Dobsoniani

Verifica dell’andamento e dell'efficienza dell’acclimatazione…, Non di solo star test....vive il dobsonaro.

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view post Posted on 25/8/2018, 22:10

Spiral galaxy

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CITAZIONE (davidem27 @ 24/8/2018, 20:00) 
Misurerei ovviamente dal retro dello specchio, dove non c'è alluminatura ;)

Ottima idea!
 
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view post Posted on 26/8/2018, 11:00
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rendiamo grazie a herschel

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Lockwood fa una giusta osservazione: il termometro a infrarossi misura solo la temperatura superficiale dello specchio, non quella al centro.
Ma una sonda classica fa altrettanto o, per conduzione, è interessata anche dalla temperatura interna del vetro?

Detto questo, sebbene sia estremamente pratico, mi sto convincendo di abbandonare il termometro laser semplicemente perchè non ha la possibilità di misurare la temperatura ambientale, che è quello che interessa noi assieme a quella dello specchio.
 
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view post Posted on 26/8/2018, 16:41

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Non credo proprio che Lookwod si riferisse alla misurabilità della temperatura interna al vetro, perchè comunque non è possibile misurarla nemmeno se è vetro trasparente, (non puoi focalizzare nessun punto di misura) e ci si deve accontentare di quella superficiale trasportata dalla conduzione ed emesssa in radiazione infrarossa.

Il termometro laser secondo me (e secondo Lookwood) è proprio sconsigliato e non va bene perchè rileveresti delle temperature in punti diversi sia dello specchio che dell'ambiente... E ciò è in antitesi con la parola stessa di "misura", oltre ad avere altre limitaziioni come:
1) Lo devi tenere in mano in primo luogo di fronte alla superficie da misurare ed esattamente ortogonale ad essa, altrimenti il sensore non capta la temperatura giusta.
2) Lo devi tenere ad una certa distanza che implica la rilevazione di una temperatura media di un disco di diametro crescente con rapporto 8:1 sulla distanza (cioè a 300mm di distanza misura la temperatura media di un disco diametro 300/8=38mm).
3) Se lo tieni inclinato il riflesso non ritorna al sensore, e misuri chissà cosa.
4) Altrettanto misureresti chissàcosa puntandolo su una superficie riflettente, che va a pescare chissà dove la temperatura, magari sul muro che hai dietro di te.

Comprati semplicemente un termometro da auto come il mio, che è questo modello, e installalo fisso:
www.amazon.it/Termometro-interno-e...e/dp/B01H5LBRYO

Questo funziona con una pila interna a bottone che non ho ancora dovuto cambiare da molti anni.
Oltre al piccolo cavetto con all'estremo la sonda per la rilevazione della temperatura esterna all'auto, ha anche un cavetto che non serve a nulla in quanto collegherebbe il 12 volt dell'auto per la retroilluminazione azzurra del display:

Taglia quel cavetto e buttalo, e prendi l'altro cavetto che porta all'estremo la capsula contenente la sonda per la temperatura esterna, e togli la capsula denudando il sensore NTC, che metterai a diretto contatto del vetro, dietro allo specchio, sotto un francobollo di polistirolo che lo isola dal captare temperature diverse da quella dello specchio, il tutto fissato allo specchio con nastro scotch alto 5cm.

Fissi poi la scatoletta dove vuoi, e per i prossimi dieci anni il gioco è fatto, e puoi leggere la temperatura ambiente indicata dentro la sagoma dell'auto; e la temperatura dello specchio, rilevata dalla sonda remota, tutte e due con la precisione di un decimo di grado, e senza bosogno di nessuna retroilluminazione.
 
