Dobsoniani

Lastovo, considerazioni finali

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view post Posted on 25/8/2012, 19:57
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Mammifero Bipede

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L'isola di Lastovo è splendida, avrebbe valso la vacanza anche senza le osservazioni astronomiche. Non ci sono spiagge se non microscopiche e sassose, solo scogliere. La varietà di fauna subacquea è impressionante. Il nostro alloggio nel minuscolo porto di Pasadur affacciava in pratica su un molo dalle acque cristalline e piene di pesci, dove era possibile tuffarsi (e l'abbiamo fatto spesso). L'alloggio molto familiare e l'atmosfera tranquilla e rilassata ci hanno riportato alla memoria il film Mediterraneo di Salvatores. Andarsene via è stato un vero trauma. Si raggiunge dall'Italia col traghetto Ancona-Spalato, quindi Spalato-Lastovo (5 ore).

Cielo ed inquinamento luminoso
Il cielo di Lastovo è superiore ai migliori cieli del centro Italia grazie all'assenza di fonti di IL in prossimità ed all'ottimo lavoro fatto sull'illuminazione pubblica, purtroppo l'attività dei pescherecci dotati di "lampare" lo rendono imprevedibile. Credo che in assenza dei pescherecci avremmo avuto letture costantemente tra 21.6 e 21.7. A detta dei miei colleghi sloveni, habituè del posto, siamo stati abbastanza sfortunati ad averli intorno all'isola quasi tutte le notti, e si impegneranno a fare in modo che anche questa fonte di IL sia bloccata. In fondo basterebbe che le lampade fossero orientate correttamente verso il basso, evitando dispersioni al di sopra dei 90° per risolvere il problema, una questione di semplice buona volontà che certo non danneggerebbe i pescatori. Fossimo in Italia non ci scommetterei un euro, ma in Croazia probabilmente ci sono buone probabilità di riuscirci.
Un altro punto da considerare, sempre secondo Andrej, è che in questo periodo attraversiamo il massimo dell'attività solare. In considerazione di ciò è difficile che il valore SQM salga al di sopra del valore 21.6, mentre di qui a qualche anno si potrà arrivare forse a 22.0 (il "forse" ce lo metto io, lui si è detto convinto). Oltre a ciò il seeing è stato quasi sempre più che buono, grazie al fatto che, nella maggior parte dei casi, il vento soffia dal mare.

Trasparenza ed assorbimento atmosferico
Nonostante gli elevati valori di SQM, la qualità del cielo è parzialmente penalizzata dalla bassa quota (400mslm al meglio, non sempre sfruttabili): la trasparenza alle basse declinazioni risente di un forte assorbimento dovuto agli strati bassi dell'atmosfera. Questo produce un bizzarro effetto "di inversione", dove in pratica il cielo all'orizzonte, pur essendo più buio, appare meno "nero" di quello allo zenit per via della minor luminosità delle stelle di campo che fanno da contrasto. Per confronto la magnitudine limite allo zenit era stimabile intorno alla 6^, mentre a 10° dall'orizzonte si riduceva alla 4^ circa: in pratica un abbattimento della luminosità stellare prossimo all'80%. Il confronto coi cieli nostrani è in questo caso molto difficile, dato che il gradiente in un paese a forte IL come il nostro è invertito, con l'orizzonte molto più penalizzato dello zenit (mentre a Lastovo ho spesso rilevato il contrario).

Visibilità della Via Lattea
La Via Lattea è sempre apparsa molto brillante e contrastata, in particolare la zona del Sagittario, che essendo a Sud godeva della pressoché totale assenza di IL (tranne quando un peschereccio ci si è andato a piazzare proprio sotto). All'osservazione binoculare si rivelavano una quantità di chiaroscuri sorprendente per chi, come me, è ormai abituato ai pessimi cieli del centro Italia, risultando paragonabile solo al ricordo che ho della notte sul Roque de los Muchachos alle Canarie. L'arco luminoso risultava continuo da un capo all'altro dell'orizzonte, indebolito ma pur sempre evidente anche nella zona di Cassiopea/Perseo.
Ho potuto concentrare l'attenzione su un'intera classe di oggetti da me fin qui trascurata, le nebulose oscure, che sono state una vera e propria rivelazione. La zona accanto ad Altair (B142-3) risultava godibilissima sia al binocolo che al telescopio, mentre la pipe nebula in prossimità di Antares appariva come un enorme baffo scuro.
Niente Luce Zodiacale, né al tramonto né all'alba, e tantomeno gegenschein, anche se sul finire della quarta notte, intorno alle tre del mattino, mi è parso di ravvisare una leggerissima banda zodiacale dal Capricorno al Toro, ma troppo evanescente per poterne essere certi. M33, a lungo cercata ad occhio nudo, non si è mai mostrata, neppure in visione distolta.

