Dobsoniani

Verifica dell’andamento e dell'efficienza dell’acclimatazione…, Non di solo star test....vive il dobsonaro.

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view post Posted on 13/3/2012, 10:32

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La verifica degli accorgimenti messi in atto per eliminare lo strato limite sullo specchio primario, in modo da acclimatarlo il più velocemente ed uniformemente possibile, presenta le sue belle sorprese, ed è utile poter verificare sperimentalmente, con i lavori in corso, cosa sia meglio per raggiungere un equilibrio soddisfacente... che io considero tale quando la temperatura dello specchio rimane entro al massimo due o tre gradi di quella ambiante.

Il problema dell’acclimatazione esiste(va) anche per il mio dob 14”F5 pur avendo uno specchio sottile (30mm).

Come già molti curiosi al pari mio, hanno fatto sul loro dobson, anch’io ho, da parecchio tempo, installato un doppio termometro elettronico del tipo cinese che si compra per pochi euro nei negozi di accessori auto, e che ha un display che indica contemporaneamente due temperature: Quella dell’abitacolo, e quella esterna. Quest'ultima fornita da una sonda inserita in una capsula autoadesiva collegata ad un filo lungo tre metri.

È stato quindi sufficiente pelare il dischetto autoadesivo della capsula contenente la sonda (la quale all’interno della capsula si presenta come un pallino grosso come un grano di pepe), per raggiungere la vitina che apre la capsula, che si butta.

La sonda è una resistenza variabile con la temperatura, e bisogna mantenerla col suo lungo (per l’applicazione sul telescopio) filo originale, senza accorciarlo, per evitare errori di temperatura.

Un pezzo di polistirolo ritagliato dalle vaschette per alimenti surgelati, e un pezzo di nastro adesivo trasparente fanno vedere come la sonda è attaccata dietro lo specchio primario.

La scatoletta col termometro che indicherà la temperatura ambiente, è installata sulla culatta del telescopio per comodità di lettura….e il gioco è fatto.

Si ha così la possibilità di prendere nota delle due temperature, dello specchio e dell’ambiente, e di inserirle su un foglio di Excel per verificare il grafico dell’andazzo.

Lo stesso grafico ci suggerirà quali soluzioni sperimentare per far si che le due curve si acclimatazione scorrano reciprocamente il più vicine possibile….in modo che ….dopo alcuni tentativi si riesca a raggiungere il risultato di mantenere entro due o tre gradi (o anche meno) la differenza di temperatura fra primario e ambiente.
Questo in funzione del fatto che io nel mio telescopio, comincio a veder peggiorare lo star test con una differenza fra i due e i tre gradi.

Io devo confessare che sono rimasto sorpreso dal fatto che CREDEVO che le due ventoline bastassero...ma non era così.

Chi volesse cercarsi delle rogne....può installare il doppio termometro ....e vedere che cosa "dice".

Giulio

2_Termonetro_Ambiente_Specchio1 3_Termonetro_Ambiente_Specchio2 4_Sonda_Termometro_Specchio2 5_Sonda_Termometro_Specchio3 6dob360chiusura1 7_Acclimatazione_360_F5_con_ventilazione 1c_010
 
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view post Posted on 13/3/2012, 11:10

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In realtà così verifichi la differenza di temperatura fra lo specchio e l'aria. Ma l'idea della estrazione dello strato limite è anche quella di regolarizzare lo spessore in modo che non ci siano effetti anche se la differenza di temperatura c'è ancora. E' qua che entra in gioco l'idea di aspirare lo strato radialmente.

L'effetto dello strato sulla immagine lo vedi osservando in intrafocale le celle convettive.
 
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view post Posted on 13/3/2012, 12:44

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Certo Mauro, è così.
Lo scopo del mio post infatti, vorrebbe essere quello di sensibilizzare i sempre più frequenti neo-dobsoniani in modo tale da far loro insorgere il sano dubbio, che quasi nessuna delle soluzioni prese così...di primo acchito... siano risolutive, a meno che, non si abbia il modo di verificare tangibilmente nella pratica come effettivamente funzionano.

Spero che l'interesse risvegliato poi faccia il suo corso....e approdi alla determinazione della distanza del diaframma anteriore (ma anche alla installazione del necessario diaframma di chiusura selettiva posteriore..) da porre allo specchio, per ottimizzare l'asportazione dello strato limite. Cosa che ho fatto con diversi tentativi prima di arrivare a "destinazione".

