CITAZIONE
Attenzione sempre a "sfilare e infilare" l'utensile, dal vetro, e sul vetro, senza urtare /deformare localmente la fragile pece.
Ho fatto 45 minuti di lucidatura fino ad ora, utilizzando MOT ( per paura di schegge di pece). A ogni seccata ripeto il pressaggio, appoggio lo specchio sull'utensile centro-su-centro e a fine seccata lo sfilo lateralmente.
CITAZIONE
Mah... Pur se l'Andreelli (pag.48) dice di diluire un cucchiaio di Ossido di Cerio in mezzo litro d'acqua. Trovo francamente che quel che si ottiene è quasi acqua pura, troppo poco efficiente (come era il "rossetto").
Infatti è così. Ho versato un cucchiaino di ossido di cerio in 250ml di acqua e la soluzione era totalmente acquosa, neanche lontanamente cremosa. La schiuma non l'ho vista per niente. A questo punto, leggendo il tuo ultimo messaggio, penso che questa soluzione andrà buttata, visto che probabilmente non riuscirò neanche a recuperare l'ossido di cerio dopo averlo lasciato decantare. Domani preparo una soluzione 1:2 come hai suggerito.
Ho fatto solo 45min perchè ho preferito fermarmi, non volevo fare danni. Alla prima seccata, la corsa era davvero poco fluida, c'era molto attrito. Se esercito pressione sullo specchio, la corsa è ingestibile, troppo attrito e devo applicare molta forza, cosa che non mi sembra normale. Al contrario, spingendo/tirando lo specchio dalla sua spalla, la corsa è più fluida.
Tuttavia, dopo i primi 30min, l'attrito era esagerato, lo specchio era praticamente immobilizzato dalla pece. MI sono quindi fermato per 15 minuti per poi riprendere per altri 15min, 45 min in totale, appunto.
Ora capisco perchè John Dobson, durante il polishing, dice "This is the job I wish it was easier". Ho revisionato il suo video ed il video della realizzazione del 200 F6: in entrambi sembra che venga applicata più forza per compiere le corse, e fin qui okay. Però nel mio caso avrei dovuto applicare una forza esagerata.
Non so da cosa possa dipendere, se dalla soluzione troppo acquosa, da un contatto non sufficientemente buono o se la pece è troppo dura/morbida o se dipenda dal suo rammollimento causato dal calore generato dall'attrito. Domani faccio la soluzione 1:2 e vediamo se cambiano le cose.
Un contatto scarso penso di poterlo escludere perchè alla fine ho testato il vetro con laser: il punto luce rimane della stessa dimensione e luminosità su tutta la superficie dello specchio, dal bordo al centro e su tutto il perimetro ( supponendo che un contatto scarso avrebbe creato una superficie lucidata asimmetricamente dal bordo al centro). Escluderei anche la pece troppo dura, ho fatto il test dell'unghia e mi è sembrato tutto nella norma. La causa più probabile mi sembra essere proprio quel rammollimento.
In effetti, dopo la prima mezz'ora, l'attrito era diventato astronomico, ho lasciato tutto a riposo per 15 minuti. Dopo questa pausa, le corse erano più fluide ( senza esercitare pressione sullo specchio) ma sono peggiorate di nuovo dopo 15 minuti di lavorazione.
Comunque, dopo questi primi 45 minuti, la superficie è già diventata ben riflettente, il raggio laser è riflesso anche quando perpendicolare allo specchio.
Al microscopio non si nota quasi più nulla, tranne che in qualche zona con qualche craterino in più:
Infine, ecco come si presenta l'utensile dopo 45min di lavorazione, con i quadratini ingrigiti nelle zone di contatto tra utensile e specchio: