Dobsoniani

Cosa mi attende questo inverno

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view post Posted on 22/8/2018, 12:42
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Open cluster

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Ciao a tutti.
Ho letto un po di queste problematiche termiche,ma ci ho Capito poco ( strato limite?
Cos è?) quindi cosa mi devo aspettare questo inverno
Ghiaccio e umidità di sicuro
Ma che conseguenze avranno sul osservazione? Fino a che temperatura del aria si può continuare ad osservare? Mi sembra di capire che primario non ghiaccia.. ma tutto il resto si.
Per ora mi fermo con le domande ma se potete darmi un quadro generale per non trovarmi impreparato i mesi passano in fretta e inverno fa presto arrivare.
Grazie
 
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view post Posted on 22/8/2018, 16:59
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Spiral galaxy

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Semplificando al massimo:

Maggiore è la differenza di temperatura tra l'ottica (specchi in questo caso) e l'ambiente esterno e più vedrai male: in pratica lo specchio primario tende ad essere sempre più caldo dell'aria circostante e questo provoca una risalita di aria calda dentro al tubo che deturpa le immagini.

Questa cosa è maggiormente visibile in inverno quando la temperatura esterna può scendere a valori molto bassi mentre lo strumento se si tiene in casa potrà essere a circa 20° mentre se si tiene in un garage non riscaldato potrà essere sui 10°: chiaramente in questo secondo caso sarà molto più facile raggiungere l'equilibrio termico (lasciando fuori lo strumento a raffreddarsi per un tempo sufficiente magari aiutandosi con ventole).

Ti consiglio di leggerti tutti i messaggi di questa sezione e i link dentro di essi in modo da farti "una cultura" su questo argomento che è di fondamentale importanza per far rendere al massimo il proprio strumento
 
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view post Posted on 22/8/2018, 17:57
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Open cluster

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Ok allora riprendo in mano tutti i post sul argomento e vedo di capirne qualcosa😰
 
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view post Posted on 23/8/2018, 07:24
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Mammifero Bipede

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Semplificando molto lo "strato limite" è lo strato di aria direttamente a contatto con la superficie dello specchio primario. Se lo specchio è più caldo dell'ambiente circostante trasferisce calore a questo strato innescando turbolenze. Un po' come il fondo di una pentola piena d'acqua quando si accende il gas. Queste turbolenze in passato venivano attribuite al 'cattivo seeing', creando l'errata interpretazione che i grossi specchi fossero più sensibili alla turbolenza atmosferica, quando invece il problema consiste nel calore trattenuto dalla massa di vetro che viene lentamente rilasciato.
Esiste un'altra tipologia di 'problematiche termiche' legate agli ambienti in prossimità, p.e. colonne d'aria calda (e turbolenta) prodotte da caldaie e caminetti degli edifici circostanti (se si osserva da centri abitati). Anche questi in passato sono stati scambiati per 'cattivo seeing', quando invece basta spostarsi di poche centinaia di metri per annullarli completamente.
 
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view post Posted on 23/8/2018, 08:05
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Open cluster

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Grazie ancora delle risposte ieri sera,ho fatto ore piccole a leggere tutti i post con i vari link. Ho trovato il video dove si vedevano queste corrente di aria sopra lo specchio e vari modi di accelerare il processo. Tra cui con ventola che fortunatamente il mio dob gia possiede💪💪 per ora non la tocco (soffia aria dal basso verso lo specchio) ma ho letto che alcuni la girano (aspira aria dallo specchio e la butta fuori sotto).
Pareri su questa modifica?
Io osservo da un marciapiede in cemento, per lo più, quindi penso piu caldo del aria.
 
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view post Posted on 23/8/2018, 08:41
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Mammifero Bipede

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CITAZIONE
Io osservo da un marciapiede in cemento, per lo più, quindi penso piu caldo del aria.

