Dobsoniani

Auto-cotruzione specchio parabolico 255mm

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view post Posted on 18/9/2022, 15:22

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CITAZIONE (Francescod93 @ 18/9/2022, 14:22) 
...Stamattina ho continuato il pressaggio ...il contatto mi sembra buono, ma ci sono aree dei quadratini che sono più depresse e per portarle a contatto dovrei pressare (e di conseguenza assottigliare) un bel pò i quadrati. Alla fine del pressaggio, non ci sono quadratini che sporgono dal perimetro del vetro e tutti i canali sono aperti.

Bene così Francesco, con assenza di contatto fra quadretti di pece circostanti, e senza sporgenze di pece oltre il diametro utensile.

Eventuali piccole depressioni su alcuni quadretti sono accettabili. (Tanto, vista la comunque cedevolezza della pece, dovrai a tutti gli inizi di lavorazione, fare nuove compressioni di adattamento alla superficie dello specchio. E quindi alla fine troveranno il loro contatto anche quelle piccole depressioni).

Attenzione sempre a "sfilare e infilare" l'utensile, dal vetro, e sul vetro, senza urtare /deformare localmente la fragile pece.

CITAZIONE (Francescod93 @ 18/9/2022, 14:22) 
Per quanto riguarda la miscela acqua-ossido di cerio, l'Andrenelli consiglia un cucchiaino in circa 1/4 di litro d'acqua (penso utilizzerò acqua distillata). Sul Texereau non ho ricontrollato, ma a memoria non mi pare consigli un rapporto di miscelazione ben preciso.

Mah... Pur se l'Andreelli (pag.48) dice di diluire un cucchiaio di Ossido di Cerio in mezzo litro d'acqua. Trovo francamente che quel che si ottiene è quasi acqua pura, troppo poco efficiente (come era il "rossetto"). E quindi potrei capire che andrebbe bene (FORSE) usare quella diluizione verso la fine della parabolizzazione, con ossido di alluminio, che "gratta di meno", e molti lo preferiscono per il grado che dicono di migliore lucido ottenibile.

Ma per far lavorare con efficienza specie all'inizio lucidatura (anche se io ho lavorato così fino alla fine degli specchi...e partendo dasll'ultima grana 800 di Carborundum), io ho preferito seguire il consiglio di Texereau, di diluire solo il quantitativo necessario per la giornata, che, quanto al rapporto di diluizione (come giustamente dici tu) non fornisce indicazioni... Ma che però trovi nell'autorevole filmato in bianco e nero per realizzare del 200F6, indica e mostra, di usare una diluizione che fornisca una consistenza cremosa .

E per ottenere in pratica quella consistenza, io ho usato per la maggiore il rapporto 1:2, di due cucchiai di acqua e uno raso di ossido di Cerio. L'acqua era "del rubinetto" in un un vasetto di vetro (tipo quelli per gli omogeneizzati). Ma ho anche usato diluizione 1:3 e 1:4, senza notare differenze apprezzabili...

Salvo che (forse a causa del mio modo di lavorare, o ambiente di lavoro) la diluizione 1:3 non faceva la desiderata schiuma che distribuisce bene l'ossido aumentando efficienza (con profumo di conifera rilasciato dalla pece), dopo la classica mezz'ora di lavoro, mentre la diluizione 1:2 si.

Unico consiglio, a fine lavoro, lavare sempre utensile specchio e vasetto. E mai lasciare l'utensile con Cerio, fermo sullo specchio per ore, perchè il Cerio fa parte delle "Terre rare" particolarmente reattive, e segnerebbe il vetro con iridescenze, certamente eliminabili col seguito della lavorazione, ma segno di evitabile indesiderata aggressività elettrochimica.

(Per dire una cosa ininfluente sulla lavorazione ottica, ma indicativa della reattività dell'ossido di Cerio: Se lasci seccare il cerio sul fondo del vasetto, quando aggiungerai acqua per tentare inutilmente di diluirlo nuovamente, non ci riuscirai facilmente, ma al primo contatto acqua-cerio nel vasetto, sentirai uno scoppietto "Ciac"!).