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view post Posted on 2/9/2018, 22:13
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Dato che sono curioso, oggi ho preso termometro per auto e l ho installato come ho visto sul post di GiulioTi.
Ecco i dati che ho raccolto senza ausilio di ventola:
Temperatura iniziale 25 gradi
30 minuti aria 19 specchio 24
60 minuti aria 18,5 specchio 22,5
90 minuti aria 18,5 specchio 22
120 minuti aria 18,5 specchio 21,6
150 minuti aria 18,2 specchio 20,9
180 minuti aria 18 specchio 20,5
È solo una prima prova,ora che è installato ne seguiranno altre. MA ignoranza mia, cosa devo dedurre? 3 ore sono appena sufficienti? Di sicuro la serata non era buona per un test, la temperatura aria è scesa troppo velocemente dopo il tramonto.
Però inizio comprendere una parte delle problematiche termiche
 
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view post Posted on 2/9/2018, 22:51

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Ciao Marco.
Vedo che col tuo esperimento hai dimostrato che in questo periodo dell'anno, in cui le temperature serali cominciano a scendere velocemente (ma non così velocemente come nei prossimi mesi invernali); dopo 3 ore ti sei trovato lo specchio a due soli gradi superiore all'ambiente.

2 soli gradi è giá una minima differenza, che avendo l'aspirazione, ti permetterebbe di vedere la tacca di diffrazione discretamente ferma, o comunque più ferma che senza aspirazione.E diciamo che se nello star test tu potessi vedere la tacca di diffrazione, potresti dire di aver raggiunto l'acclimatazione.

Uno specchio che scenda di 5 gradi in tre ore senza ausilio di ventilazione, quando la temperatura ambiente parte da una distanza di 5 gradi ma nello stesso tempo scende solo di 3 gradi, cioè con un gradiente di un solo grado all'ora, è un risultato buono che succede solo in primavera e in autunno, quando la picchiata della temperatura ambiente non continua a scendere a precipizio con magari un gradiente anche più che triplo di quello attuale.
 
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view post Posted on 3/9/2018, 07:24
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Mammifero Bipede

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A questo punto mi viene un'idea (della serie 'complicarsi la vita'): se la ventola potesse inviare aria leggermente più fredda della temperatura ambiente (tipo due o tre gradi in meno) la stabilizzazione si raggiungerebbe? O lo specchio finirebbe col deformarsi?
 
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view post Posted on 3/9/2018, 08:26

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Premetto per i neofiti che eventualmente leggessero, che tutte queste sofisticherie tecniche sono finalizzate alla osservazione ad alto ed altissimo ingrandimento, non essendo dannosissima la turbolenza creata dallo specchio per la visione deep sky a largo campo.

La tua Domanda Marco è interessante...alla quale però posso rispondere in modo solo verosimile.
Credo quindi che soffiando solo leggermente più freddo, la temperatura dello specchio si avvicinerebbe di più a quella ambiente, magari sempre senza eguagliarla, per ovvie ragioni di inerzia.

Altra quasi certezza è che penso sarebbe visibile anche una certa deformazione transitoria, come già avviene in condizioni di aspirazione con diaframma anteriore troppo vicino al bordo specchio, che causa una maggiore velocità di passaggio dell'aria sul bordo, con conseguente maggiore efficienza di raffreddamento su di esso rispetto al centro specchio. Ma anche questo problema temporaneo non penso possa essere di grande disturbo.

In linea di massima non credo che sia necessario spingere molto nella ottimizzazione del sistema di aspirazione posteriore, perchè già nelle condizioni non ottimali del mio montaggio sul 360F5, (con un diaframma anteriore che non posso avvicinare al primario a meno di 25mm) arrivo comunque con aspirazione inserita (coadiuvata da una ventola anteriore che soffia in diagonale) a vedere ferma la tacca di diffrazione, quando la temperatura dello specchio giunge ad avvicinarsi a 4 o 5 gradi al di sopra dalla t° ambiente, che il sistema riesce a mantenere a distanza dai 2 ai 5° anche d'inverno.