Le superfici erbose accumulano meno calore del cemento. Se vedi che hai spesso problemi di immagini turbolente prova a cambiare sito. Cmq. con l'esperienza si impara a distinguere la turbolenza atmosferica da quella locale, semplicemente osservando una stella brillante sfocata.
 
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view post Posted on 23/8/2018, 17:18

Spiral galaxy

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Fra il soffiare l'aria da dietro o l''aspirarla, è più favorevole aspirarla, perchè "risucchia " l'aria calda tigliendola dal percorso ottico.

Questo stratagemma, attuato nel modo che incidentalmente ho descritto anche quì:
www.grattavetro.it/acclimatazione-...ioni-possibili/

in pratica è come se "pettinasse" il flusso turbolento rendendolo trasparente , e permettendo di osservare bene anche se la temperatura ambiente non viene raggiunta, ma solo avvicinata a pochi gradi di differenza.

In quel sito , tanto per documentarti, se vuoi, troverai anche un altro articolo dal titolo "Raffreddamento specchio telescopio"

(L'azione di aspirazione dello strato limite turbolento, di fatto lo rende laminare trasparente, anche se l'acclimatazione del primario è ancora distante 2 o 3 gradi dalla temperatura ambiente.
La prova della validità si riscontra semplicemente in quel caso, spegnendo la ventola con immediata scomparsa all'oculare della tacca di diffrazione di uno star test riassorbita dalla turbolenza, per tornare visibile riaccendendola).

Edited by GiulioTi - 11/4/2021, 13:50
 
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view post Posted on 23/8/2018, 18:54
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Open cluster

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Rimpiango il rifrattore😥
No scherzo ma non immaginavo di andare in contro a così tante variabili, comunque ho letto il link e complimenti, chiaro e ben fatto e come in ogni ambito solo la passione è l energia che fa arrivare così avanti.
Sono ancora agli esordi, perciò il mio stupore per quello che riesco a vedere non mi fa notare eventuali difetti, ma appena possibile provo fare star-test(o almeno ci provo) chissa seche riesco a aumentare il senso critico😂
 
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view post Posted on 25/8/2018, 08:43
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Hai un GSO 300 a quanto vedo, l'ho avuto anche io diversi anni fa. E' un'ottica già di una certa dimensione, ma riesce ancora a raffreddarsi abbastanza bene da sola. Di solito lo mettevo fuori casa già verso l'ora di cena e, con la ventolina accesa, dopo un'ora e mezza era più che pronto (te ne accorgi subito, quando sfochi un po' una stella in intrafocale e vedo gli anelli, questo sono ben delineati e "tranquilli").
 
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view post Posted on 25/8/2018, 09:46
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Grazie a tutti per le risposte
 
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view post Posted on 25/8/2018, 10:08
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O anche te ne accorgi guardando le stelle a fuoco a 200x: se sono soft, "soffuse" significa che sei fuori equilibrio termico, se invece sono belle nette, pulite o addirittura vedi la centrica allora sei ok
 
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view post Posted on 9/9/2018, 07:30
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Open cluster

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Ritorno su questo argomento.
Ieri sera (serata fantastica, si vedeva via lattea fin quasi orizzonte) ero sul delta del Po a pescare ed è venuto un mio amico a trovarmi con il suo tele un (200 go to).
Beh dopo circa un ora l umidità era ovunque
Il cercatore praticamente inutilizzabile e qui la prima mia domanda se con il go to i cercatore è cmq superfluo sul mio dob è indispensabile come posso fare?
Asciugho lente con uno straccio o quei anticondensa sono l unica soluzione valida?
Seconda domanda finita l osservazione tutto è praticamente bagnato quali accorgimenti prendete per non lasciare troppa umidità finita l'osservazione.
Non so se sono stato chiaro, sono confuso dalla nottata in tenda😰
 
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view post Posted on 9/9/2018, 10:27

Spiral galaxy

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In questi giorni di tarda estate, la osservazione astronomica in riva ai fiumi o al mare è assai ardua per via della enorme umidità che condensa bagnando ogni cosa non appena la temperatura ambiente scede di solo qualche grado.