Visibilità degli oggetti deep-sky
Dopo aver letto la cronaca di una nottata sotto un cielo da Bortle 1 in cui, a detta dell'autore, la differenza nell'osservazione telescopica non era enorme quanto quella nella visione del cielo ad occhio nudo, ho approcciato questa materia con parecchia curiosità. Il risultato è stato che le differenze ci sono, ma variano per importanza da oggetto ad oggetto. Anche l'utilizzo di oculari abbastanza prossimi come il 24mm ed il 18mm, accoppiati con filtro OIII (Astronomik) ha dato esiti diversi rispetto ai cieli italiani. Con valori di SQM intorno a 21,0 o poco più il 24mm con filtro OIII mostra ancora un fondo cielo percettibile, mentre da Lastovo, con cieli tra 21,4 e 21,6 il fondo cielo risulta completamente nero, e diventa ragionevole lavorare con focali ancora più lunghe. Purtroppo ho fatto l'errore di non portare con me il 32mm Meade (che dall'Italia è del tutto inutilizzabile sul mio dob).
M8 – mi aspettavo di vedere l'intera estensione della "D" visibile fotograficamente ma non ci sono riuscito. La nebulosa risulta comunque molto più ricca di chiaroscuri ed articolata di quanto ricordassi. Purtroppo non ci ho speso tempo a sufficienza.
M17 – già ottima con l'OIII anche dall'Italia, non mostrava moltissimo di più
NGC 6888 – la Crescent invece ha tratto molto giovamento dal cielo di Lastovo: mentre dall'Italia se ne può cogliere a fatica il solo contorno, sotto un cielo da 21,4 mostra dei rinforzi filiformi sul bordo esterno e tracce di irregolarità all'interno. Decisamente un altro oggetto.
NGC6992 - la Velo risulta letteralmente stravolta dallo scurimento del fondo cielo: quelle che da noi appaiono come semplici irregolarità nella parte ad arco, a Lastovo acquistano nitidezza e contrasto, rivaleggiando con le immagini fotografiche. Il bordo della nebulosa appare addirittura "seghettato". Questa parte della nebulosa era evidente anche nel binocolo 10x50 senza filtri
NGC253 – la galassia gigante nello Scultore mi ha mostrato per la prima volta nettamente separate la zona centrale, irregolare, dall'alone, mentre dai siti soliti (SQM intorno a 21.0 allo zenit, peggiorante avvicinandosi all'orizzonte) mi è sempre apparsa come una chiazza oblunga indistinta.
NGC7293 - anche per la Helix nebula tutta un'altra storia rispetto ai cieli italiani, già facilmente visibile nel binocolo 10x50 mostra all'osservazione telescopica una traccia delle irregolarità radiali evidenti nelle fotografie
M42 – osservata poco prima dell'alba ed ancora bassa sull'orizzonte non è apparsa significativamente migliore di quanto abbia potuto osservare dai cieli italiani. Credo che in questo caso abbia fortemente pesato l'assorbimento atmosferico, a dimostrazione del fatto che non è sufficiente un cielo buio, occorre anche che l'oggetto sia ragionevolmente alto sull'orizzonte.

In conclusione l'aumento di contrasto nelle parti più deboli delle nebulose consente di apprezzare dettagli finissimi che l'IL letteralmente "si mangia". Se in passato ho attribuito alla scarsa risoluzione dei bastoncelli della retina l'impossibilità di confrontare la visione diretta con le immagini fotografiche, ora devo rivedere quest'idea, almeno per alcuni oggetti. La perdita di dettaglio è principalmente dovuta all'abbassamento del contrasto tra parti della nebulosa e fondo cielo, con conseguente incapacità da parte dei bastoncelli di restituire la nitidezza di cui sarebbero capaci.

Conclusioni
Diverse cose credo di aver imparato dall'esperienza sotto il cielo di Lastovo. In primo luogo che un cielo buio è insostituibile per apprezzare nel dettaglio gli oggetti nebulari, che l'IL trasforma in chiazze confuse ed indistinte. Poi che il solo buio non è sufficiente, ma occorre anche una buona trasparenza dell'aria, condizione che si realizza al massimo in prossimità dello zenit per peggiorare progressivamente allo scendere di altezza sull'orizzonte, ed in misura maggiore per i siti a bassa quota. La stima di 0,3magnitudini di assorbimento effettuata da Cinzano per un cielo al livello del mare vale solo per lo zenit, ma diventa progressivamente più penalizzante per oggetti bassi sull'orizzonte ed in presenza di polveri/umidità. Da ultimo che esistono le nebulose oscure, in questo caso "meglio tardi che mai"...

