, e, ligio alle regole Texeraeau, immagini che siano misure valide per tester di Foucault di tipo "slitless", in cui la larghezza della fessura che non c'è, è virtualmente realizzata dall'avvicinamento della lama ...(, che via via oscura il campo già in partenza oscurato per metà diametro del flusso luminoso dato dalla sorgente led col suo centro coassiale con la lama) dove quella oscurazione progressiva simula la presenza della fessura.

Evidentemente la pratica dell'uso ha suggerito la validità delle nuove scelte che non generano astigmatismo anche per focali molto corte e quindi sensibili all'astigmatismo introdotto dalla non nulla distanza che nel tester sta fra la sorgente di tipo fisso, e la lama del coltello (ma con questo non è che il test di Foucault diventi automaticamente idoneo per specchi di grande diametro e con rapporto focale inferiore a F5).

Dopo queste elucubrazioni, resta comunque la certezza che applicando le regole della vecchia tradizione, usate per due secoli, non si sbaglia ad usare fenditure strette nella costruzione di specchi di rapporto focale a partire da qualche decimo al di sotto del rapporto focale F5, a salire in focali più lunghe.

https://www.cloudynights.com/topic/640947-...r-slit-spacing/
 
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view post Posted on 8/9/2022, 18:38
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Grazie mille Giulio, sei stato più che esaustivo!! Certamente poi proverò a fare dei confronti tra una fenditura più stretta e più larga. In ogni caso userò una webcam ( sto cercando di capire quale comprare, che assolva al suo compito e sia economica..ne ho adocchiate un paio su una 20ina di euro).
Stasera cercherò di leggere entrambi in thread di CN che mi hai linkato.

CITAZIONE
Mi viene in mente che è importante rendere rettilineo e parallelo il filo delle due mezze lamette che sono sfrangiate dalla affilatura, e si fa strofinandolo questa quattro o cinque volte longitudinalmente avanti- indietro su un pezzo di vetro piano tipo da finestra. Operazione che toglie il tagliente a favore di un bordo rettilineo.

Dovrei quindi strofinarle tenendo la lametta perpendicolare sul pezzo di vetro? o inclinata?

Comunque ho terminato il supporto per lo specchio:
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Sembra essere molto solido. Ho preferito metterci dei piedini regolabili, mi tornerebbero parecchio utili visto che il supporto lo dovrò poggiare su un mobile la cui superficie è un pò deformata.
 
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view post Posted on 9/9/2022, 12:49

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Bello robusto il supporto specchio per i test di Foucault. I tre piedini regolabili sono direi sempre indispensabili. :b:

CITAZIONE (Francescod93 @ 8/9/2022, 19:38) 
CITAZIONE
GiulioT
Mi viene in mente che è importante rendere rettilineo e parallelo il filo delle due mezze lamette che sono sfrangiate dalla affilatura, e si fa strofinandolo questa quattro o cinque volte longitudinalmente avanti- indietro su un pezzo di vetro piano tipo da finestra. Operazione che toglie il tagliente a favore di un bordo rettilineo.

Dovrei quindi strofinarle tenendo la lametta perpendicolare sul pezzo di vetro? o inclinata?

Per la realizzazione di una fenditura ottica, affacciando i taglienti di due lamette da barba, evitando che questa generi indesiderate ulteriori frange di diffrazione nascenti sulle asperità irregolari lasciate sul tagliente dalla mola che le ha affilate, i taglienti vanno spianati in senso rettilineo, strofinandoli qualche volta avanti e indietro nel senso longitudinale della lama contro un vetro piano perpendicolare. Lo scopo è di "schiacciare sul posto" quelle sottilissime irregolarità.
 
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view post Posted on 11/9/2022, 18:55
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CITAZIONE
Per la realizzazione di una fenditura ottica, affacciando i taglienti di due lamette da barba, evitando che questa generi indesiderate ulteriori frange di diffrazione nascenti sulle asperità irregolari lasciate sul tagliente dalla mola che le ha affilate, i taglienti vanno spianati in senso rettilineo, strofinandoli qualche volta avanti e indietro nel senso longitudinale della lama contro un vetro piano perpendicolare. Lo scopo è di "schiacciare sul posto" quelle sottilissime irregolarità.

