Condivido con voi il report delle osservazioni effettuate la notte del 12 e del 13 agosto, in compagnia di altri due astrofili.
REPORT OSSERVATIVO 12-13 AGOSTO 2023M. Romanello, M. Persano, A. Valentino
Luogo di osservazione: La Giostra, Monte Pollino. Non erano presenti altri astrofili.
Località: San Severino Lucano
Strumentazione utilizzata: due Dobson GSO da 300mm. Focale 1500mm. Prestazioni degli strumenti leggermente diverse, in particolare sulla nitidezza e sulla luminosità dei campi stellari. Quasi nessuna differenza invece nell’osservazione degli oggetti del profondo cielo. Binocolo 7x50, 15x70, 25x70.
Oculari: salvo indicazioni contrarie, oculari da 15mm (100x), avendo osservato prevalentemente galassie. Campi larghi con oculare da 30mm (50x). Ingrandimenti maggiori ottenuti con 10mm (150x), 9mm (166x) e 15mm+barlow x2 (200x).
SABATO 12/08
Condizioni meteo, inquinamento luminoso e svolgimento serata: poco nuvoloso dal tramonto in poi, fino al buio astronomico. Rapida osservazione di alcuni oggetti Messier più famosi e luminosi. Siamo poi passati al catalogo NGC. Le nuvole si sono diradate ed è stato possibile osservare senza interruzioni fino alle 02:15 circa. 45 minuti di pausa circa per la visita di amici, con osservazione di Saturno e alcuni oggetti Messier. Dopo mezzanotte segnalata la presenza di umidità, sul tubo dei telescopi, sulla copertina dell’agenda e sulla custodia del binocolo. Nonostante il giubbotto e il maglione, si avvertiva una sensazione di freddo alla schiena e alle mani, alla lunga stancante. Ho così trascorso una mezz’oretta seduto sulla sdraio ad osservare i campi della Via Lattea e la galassia di Andromeda al binocolo. Rientrati in B&B alle 03:00. Per strada abbiamo avvistato un cinghiale, dopo un tornante poco sotto la Giostra, e una cerva, nei boschi tra San Severino e Cropani. Il cielo allo zenit era molto buio, mentre in direzione est ed ovest era sensibilmente degradato, fino
a circa 25 gradi, dagli aloni di luce di San Severino Lucano e Francavilla in Sinni. Zona tra Bootes e Orsa Maggiore non ideale per osservare galassie.
La sensazione è che con il passare degli anni il cielo del Pollino stia notevolmente peggiorando. La Via Lattea, con la Fenditura del Cigno, era ben visibile, ma non stagliata contro il nero del cielo come nei ricordi passati. Nulla a confronto delle visioni di rapide e nette incursioni di polvere nel bagliore dorato. Solo un pallido azzurrino su uno sfondo di un azzurro più scuro.
AMMASSI GLOBULARIM4: primo oggetto della serata. Dai cieli salentini è generalmente deludente. Apprezzato maggiormente sul Pollino, a causa del minore inquinamento luminoso presente all’orizzonte.
M13, M22: una garanzia.
M92: uno dei miei globulari preferiti, non ha la fama che merita perché si trova nella stessa costellazione del più famoso M13.
NEBULOSEM8, Laguna: visibili due zone di nebulosità molto estese, separate da una pennellata di sfondo scuro. Il confronto con la descrizione effettuata ad agosto 2022 da Piano Visitone, con l’ausilio di un filtro Orion, è impietoso.
“Visibile una seconda linea di demarcazione, più stretta, nella parte inferiore. Il contorno ed i bordi irregolari tradivano la struttura altamente complessa della nebulosa, che esibiva al contempo una impressionante scala di grigi […] a pennellate di diverso spessore.” In futuro acquistare filtri per nebulose.
M20, Trifida: nebulosità luminosa ed estesa, con confini irregolari. Le strisce di polveri nere erano spesse e chiaramente osservabili.
M17, Omega: attorno al collo del cigno è presente una zona più scura.
M57: luminosa, chiara e definita sia con 15mm che con 10mm.
GALASSIEM51: struttura a spirale visibile sotto forma di un anello scuro che separa il nucleo dalla luminescenza più esterna.
M109: struttura a spirale quasi frontale.
NGC 3953: affusolata. La struttura del disco si interrompe bruscamente in una striscia nera priva di stelle da un lato, mentre dall’altro presenta un profilo irregolare, come eroso da regioni di polvere.
NGC 4102: di piccole dimensioni angolari, si presenta come un oggetto sfocato che sembra circondare una struttura nucleare dotata di tre o quattro sorgenti puntiformi luminose.
NGC 6205: fioca ma ben visibile accanto a M13.
M33: visibile a occhio nudo con visione distolta. Maggiormente visibile durante la prima notte osservativa. Osservata sia al telescopio, che con un binocolo 25x70.
NGC 6946: galassia frontale, molto estesa. Rivela una struttura a spirale intervallata da fiocchi più luminosi lungo ogni braccio. Osservata anche con oculare da 30mm, per apprezzarla assieme all’ammasso aperto (NGC 6939) che la affianca. A 100x l’ammasso appare come una copia di M11, con una stella più luminosa in risalto.
NGC 2276 e 2300: la prima presenta un nucleo ben visibile, mentre la seconda è costituita da un alone diffuso, con accanto una stella.
NGC 2268: spirale, ben visibile.
NGC 7331: spirale vista quasi di profilo, con presenza di polveri. Quintetto di Stephan non osservato.