Edited by Marcopie - 3/6/2016, 17:35
 
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view post Posted on 25/8/2012, 23:43

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L'estinzione si misura in magnitudini per airmass, dove 1 airmass è lo spessore di atmosfera allo zenit. A 30° l'atmosfera ha spessore 2 arimass mentre a 3,5° ci sono quasi 15 airmass. http://en.wikipedia.org/wiki/Air_mass_(astronomy)
Se l'estinzione allo zenit è 0.2 mag (in quota) oppure 0.3-0.4 a livello del mare, queste diventano 0.4 (0.6-0.8) a 30° e 3 magnitudini (4.5-6) a 3.5°.

Non sono convinto che le luci di una nave possano rischiarare il cielo. Dovrebbero salire a qualche km di altezza per illuminarlo, ma a tale distanza sono tanto diluite da non avere effetto. Potrebbero dare fastidio solo se riflesse da strati ben più bassi e vicini, ma in questo caso la trasparenza è tale che non vale la pena osservare.

Mi sa che Andrej è un po' ottimista. E' anche vero che adesso siamo in una fase più attiva del Sole, ma questo corrisponde al momento a circa 1-2 decimi in meno rispetto a un paio di anni fa (al minimo della attività) secondo le misure fatte nelle Alpi. Del resto per avere 22 occorre buio attorno per diverse centinaia di km e temo che il cielo di Lastovo sia invece illuminato dalla costa italiana e Croata che sono più vicine (in alcune foto si vede che l'orizzonte non è nero). No, purtroppo temo che Bortle 1 non ci si in Europa.
 
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view post Posted on 26/8/2012, 07:13
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CITAZIONE (mauro_dalio @ 26/8/2012, 00:43) 
Se l'estinzione allo zenit è 0.2 mag (in quota) oppure 0.3-0.4 a livello del mare, queste diventano 0.4 (0.6-0.8) a 30° e 3 magnitudini (4.5-6) a 3.5°.

Mi sembra che torni con la stima "spannometrica" che ho fatto io, ovvero circa -2 magnitudini a 10°~15° dall'orizzonte per un sito a c.a 350mslm. La mia considerazione verteva sul fatto che di solito si ragiona (o almeno io ragionavo) su una penalizzazione di sole 0,2~0,3 magnitudini passando da un sito in quota al livello del mare, mentre questo valore aumenta drammaticamente per gli oggetti a bassa altitudine. Sulla Velo, che arriva allo zenit, una differenza di 0,2 magnitudini tra montagna e pianura è quasi inavvertibile, ma se prendiamo M8, che arriva (al meglio) a 23~24° dall'orizzonte, la penalizzazione diventa il triplo a parità di qualità del buio allo zenit. Per dire, nemmeno Stellarium tiene conto di questo fattore (e potrebbe!), finendo col confondere le idee sulla reale visibilità degli oggetti a diverse altitudini.

CITAZIONE
Non sono convinto che le luci di una nave possano rischiarare il cielo. Dovrebbero salire a qualche km di altezza per illuminarlo, ma a tale distanza sono tanto diluite da non avere effetto. Potrebbero dare fastidio solo se riflesse da strati ben più bassi e vicini, ma in questo caso la trasparenza è tale che non vale la pena osservare.

Nel caso peggiore la barca si trovava a circa 3km di distanza e ti garantisco che illuminava la montagna con una luce pari a quella della Luna al primo quarto. Vedevamo le nostre ombre stagliarsi nette sulla parete di roccia a metri di distanza... :sick:
Detto questo la "penalizzazione" era dell'ordine di frazioni di magnitudine (dai 2.6 teorici ottimali a 2.3) e dovuta ad IL locale, quindi non sugli strati alti dell'atmosfera ma sul pulviscolo/vapore di quelli bassi. Oltre a questo va detto che non c'era in genere un'unica barca, ma due o tre disposte a distanze diverse...

CITAZIONE
Mi sa che Andrej è un po' ottimista. E' anche vero che adesso siamo in una fase più attiva del Sole, ma questo corrisponde al momento a circa 1-2 decimi in meno rispetto a un paio di anni fa (al minimo della attività) secondo le misure fatte nelle Alpi.

