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| Le montature a supporto del tubo ottico: NAC prima versione - Equatoriale all’inglese (Yoke Mount).Per un tubo così lungo e sovradimensionato occorreva un supporto adeguato e che consentisse pure un inseguimento equatoriale dell’oggetto osservato. Esclusi a priori la montatura alla tedesca per ovvie ragioni di dimensioni e di costi per me proibitivi. Ancora una volta il prezioso manuale Amateur Astronomer’s Handbook fu una risorsa illuminante per le possibili alternative. Tra queste, quella a forca che avevo molto apprezzato con il mio Schmidt-Cassegrain si rivelava qui poco pratica per gestire le dimensioni del tubo ottico; vi era poi un aspetto di tale soluzione meccanica che non mi è mai piaciuto: il fatto che l’asse polare gravasse solo su un punto di appoggio rendendo il sistema perennemente sotto sforzo. Meglio optare per una struttura che ponesse in riposo l’asse su due punti di appoggio; la soluzione? Montatura all’inglese. Le alternative in gioco erano sostanzialmente tre:
• montatura a culla (Yoke); • montatura ad assi incrociati (English modified), una sorta di montatura alla tedesca ma assai più stabile; • montatura a culla aperta, detta anche a ferro di cavallo (Horseshoe oppure Open Yoke), tipo telescopio Hale a Monte Palomar.
Fatti i dovuti conti la scelta cadde sulla prima, la Yoke classica. Molteplici erano i vantaggi ma con un limite che in un telescopio tuttofare potrebbe essere insuperabile, ossia l’impossibilità di accedere all’osservazione prossima al polo nord celeste; per uno strumento planetario, tuttavia, esso era praticamente irrilevante. Questo tipo di strutture di solito richiede due supporti murari sui quali agganciare gli assi polari nord e sud; non avendo però io una postazione fissa perché allora abitavo in città e in un appartamento con una piccola corte interna, dovevo escogitare una struttura leggera, robusta e che potesse essere in qualche modo riposizionabile. Ancora una volta il benedetto legno fu la soluzione. Naturalmente la lunghezza focale determinava misure ed ingombri e ciò resta sempre il fattore con cui fare i conti; è mia opinione che in astronomia osservativa non ci siano scorciatoie: se si vuole ottenere qualità senza portare le ottiche a lavorare in condizioni insoddisfacenti occorre rinunciare alla compattezza. I Newton cessano di dare problemi ottici oltre F/D 7, diventando eccellenti oltre F/D 10 così come i rifrattori diventano arnesi prîncipi per i pianeti e le doppie solo oltre F/D 15. Non ho mai amato gli strumenti castrati (Newton F/D inferiori 4 o lenti F/D inferiori a 12), e le esperienze osservative sul campo mi hanno sempre convinto in tal senso.
La culla fu realizzata in scatolato per questioni di tempo: la fabbricazione delle parti in metallo - dal bronzo al ferro - la delegavo ad un anziano tornitore/saldatore in pensione, il Signor Aldo, che aveva un locale sotto casa, in una di quelle stradine del centro storico di Teramo, in cui si dilettava ad eseguire piccoli lavori a tempo perso. L’avevo conosciuto qualche anno addietro andando alla ricerca di chi potesse realizzare una colonna in metallo su cui montare il Meade 2080. Presto si appassionò al progetto e vi dedicò entusiasmo ed ingegno. Ricorderò sempre il suo aspetto austero, lo sguardo bonario, l’onestà comune agli artigiani italiani di un tempo: lavoro e bravura ad un costo ragionevole, altro che lo sbandierato odierno made in italy (con la “i” oggi necessariamente minuscola), che viene, a torto o a ragione, disintegrato per qualità, genialità e prezzo dal grandissimo popolo cinese.
Nelle fotografie allegate è possibile vedere un bozzetto progettuale ed il prodotto finito (prima versione), in fase di assemblaggio durante il pomeriggio della tanto sospirata “prima luce”, come si dice in gergo. L'esperimento, anche a detta di amici e conoscenti presenti, fu un successo e sebbene mancassero ancora frizioni e altri acceessori per stabilizzarlo, il telescopio NAC aveva iniziato a dare i primi vagiti auspicati. Tutti vollero arrampicarsi sulla ripida scala a pioli per guardare dentro quello strano arnese che ricordava certi lanciatori terra-aria antimissile di allora.Attached Image: NAC 2512 Bozza montatura equatoriale Yoke
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