Edited by GiulioTi - 18/9/2022, 16:56
 
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view post Posted on 18/9/2022, 16:33
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Lorenzo Burti

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Giulio penso che hai trovato l'Eletto'...
 
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view post Posted on 18/9/2022, 19:16
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Attenzione sempre a "sfilare e infilare" l'utensile, dal vetro, e sul vetro, senza urtare /deformare localmente la fragile pece.

Ho fatto 45 minuti di lucidatura fino ad ora, utilizzando MOT ( per paura di schegge di pece). A ogni seccata ripeto il pressaggio, appoggio lo specchio sull'utensile centro-su-centro e a fine seccata lo sfilo lateralmente.
CITAZIONE
Mah... Pur se l'Andreelli (pag.48) dice di diluire un cucchiaio di Ossido di Cerio in mezzo litro d'acqua. Trovo francamente che quel che si ottiene è quasi acqua pura, troppo poco efficiente (come era il "rossetto").

Infatti è così. Ho versato un cucchiaino di ossido di cerio in 250ml di acqua e la soluzione era totalmente acquosa, neanche lontanamente cremosa. La schiuma non l'ho vista per niente. A questo punto, leggendo il tuo ultimo messaggio, penso che questa soluzione andrà buttata, visto che probabilmente non riuscirò neanche a recuperare l'ossido di cerio dopo averlo lasciato decantare. Domani preparo una soluzione 1:2 come hai suggerito.

Ho fatto solo 45min perchè ho preferito fermarmi, non volevo fare danni. Alla prima seccata, la corsa era davvero poco fluida, c'era molto attrito. Se esercito pressione sullo specchio, la corsa è ingestibile, troppo attrito e devo applicare molta forza, cosa che non mi sembra normale. Al contrario, spingendo/tirando lo specchio dalla sua spalla, la corsa è più fluida.
Tuttavia, dopo i primi 30min, l'attrito era esagerato, lo specchio era praticamente immobilizzato dalla pece. MI sono quindi fermato per 15 minuti per poi riprendere per altri 15min, 45 min in totale, appunto.
Ora capisco perchè John Dobson, durante il polishing, dice "This is the job I wish it was easier". Ho revisionato il suo video ed il video della realizzazione del 200 F6: in entrambi sembra che venga applicata più forza per compiere le corse, e fin qui okay. Però nel mio caso avrei dovuto applicare una forza esagerata.
Non so da cosa possa dipendere, se dalla soluzione troppo acquosa, da un contatto non sufficientemente buono o se la pece è troppo dura/morbida o se dipenda dal suo rammollimento causato dal calore generato dall'attrito. Domani faccio la soluzione 1:2 e vediamo se cambiano le cose.
Un contatto scarso penso di poterlo escludere perchè alla fine ho testato il vetro con laser: il punto luce rimane della stessa dimensione e luminosità su tutta la superficie dello specchio, dal bordo al centro e su tutto il perimetro ( supponendo che un contatto scarso avrebbe creato una superficie lucidata asimmetricamente dal bordo al centro). Escluderei anche la pece troppo dura, ho fatto il test dell'unghia e mi è sembrato tutto nella norma. La causa più probabile mi sembra essere proprio quel rammollimento.
In effetti, dopo la prima mezz'ora, l'attrito era diventato astronomico, ho lasciato tutto a riposo per 15 minuti. Dopo questa pausa, le corse erano più fluide ( senza esercitare pressione sullo specchio) ma sono peggiorate di nuovo dopo 15 minuti di lavorazione.

