Dobsoniani

probema (strano) di collimazione

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view post Posted on 12/1/2022, 10:44
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Lorenzo Burti

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CITAZIONE (Marcopie @ 11/1/2022, 16:49) 
CITAZIONE (lburti @ 11/1/2022, 16:31) 
Mi confermì che collimi il secondario con lo star test?

No.
Collimo prima col laser, che gli da una sgrezzata di massima: riflesso del secondario sul primario, poi riflesso del primario sul secondario (li porto a combaciare). A questo punto, solo se è il caso (seeing ottimo e pianeti in posizione utile), rifinisco la collimazione con piccoli tocchi al secondario.
Considera che il mio strumento ultraleggero flette scendendo sull'orizzonte, quindi se sto osservando un pianeta relativamente basso devo rifare la collimazione (sempre prima laser, poi startest).

allora avevo capito bene che nel messaggio sullo star test hai scritto viti del 'secondario' per una svista

CITAZIONE (marcosf @ 11/1/2022, 17:11) 
io mi starei !!!

Anche io
 
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view post Posted on 12/1/2022, 16:54
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Mammifero Bipede

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CITAZIONE (lburti @ 12/1/2022, 10:44) 
allora avevo capito bene che nel messaggio sullo star test hai scritto viti del 'secondario' per una svista

Nessuna 'svista', quello che ho scritto è questo:
CITAZIONE
La collimazione di fino (star-test) si fa sempre con un oculare ad alto ingrandimento, osservando una stella leggermente fuori fuoco ed agendo sulle viti del secondario.

"di fino" sta a significare che prima effettuo una collimazione grossolana, poi, se necessario, la vado a migliorare.

Visto che questa conversazione si dilunga entro maggiormente nello specifico.
Lo sweet-spot del mio strumento (12" F/5) misura c.a 2,2mm, pari a 0,085°
(per i calcoli ho fatto riferimento a queste formule)
Il campo visivo totale del mio oculare più corto (ES4,7mm 82°), su tale strumento, è pari a 0,257° (dato ricavato dal planetario Stellarium, nella modalità oculari), che corrisponde a circa il triplo del valore dello sweet-spot.
In questo senso 'collimare' equivale a centrare un tondo di c.a 2,2mm (lo sweet-spot) in un cerchio di c.a 6,6mm (il diaframma di campo dell'oculare). Con il mio metodo spartano (ma rapido) di collimazione col laser (coincidenza del doppio riflesso) ottengo un centraggio di massima, ma non precisissimo. In pratica riesco a far coincidere sweet-spot e diaframma di campo abbastanza da trovare lo sweet spot nel campo visivo, ma non abbastanza da averlo esattamente al centro. Questo significa che posso spostare l'oggetto (pianeta) nel campo finché non individuo il punto ottimale (massima nitidezza), ma se questo punto ottimale rimane troppo lontano dal centro del campo non ho più il tempo di far 'scorrere' l'oggetto attraverso il campo visivo per osservarlo con comodità in assenza di inseguimento.
In quel caso punto una stella 'brillante-ma-non-troppo' in prossimità e la utilizzo per perfezionare la collimazione per mezzo dello Star Test, e lo faccio agendo unicamente sui pomellini di registro dello specchio secondario.

Edited by Marcopie - 12/1/2022, 18:24
 
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view post Posted on 12/1/2022, 17:05

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Cos’è lo sweet spot?
 
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view post Posted on 12/1/2022, 17:32
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è il campo corretto dal (dalla) coma:

#entry441103355
 
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view post Posted on 12/1/2022, 19:03
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Bright nebula

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CITAZIONE (Marcopie @ 12/1/2022, 16:54) 
CITAZIONE (lburti @ 12/1/2022, 10:44) 
allora avevo capito bene che nel messaggio sullo star test hai scritto viti del 'secondario' per una svista

Nessuna 'svista', quello che ho scritto è questo:
CITAZIONE
La collimazione di fino (star-test) si fa sempre con un oculare ad alto ingrandimento, osservando una stella leggermente fuori fuoco ed agendo sulle viti del secondario.

"di fino" sta a significare che prima effettuo una collimazione grossolana, poi, se necessario, la vado a migliorare.