Cosa che mi permette di dimezzare la velocità delle ventole, alimentandole a 6 volt invece di 12, o addirittura di fermarle per osservare con assenza totale di vibrazioni, per qualche minuto senza perdere terreno alla riaccensione, come (per chi non lo sapesse) ho descritto quì:
www.grattavetro.it/acclimatazione-...ioni-possibili/


P.S. il dimezzamento della velocità alimentando a 6 volt le ventole anzichè a 12, lo ottengo sfruttando questo faro utile nei montaggi al buio del tele, ma modificato come descritto quì:
www.grattavetro.it/alimentatore-0-...razione-dobson/

La morale di queste indubbie ma leggere complicazioni tecniche, è che ognuno sa il fatto suo:
Io ho fatto studi tecnici e ho sempre lavorato in ambiente tecnico industriale "multitasking"; quindi posso capire che un astrofilo prettamente umanistico possa diagnosticarmi a suo vedere una certa strumentite, che però nel "brain storming" della regola di vita industriale, è sempre tendente al minimo impegno e costo possibile, atto a raggiunge comunque lo scopo prefissato. Con ciò facendo salvo il concetto che nel semplice sta il bello...Ma il "semplice" è un termine soggettivo. ;)

Edited by GiulioTi - 3/9/2018, 09:55
 
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view post Posted on 3/9/2018, 10:50
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Io intanto ho scelto il termometro: https://www.amazon.it/DROK-Temperatura-imp...o/dp/B06XCY8GWV

Mi sono sempre trovato bene con questi semplici sensori, ora proviamo quello a doppio canale.
L'alimentazione verrà collegata alla 12V della ventolina di aspirazione dello strato limite.
 
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view post Posted on 3/9/2018, 11:54
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Tutto molto interessante, anche se è un po come cercare il pelo sul uovo.
Infatti mi è sorto il dubbio, io ho misurato temperatura dello specchio nella parte inferiore che è a contatto diretto con l aria fredda esterna, ma avendo tubo chiuso lo specchio dal lato riflettente è piu riparato quindi quei 2,5 gradi dopo 3 ore non sono completamente attendibili.
Va beh dai, come ha scritto Giulio per il deep sky non è necessario raggiungere livelli estremi di precisione
 
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view post Posted on 3/9/2018, 12:06
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Dipende a che ingrandimento guardi il deepsky.
Uno specchio in deformazione per acclimatamento non farà stelle puntiformi.
Questo vuol dire che lo specchio non sta lavorando al meglio per darti le immagini che può.

Te ne accorgi facilmente con le stelle, che non sono "rotonde" come dovrebbero, se l'ottica è collimata bene ed è in temperatura.

Credo che Giulio si riferisse a ingrandimenti dai 60 ai 150x.
 
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view post Posted on 3/9/2018, 12:42

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rispondo a tutti e due:
CITAZIONE (davidem27 @ 3/9/2018, 11:50) 
Io intanto ho scelto il termometro: www.amazon.it/DROK-Temperatura-imp...o/dp/B06XCY8GWV

Se tu avessi scelto il tipo di termometro che ho indicato io, ti saresti potuto risparmiare il suo collegamento al 12 volt della ventola, perchè quello utilizza solamente una pila interna a bottone che funziona autonomamente per anni, senza abbisognare di altri collegamenti al di fuori della sistemazione del sensore della temperatura dietro lo specchio e del suo cavetto già collegato alla unità centrale.

CITAZIONE (Marco Gastaldi @ 3/9/2018, 12:54) 
Tutto molto interessante, anche se è un po come cercare il pelo sul uovo.
Infatti mi è sorto il dubbio, io ho misurato temperatura dello specchio nella parte inferiore che è a contatto diretto con l aria fredda esterna, ma avendo tubo chiuso lo specchio dal lato riflettente è piu riparato quindi quei 2,5 gradi dopo 3 ore non sono completamente attendibili.
Va beh dai, come ha scritto Giulio per il deep sky non è necessario raggiungere livelli estremi di precisione

Concordo che è proprio il pelo nell'uovo a fare la differenza , ma solo sull'altissimo ingrandimento dei dettagli di un oggetto astronomico.

Ok nel tuo caso per la protezione del retro specchio da parte della chiusura inferiore del telescopio; Ma in altri casi, per fare le cose FATTE BENE, occorre tenere presente eventualmente di isolare il sensore sul retro specchio con un "francobollo" di polistirolo verso l'ambiente. Altrimenti, molto pragmaticamente, non si sa più quale temperatura vada misurando quel sensore.
Quanto al deep sky, se uno si accontenta di quel che vede, non è necessaria nemmeno la ventilazione.

