il lightbridge 16" nasce con una ventola da 12" montata direttamente sulla cella in configurazione soffiante verso lo specchio, nulla ad estrarre lo strato limite, fondo a perto.
Fatte le doverose operazioni di smontaggio, inizio a pensare a come acclimatare l'ottica in tempi ragionevoli ed estrarre lo strato limite senza perdere dettagli.
Così ho interpellato esperti, chiesto ad amici, fatto calcoli e valutazioni... e abbiamo raggiunto 2 grandi verità:
- la ventola principale da 12cm montata solitamente sotto i diametri dal 12" in su, è montata soffiante verso lo specchio perchè è la maniera più rapida e rende una stabilità termica migliore.
- è possibile estrarre lo strato limite solamente chiudendo con un pannello il fondo della culla e aspirare l'aria dallo specchio attraverso un diaframma della dimensione dello specchio stesso ad una distanza compresa tra r/4 e r/8 (r= raggio specchio)
quindi volendo fare l'una o l'altra soluzione ho dovuto studiare un sistema che soffiasse e aspirasse aria dalla cella col minimo sforzo e numero di passaggi.
sono partito da un foglio di plastiglass (un tipo di plexiglass flessibile, forabile, che non fa setole) e ho ricalcato il fondo della culla e forato in corrispondenza dei supporti.
http://imageshack.us/photo/my-images/32/20130410160924.jpg/poi ho iniziato a studiare i flussi d'aria, la ventola soffiante deve essere la maggiore e deve essere escludibile dal circuito, posizionata in centro in quanto l'aria viene soffiata verso lo specchio e partendo dal centro è la maniera migliore per irrorarlo completamente.
Per lo strato limite il problema si complica perchè l'aria deve essere aspirata dalla superficie alluminata dello specchio, quindi cosa meglio di una corona di ventole più piccole collegate assieme e meglio ancora collegate ad un variatore di tensione che può ridurne i giri e minimizzare le vibrazioni. Ero quasi sicuro di montare 6 ventole ma andavo a forare in maniera eccessiva il pannello... poi fatti qualche calcoli sulla portanza di estrazione d'aria delle 5 ventole, dovremmo esserci ampiamente!!!
così si passa a prendere altre quote e fare altri fori.
http://imageshack.us/photo/my-images/96/20130410165244.jpg/http://imageshack.us/photo/my-images/29/20130410170954.jpg/poi ci si trova con una marea di fili e si inizia a colegarli, si valuta dove sia comodo posizionare interruttori e pomelli perchè siano comodi e intuitivi anche al buio.
e salta fuori un quesito... se si monta un dissipatore sull'integrato dell'interfaccia che diminuisce la tensione alle ventole... svilupperà calore, specialmente se lo si utilizza per molto tempo, ed estrarre lo strato limite non è una cosa da 10 min...
quindi si pensa al posizionamento e si trova una soluzione interessante.
http://imageshack.us/photo/my-images/811/20130411231039.jpg/se scalda mettiamolo fuori... foro nel plexiglass e via.
http://imageshack.us/photo/my-images/191/20130411230959.jpg/http://imageshack.us/photo/my-images/577/20130411230945.jpg/quindi in poco più che una giornatina di lavoro ci si trova in mano questo pannello montato sulla culla del 16" lightbridge... si attacca l'alimentatore da 12v e con un pò di superstizione si accende il primo interruttore... tutto ok... poi il secondo... una figata, va che ti ci puoi asciugare i capelli..
http://imageshack.us/photo/my-images/845/20130411231020.jpg/si rimonta la cella con le molle nuove e i supporti per contenerle e ridurne al massimo le oscillazioni
http://imageshack.us/photo/my-images/7/20130412000616.jpg/http://imageshack.us/photo/my-images/703/20130412000701.jpg/si nota come le ventole da strato limite vadano a pescare l'aria in maniera capillare il più esterno possibile verso il bordo dello specchio per massimizzare l'aspirazione del lato opposto, mentre la ventola di acclimatazione centrale, irrora in maniera libera tutto il fondo della cella.
per ottimizzare e creare un ricircolo d'aria sempre nuova e il più possibile in accordo con la temperatura esterna, si possono tenere accese entrambe le coppie di ventole al massimo dei giri, asportando temperatura velocemente e minimizzando l'immissione di pulviscolo e polveri nella cella.
in osservazione viene spenta la ventola principale e lasciate solo quelle da strato limite, che depotenziate a dovere col pomello del variatore dovrebbero rendere immagini migliori senza turbolenze. le vibrazioni sono pressochè nulle, in parte per le ventole che girano lentamente e in parte perchè il pannello dove sono montate non è in contatto diretto con la cella e montato con nastro biadesivo spugnoso che assorbe parte delle vibrazioni eventualmente emesse.
ora resta da fare i diaframmi per estrarre lo strato limite... della misura giusta, opachi, montati alla distanza giusta... insomma pane per un altra giornata...
cosa ne pensate di questo lavoro?