La installazione del termometro viene a fagiuolo in connubio con il tuo interessante post (o citazioni di un tuo post) ...con figure di vari diaframmi a varie distanze, e commenti....che ho letto su questo stesso forum, e su cloudy nights.
Post importante per i nostri strumenti, e tale che l'ho nuovamente cercato per metterne quì il link, ma non sono ancora riuscito a ritrovarlo.....perchè probabilmente inserito in qualche altro discorso affine.

Se qualcuno quindi ricordasse tale link e lo inserisse, faremmo un sicuro buon servizio alla nuova comunità dobsonara dei visualisti che quotidianamente si avvicina a questi bestioni, i quali opportunamente gestiti, indurranno anche i più duri di cervice a "lasciar riposare" senza alcun rimpianto il miglior apocromatico.
 
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view post Posted on 13/3/2012, 13:56

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Se i riferisci alla discussione su Cloudy Nights è questa: www.cloudynights.com/ubbthreads/sho...ll/fpart/1/vc/1
 
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view post Posted on 13/3/2012, 17:41

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Si era questa la duscussione dove ci sono le tue simulazioni.
 
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view post Posted on 13/3/2012, 19:39
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CITAZIONE (GiulioTi @ 13/3/2012, 10:32) 
.. anch’io ho, da parecchio tempo, installato un doppio termometro elettronico del tipo cinese che si compra per pochi euro nei negozi di accessori auto, e che ha un display che indica contemporaneamente due temperature:

In un brico ho visto che costa sui 20 € : volevo installarlo anch'io sul 45 cm per vedere come varia la differenza di temperatura, quanto ci mette in base al delta iniziale e vedere se il simulatore : www.cruxis.com/scope/mirrorcooling.htm funziona bene o al limite per ricavare il "Front Film Coefficient " per via sperimentale....
 
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view post Posted on 13/3/2012, 20:48

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Si. Il modello che ho installato io è questo, anche se il fornitore era un altro. http://www.sontizioshop.com/template.jsp?p...&idProdotto=349. Ovviamente io lo uso senza retroilluminazione.
Effettivamente mi hai messo la pulce nell'orecchio e proverò anch'io a controllare se quel software predice quel che io rilevo.
 
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view post Posted on 24/3/2012, 15:55

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CITAZIONE (Dob45 @ 13/3/2012, 19:39) 
... in base al delta iniziale e vedere se il simulatore : www.cruxis.com/scope/mirrorcooling.htm funziona bene o al limite per ricavare il "Front Film Coefficient " per via sperimentale....

Infatti. Quel programma presenta delle semplificazioni che andrebbero valutate, per capire se nonostante esse sia ancora in grado di riprodurre realisticamente, il processo per la visualizzazione del quale è stato pensato.

Con questo preciso che non sono un teorico e non sarei in grado in primo acchito di confutare né confermare alcunché, in quanto per indole preferisco farmi le mie idee a modo mio. Ma fidandomi delle mie rilevazioni sperimentali seguenti, trovo (come del resto potrebbe essere ovvio) in primo luogo che in quel programma, per comprensibile semplificazione, l’andamento della temperatura ambiente è stato stabilito che avvenga in modo lineare.

Cosa che nella realtà già non è, in quanto la temperatura ambiente sarebbe proprio un caso che calasse secondo una retta. Mentre invece normalmente lo fa seguendo una curva. Curva che la temperatura dello specchio può inseguire più o meno da vicino, a seconda della presenza e/o della efficienza della ventilazione.

Ventilazione che ha lo scopo primario di ridurre il gap termico fra ambiente e specchio, in modo tale che il delta t° residuo (calcolato entro almeno 10 gradi Fahrenheit, cioè 5.55 °C. come afferma l’articolo di Alan Adler su Sky and Telescope del Gennaio 2002 pag 134), permetta alla ventilazione di espletare il secondo scopo altrettanto importante di asportare lo strato limite turbolento presente maggiormente sul bordo dello specchio, e con questo lasciare al suo posto un flusso laminare non perturbato, che non disturba l'osservazione.

Nel mio caso sperimentale del Dobson 360F5, trovo quell'equilibrio quando vedo in intrafocale almeno un decina di ravvicinatissimi anelli di diffrazione, ed a fuoco ricchi dettagli e particolari. Cosa che avviene (vedi grafico) quando il gap non è zero ma ancora distante ben 3.5 gradi di temperatura fra specchio e ambiente.

GRAFICO
23_3_2012


Nel mio caso il delta t° è mantenuto dalla ventilazione per tutta la rilevazione, con una leggera tendenza a un progressivo lento miglioramento.


