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| Determinare il tempo fra due alluminature non è facile, e sembra perfino cosa segretissima.
Nel leggere quà e là su studi sulla loro perdita di riflettenza, si trova che i telescopi in cupola degli osservatori, sono ri alluminati ogni 2 anni, e che il degrado di una superficie di quei telescopi è quantizzato in una perdita dello 0,9% annuale.
Se fosse realmente così, il degrado decennale di una alluminatura Enhanced originariamente del 95%, in un telescopio amatoriale la porterebbe almeno all'85%, senza tenere conto di altri danni permanenti, o sporcizia appiccicata alla superficie.
C'è da dire che osservando amatorialmente, è probabile che di quel degrado uno non se ne accorga nemmeno, perchè è impossibile fare un confronto diretto. Idem nello star test.
Ragione per la quale direi che se l'astrofilo è desideroso di spremete al massimo il telescopio, lo specchio andrebbe lavato ogni due anni, tanto più, quanto più sono l'uso e il grado di polvere sollevata intorno al dobson nel camminarci intorno, impastata con la condensa e seccata sulla superficie.
Passando i polpastrelli sopra la superfice in lavaggio sotto la doccetta, di un primario usato per quel periodo, è facile sentire che non è perfettamente liscia fino a rammollimento della polvere impastata. E questo toglie contrasto allo star test allargando la centrica su uno a due anelli sterni a ridurre la puntiformità stellare.
Dopo lavaggio e prima di rialluminare è sempre meglio guardare controluce l'alluminatura, non badando ai "pin holes" fisiologici del processo di deposizione, ma a eventuali differenze fra la superficie esposta e quella che sta sotto i fermi sulla circonferenza. Ma attenzione che si potrebbero vedere obbrori di nuvolaglie chiaro-scure proprie di una alluminatura mal fatta già in origine
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