Dobsoniani

Preparazione uscita

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view post Posted on 26/7/2016, 07:46

amo il mare e la mia donna

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Sabato andrò in montagna e sarà la prima volta col dobson. Sul C11 avevo montato una fascia sul tubo e tre ventole posteriori soffianti. Al mio amico col dobson si appanna sempre il secondario , basta una fascia solo sul supporto del secondario?
Per il primario, devo mettere un pannello per coprire la cella? Ho tutto aperti dietro. Per ora soffio, non credo la temperatura scenderà troppo , avrò bisogno di rimuovere lo strato limite lo stesso? Lo specchio è quello rastremato skywatcher. Ho già preparato la motorizzazione del focheggiatore , vorrei fare un po' di alta risoluzione ad inizio notte
 
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Mystral_
view post Posted on 26/7/2016, 08:47




La condensa si forma se la superficie interessata raggiunge il punto di rugiada.
Potrebbe anche non succedere, ma basse temperature ed elevata umidità ne favoriscono il raggiungimento.

Per prevenire la condensa sul secondario, prima dell'anticondensa, possono bastare altre soluzioni,
che tra l'altro favoriscono l'aumento del contrasto e la visibilità degli oggetti deboli:
1) telo nero copritralicci che isola l'ambiente interno del tubo da quello esterno;
2) paraluce nero (leggero in poli-onda o tappetino da palestra) di lunghezza uguale al diametro dell'imboccatura del telescopio.
Queste due soluzioni mi proteggono quasi sempre il dobson dalla formazione di condensa sul secondario.

Quando l'umidità è davvero tanta, allora accendo l'anticondensa (tappetino della Kendrick).
Riguardo al "se possa bastare" una fascia sul supporto del secondario, penso che solo la sperimentazione possa dare la risposta.
Istintivamente penso che la fascia dovrebbe coprire un po' di bordo dello specchio secondario, o almeno essere ben a contatto con lo specchio secondario.
 
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view post Posted on 26/7/2016, 08:48
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Dwarf galaxy

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Stavo per risponderti ma Mistral mi ha preceduto in modo più che esauriente ;)
 
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view post Posted on 26/7/2016, 09:41

amo il mare e la mia donna

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Ma se scaldo solo un pezzi di secondario non si deforma?
 
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view post Posted on 26/7/2016, 09:58
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Dwarf galaxy

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Se si deforma vedi peggio... se si appanna non vedi
 
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view post Posted on 26/7/2016, 12:56

Spiral galaxy

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Le dritte che ti ha dato Mystral sono in genere, e proprio d'estate, risolutive al 100%, quando cioè la temperatura ambiente scende nottetempo, ma non scende con un gradiente veloce come quello di altre stagioni più fredde....

(nelle quali altre stagioni te la caveresti con l'alta risoluzione solo controllando il raffreddamento del primario e l'asportazione del suo strato limite turbolento:
www.grattavetro.it/acclimatazione-d...ioni-possibili/
www.grattavetro.it/raffreddamento-specchio-telescopio/)

L'accortezza principale per le osservazioni ad alta definizione (specie in questo periodo ed in montagna) è di tenere nel pomeriggio il dobson all'ombra ventilata in modo naturale, con temperatura che normalmente è molto prossima a quella esterna dell'inizio osservazioni (che in questo periodo sono migliori in prima serata).

Questo espediente affranca dall'uso di riscaldatori che a mio avviso sarebbero forse utili solo se tu passassi l'intera nottata ad osservare in ambiente assai umido e col secondario non isolato dall'alluminio del suo supporto.

Nel mio caso devo dire che forse in sovrappiù ho anche il secondario siliconato con tre blob di silicone che distanziano di 2mm lo specchio dal supporto, eliminando il raffreddamento dello specchio per conduzione termica proveniente dal ragno e dal supportro stesso di alluminio.

Tutto questo è quanto non mi ha mai provocato dal 2002 ad oggi (anche grazie all'aspirazione dello strato limite che però con la condensa ha poco a che fare essendo in genere in antitesi) un solo fenomeno di appannamento nel mio 360F5; e alcune volte sono rimasto l'unico operativo in serate fradicie di osservazione su erba dopo temporale.

