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| Io sono per il visuale tutta la vita, fatemi osservare le stelle almeno una volta al mese sotto un cielo scuro(quel che si puo'). Le sensazioni che mi restituisce una serata ad osservare non hanno prezzo, e ci includo anche il viaggio che ha sempre il suo perché. É la fase preparatoria, lo scappare dalla società, dal cemento, dal traffico, dalle persone stressate...
Comunque ho provato all' inizio anche io a fare qualche foto, ma la scintilla non é partita, mi é rimasta solo la voglia ogni tanto di fare qualche ripresa dei corpi del sistema Solare, che comunque osservo sempre anche nelle sessioni di ripresa con grande piacere.Anzi se ne ho voglia faccio delle volte dei disegni.
Mi piace l'approccio che hanno alcuni astrofotografi, altri no, nel mio gruppo(Svizzero) sono tutti astrofotografi e delle volte si passa la notte insieme, siamo accomunati dalla stessa passione solo che la viviamo in modo diverso, l' importante é che non mi disturbano con le luci o altro, ma mi conoscono e sanno come sono fatto quindi il rispetto sia mio che lo loro é sempre in primis.
Il live stack, lo vedo anche di buon senso e allo stesso modo triste. Si può vedere "meglio" un oggetto, che forse anche in un 24" non si vedrà così nemmeno nel cielo più buio della Terra , comodamente da casa. Triste perché l'inquinamento luminoso ci sta pian piano tagliando le stelle e pochi se ne stanno rendendo conto. Quindi lo vedo come un alternativa, una rassegnazione se così si può dire, già triste anche se sicuramente notovele come pratica.
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