Visto che questa conversazione si dilunga entro maggiormente nello specifico.
Lo sweet-spot del mio strumento (12" F/5) misura c.a 2,2mm, pari a 0,085°
(per i calcoli ho fatto riferimento a queste formule)
Il campo visivo totale del mio oculare più corto (ES4,7mm 82°), su tale strumento, è pari a 0,257° (dato ricavato dal planetario Stellarium, nella modalità oculari), che corrisponde a circa il triplo del valore dello sweet-spot.
In questo senso 'collimare' equivale a centrare un tondo di c.a 2,2mm (lo sweet-spot) in un cerchio di c.a 6,6mm (il diaframma di campo dell'oculare). Con il mio metodo spartano (ma rapido) di collimazione col laser (coincidenza del doppio riflesso) ottengo un centraggio di massima, ma non precisissimo. In pratica riesco a far coincidere sweet-spot e diaframma di campo abbastanza da trovare lo sweet spot nel campo visivo, ma non abbastanza da averlo esattamente al centro. Questo significa che posso spostare l'oggetto (pianeta) nel campo finché non individuo il punto ottimale (massima nitidezza), ma se questo punto ottimale rimane troppo lontano dal centro del campo non ho più il tempo di far 'scorrere' l'oggetto attraverso il campo visivo per osservarlo con comodità in assenza di inseguimento.
In quel caso punto una stella 'brillante-ma-non-troppo' in prossimità e la utilizzo per perfezionare la collimazione per mezzo dello Star Test, e lo faccio agendo unicamente sui pomellini di registro dello specchio secondario.

Scusa Marcopie ma da quando seguo questa discussione ho anche io una gran confusione in testa.. Perché il secondario??
 
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view post Posted on 12/1/2022, 20:38
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Lorenzo Burti

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Mi associo a Moreno. Se non è una svista per me è una novità assoluta perché ho sempre trovato che lo star test implica agire sul primario una volta che il secondario sia certamente centrato sullo sweet spot. E non ho mai provato ad agire sul secondario durante lo star test. Non ho con me il tele ma appena posso provo subito. Ci dici qualcosa in più?
 
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view post Posted on 12/1/2022, 21:08
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Lorenzo Burti

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...cioè sul campo fai lo star test sul primario, sul secondario, o su entrambi? E in questo terzo caso come distingui l'aberrazione da correggere sul primario da quella da correggere sul secondario? Ci incuriosisci molto perché anche la bibbia di Suiter non parla di secondario durante lo star test a meno di una mia svista madornale. E sul web immettendo "star testing secondary mirror' in effetti c'è chi lo fa, anzi dice che è ciò che proprio si fa con i catadiottrici.
 
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view post Posted on 12/1/2022, 21:11

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io sono ignorante in materia e non posso aggiungere nulla in questa discussione se non sottolineare come l'inizio di questa discussione derivava dal disaccordo tra la collimazione ottenuta tramite tappo e tramite il laser.
ho capito che il problema era il secondario e che aggiustando questo (il secondario cioè) i due tipi di collimazione coincidono quasi perfettamente
quindi anche il secondario ha un ruolo nel centraggio del fascio di luce portato sull'oculare.
mia (del tutto) inqualificata ipotesi è che il tappo forato, non avendo spessore, si comporta alla luce in maniera diversa rispetto a un oculare che avendo una sua lunghezza focale ha un suo proprio allineamento al secondario
perdonatemi, molto verosimilmente, non so quel che dico
 
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view post Posted on 13/1/2022, 15:57
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Alla fine ne è uscita una risposta talmente lunga ed esaustiva che ne ho fatto un post a se stante.
Se vi va continuiamo di là.
 
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view post Posted on 14/1/2022, 05:35
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Lorenzo Burti

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CITAZIONE (Marcopie @ 13/1/2022, 15:57) 
Alla fine ne è uscita una risposta talmente lunga ed esaustiva che ne ho fatto un post a se stante.
Se vi va continuiamo di là.