CITAZIONE (davidem27 @ 3/9/2018, 13:06) 
Dipende a che ingrandimento guardi il deepsky.
Uno specchio in deformazione per acclimatamento non farà stelle puntiformi.
Questo vuol dire che lo specchio non sta lavorando al meglio per darti le immagini che può.

Te ne accorgi facilmente con le stelle, che non sono "rotonde" come dovrebbero, se l'ottica è collimata bene ed è in temperatura.

Credo che Giulio si riferisse a ingrandimenti dai 60 ai 150x.

Concordo. Salvo dire che la puntiformità stellare di un dobson non può essere "bella e semplice perchè poverina" di un APO 150, che ha una tacca di diffrazione molte volte più grande di quella spinta di un dobson di apertura doppia e oltre.
In secondo luogo gli ingrandimenti in un dobson possono esser spinti fin'anche a oltre 1,5 volte i millimetri del diametro specchio, in certe rare sere di buona visione della tacca di diffrazione anche in extrafocale...(cioè di seeing eccezionale)...

Quindi nel mio caso di dobson 360F5 con focale 1830, posso salire ai (1830/4)= 457 x dell'oculare ortoscopico da 4mm (senza barlow ovviamente).

Devo onestamente dire che un tale ingrandimento PER ME LIMITE, mi è servito almeno una volta per "stanare" la stellina centrale di M57, sotto un cielo da SQM 21,5, di quì:
www.ghironda.com/valmaira/pages/99048.htm...(Peccato che il cielo visibile "a bordo camper", dalla cima della valle, senza scarpinare su sentieri che raggiungono i 2000m a piedi, è nel senso nord - est - e ovest compreso fra le cime delle montagne circostanti).

Edited by GiulioTi - 3/9/2018, 14:48
 
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view post Posted on 3/9/2018, 13:27
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Avrei detto la stessa cosa, a proposito degli ingrandimenti.
Ma per far arrivare il mio specchio a 1.5x il diametro in millimetri dovrei avere un seeing clamoroso.

In sei uscite fatte finora, soltanto una volta ha avuto senso arrivare a 250x e avere stelle puntiformi :(

1.5x sarebbe 900x nel mio caso :(

CITAZIONE
Se tu avessi scelto il tipo di termometro che ho indicato io, ti saresti risparmiato il collegamento al 12 volt della ventola, perchè quello utilizza solamente una pila interna a bottone che funziona peer anni senza abbisognare di altri collegamenti.

Un cavetto di 5cm in più non fa tutta questa differenza, in più posso rimuovere il termometro ogni volta, che è cosa buona e giusta.
Poi si ha sempre tempo per cambiare. ;)
 
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view post Posted on 3/9/2018, 13:41

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Molto bene ugualmente davide!!!
 
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view post Posted on 3/9/2018, 13:56
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Sinceramente non va bene per niente! :lol: (ovviamente non mi riferisco alla scelta del termometro che è un non-problema)
Nel senso che mi accontenterei di riuscire ad arrivare a 500x col 60cm, ma tra strato limite (che rimuovo, ma nelle prime due ore è normalmente molto accentuato), acclimatamento, seeing mai all'altezza la vedo veramente difficile.
Da quanto leggo, anche Mauro col suo 60 ha difficoltà simili.
 
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view post Posted on 3/9/2018, 14:53

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L'unico "trucco" che può venire veramente in aiuto a tutti i dobsonari, è quello di mantenere, o detenere per almeno qualche ora, il telescopio in un ambiente che si trovi termicamente "vicino" alla temperatura ambiente di prima serata, facilitando enormemente in quel modo il compito alla acclimatazione, che dovrebbe solo inseguire la discesa di temperatura seguente, senza accollarsi anche il recupero di un certo numero di gradi in eccesso, ched sovente sono il vero problema.

(Per esempio lasciare il dob su un balcone in ombra all'imbrunire, prima di partire qualche ora dopo per una serata di osservazione).

Edited by GiulioTi - 3/9/2018, 15:55
 
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