In questi giorni di tarda estate, la osservazione astronomica in riva ai fiumi o al mare è assai ardua per via della enorme umidità che condensa bagnando ogni cosa non appena la temperatura ambiente scede di solo qualche grado.
Ad esempio, se guardo la temperatura di Ravenna, (
www.meteosystem.com/wlip/marinadiravenna/index.php ),
vedo che l'umidità è all'84% con temperatura ambiente di 22,8°C, la quale è molto vicina
al "Dew point" (punto di rugiada) che è a 19.4°, e rappresenta quella temperatura alla quale l'umidità comincia condensare bagnando ogni cosa, già prima di percepirla visivamente sotto forma di foschia e nebbia.
E in questi periodi non più estivi, quella temperatura di 19.4° si verifica poco dopo il tramonto, non appena la temperatura ambiente scende di soli 3,4 gradi (22,8-19,4), portando acqua su qualunque cosa fino al mattino
Quindi in questi giorni estremi è difficile proteggere le ottiche dall'appannamento, sia che si tratti di rifrattori che riflettori.
Servono in prima battuta il telo per i telescopi a traliccio; dei paraluce belli lunghi (tappetino da palestra) da mettere attorno al telescopio a proteggere il scondario, e altri da mettere ai cercatori (otttici o telrad e/o quikfinder che siano).
Finita la ossevazione lasci asciugare le ottiche eventualmente umide, o le investi con il soffio di aria calda della ventilazione dell'auto. La condensa è acqua distillata, quindi non contiene sali e nell'evaporare non lascia incrostazioni.
Le resistenze anticondensa sono utili quando non si riesce diversamente a rimanere esenti da condensa nonostante i paraluce e l'isolamento del secondario dal suo supporto di alluminio che gli porta il freddo per conduzione.
Ma quelle resistenze sono un vero controsenso ottico, perchè noi astrofili facciamo di tutto per mantenere gli specchi alla temperatura ambiente per aumentare le prestazioni ottiche, e poi andiamo a scaldare quelle ottiche perchè si asciughino però deformandosi e introducendo aberrazioni di astigmatismo e di sferica.
Secondo me in questi periodi sarebbe meglio dotarsi di paraluce e isolamento ottimali, stando in pianura o scegliere la montagna, e smettere di osserevare quando si percepisca un disagio importante.
P.S. Il cercatore è comunque necessario per mantenere il senso critico che ci fa capire se il Go-To (complicazione tecnologica utile ma sofisticata) funziona bene o no.
Edited by GiulioTi - 15/9/2021, 17:34