Ad esempio, se guardo la temperatura di Ravenna, ( www.meteosystem.com/wlip/marinadiravenna/index.php ),
vedo che l'umidità è all'84% con temperatura ambiente di 22,8°C, la quale è molto vicina al "Dew point" (punto di rugiada) che è a 19.4°, e rappresenta quella temperatura alla quale l'umidità comincia condensare bagnando ogni cosa, già prima di percepirla visivamente sotto forma di foschia e nebbia.

E in questi periodi non più estivi, quella temperatura di 19.4° si verifica poco dopo il tramonto, non appena la temperatura ambiente scende di soli 3,4 gradi (22,8-19,4), portando acqua su qualunque cosa fino al mattino

Quindi in questi giorni estremi è difficile proteggere le ottiche dall'appannamento, sia che si tratti di rifrattori che riflettori.

Servono in prima battuta il telo per i telescopi a traliccio; dei paraluce belli lunghi (tappetino da palestra) da mettere attorno al telescopio a proteggere il scondario, e altri da mettere ai cercatori (otttici o telrad e/o quikfinder che siano).

Finita la ossevazione lasci asciugare le ottiche eventualmente umide, o le investi con il soffio di aria calda della ventilazione dell'auto. La condensa è acqua distillata, quindi non contiene sali e nell'evaporare non lascia incrostazioni.

Le resistenze anticondensa sono utili quando non si riesce diversamente a rimanere esenti da condensa nonostante i paraluce e l'isolamento del secondario dal suo supporto di alluminio che gli porta il freddo per conduzione.

Ma quelle resistenze sono un vero controsenso ottico, perchè noi astrofili facciamo di tutto per mantenere gli specchi alla temperatura ambiente per aumentare le prestazioni ottiche, e poi andiamo a scaldare quelle ottiche perchè si asciughino però deformandosi e introducendo aberrazioni di astigmatismo e di sferica.

Secondo me in questi periodi sarebbe meglio dotarsi di paraluce e isolamento ottimali, stando in pianura o scegliere la montagna, e smettere di osserevare quando si percepisca un disagio importante.

P.S. Il cercatore è comunque necessario per mantenere il senso critico che ci fa capire se il Go-To (complicazione tecnologica utile ma sofisticata) funziona bene o no.

Edited by GiulioTi - 15/9/2021, 17:34
 
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view post Posted on 9/9/2018, 18:33
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Domanda, come si fa a conoscere punto di rugiada? Ho trovato un grafico su wikipedia asse temperatura aria,
asse temperatura di rugiada e diverse linee diagonali date da umidità relativa.
è uno schema corretto?
Beh ho capito che è un gioco di equilibrio e di compromessi non esiste soluzione unica per tutti i problemi e ogni soluzione crea a sua volta un nuovo problema piu o meno influente, provero isolare cercatore con pannelli isolanti vedo se nel edilizia c è qualcosa di piu performante rispetto al tappetino palestra ad un prezzo accettabile e faro tutte le prove del caso.
 
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view post Posted on 9/9/2018, 20:38
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Globular cluster

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Ciao Marco: io per il cercatore lascio sempre il tappo e lo tolgo solo al momento che mi serve e subito lo rimetto (basta solo appoggiarlo ) e non ho mai avuto problemi una volta che ti sei abituato diventa una cosa automatica.Per il resto ho avuto problemi in passato ma ora risolti con paraluce e se non basta con resistenza sul secondario.
Quello che dice GiolioTi sul secondario è giusto e sono pienamente d'accordo, ma sai con uno specchio (che non si può asciugare con un fazzoletto) pieno di umidità hai terminato la sessione osservativa. Ecco allora che una piccola resistenza che ti tiene in equilibrio un po' più su del fatidico punto di rugiada ti salva la serata, specie a noi che abitiamo in pianura vicino a Venezia.
 
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