Dal mio specifico punto di vista, coè come opinione strettamente personale tratta da sperimentazione e ricerca di soluzioni alternative alla minore entropia possibile, credo che, specie per osserevazioni ad altissimo ingrandimento sia una pessima soluzione quella sbrigativa di riscaldare/raffredare alcunchè in modo non naturale nel telescopio, visto che in genere e con la sperimentazione se ne può fare a meno.

Edited by GiulioTi - 26/7/2016, 14:18
 
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view post Posted on 26/7/2016, 16:29

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Ho fatto ora un test di temperatura , con una sonda tra lo specchio e tubo, fa 30,1 e il tubo è rimasto tutto il giorno in una veranda ventilata. Ponendo un grossa ventola soffiante in 5 minuti la temperatura è scesa di mezzo grado , poi ho spento e ora scrivo dalla riva del mare, fa troppo caldo in casa :) . mi interessa raffreddare lo specchio perché partendo da trenta arriverei in montagna con un delta notevole, di solito almeno 20°.se riesco ad abbattere di una decina di gradi in un ora solo ventilando sono contento , questa sera farò un test operativo con fascia e ventola. Da me ho umidità alla 80% e quindi certe soluzioni per ora mi servono , se poi non mi serviranno in montagna meglio. Farò anche una prova di inversione della ventola per vedere se aspirando migliora. Ci sono ventole che cambiano verso?
 
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Mystral_
view post Posted on 26/7/2016, 17:52




CITAZIONE
Da me ho umidità alla 80% e quindi certe soluzioni per ora mi servono

In verità non è detto. L'ultima volta che ho acceso l'anticondensa perché mi sembrava che iniziasse a condensare, mi sono poi accorto che ero nel bel mezzo della foschia (il fascio della torcetta non lasciava dubbi, sembrava una spada laser!! :D ).

CITAZIONE
Ma se scaldo solo un pezzo di secondario non si deforma?

Partendo dal principio fisico che ad ogni temperatura corrisponde una certa entità di dilatazione termica,
è evidente che parti diverse sottoposte a temperature diverse avranno dilatazioni differenti.
Questo si realizza anche quando mettiamo una fascia anticondensa attorno all'obiettivo di un rifrattore o alla lastra di un catadiottrico:
le parti di vetro più vicine alla cella a contatto con l'anticondensa saranno più calde di quelle messe al centro dell'ottica:
ci sarà un allontanamento dalla figura ideale, ma magari non in modo tale da inficiare pesantemente l'immagine (non sono in grado di utilizzare una matematica che ti possa calcolare quanto degradi dell'immagine),
soprattutto se il riscaldamento è limitato ad appena quanto basta a far evaporare la condensa.

Il secondario normalmente è incollato da tre/quattro gocce di silicone al portasecondario che lasciano 2mm tra i due per evitare tensionamenti che ne possano degradare l'immagine.
Se si scalda solo il portasecondario, mi chiedo come questo calore possa essere trasmesso allo specchio del secondario, visto che tende a sfuggire verso l'alto;
io ho un tappetino riscaldante staccato di 3 mm dal secondario e mi è capitato che le prime volte non mi eliminava la condensa perché il calore sfuggiva, appunto, verso l'alto a causa di questo spazio di 3 mm;
ho risolto con del nastro adesivo da elettricisti chiudendo tutto il bordo tra i due, creando una camera chiusa che intrappola l'aria calda, e forse mi scalda in modo più uniforme lo specchio secondario (questo è quello che spero, ma magari mi illudo).

Se metti la fascia tutto attorno al secondario, come fa Mauro DaLio, magari ti troveresti in una situazione un po' simile a quella del succitato rifrattore.
Altra informazione, la tendenza a formare la condensa dipende anche da quanto sporco è lo specchio (cioè da quanti centri di condensazione sono presenti);
lavare periodicamente il secondario, come fa Zanzao*, permette anche quello di prevenire la condensa.
*Io invece cerco di tenerlo pulito, tenendolo dentro un contenitore che lo protegga dalla povere esterna quando il dob non è in uso.