Credo anch'io, anche se mi hanno raccontato di una notte in primavera di qualche anno fa in cui entrambe le coste erano coperte da nubi temporalesche e con l'SQM misurarono 21,95 :rolleyes: Temo però che con la crescita economica della Croazia e l'infrastrutturazione del territorio nei prossimi anni la situazione peggiorerà, anche se non in maniera drammatica.
 
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view post Posted on 26/8/2012, 08:53

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CITAZIONE (Marcopie @ 26/8/2012, 08:13) 
Nel caso peggiore la barca si trovava a circa 3km di distanza e ti garantisco che illuminava la montagna con una luce pari a quella della Luna al primo quarto. Vedevamo le nostre ombre stagliarsi nette sulla parete di roccia a metri di distanza... :sick:

Potevi puntare lo SQM sulla montagna e misurarla. Poi calcola che la quantità di luce riflessa dal cielo è 10-100 volte di meno. Così si poteva avere un'idea del contributo locale. Comunque conta fino a un certo punto sapere che senza pescherecci "sarebbe" 21.6. Se non trovano un modo per tenerli alla larga. Probabilmente non hanno realizzato la valenza economico-turistica del buio.

CITAZIONE (Marcopie @ 26/8/2012, 08:13) 
Credo anch'io, anche se mi hanno raccontato di una notte in primavera di qualche anno fa in cui entrambe le coste erano coperte da nubi temporalesche e con l'SQM misurarono 21,95 :rolleyes: Temo però che con la crescita economica della Croazia e l'infrastrutturazione del territorio nei prossimi anni la situazione peggiorerà, anche se non in maniera drammatica.

Condizioni eccezionali si realizzano talvolta a causa della nebbia. Per esempio 21.86 a Casera Razzo (io non c'ero) oppure 21.90 al Peralba (ma è durato poco).

Comunque, secondo me, il limite è che la quota è molto bassa.
 
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view post Posted on 26/8/2012, 09:44
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CITAZIONE (mauro_dalio @ 26/8/2012, 09:53) 
Probabilmente non hanno realizzato la valenza economico-turistica del buio.

Chi? I pescatori? <_<
Cmq. a questo punto l'ottimista mi sembri tu: la "valenza economico-turistica del buio" la stimerei pari a zero.
Lì c'erano condizioni quasi ottimali per qualunque astrofilo-vacanziero: temperature elevate, cielo buio, ottimo seeing, spazio a volontà, posti fantastici anche per le attività diurne con famiglia e/o consorte, prezzi più bassi di quelli italiani, eppure l'unico "astrofilo-vacanziero" lì ero io (e i due sloveni che frequentano l'isola ormai da diversi anni). :(
Estendendo il discorso mi sembra anche che, tra tutte le frequentazioni astrofile su vari forum, quelli disposti a fare "vacanze osservative" si contino sulle dita di una mano (e, per quanto mi riguarda, nemmeno con continuità)
Secondo me se riescono a collocare Lastovo sul mercato tedesco avranno qualche possibilità di vedere un po' di astrofili, altrimenti sarà l'ennesima occasione sprecata.

CITAZIONE
Comunque, secondo me, il limite è che la quota è molto bassa.

Per altri il limite delle Alpi sono le basse temperature, o l'umidità. Insomma, chi la vuole cotta, chi la vuole cruda...
Mettiamoci pure che chi si abitua ai cieli da 21,0 non ritiene si possa guadagnare poi tanto andando a 21,5 e chi osserva da cieli di 20,5 se li fa bastare ed abbiamo completato il quadro: nessuno si schioda ed il turismo astronomico non decolla, siamo troppo pochi per invertire la tendenza all'aumento dell'IL e lo saremo sempre più in futuro. Fine dei giochi. :angry:
 
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view post Posted on 26/8/2012, 10:36

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A Tivoli Farm si prenota ora per il 2014. Sarà anche Namibia, ma se Lastovo avesse offerto un cielo di 21.90 forse....
 
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view post Posted on 26/8/2012, 14:54
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A Tivoli Farm si vede il cielo dell'emisfero sud, non la "solita minestra"... :)
 
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view post Posted on 26/8/2012, 17:23
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dagli Appennini alle Alpi basta che sia BUIO

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L'esempio delle Canarie é lampante. In pochi anni l'inquinamento luminoso é aumentato nonostante le installazioni astronomiche professionali e amatoriali.

 
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