Dobsoniani

Protoplanetarie, telescopi di legno e apocromatici a Prato Piazza, 17/8/2012.

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mauro_dalio
view post Posted on 19/8/2012, 09:12 by: mauro_dalio

Giant elliptical galaxy

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Ieri prima uscita di mezza estate 2012 a Prato Piazza (BZ).



La foto è la Via Lattea, al tramonto in direzione Sud-Ovest alle ore 00:46 del 18 Agosto. Canon EOS 1000D, 30", F/3,5 a 18 mm. ISO 1600. Raw elaborato con flat software di Canon Digital Photo Professional ed enfatizzando le basse luci. Nell'angolo in basso a sinistra si nota un po' di Inquinamento Luminoso da Sud (la pianura Padana a 150 km di distanza). Ritornerò in altro thread sulla documentazione dell'inquinamento luminoso e le sue variazioni al variare delle velature lontane.

Eravamo in 5: 4 "visualisti" e 1 astrofotografo" (prontamente relegato sul bordo del precipizio!). Avevamo 2 dobson (40 e 60 cm), due SC8" della stessa marca, due binocoli da 70 mm (di marche diverse) e un dicasi un a-p-o-c-r-o-m-a-t-i-c-o (trattenere il respiro mentre si pronuncia questa parola). Ah... c'era anche un Newton dell'astrofotografo, anche quello sul bordo del precipizio!
Con tale messe di strumenti, alcuni identici (i due SC) ed altri simili (i due binocoli) potevamo non passare la notte in interminabili sfide all'ultimo dettaglio?... Sì, potevamo! Abbiamo infatti osservato. Però... poi... il tarlo ha cominciato a tentarci e ci siamo cascati: prima abbiamo confrontato NGC 6781 nei due dobson (ovviamente confermando che l'apertura non serve) e poi siamo precipitati in un tutti contro tutti su Giove. Inutile dire che l'a-p-o-c-r-m-a-t-i-c-o ha vinto a man bassa: a 20x (lo so non si dice quanto bassi sono gli ingrandimenti) non mostrava nulla sul disco del pianeta, ma quel nulla lo mostrava con una qualità incredibile. I due SC boriosi, hanno osato spingersi a 200x con ciò palesando ovvi limiti ottico-atmosferici e hanno avuto una giusta batosta. I due dobson avrebbero a 400x, cercato di "insidiare" l'a-p-o-c-r-o-m-a-t-i-c-o a tal punto che è dovuta intervenire la commissione regolamento e doping la quale, dopo breve discussione all'unanimità procedeva alla squalifica dei due dobson perché sprovvisti di montatura equatoriale (tie!).

Il cielo è stato abbastanza buono. A inizio serata nella forcella che c'è in direzione Sud, con orizzonte quasi teorico, si vedevano delle stelline ancora prima che facesse buio. Però appena fatto buio si sono formate lontano alcuni strati (occupando la forcella Sud) che offuscavano la vista e riflettevano un po' di inquinamento luminoso che sarà probabilmente stato a centinaia di km di distanza sopra la pianura. Solo a notte inoltrata si sono in parte ritirati. Ho fatto alcune foto (che metterò in un prossimo thread) per documentare come, quando si osserva vicino all'orizzonte è importante anche quello che succede molto lontano. Lo SQM ha oscillato far 21.45 e 21.50 (tre diversi SQM modello base) puntando allo zenit e includendo anche la Via Lattea del Cigno. M33 è stata visibile con difficoltà a partire da una certa altezza (che fa Bortle 3 scarso). Verso il mattino la lue zodiacale si confondeva con l'orizzonte più chiaro.
La temperatura è stata circa 6°C con una certa umidità. Ho inaugurato uno schermo plastico nero flessibile fissato nella meta alta della cella superiore con il velcro (orrore il velcro!) che funziona a mo' di prolunga. Ha riparato il secondario dalla condensa molto bene. Il resto lo hanno fatto le fasce anti condensa che però andavano al minimo della potenza.

A Prato Piazza c'è un rifugio e un albergo. Quest'ultimo ha tenuto le luci accese fin circa le 11 di sera (le ha spente dopo gentile richiesta di Longastrino). Quando erano accese, anche se a qualche centinaio di metri, erano più che sufficienti a disturbare l'adattamento al buio. Nella attesa che fossero spente, ho esaminato il dobson di Michele e dato che c'ero lo abbiamo collimato. In pochi secondi ho centrato il campo in piena luce con il secondario e ho poi dato istruzioni a Michele che muoveva le viti di collimazione del primario per collimare il telescopio allo star test. In meno di un minuto il telescopio era collimato, ed ha mantenuto la collimazione fino a fine notte quando ha sfoderato 390x su Giove. Ma non doveva essere che i telescopi di legno non sono collimabili? E se per miracolo si riesce a collimarli allora non mantengono la collimazione? Si vede che questo non lo sapeva (ignorante di un telescopio di legno!) Ma c'è di più: il mio telescopio, appena montato, era già collimato! Non è raro che succeda perché le aste lavorano in battuta (e quindi ripristinano abbastanza bene la posizione della cella superiore: basta avere la accortezza di non scambiarle).

Ho fatto uno star test al telescopio di Michele, che monta uno specchio Vianello. Lo nomino perché lo star test era molto buono. Anelli ben contrastati, luce ben distribuita, figura simmetrica, differenze intra extra molto contenute (a primo entro avrei detto un leggerissima traccia di aberrazione sferica, ma ripensandoci credo sia un leggerissimo dolce abbassamento dell'area periferica). in ogni caso uno star test a livello dei migliori che abbia mai visto, sicuramente davanti alla gran parte anche di quelli con blasone che ho visto. D'altra parte i 390x finali su Giove (vedi sotto) parlano chiaro.

Il seeing è stato abbastanza buono, permettendo di avere stelle puntiformi fino a circa 300x (dopo acclimamento). Ha fatto eccezione l'alto crinale ad est, dove evidentemente il vento accelerava, e che mostrava chiari segni di correnti in quota. Purtroppo è il punto dove è sorto Giove.

Dopo lo spegnimento delle luci dell'albergo è iniziata la vera attività osservativa. Avevo una lista lunga, ma come al solito, osservando con calma, gli oggetti raccolti sono stati pochi. Ho visto poco ma con qualità!

M9 e Barnard 64 sono un globulare con una nebulosa oscura vicino. http://astrophoton.com/M009.htm . M9 è un globulare abbastanza piccolo e compatto che si risolve bene in stelle, osservato fra 100x, 160x e 265x. La nebulosa oscura accanto è grande, occupando buona parte del campo al telescopio. Girovagando a bassi ingrandimenti (100x) si poteva chiaramente individuare una zona molto povera di stelle dai contorni non molto ben definiti. La cosa interessante è che la nebulosa oscura (e il globulare non risolto) era visibile anche nei due binocoli. Eravamo quasi sul punto bruciare i due inutili telescopi (tanto sono di legno!) ma ci siamo trattenuti.

La "riscossa" è venuta con Minkowski 2-9, nota anche come Butterfly Nebula. E' una piccola proto planetaria di magnitudine 14.6 (e così siamo al sicuro dalla concorrenza dei binocoli) formata da due getti a calice in direzioni contrapposte. A 265x si poteva vedere la stellina centrale e due propaggini opposte. http://observing.skyhound.com/archives/jul/PK_010+18.2.html

(continua)

Edited by mauro_dalio - 19/8/2012, 15:30
 
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