Comunque torno a consigliarti fortemente le soluzioni 1) e 2) che ho scritto sopra,
e solo successivamente se vedi che si forma condensa avvolgere poi il secondario con la fascia (in 10 minuti dovrebbe eliminartela tutta)
 
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view post Posted on 27/7/2016, 08:01

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Ho provato questa notte solo con un pezzetto di fascia intorno al porta secondario e funziona forse anche troppo , con tutto il tubo zuppo il secondario era perfetto, alitandoci sopra a fine sessione si è appannato e subito asciugato.quindi ora il problema è attenuare la temperatura. Per la ventola è tutta un altra cosa, una sola non ci va, sporge troppo , per via della vite che tiene il primario e non posso appoggiare il tubo in terra. C'è la predisposizione per tre ventole laterali , qualcuno ha già adottato questa soluzione?
 
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view post Posted on 27/7/2016, 08:52
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Ma costruire un semplice paraluce come già suggerito? ...io ho il tappetino sul secondario ma non ho ricordi di averlo mai acceso, se ce umidità monto 50 cm di paraluce e questo è più che sufficiente. Ho fatto serate in cui il dobson era perfettamente operativo ma avevo le pozze d'acqua sul tavolino <_<
 
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view post Posted on 27/7/2016, 10:23

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Si la fascia la avevo a casa il tappetino lo devo comprare .
 
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view post Posted on 27/7/2016, 11:03
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CITAZIONE (cristiano c. @ 27/7/2016, 11:23) 
Si la fascia la avevo a casa il tappetino lo devo comprare .

Un attimo, non fraintendiamo, io per tappetino intendo la resistenza che sembra un tappetino da incollare al secondario... quello è il tappetino che non ho praticamente mai usato. Se tu intendi comprare un tappetino da palestra per costruirti il paraluce allora d'accordo! Valuta anche il polionda che è più leggero.... io in passato avevo usato due pezzi di polionda attaccati col velcro adesivo... veloce e funzionale ;)
 
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view post Posted on 27/7/2016, 12:46

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Concordo con le soluzioni 1 e 2 di Mystral, sottolineate anche dall'ottimo consiglio di Jach Blak di mettere il telo al traliccio, ed "attorno al collo" del dob un semplice ed isolante tappetino da palestra, e preferibilmente (almeno agli inzi dell tua attività), dimenticare le fasce scaldanti per lasciarle come ultima chance dopo tua propria sperimentazione "dal vivo" nella ricerca di una più semplice soluzione "dobsoniana".

Avrai già capito che in genere noi dobsoniani siamo propensi allo studio delle soluzioni con la "minore entropia" possibile, cioè massima efficienza al più basso livello tecnologico possibile, che ben si associa alla semplicità spartana ed intrinseca di questo genere di telescopi.

Solo in casi eccezionali di lunghissime osservazioni in ambienti climaticamente inadeguati, e con scarso isolamento delle ottiche si giustificherebbero sbrigative tecnologie riscaldanti che quasi sempre esagerano negli effetti portando con sè deformazioni e conseguenti rogne ottiche, e che obbligano pure a dotarsi di adeguata alimentazione elettrica "sul campo".
 
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view post Posted on 27/7/2016, 13:18

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Capisco benissimo il discorso e portarsi appresso le batterie non è certo una passeggiata. Ritornando al discorso tappetino , si incolla tra secondario e supporto? Devo scollare il secondario? Non è un problema , giusto per capire. Comunque per sabato sono quasi apposto . nessuno ha il tele come il mio?
 
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view post Posted on 27/7/2016, 19:21

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No. E' trutto molto più semplice e scarsamente tecnologico: Il tappetino paraluse e anticondensa spesso 8mm di tipo da ginnastica a terra in palestra, si avvolge attorno al tubo e si fissa per l'osservazione con un elastico da bagagliera o altro sistema.

Vedi quì un esempio di principio di funzionamento meno performante perchè spesso solo 3mm, cioè meno dei tappertini da palestra, e sicuramente più costoso di quanto spenderesti al Decathlon per comprarne uno da utilizzare sul tuo dob senza nemmeno tagliarlo:

http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=15&t=8091#p86787

la sua estensione che vada almeno 25 o 30 cm oltre l'apertura del tubo è una garanzia contro l'appannamento dovuto alla umidità ambiente ma anche e soprattutto all'indesiderato raffreddamento (e appannamento) del secondario per conduzione termica del suo supporto e del ragno metallici.
 
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