SE può interessare, L’hardware installato sul mio 360F5 che fornisce queste prestazioni è formato da:
- Un diaframma anteriore allo specchio primario, dello stesso diametro del primario e installato a 25mm di distanza da esso..
- Un ventilatore anteriore 12Volt c.c. 1,35 Watt @2000 giri (0.11Amper) misure 70x70x25mm con capacità di flusso pari a circa 12 cfm (21 metri cubi ora) che soffia in diagonale sulla superficie riflettente del primario.
- Una chiusura completa in velcro, che per la disponibilità del materiale ho realizzato con “plastica da parati MURASPEC nera opaca specifica antiriflesso” (…..una specie di Kydex “autarchico”che però è più flessibile) della parte posteriore del primario in modo tale da fare una ampia camera contornante il primario, dalla quale l’aria possa uscire solo attraverso alla ventola aspirante posteriore (oppure eliminando a strappo la parete posteriore velcrata).
- Una ventola aspirante posteriore a 12 V c.c. 2.3 watt @3000 giri, misure 80x80x25mm con capacità di flusso pari a circa 35 cfm (58 metri cubi ora). Che estrae e espello posteriormente l’aria dall’ampio “bozzolo” che contiene il primario.


Tornando al programma “Mirror cooling”:
Se inserisco in esso i dati del mio grafico (i più importanti dei quali sono la temperatura ambiente iniziale, quella finale e i minuti dell’intervallo di tempo totale), ottengo una curva della temperatura dello specchio peggiorativa della realtà. Per cui devo andare a correggere manualmente i coefficienti “Front film” e “Back film” a valori poco credibili (e assai peggiorativi se confrontati con le prestazioni nominali dei ventilatori e dell’hardware) per portare la curva a i valori finali che io ho rilevato.

Dati_23_3_2012_a_confronto_Mirror_Cooling

In conclusione: …(ahimè mi sono dilungato un po’troppo)…Ammetto la mia inadeguatezza culturale, ma secondo me il programma Mirror cooling, filosoficamente condivisibile, mi sembra che poggi su un numero troppo elevato di variabili pratiche incerte….Per intenderci… è quasi come la formula di Drake….
E quindi, riterrei che è più sicuro che ciascuno faccia le sue rilevazioni per stare più sul versante pratico dei “piedi per terra”....Anzi... dell'occhio allo star test.
 
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view post Posted on 24/3/2012, 18:05

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I coefficienti di scambio termico per flusso laminare sono credibili. Sono i flussi turbolenti che hanno coefficienti più alti.
 
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view post Posted on 24/3/2012, 18:10
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Molto interessante Giulio.
Mi viene in mente una cosa: la precisione del termometro. C'è la possibilità di sapere che precisione e affidabilità hanno questi termometri molto economici? (vabbè che nel nostro caso l'importante non è tanto la temperatura assoluta ma la differenza tra le due ...)

 
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view post Posted on 24/3/2012, 20:09

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@Mauro: Ecco un motivo per cui mi sento inadeguato al giudizio del software.

@Dob45: Quello che poni tu è il problema fondamentale che ho voluto verificare prima di procedere alla installazione del doppio termometro.
Nel mio caso devo dire che i due termometri sono validi, nel senso che lo specchio, col telescopio a coperchio chiuso e in casa, si trova normalmente qualche decimo di grado più caldo dell'ambiente, ma poi quando tolgo il coperchio, e senza ventilazione, ci vogliono ben due o tre ore, ma alla fine le due temperature coincidono al decimo di grado rimanendo poi tali finchè non rimetto il coperchio. Quindi ho deciso che posso fidarmi.
 
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view post Posted on 24/8/2018, 15:09
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rendiamo grazie a herschel

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Mosso dalla voglia di capire come il mio specchio sta performando e quale relazione c'è tra la figura stellare mostrata e il delta di temperatura dello specchio, ho deciso di seguire l'esempio di GiulioT e montare il termometro sul retro del primario.

Cercavo un modello adatto su Amazon e mi sono comparsi i termometri laser IR.
Ho pensato che un cavo in meno potesse far comodo e allora mi sono chiesto se avesse senso usare quello piuttosto che uno hardwired.

Poi il dubbio tragico: quei termometri misurano anche la temperatura atmosferica locale? Penso di no...
 
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view post Posted on 24/8/2018, 18:59

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Non mi fiderei cecamente, perchè ho come l 'impressione che lo specchio rifletta il target della misurazione restituendo dati fasulli oppure misurati non si sa bene dove, perchè lo speccho non fa differenza sule radiazionei e riflette anche gli infrarossi provenienti da qualche parte.
Occorrerebbe però provare a vedede se la misurazione del riflesso laser corrisponde alla reale temperatuea dello specchio rilevata in modo convenzionale.
 
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view post Posted on 24/8/2018, 19:00
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Misurerei ovviamente dal retro dello specchio, dove non c'è alluminatura ;)
 
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