Dopo nove anni di onorato lavoro e grandi soddisfazioni, ho venduto il mio dobson 20” con specchio Reginato sfruttando l’occasione della disponibilità sul mercato dell’usato di un 24”. E non un 24” qualsiasi, ma quello del mitico Galassiere! Uno strumento importante, con una reputazione che ha consentito l’osservazione migliaia di oggetti del profondo cielo al più grande visualista in attività. Uno stimolo per me a proseguire con la stessa passione e dedizione e cercare di esser degno di questo strumento.
In realtà avevo programmato un diverso strumento come upgrade, ma non ho ricevuto sufficienti garanzie sulla qualità degli specchi sul mercato italiano, non volevo fare da cavia , e non volevo rivolgermi al mercato estero anche per dei costi non giustificati per un hobby. Avevo deciso di attendere situazioni più favorevoli quando nel frattempo si è presentata l'occasione su menzionata.
Dopo averlo preso già da un po’ di tempo finalmente ho trovato il tempo di montarlo e provarlo. Per la prima vera luce devo pazientare per condizioni migliori. Ci ritroviamo da mesi con un’umidità insolita per la nostra zona, velature costanti e nebbia che sembra di esser in Val Padana. Ho sfruttato due serate in cui la nebbia ha dato tregua per qualche ora in primissima serata prima di scendere inesorabile.
Il pomeriggio del 30 ho caricato la macchina e sono andato in campagna. Ho montato con calma e cercato di organizzare le nuove sequenze operative con cui prendere dimestichezza.
Già gli ingombri in macchina sono indicativi delle differenze rispetto al 20”, ma soprattutto dopo averlo montato ci si rende conto che 10cm in più di diametro non sono poca roba: lo strumento è significativamente più grande anche alla vista.
Visto che lo strumento era già montato ho dedicato un paio d’ore anche la sera del 31 dicembre, ottimo modo pre-cenone per la vigilia di Capodanno che sia d’auspicio per un 2023 astronomico. Umidità comunque alta e Luna che ovviamente non consentiva osservazioni del profondo cielo. Nonostante ciò, visioni stupende delle planetarie NGC7027 e NGC40 a 300x. La Luna con torretta binoculare era da perdere il fiato. Non vedo l’ora di spremerlo sugli oggetti a lui più consoni: galassie a go go
Visivamente la struttura non ha graffi o segni di usura, il Galassiere lo ha trattato davvero bene. I movimenti molto fluidi, i contrappesi e le frizioni consentono di equilibrarlo e di muoverlo fluidamente in ogni condizione. Il puntamento con cercatore non raddrizzato è molto comodo, c’è il telrad ma penso che non mi servirà. I pochi oggetti osservati li ho puntati velocemente e l’inseguimento molto comodo in confronto al mio ex 20”. L’unico dubbio sulla meccanica riguarda la sua rigidezza. Il fascio laser dell’Howie Glatter aveva uno scostamento di circa 1 centimetro tra la posizione allo zenit e quella a circa 20°, e non è lo specchio a muoversi (abbiamo segnato la posizione su un foglio di carta posizionato sul coperchio dello specchio). Durante l’osservazione non mi è sembrato di notarne l’effetto, ma come detto sono state prove molto veloci.
Lo specchio del dobson è stato rialluminato ad alta riflettanza da Zaot recentemente, la prova con luce dalla parte posteriore non ha mostrato difetti degni di nota. Visivamente lo specchio non ha graffi o macchie strane. Non ho avuto modo di fare verifiche della resa dell’ottica, che è la cosa che conta in fin dei conti. Uno star test veloce non ha evidenziato problemi se non quelli di acclimatamento che avevo anche col precedente dobson. Le bolle convettive in intrafocale erano ben evidenti ed ovvie visto che non c’è un sistema di raffreddamento. Non posso esprimere giudizi sulla qualità degli specchi con questo breve test, per ora mi rincuora la reputazione che ha consentito al Galassiere di osservare per oltre 13 anni e di spingere osservando gran parte dei dso a 450x.
Per il futuro ho tre azioni in programma:
- Acquisto del Paracor: ho verificato che il campo corretto è limitato alla zona centrale del campo visivo. Il precedente dobson era un F/5 e non ho mai avvertito la necessità del paracor, ora con F/4,5 il paracor è un accessorio secondo me essenziale.
- Inserimento di un sistema di raffreddamento con ventole soffianti posteriori. Col precedente 20” la mia proverbiale pigrizia nel fai da te mi ha fatto osservare per nove anni senza aver messo le ventole … ora però voglio sfruttare lo strumento al massimo delle sue potenzialità, studierò il modo di mettere sia le ventole di raffreddamento che quelle di estrazione dello strato limite visto che la cassa del primario lo consentirebbe.
- Inoltre vedrò se si può mettere una motorizzazione per l’inseguimento. Come detto più volte non è il goto che mi interessa, anzi è proprio la ricerca degli oggetti con lo star-hop uno degli aspetti più stimolanti per me. A me interessa l’inseguimento in modo da poter spingere con gli ingrandimenti al massimo consentito dalle condizioni di seeing e non limitato dalle difficoltà di inseguimento in manuale soprattutto per oggetti prossimi allo zenit. Non so se esistono sistemi che consento di separare la funzionalità goto (da usare solo in eventi pubblici) dall’inseguimento.