Dobsoniani

Panel (PDF) di una conferenza sull'IL in Europa, (e sul turismo astronomico)

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view post Posted on 23/7/2012, 11:19
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Mammifero Bipede

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Cercando info varie in rete su Lastovo ho trovato questo PDF: www.darkskyparks.org/docs/Lastovo2010_Hanel.pdf
E' la presentazione di un "panel" sui parchi per il turismo astronomico. Consiglio di sfogliarlo perché anche senza la spiegazione a voce è abbastanza eloquente. La cosa che mi ha particolarmente colpito sta nelle ultime slides (#39): il cielo al Roque de los Muchachos a La Palma è dato solo a SQM 21,6, a causa delle luci di Los Llanos... :o:

Resta IMHO un dato difficile da confrontare perché a 2300mslm l'assorbimento atmosferico è minore e quindi il cielo è già del suo almeno un paio di decimi di magnitudine più brillante... Per contro su "Buiometria partecipativa" risulta una lettura SQM dalla Corsica di 21,8 ad aprile 2008 (ma a bassa quota).

Interessante anche questa serie di rilevazioni: www.temnonebo.org/component/content/article/136
 
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TheGranz
view post Posted on 23/7/2012, 12:37




Quando sono stato in Corsica tre anni fa, avevo grandi speranze, e per questo l'Ariete da 16" era con me, così come l'SQM.
Per tutto il periodo letture molto buone (ad altitudine zero, praticamente sul mare), almeno per i miei standard, 21.4-21.5 (che con l'SQM-L come il mio è tanta roba), ma poi l'osservazione al telescopio non era soddisfacente come mi aspettavo, non era meglio del miglior cielo che avevo trovato in Toscana (21.3, ma chi c'è stato sa quanta luce si vede).
Viceversa, l'anno dopo in Val Maira, 2300mt di quota, sqm di nuovo 21,5, ecco che la resa al telescopio era tutt'altra cosa.
L'idea che mi son fatto è che l'altitudine è molto importante, togliendo i primi 1500 di aria dalla nostra testa si guadagna in trasparenza. Il buio è importante, ma da solo non basta.

Ho visto il pdf... 21,7 a 70 km da Berlino, doveva essere nuvoloso! :woot:
 
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view post Posted on 23/7/2012, 13:12
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Mammifero Bipede

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In Corsica ho avuto una sensazione analoga, ma parlo di sensazione perché le competenze per valutare appieno la questione le sto elaborando strada facendo.
Le variabili in gioco sono almeno tre:
- luminosità naturale di fondo cielo
- assorbimento
- ingrandimento utilizzato nell'osservazione

Aumentando l'ingrandimento il fondo cielo si scurisce, se si arriva al punto da farlo finire al di sotto della soglia di sensibilità della retina un cielo (leggermente) inquinato risulta indistinguibile da uno perfetto. Questo si concretizza p.e. con l'uso di filtri interferenziali anche ad ingrandimenti relativamente bassi. Da un cielo con SQM=21,0~21.2 con un OIII si arriva a questa condizione già con una PU sui 3mm, mentre senza filtri occorre salire ad 1,5mm. A questo livello di ingrandimento un cielo relativamente inquinato è indistinguibile da uno perfettamente nero, mentre il minore assorbimento atmosferico dato dall'osservare ad alta quota può fare la differenza, come pure può farla nell'osservazione ad ingrandimenti più bassi.

Per quanto riguarda gli oggetti estremamente deboli (low SuBr) la visibilità o meno richiede un livello di contrasto tra oggetto e fondo cielo superiore alla soglia di discrimine dell'occhio, che viene pesantemente abbattuta dalla presenza di IL.
Comunque sto cercando faticosamente di incastrare tutti i pezzi tra loro, ma ancora non vedo il quadro complessivo con la necessaria chiarezza.
 
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2 replies since 23/7/2012, 11:19   119 views
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