CITAZIONE (GiulioTi @ 30/5/2020, 23:35)
Trovo interessante il vostro percorso, ma strana la vostra inversione della sequenza costruttiva standard, che normalmente inizia con la realizzazione dello specchio primario.
Un primario diametro 800mm con rapporto focale 3,3 ha una profondità di freccia centrale nel vetro di 15,17mm. Quindi la strada del partire con un menisco è sicuramente la più semplice, perchè evita di dover asportare per abrasione quella grande quantità di vetro, per raggiungere quella grande profondità.
Una volta realizzato il menisco (che leggo da altre realizzazioni, riuscirebbe con superficie riflettente più omogenea se fatta rammollire appoggiandosi direttamente su uno stampo guida convesso) resta la terribile parabolizzazione della enorme quantità di 21,8 micron di svasatura al bordo rispetto al centro...
Si tratta di sagomare un pendìo di ben 2180 nanometri di vetro, secondo la progressione parabolica dell'altezza media di igni zona, al quadrato e poi divisa per i 5280 mm del Raggio di curvatura di un 800 F3,3.
Realizzare una curvatura così pronunciata, cioè con un gradiente così ripido, rispettando le solite ristrette tolleranze di lavorazione di 68,75 nanometri, è una impresa titanica che supera come tempi e impegno, di gran lunga le difficoltà di realizzazione di qualsiasi struttura anche super tecnologica.
Lo specchio primario normalmente viene realizzato per primo, perchè è la parte di più difficile realizzazione, e pertanto per la sua (in questo caso) estremamente impegnativa realizzazione potrebbe pure essere in grado di rischiare di condizionare pesantemente la nascita dello stesso telescopio.
Certamente con buona volontà e determinazione si può tutto. E per questo vi meritate fiducia e i migliori auguri.
P.S. Ho avvisato direttamente admin di Grattavetro per la tua rchiesta.
Ciao Giulio, grazie degli auguri e per aver avvisato l'admin.
Mi ritrovo spesso con l'osservazione riguardante l'ordine "invertito" - e' stata una scelta specifica e a tratti impopolare anche all'interno del gruppo.
Per far meglio comprendere la scelta parto da un'osservazione e vediamo se trova riscontro.
Nel mondo sono pochissimi -se non solitari- gli esempi di telescopi amatoriali e semi-amatoriali di grandi dimensioni (diciamo sopra i 600mm?) che hanno una struttura in grado di fare adeguato inseguimento e astrofotografia.
Piu' si cresce col diametro, maggiori sono le problematiche relative all'inseguimento. Per diametri piu' contenuti la montatura equatoriale unita magari al guiding) aiuta a portare a casa nobili risultati - oltre un certo diametro la meccanica diventa sempre piu' complessa al punto in cui una equatoriale dimenta mastodontica e solo per postazione fissa.
L'inversione quindi c'e' ma riguarda la complessita' tra ottica e montatura - con cio' non intendendo per certo che l'ottica diventi facile, piuttosto, la meccanica diventa comparabilmente piu' ardua da ottenere.
La popolarita' del Dobson non e' forse legata ad un approccio radicalmente diverso in cu si abbandonano le velleita' fotografiche? Il Dobson qualcuno lo puo' vedere come 'semplice' ma che invece altro non e' che 'specializzato' -set-up veloce, trasportabile e visuale.
CITAZIONE (mauro_dalio @ 31/5/2020, 10:21)
Vedo che hai fatto calcoli FEM per la struttura. Se provi a farli per il menisco da 800 mm spessore 25 ipotizzando forze di contatto con una componente casuale di attrito pari a un coefficiente di attrito ottimistico di 0.1 vedrai che è impossibile mantenere deformazioni accettabili per lo specchio.
Ciao Mauro,
la tua e' una predizione o una constatazione? Se hai gia' fatto una FEM su menischi simili sono ben lieto di prenderne visione se vuoi condividere. Per quali inclinazioni e con che tipo di supporto laterale?
CITAZIONE (mirkobiker @ 31/5/2020, 10:39)
che dire ragazzi… auguri per il progetto e complimenti per il coraggio!!!
Grazie per il supporto Mirko