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| CITAZIONE (miche58 @ 20/2/2013, 20:46) Ho appena fatto rifigurare lo specchio da 400mm F4,5 in BK7 affetto da aberrazione sferica. Pur essendo stati difficoltosi i controlli causa la dilatazione del BK7 che ha obbligato a lunghe attese per il raggiungimento dell’equilibrio termico, il risultato è stato dichiarato eccellente: lo specchio ora è stato parabolizzato e corretto al 1/6 PV (probabilmente anche oltre), anche il “criterio di Couder” riguardo il diametro del disco di Airy, ora è rispettato. Me ne sono accorto subito osservando la luna a 400 ingrandimenti di avere la sensazione di vedere particolari molto ben dettagliati che di solito non vedevo. Ho tentato di fare uno star test: ora vedo facilmente gli anelli di diffrazione nitidi e molto bene a fuoco come non avevo mai visto prima, però una cosa mi ha lasciato perplesso: in extrafocale (allontanando il focheggiatore dal secondario) a parità di corsa opposta, vedo il diametro dell’otturazione del secondario leggermente più grande rispetto in intrafocale e anche l’anello più esterno è più luminoso che in intrafocale, sintomo di una SOVRACORREZIONE SFERICA (se non erro), non so purtroppo valutarne l’entità. Ho avuto l’impressione che lo snap test sia buono: messa a fuoco netta e decisa. Leggendo in rete e in particolare sul Suiter, mi sembra di intuire che questo comportamento è tipico dello specchio che è in transitorio termico di raffreddamento! In teoria il tutto dovrebbe ritornare nella normalità (simmetria fra intrafocale e extrafocale) a specchio ad equilibrio raggiunto! Premetto che avevo lasciato tutto il giorno lo specchio in casa alla temperatura di 20 gradi centigradi, l’ho portato fuori all’aperto alle 16.30 , ho fatto lo star test dopo 4 ore circa dopo averlo anche ventilato per quasi un ora, la temperatura dell’ aria sarà stata 5 gradi centigradi circa.
Mi chiedo:
Com’è possibile che dopo 4 ore l’equilibrio non sia ancora stato raggiunto pur essendo in BK7?
E’ possibile che la stabilizzazione termica del BK7 sia talmente difficile, o addirittura impossibile da raggiungere, tanto da prevalere sulla correzione?
Come faccio a valutare se questa entità di ipotetica “sovracorrezione sferica” che ho riscontrato, rientra magari entro limiti più che accettabili di 1/4÷1/6 PV per cui trascurabile?
Il fatto di vedere facilmente gli anelli di diffrazione e avere un buon snap test, è già un buon indice sulla qualità ottica dello specchio?
Uno specchio in equilibrio termico, che sia a +20 o a -20 gradi centigradi, ha assetti di forma (contrazione- dilatazione) diversi oppure è solo durante il transitorio che ho strani tensionamenti da indurre aberrazioni?
E’ giusto il ragionamento: lo specchio in raffreddamento presenta sovracorrezione sferica e viceversa in riscaldamento sottocorrezione sferica?
Ringrazio chi è in grado di darmi delucidazioni Scusa,rispondo punto per punto, per quello che e' la mia esperienza: se nel corso della sera o notte la temperatura continua a variare potrrbbero non bastare le 4 ore solo perche' il vetro varia la forma piu lentamente della temp. esterna. Si' ,e' possibile che l'instabi.ita termica prevalga sulla correzione ottica,visto che le variazioni dilatative possono essere maggiori del quarto lambda o ancor piu del sesto L. Se le differenze delle immagini intra extra sono minime sei sicuramente nella tolleranza,se vedi le figure di S.A. sul libro del Suiter 1/3 o peggio 1/2 L sono piuttosto evidenti le differenze rispetto ad 1/4 o 1/8 come intra-extra Lo snap test molto "secco" e' indice di buona ottica anche se potresti essere appena al limite del 1/4 L o appena sotto Di regola gli errori si manifestano solo nel transitorio di temperature, per quanto ho sentito dire....spero!
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