Comunque, dopo questi primi 45 minuti, la superficie è già diventata ben riflettente, il raggio laser è riflesso anche quando perpendicolare allo specchio.jpg
Al microscopio non si nota quasi più nulla, tranne che in qualche zona con qualche craterino in più:
jpg
Infine, ecco come si presenta l'utensile dopo 45min di lavorazione, con i quadratini ingrigiti nelle zone di contatto tra utensile e specchio:jpg
 
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view post Posted on 18/9/2022, 20:44

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Io, partendo dalla grana 800, arrivavo a quel grado di lucido iniziale solo dopo un ora e mezza di "va e vieni". Tu hai fatto più in fretta perchè hai affinato molto più la superficie, rispetto alla mia grana 800. :b: :b:

La pece ha una superficie abbastanza grippante. Con l'ossido di cerio cremoso "come lubrificante" non ho mai incontrato difficoltà.
In lucidatura è controproducente caricare di peso l'utensile oltre il necessario per il movimento (per non consumarlo oltremodo). Però questo deve potersi muovere agevolmente

Quando sentivo aumentare l'attrito, scostavo l'utensile senza sollevarlo, e davo una pennellata sulla a ricoprire i quadretti resi visibili sulla mezzaluna dallo spostamento, per continuare.

Dopo una trentina di minuti di lavorazione, l'attrito aumenta, causa principale il riscaldamento della pece. E conviene rallentare il ritmo.

Quello è il momento descritto dal Texereau, quando dice che, insistendo, la pece può diventare quasi bloccante, ed emettere fischi acutissimi, lavorando al massimo.

Cosa che evitavo lubrificando con pennellate e tornando alla normalità (i fischi in meccanica creano superfici vibrate), ma anche peer evitare che si incollasse la pece allo specchio rovinando l'utensile.

CITAZIONE (lburti @ 18/9/2022, 17:33) 
Giulio penso che hai trovato l'Eletto'...

Si si.
Francesco sta andando molto bene!

Sono io che, per quel che so per esserci passato, tedio il Forum non facendo sintesi allo scopo di prevenire dubbi... che poi magari nemmeno si presenteranno.
 
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view post Posted on 19/9/2022, 13:37
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La pece ha una superficie abbastanza grippante. Con l'ossido di cerio cremoso "come lubrificante" non ho mai incontrato difficoltà.

Sto provando così, con diluizione 1:2 e va liscio come l'olio.

CITAZIONE
Giulio penso che hai trovato l'Eletto'...

CITAZIONE
Si si.
Francesco sta andando molto bene!

GiulioTi lburti vi ringrazio di cuore, anche se dobbiamo ancora vedere i risultati. Poco fa ne ho avuto un primo assaggio, se fossi un gatto avrei perso le 7 le vite in un colpo solo. Ho voluto provare a vedere l'immagine del Sole su un foglio di carta...appena l'ho visto stavo per infartarmi:
jpg
Mi sono tranquillizzato solo quando ho visto che ruotando lo specchio nel suo supporto, la "croce astigmatica" non ruotava a sua volta. Devo quindi dedurre che dipenda dal supporto.
C'è da dire che per puntare il Sole, ho dovuto inclinare il supporto un bel pò, e lo specchio poggiava non solo sue due viti a 90° ma anche sulle viti di collimazione. C'è da dire anche che sia sorgente ( Sole) sia riflesso sulla carta, erano distanti dall'asse ottico dello specchio.
Ho poi riprovato nel garage utilizzando un led e tenendo lo specchio verticale nel suo supporto: se immagine e sorgente erano parecchio lontane tra loro ( 10cm circa), notavo ancora astigmatismo ma meno rispetto al Sole ( forse solo perchè la sorgente è più piccola e meno luminosa). Man mano che avvicinavo immagine e sorgente, fino a circa <=3cm l'una dall'altra, l'immagine poteva essere focalizzata correttamente. In conclusione, penso di poter escludere astigmatismo intrinseco nello specchio. Se così fosse, dovrei ricercare la causa nel supporto. Provvederò a stamparmi un reticolo di Ronchi per fare dei test al fine di trovare ed eliminare la causa di questo astigmatismo, prima di procedere con la parabolizzazione.
 