.
Oookay Giulio, ho fatto come dicevi e poi le ho controllate al microscopio, non ho notato irregolarità.
Domani do un'altra controllatina prima di rimontarle sul tester.
Oggi ho combattuto per rendere ortogonale il comparatore con il carrello del tester. Sapendo che per il mio 250 F5 la corsa del carrello dovrà essere di 6,25mm, ho azzerato il comparatore per poi avvitare la vite di 6,25 giri, al quale dovrebbero corrispondere altri e tanti mm sul comparatore..invece no, le letture erano sempre di circa 1decimo in meno...troppo. Ho scoperto, testando e ritestando, che prima di tutto la barra filettata che mi hanno venduto dicendo fosse dal passo di 1mm, in realtà ha il passo di circa 1,23mm. Dopo aver reso ortogonale sia la vite che spinge il carrello, sia il comparatore, ho tarato il comparatore ed ho avvitato la vite di 5,08 giri. A questo punto il comparatore mi segnava 6,25mm tondi tondi. Adesso ho la certezza che sia vite, sia comparatore , sono ortogonali al carrello.
Oggi ho anche sciolto e colato la pece nello stampo. L'ho fatta sciogliere fino ad avere la consistenza di "cold honey", come diceva John Dobson. Ho poi iniziato a versarla nello stampo ed avevo cominciato anche bene, stava venendo un lavoro pulito. Man mano che avanzavo nel riempimento dello stampo, la pece è diventata meno fluida raffreddandosi e lì è cominciato il pastrocchio.
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La faccia in superficie di alcuni quadratini di pece non è piana, a causa delle varie passate di colatura di pece, lasciando qualche gobba proprio lì dove sono ripassato a colare la pece che era ormai poco fluida e non si allargata a coprire tutta la faccia del quadrato. In più, avevo notato che qualche cavità non era stata riempita fino all'orlo, e quindi ci riversato altra pece, lasciando anche lì delle zone in rilievo. So che che i quadratini dovranno essere schiacciati per assecondare la curva sferica dello specchio ma non so se queste irregolarità potrebbero dare problemi. In tal caso, è forse meglio fondere di nuovo la pece e rifare i quadratini?

Edited by Francescod93 - 11/9/2022, 22:30
 
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view post Posted on 11/9/2022, 21:52

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CITAZIONE (Francescod93 @ 11/9/2022, 19:55) 
Oggi ho anche sciolto e colato la pece nello stampo. L'ho fatta sciogliere fino ad avere la consistenza di "cold honey", come diceva John Dobson. Ho poi iniziato a versarla nello stampo ed avevo cominciato anche bene, stava venendo un lavoro pulito. Man mano che avanzavo nel riempimento dello stampo, la pece è diventata meno fluida raffreddandosi e lì è cominciato il pastrocchio.

La faccia in superficie di alcuni quadratini quadratini di pece non è piana, a causa delle varie passate di colatura di pece, lasciando qualche gobba proprio lì dove sono ripassato a colare la pece che era ormai poco fluida e non si allargata a coprire tutta la faccia del quadrato. In più, avevo notato che qualche cavità non era stata riempita fino all'orlo, e quindi ci riversato altra pece, lasciando anche lì delle zone in rilievo. So che che i quadratini dovranno essere schiacciati per assecondare la curva sferica dello specchio ma non so se queste irregolarità potrebbero dare problemi. In tal caso, è forse meglio fondere di nuovo la pece e rifare i quadratini?

1) Non preoccuparti troppo delle tolleranze del carrello del tester perché i carrelli dei tester del passato non erano da meglio, e perché l'unico trucco per migliorare i risultati del test di Foucault, sta nel fare la media dei valori letti in una o due andata e ritorno, ma gli errori incidono, ma moderatamente.

2)Mentre altrettanto per i quadretti di pece, quelli che hai fatto non sono diversi da quelli che ho fatto io. ..

Lo spessore differente viene poi ancora variato nell'incollaggio per riscaldamento della faccia di superficie dei quadretti, scegliandoli e premendoli di più se sono spessi, contro il vetro col pollice che agisce sulla faccia piana di fondo stampo del quadretto.
Così ovviamente si deformano anche in superficie.

Ma lasciando scanalature di 7 o 10mm che assorbiranno bene le espansioni da compressione, diventeranno perfetti nella compressione finale dell'utensile sullo specchio, che si fa ogni volta che si inizia una sessione di lavoro.
 
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view post Posted on 13/9/2022, 14:16
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Okay GiulioTi grazie per avermi rassicurato su quei due punti.
CITAZIONE
Ma lasciando scanalature di 7 o 10mm che assorbiranno bene le espansioni da compressione, diventeranno perfetti nella compressione finale dell'utensile sullo specchio, che si fa ogni volta che si inizia una sessione di lavoro.

Ho incollato i quadratini lasciando una distanza "ad occhio", tra 7-10mm circa, comunque devo ancora comprimerli e quindi la misura dei canali varierà ancora.
Ho prima segnato il centro dello specchio con un metodo facili e veloce copiato da Gordon Waite

Ho poi realizzato una croce decentrata facendo cadere il centro del vetro in un angolo di un quadratino:
jpgPer poi incollare tutti gli altri:
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PS: ho letto i link che mi hai inviato riguardo la fenditura e mi pare di capire che è inutile stare li a fossilizzarsi troppo. Tuttavia sono d'accordo con te nel seguire il metodo "antico", almeno ho la sicurezza di non sbagliare. Ho scoperto di essere impedito nella realizzazione della fenditura: le due lamette, quando le comprimo l'una verso l'altra con il foglio di alluminio nel mezzo, tendono a soprapporsi, essendo parecchio sottili. Avevo pensato di usare due piastrine di metallo che hanno uno spessore di 1 mm ma osservandole al microscopio ho notato parecchie irregolarità che di certo non andranno via sfregandole contro un vetro da finestre.
 
