L'anello C si vede bene nella foto somma grezza, se vuoi ne mostro una. Poi però i filtri per elaborare, siccome fanno l'operazione di alzare il contrasto, e lui è confinante con l'anello B che è molto brillante, lo scuriscono.
Oltre alla difficoltà di confrontare zone congrue c'è la diversa inclinazione della luce... Cmq. la differenza c'è (anche se alcuni scatti con il 250 sono leggermente mossi...)
Come fanno pose inferiori a 1/60 s a venire mosse? Quello che è successo spesso è che la qualità è venuta disomogenea per via della variabilità del seeing all'interno della sessione di ripresa, che dura anche più di un'ora per fare mosaici così grandi. Mentre è andata meglio nell'ultimo perché è praticamente perfetto ovunque. Alzare l'apertura ma mantenere costante la focale certamente aiuta. Con la luna ho deciso di fare così mentre coi pianeti ingrandisco un po'.
Saturno del 24 marzo. La prima immagine è la migliore, e lo rimarrà anche dato che ormai l'opposizione è passata. Direi che è il caso di non toccare più la collimazione!
Beh, direi che non ti puoi lamentare... E noto anche una cosa inattesa... nel disegno di qualche giorno fa ho annotato l'ombra del pianeta sugli anelli sul lato destro, mentre nelle tue foto è sul lato sinistro... ed è giusto così, perché a marzo l'opposizione non era ancora avvenuta, e adesso l'ombra è dall'altra parte!
Altre immagini della seconda parte dell'apparizione di Saturno.
Infine questo è il confronto diretto nella stessa serata tra i due telescopi, montati sulla EQ6 uno dopo l'altro e fotografando il pianeta simmetricamente prima e dopo il meridiano. A me sembra una differenza compatibile con le aspettative, né più né meno di quello che la teoria prevede per quel salto di 5 cm, siete d'accordo?