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view post Posted on 19/9/2022, 17:06
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Lorenzo Burti

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...l'Hubble da un miliardo di dollari l'hanno mandato in orbita con un'aberrazione sferica tremenda eppure ci ha fatto fare passi da gigante. Sono certo che otterrai le specifiche che ti aspetti
 
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view post Posted on 19/9/2022, 17:09

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Agli addetti ai lavori è noto che, se si rispettano le poche regole che descrivono la parte “ordinata”, della lavorazione di uno specchio parabolico, composte scientemente a garanzia del risultato, per essere applicate in modo manuale (che quindi per sua natura è un modo automaticamente “disordinato” dalla impossibilità di compiere manualmente le stesse operazioni esattamente nello stesso punto, ed esattamente con la stessa forza, come avviene in una macchina), diventa estremamente difficile generare una di per sé complicata superficie astigmatica, in pratica costituita da due raggi di curvatura diversi fra loro, impressi contemporaneamente sullo stesso disco di vetro.
Mentre contrariamente, con la lavorazione manuale che asporta unitariamente pochissimo vetro per ognuna delle tantissime “disordinate” corse di abrasione, è la statistica che di gran lunga comanda l'esito del lavoro, in quanto i piccoli errori manuali di segno opposto fra le singole corse di abrasione, se non vengono sovrapposti con la precisione di una macchina, scompaiono automaticamente per reciproca elisione.
 
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view post Posted on 19/9/2022, 19:56
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l'Hubble da un miliardo di dollari l'hanno mandato in orbita con un'aberrazione sferica tremenda eppure ci ha fatto fare passi da gigante. Sono certo che otterrai le specifiche che ti aspetti

Speriamo Lorenzo, incrocio le dita e grazie per l'incoraggiamento!
CITAZIONE
Agli addetti ai lavori è noto che, se si rispettano le poche regole che descrivono la parte “ordinata”

e questo me lo hai ripetuto più volte. Ed è proprio per questa ragione che mi sembrava troppo strano aver lavorato lo specchio talmente male da creare un astigmatismo così terribile.
Stessa cosa per il supporto, mi dicesti che un supporto del genere andrebbe bene addirittura per un 16"... e quindi perchè mai il mio supporto avrebbe dovuto creare un astigmatismo del genere?
La prima cosa che ho fatto è stato ricreare le stesse condizioni in garage, ovvero sorgente ed immagine distanti dall'asse ottico svariati centimetri. La sorgente era una torcia alla quale ho applicato la carta da forno ed ho disegnato una croce, poi allineata con l'asse verticale ed orizzontale dello specchio. Posto due fotogrammi estratti da un video che ho fatto:
jpg
Successivamente ho avvicinato sorgente ed immagine fino ad un paio di centimetri ( quindi vicine all'asse ottico): le due linee della croce andavano a fuoco alla stessa distanza focale. Di seguito una foto dell'immagine riflessa su un foglio di carta.
jpg
Questa era invece la croce disegnata sulla carta da forno:
jpg
Problema risolto quindi. Avrò scoperto l'acqua calda, ma ho capito che per le immagini fortemente decentrate, si crea un astigmatismo pesantissimo. Ora ho toccato con mano la problematica di tenere vicine sorgente e lama nel tester di Foucault.

PS: l'altra buona notizia è che sono diventato "planetary nebula" sul forum :XD:
 
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view post Posted on 20/9/2022, 19:45
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Buonasera. Ho completato quasi tre ore di lucidatura. Ci sono ancora craterini da circa 15-20micron, perciò penso che andrò oltre le canoniche 7 ore di lucidatura..vedremo.
Per curiosità ho voluto provare ad usare il tester con il reticolo di Rochi. Ho posizionato la sorgente al raggio di curvatura e poi ho osservato come cambiavano le righe facendolo scorrere da intra ad extra. Non dovrebbe esserci astigmatismo. Ho fatto anche un video con il cellulare che non so come caricare. Questo è un fotogramma del video, con il reticolo in intra.

jpg
Non ho ancora studiato per bene il test di Ronchi, era giusto per provare. Ma mi pare di vedere ancora una bella rugosità ma soprattutto un difetto sul bordo. Non riesco a capire se si tratta di bordo ribattuto o rialzato visto che, in intra, quello ribattuto dovrebbe mostrare le righe che curvano verso il centro, mentre quello rialzato dovrebbe far curvare le righe verso l'esterno. Qui ci sono entrambi, ovvero, nella parte alta sembrano curvare verso l'esterno, mentre in basso alcune righe curvano un pò verso il centro.
In quest'altro fotogramma ero di parecchio in extra:
jpg
Magari domani provo a ripetere il test meglio e ad usare la webcam. Sarebbe meglio cominciare a correggere già da ora o aspetto la fine della lucidatura?