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view post Posted on 13/9/2022, 18:01

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CITAZIONE (Francescod93 @ 13/9/2022, 15:16) 
...Ho scoperto di essere impedito nella realizzazione della fenditura: le due lamette, quando le comprimo l'una verso l'altra con il foglio di alluminio nel mezzo, tendono a soprapporsi, essendo parecchio sottili. Avevo pensato di usare due piastrine di metallo che hanno uno spessore di 1 mm ma osservandole al microscopio ho notato parecchie irregolarità che di certo non andranno via sfregandole contro un vetro da finestre

Anch'io, vista la scocciatura dell'affilatura triangolare isoscele, perchè realizzata su ambo i lati di ogni lametta da barba, optai per la piattina di alluminio da 1mm. :b:
Devi affilarla su un solo lato, strofinandola inclinata più o meno a 45° su una carta abrasiva stesa sul tavolo, in modo da ricavare un bordo affilato a scalpello, che è più facile poi strofinare sul vetro per spianarlo, come fatto per le lamette da barba.

Non so come fai il montaggio.
Ti converrebbe forse montare le due metà come ho fatto io, a cavallo di un foro da 5mm (quanto il diametro del Led)) su una piastrina che fa da base di appoggio. Allora potrai avvicinarle più facilmente contro la stagnola distanziale, senza che i bordi a scalpello si accavallino. E fissarle in posizione con due punti di colla a caldo oppure strisce di nastro adesivo americano esteso alla piastrina di supporto.

Per quanto riguarda l'utensile con la pece, Il sistema di Waite è uguale al mio, dove le perpendicolari alle mediane di due corde qualunque tracciate sullo specchio tondo, si incrociano nel centro di esso.

Mio utensile per il 250F5: Tracciatura del centro e decentraggio quadretti
7_50F5_017

le caramelle di pece: (Un clic per ingrandire, e un altro ancora per ulteriore tingrandimento)8-250-F5-018
Dopo compressione con interposto Domopac, per verificare il contatto avvenuto (zone scure):10-50-F5-040
Al lavoro con schiumetta: 11-50-F5-067
Già incrostato di Ossido di Cerio: 12-250-F5-046
agli ultimi allargamenti delle scanalature...stanco, malridotto ma vittorioso:14-250-F5-062

Edited by GiulioTi - 14/9/2022, 13:09
 
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view post Posted on 17/9/2022, 20:18
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Anch'io, vista la scocciatura dell'affilatura triangolare isoscele, perchè realizzata su ambo i lati di ogni lametta da barba, optai per la piattina di alluminio da 1mm. :b:
Devi affilarla su un solo lato, strofinandola inclinata più o meno a 45° su una carta abrasiva stesa sul tavolo, in modo da ricavare un bordo affilato a scalpello, che è più facile poi strofinare sul vetro per spianarlo, come fatto per le lamette da barba.

Ho provato a fare anche così ma non mi venivano mai dei bordi abbastanza spianati. Ho lasciato perdere le piattine di alluminio ed ho riprovato con le lamette ma non riuscivo mai ad ottenere contemporaneamente una fenditura stretta e con i bordi paralleli. Le ho provate tutte, avevo anche tentato di costruire un accrocchio per regolare l'apertura della fenditura, ma il parallelismo tra le due lamette era troppo difficile da raggiungere:
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Sulla fenditura mi sono seriamente impantanato, avevo anche pensato di convertire ( se possibile) il mio tester in uno slitless.
Alla fine, per disperazione, ho abbandonato i fogli di alluminio ed ho usato uno spessimetro in acciaio, ottenendo un fenditura parallela ma larga 40 micron. Così ho potuto completare il tester:
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Ho anche installato un supporto per la webcam ( visibile in foto). La webcam dista dalla lametta circa 55-60mm, forse troppo ma il supporto è abbastanza modulare e quindi non dovrebbe essere un problema avvicinarla se fosse necessario. Qualche giorno fa ho costruito anche un base triangolare per il tester, con piedini regolabili:
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Infine, finalmente, mi appresto alla lucidatura. Oggi ho pressato a freddo lo specchio contro l'utensile con dei pesi ( in totale circa 7 kg) per una una 30ina di minuti, il contatto non è ancora ottimale, penso ci vorranno altri 15-20 minuti almeno. Alcuni quadratini già si toccano, perciò prima di ripressare l'utensile, provvederò a rifare i canali:
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view post Posted on 17/9/2022, 20:49

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Ok per tutto. Ma non rifare le scanalature se non sono occluse. È solo in quel caso che lavorerebbero male.

Ti metto una immagine della mia fenditura in piattina alluminio spessore 1mm, per fare un ragionamento:

Mia_fenditura_20_micron
Vedi che anche la mia, in fotografia, viene più sottile agli estremi, e più panciuta in centro, nonostante io l'abbia fissata spingendola sicuramente contro il solito distanziale da 20 micron.

Vorrei dire che la immagine subisce il difetto che la macchina fotografica amplifica la luce del fascio passante con la sua sensibilità, che a occhio nudo appare sicuramente meno panciuta.

Direi quindi (pensando che potrebbe pure andare bene così larga) che dovresti farne una fidandoti del fissaggio contro l'appoggio allo spessore distanziale della doppia carta stagnola.
La verifica sul campo, la farai coi tuoi occhi, quando avrai posizionato lo specchio allineato per il test di Foucault, al doppio della distanza focale, e metterai una lente dietro la lama del coltello per intercettare la immagine della fenditura stessa che si forma sulla lente, e capire se è ha i bordi disallineati o meno.

Edited by GiulioTi - 17/9/2022, 22:41
 
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view post Posted on 18/9/2022, 13:22
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Direi quindi (pensando che potrebbe pure andare bene così larga) che dovresti farne una fidandoti del fissaggio contro l'appoggio allo spessore distanziale della doppia carta stagnola.
La verifica sul campo, la farai coi tuoi occhi, quando avrai posizionato lo specchio allineato per il test di Foucault, al doppio della distanza focale, e metterai una lente dietro la lama del coltello per intercettare la immagine della fenditura stessa che si forma sulla lente, e capire se è ha i bordi disallineati o meno.

Okay GiulioTi , come sempre seguirò il tuo consiglio. Prima di cominciare la parabolizzazione, vedrò di realizzare un'altra fenditura più stretta, per poi poter fare dei confronti. Riproverò con la piattina di alluminio.
Comunque stamattina ho continuato il pressaggio per altri 20 minuti, il contatto era buono ma c'era più di un canale occluso ( foto a sinistra). Così ho riaperto i canali, la pece si scheggiava davvero facilmente. Dopo di che ho rifatto il pressaggio ( foto al centro): il contatto mi sembra buono, ma ci sono aree dei quadratini che sono più depresse e per portarle a contatto dovrei pressare ( e di conseguenza assottigliare) un bel pò i quadrati. Alla fine del pressaggio, non ci sono quadratini che sporgono dal perimetro del vetro e tutti i canali sono aperti ( foto a destra).
jpg

Per quanto riguarda la miscela acqua-ossido di cerio, l'Andrenelli consiglia un cucchiaino in circa 1/4 di litro d'acqua ( penso utilizzerò acqua distillata). Sul Texereau non ho ricontrollato, ma a memoria non mi pare consigli un rapporto di miscelazione ben preciso.
 
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view post Posted on 18/9/2022, 13:55

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Francescod93
Ciao Francesco, sto seguendo la discussione con interesse. Volevo complimentarmi per la volontà di metterti in gioco e per il lavoro che stai facendo! :b:
Volevo chiederti se con questo utensile (con caramelle di pece) conti di portare a termine lo specchio, oppure ci sarà bisogno di rifare l'utensile più volte!
 
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view post Posted on 18/9/2022, 14:25
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Ciao fulvio_ ! Grazie di cuore. Alla fine penso stia uscendo fuori un thread utile passo dopo passo per chi è alle prime armi come me, grazie ai tanti consigli di Giulio.
Personalmente non so dirti se ci sará bisogno di rifare l'utensile. Il fatto di fare i quadratini spessi di 1cm è proprio per evitare di rifarlo, arrivando alla fine della lavorazione con 2-3mm residui di spessore dei quadratini. Ma questo penso sia parecchio influenzato dal proprio modo di lavorare. Perciò spero che quel cm sia sufficiente. Mi sono rimasti circa 200g di pece + una 20ina di quadratini residui dallo stampo. In teoria con un utensile a pieno diametro si dovrebbe riuscire a completare l'intera lavorazione di un F5...in teoria, se si sa quel che si fa ( ed io non so se lo so :XD: ). In pratica (e spero di no), se la parabolizzazione dovesse farmi impazzire, ho messo in conto la realizzazione di un utensile a sub-diametro, che realizzerò con la pece e quadratini superstiti. Proprio in virtù di questa eventualità, spero che i quadratini di pece sull'utensile a pieno diametro siano sufficienti, in modo tale da poter optare per il piano Z del sub-diametro.
 
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