NGC 7448: si presenta come un piccolo alone, compatta.
NGC 7514: appena visibile, con alone diffuso.
NGC 7457: difficile da individuare, nonostante la posizione poco a nord di Beta Pegasi.
NGC 7332: spirale di taglio, con nucleo quasi stellare all’aspetto. Perpendicolare ad essa, nello stesso campo, è presente NGC 7339, anche essa di taglio, ma molto più debole e non segnata sul catalogo. Probabilmente visibile solo per la sua forma allungata e non estesa.
NGC 7619 e 7626: entrambe abbastanza evidenti. Erroneamente classificate come spirali frontali.
M31: visibile nettamente a occhio nudo. Lunga e rilassante visione con sedia a sdraio e binocoli 7x50, (almeno un satellite) e 25x70 (due satelliti).
AMMASSI APERTINGC 188: sembra costituito da pochi elementi, non risalta rispetto al fondo cielo.
DOMENICA 13/08
Condizioni meteo, inquinamento luminoso e svolgimento serata: al tramonto nuvole basse e foschia all’orizzonte, che diffondevano la luce dei borghi vicini. Presenza di umidità. Il pomeriggio era stato più caldo. Questi tre fattori hanno contribuito a schiarire il fondo del cielo. Dopo un’oretta di osservazione sono arrivate le nuvole, con copertura quasi completa, se escludiamo la zona compresa tra il Bootes, Serpens Caput e Corona Boreale. Siamo visualisti, abbiamo continuato a osservare. In un’ora il cielo era nuovamente libero e l’umidità era completamente scomparsa. Non è stato necessario indossare la giacca pesante. Un’oretta e mezza di pausa, con amici venuti a trovarci, tra un bicchieri di vino, panini e qualche oggetto Messier. Poi abbiamo ricominciato poco dopo mezzanotte, osservando fino alle 02:15 circa. Rientrati al B&B alle 03:00. Per strada abbiamo avvistato una puzzola e una volpe, tra San Severino e Cropani.
GALASSIEM101: galassia a spirale, si presenta frontalmente. Visibili deboli stelle nei pressi del nucleo, che è chiaramente visibile.
NGC 5962: apparentemente una galassia a spirale frontale, di grandi dimensioni. Luminosità superficiale uniforme.
NGC 5970: tracciare una retta tra le stelle Beta e Delta del Serpens Caput. A 1/3 della distanza tra di esse si trovano tre stelle allineate, disposte perpendicolarmente alla retta. La fioca galassia a spirale, frontale, si trova vicino alla stella centrale.
NGC 5673, 5676, IC 1029. Notato per prima NGC 5676. Galassie a spirale debolmente visibili.
NGC 5982 e 5985: entrambi gli oggetti annotati come galassie a spirale, con zona del nucleo più luminosa. I dischi sembrano parzialmente inclinati. Da un confronto con le immagini, è possibile che abbiamo scambiato NGC 5981 (spirale di taglio) per NGC 5982 (ellittica). Un’altra possibilità è quella di aver osservato l’ellittica, classificandola poi come una spirale con inclinazione simile ad Andromeda.
NGC 7003:
“molto tenue, di piccole dimensioni angolari. Apprezzato maggiormente a 100x, poiché più luminoso. Perde qualità a 200x”. Pensavo fosse un globulare, ma in realtà, contrariamente a quanto indicato sul Pocket Sky Atlas, si tratta di una galassia.
NGC 6822, galassia nana di Barnard. Ultimo oggetto della serata. La posizione è inequivocabile, vicinissima alla planetaria Little Gem. Appare come un insieme di tre stelle circondate da un impercettibile alone. Non siamo sicuri dell’osservazione.
AMMASSI GLOBULARIM3. M13, M22, M92.
NGC 6441: vicino a Shaula. Piccolo e compatto, di colore dorato. Ad una prima occhiata è sembrato un riflesso nell’oculare. Ricorda l’alone visibile attorno alle stelle luminose, ma senza punto al centro.
M80: facilmente individuabile. È possibile risolvere le stelle ai margini. Il nucleo è luminoso e bianco.
NGC 6934: dimensioni leggermente maggiori rispetto a NGC 7003. Il nucleo è meno denso, completamente risolto in stelle se osservato in visione distolta. I bordi dell’ammasso sono irregolari e frastagliati. La stella luminosa posta accanto offre una visione particolarmente suggestiva.
NGC 6760: poco denso nella parte centrale, di forma non perfettamente sferica. Viene risolto in visione distolta, anche se resta piuttosto confuso. Poco luminoso a 200x.
NEBULOSE PLANETARIEM27: il disco di gas che circonda la struttura a manubrio si presenta come luminoso e ben visibile.
NGC 6302 (Farfalla): tendente all’azzurro e apparentemente abbastanza estesa.
NGC 7662, detta Blue Snowball: ottima visione a 200x, appare quasi un anello, con zona centrale appena più scura. Le debolissime stelle vicine danno l’impressione di un disco planetario con i suoi satelliti (tipo satelliti di Saturno).
NGC 6818, Little Gem: planetaria con disco di un azzurro, distinguibile a 100x, ma con visione migliore con 10mm e 9mm, rispettivamente 150x e 166x.
NEBULOSENGC 6960, Velo: lunga e suggestiva, facilmente osservabile. Nella parte centrale presenta un rigonfiamento sinuoso e striato. Anche in questo caso, un filtro è decisamente da acquistare.