PS: le immagini sono abbastanza sgranate, sono ritaglii dei fotogrammi del video, nel quale ho dovuto impiegare anche lo zoom perchè l'immagine era davvero piccolina.
 
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view post Posted on 20/9/2022, 21:33
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Lorenzo Burti

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;) :o: :o:

Qualche domanda banalissima:
1. In che locale operi per poter slavazzare a piacimento;
2. Su cosa gratti? Un bidone? Uno sgabello?
3. Cosa fai nella vita per poter dedicare tanto tempo al progetto?
Scusa se sono indiscreto. Lorenzo
 
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view post Posted on 20/9/2022, 22:43

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Continua con la lucidatura, ma fai bene a guardare com'è la superfice.

Cerca di mettere in asse verticale reticolo e fenditura, e il tester in asse col centro specchio (Quella differenza di curvatura fra sopra e sotto, potrebbe essere disallineamento).
In intrafocale il Ronchi si presenta meglio a fuoco che in extra, perché in extra focale le linee del reticolo, nella curva della specchio vanno via via meno a fuoco al centro o al bordo, data la piccola profondità di campo. (Servirebbe chiudere il diaframma per migliorarla, ma non è comunque agevole ottenere buone immagini).

Prova anche a togliere il reticolo e a entrare un poco col coltello del Foucault per fotografare le ombre della superficie. Vedrai meglio il suo andamento. Quando ti trovi nel centro di curvatura, entrando col coltello lo specchio dovrebbe scurirsi tutto, (se fosse perfettamente sferico...cosa assai difficile e non necessaria).

Edited by GiulioTi - 21/9/2022, 00:06
 
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view post Posted on 7/10/2022, 19:09

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Francescod93 Ciao Francesco. Come va?
 
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view post Posted on 11/10/2022, 11:53

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Ciao Francesco,
spero che la tua assenza di questi giorni sia dovuta ad impegni e che tu non abbia gettato la spugna arrivato a questo punto :b:.
 
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view post Posted on 12/10/2022, 17:55
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Ciao GiulioTi e fulvio_ . Grazie per il pensiero. In effetti scrivevo praticamente ogni giorno e poi mi avrete dato per disperso :XD: .
Va tutto bene, dall'ultima sessione di lucidatura ho fatto una nottata sul Pollino e lo star party del meridione , poi non sono stato molto bene, ho avuto un pò di problemi ed ho ripreso alcuni impegni.

CITAZIONE
Ciao Francesco,
spero che la tua assenza di questi giorni sia dovuta ad impegni e che tu non abbia gettato la spugna arrivato a questo punto :b:.

Assolutamente no! Troppa fatica, tempo e neuroni spremuti per rinunciare a quello che ho ottenuto fino ad ora. Conto di rimettermi al lavoro dalla settimana prossima, in parallelo con altri impegni.

CITAZIONE
Qualche domanda banalissima:
1. In che locale operi per poter slavazzare a piacimento;
2. Su cosa gratti? Un bidone? Uno sgabello?
3. Cosa fai nella vita per poter dedicare tanto tempo al progetto?
Scusa se sono indiscreto. Lorenzo

Ciao Lorenzo :) :
1. Ho un garage spazioso ( se solo fosse ordinato).
2. Ho trovato un bidone ENI da uno sfasciacarozze, mi sono fatto fare una tavola di legno circolare che si incastra sul bidone ed è poi assicurata da 3 viti lungo il perimetro.
3. Al momento ho ( anzi, avevo) più tempo libero. Adesso sto provando e studiando per qualche concorso.
 
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view post Posted on 12/10/2022, 18:57

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Evviva Francescod!💪👍
 
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