Sapete che faccio, li butto tutti in
Excel OpenOffice e ci tiro fuori un grafico.
Eccolo qui:
Non ci si capisce molto, ma i punti del grafico corrispondono ai singoli oculari.
In una prima versione avevo messo direttamente i dati relativi alle PU, ma la scala del grafico era lineare, ed i punti si ammucchiavano in prossimità dei valori bassi. Per correggere la scala ho ricalcolato le radici quadrate delle PU, ed ho ottenuta una sorta di "equispaziatura" (non chiedetemi perché l'ho fatto, non sono un matematico, vado ad istinto... l'idea era quella di tradurre in forma lineare i raddoppi di luminosità, che invece sono quadratici).
In buona sostanza, più è uniforme la distanza tra i punti, più i "salti" da un oculare all'altro sono regolari.
Questo è un criterio arbitrario, ovviamente. Per scelta personale si può decidere di concentrare la dotazione di oculari in prossimità delle focali più usate.
Comunque resta uno spunto di riflessione...
Edited by Marcopie - 13/10/2012, 16:21