...non vi menzioni ciò che ho chiesto sullo star test agendo sulle viti del secondario
 
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view post Posted on 14/1/2022, 18:35
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CITAZIONE (lburti @ 14/1/2022, 05:35) 
...non vi menzioni ciò che ho chiesto sullo star test agendo sulle viti del secondario

Lorenzo, stavo per risponderti male quando ho compreso che stiamo usando il termine 'Star-test' in modi diversi.
Provo a riformulare la mia affermazione.
Per 'Star-Test' intendo l'osservazione di una stella ad elevati ingrandimenti, sia a fuoco che (soprattutto) fuori fuoco.
Non intendo, discutendo di collimazione, uno star-test completo per analizzare la qualità delle ottiche, che rimane quella che è, nel bene e nel male. Non vado a cercare aberrazioni ottiche, tranne una: la coma.
Quando sfochiamo leggermente un'immagine stellare ottieniamo una forma a ciambella.
Questa forma è notevolmente sensibile allo scostamento dall'asse ottico, molto più dell'immagine stellare a fuoco.
Sfocando leggermente una stella lontana dall'asse ottico si ottiene una ciambella deformata, con il foro centrale più vicino ad una delle due estremità.
In un telescopio collimato si osserverà qualcosa del genere:

Star-Test_Collimazione

(l'area tratteggiata in giallo individua lo Sweet-Spot, che ovviamente non è visibile...)

In un telescopio non collimato si osserverà qualcosa di simile a questo:

Star-Test_Collimazione_2

Il problema, in quest'ultimo caso, consiste unicamente nel riportare lo Sweet-Spot al centro del campo dell'oculare, e questo può essere effettuato molto scomodamente agendo sui pomelli di regolazione del primario, oppure più comodamente lavorando sui pomelli di regolazione dello specchio secondario mentre si osserva all'oculare la stella di riferimento.
Riassumendo, per ottenere la perfetta collimazione è sufficiente realizzare la condizione che la 'ciambella' di sfocatura sia il più regolare possibile al centro del campo osservato. ;)

Edited by Marcopie - 14/1/2022, 23:17
 
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view post Posted on 14/1/2022, 21:25

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Mi sorge subito una domanda come si usa invece lo star test per valutare la qualità delle ottiche?
PS il disegno é bellissimo ed è (per me ) il primo che vedo che sia facile da capire
 
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view post Posted on 14/1/2022, 23:10
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CITAZIONE (marcosf @ 14/1/2022, 21:25) 
Mi sorge subito una domanda come si usa invece lo star test per valutare la qualità delle ottiche?

Ho fatto una rapida ricerca, qualcosa lo trovi qui: www.davidesigillo.eu/recensione_startest.html
Senza scendere nei dettagli, dalla distribuzione della luce sull'immagine di sfocatura si possono desumere informazioni sulla qualità della lavorazione. È il principio su cui si basa il test di Roddier: https://dobsoniani.forumfree.it/?t=77802367
CITAZIONE
PS il disegno é bellissimo ed è (per me ) il primo che vedo che sia facile da capire

Ero partito con un'idea totalmente diversa, ci sono arrivato disegnandolo... ^_^
A posteriori è veramente molto chiaro, mi domando perché nessun altro ne abbia mai realizzato uno simile prima (perlomeno non sono riuscito a trovarne) :blink:
 
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view post Posted on 15/1/2022, 00:34

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Grazie
Mi ha fatto ridere l’ultima frase dell’articolo di Sigilló
bello
dovrò rileggere anche questo articolo più volte :-)
 
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view post Posted on 16/1/2022, 05:53
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Lorenzo Burti

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Marcopie usavo star test nello stesso tuo significato di correggere la coma. Lo stupore deriva dalla novità per me assoluta di agire sul secondario anziché sul primario, che non avevo prima trovato citata da nessuna parte. Se si è collimato a dovere prima chiaro che muovere il primario per portare l'asse ottico sullo sweet spot del secondario, o muovere quest'ultimo, cioè lo sweet spot del secondario per andarsi a catturare l'asse ottico dovrebbe essere la stessa cosa. Non mi torna il discorso che fa Olof Carlin sul laser. Muovendo il secondario sposti anche il punto dove il laser colpisce il secondario in andata e si sposterà dallo sweet spot del PRIMARIO. La coma non ne risente, ma osservi con il fascio ottico fuori dallo sweet spot del primario. Basta allora fare come dici tu lo star test e poi rimontare il Chesire e vedere come stanno le cose
 
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