Luna nuova di ottobre.
La ristrutturazione di casa è arrivata quasi al termine.
Sto cominciando a mettere tutto in ordine.
Non esco sostanzialmente da febbraio, dopo la grande nottata con
zanzao.
Ho spolverato il 60.
Lavato lo specchio.
Riparato la ventola.
Sistemato qualche cosuccia alla struttura.
Spruzzato una goccia di teflon sui movimenti.
Ho trovato un marchingegno per piegare il tubo in altezza prima di montare l'upper cage, così non devo salire al primo piano per montarlo sui tralicci.
Sono pronto. O quasi. Posso tornare a caccia di galassie.
Preparo l'auto per caricare il drago ottico-meccanico.
Ho le nuove rampe, telescopiche e in alluminio, che sono state finalmente rese operative.
Prendo ferie per il giorno dopo.
Faccio la lunga checklist di quello che devo portarmi per la trasferta.
Manca il piano osservativo. Ci provo ma il tempo scarseggia.
Così decido di ripiegare su un paio di programmi fatti quattro annetti prima e mai completati del tutto.
Destinazione Balena e Eridano. In più qualche lista osservativa ce l'ho anche su SkySafari.
Mi arrangerò, penso.
Carico l'auto.
Appena finito il lavoro si parte per il solito Sacro Monte calabro-lucano.
Tre orette scarse di viaggio. Forse anche meno.
Si parte!
https://drive.google.com/file/d/1pBvk_-l3G...iew?usp=sharingArrivo sul posto praticamente al tramonto. La vista è bellissima e mi carica ancora di più.
https://drive.google.com/file/d/1pIuGt8phJ...iew?usp=sharingCon l'amico Nicola raggiungiamo il posto designato ad accoglierci per la nottata e ci piazziamo.
Tra il monta, collima, allinea, prepara, mangia boccone, fai foto ricordo, il buio astronomico arriva presto.
https://drive.google.com/file/d/1qeK2YX3kl...iew?usp=sharingMi accorgo che il programma vedeva costellazioni che dovevano ancora levarsi a sufficienza sull'orizzonte.
Allora apro le liste osservative di SkySafari ma decido di scaldare i motori con qualche grande classico.
L'SQM parte bene con 21.35 allo zenit.
M27, ancora alta in cielo, si mostra subito grandiosa, un tripudio di chiaroscuri all'interno del manubrio e le sue cinque-sei stelline ben visibili.
Non voglio rovinare la visione in luce bianca e non monto alcun filtro.
Mi accorgo, però, che mi ero posizionato un una posizione tutt'altro che comoda: la scala era in discesa che, seppur lieve, mi faceva stare molto scomodo e in tensione sulle gambe. Non particolarmente agevole per osservare oggetti deboli ad alti ingrandimenti.
In più accendo la luce rossa e mi accorgo subito che la nottata non sarebbe stata così accogliente come speravo.
https://drive.google.com/file/d/1qdg14BSgI...iew?usp=sharingForte umidità sta calando sul pratone.
Accendo subito la striscia anticondensa sul secondario, il primo a patire l'umidità.
Dopo poco veniamo avvolti da nebbia.
Diversi banchi passeggeri ci avrebbero sfiorato durante la nottata e i laser sparati in aria lo confermavano.
Aspettiamo annoiati e speranzosi, in quei momenti, l'arrivo di una brezza di fortuna a cancellare questa cappa che faceva appannare continuamente cercatore, Rigel Quikfinder e oculare.
Brezza che non sarebbe mai arrivata.
Monto allora tutto il sistema anticondensa.
Peccato che la strip del secondario mi funziona a tratti.
Infatti sono stato costretto ad accendere il phon da campo quattro-cinque volte.
A tratti il portellone del bagagliaio, sempre lasciato aperto durante le osservazioni, grondava acqua che mi cadeva sul giaccone.
Nei momenti di "libera" ho puntato la peggior M31 della mia vita. Un enorme ovale che a malapena mostrava il suo braccio di polveri.
Una M42 gradevole, di cui ho cercato invano il suo solito rosso adiacente alla zona huygeniana.
Una NGC 2022 che non vedevo da tempo.
Una Testa di Cavallo così diafana e incerta che faceva passare la voglia di guardarla.
Una Fiamma spenta.
Si è salvato soltanto il gruppetto di galassie in Andromeda attorno alla NGC 71.
https://drive.google.com/file/d/1qgXsS5Z_X...iew?usp=sharingNel frattempo Balena ed Eridano erano ormai belle che sorte.
Il problema è che erano tramontate le mie speranze di portare a casa una buona nottata.
Anche i movimenti del telescopio non erano quelli desiderati e al mattino ho capito perché.
Muovendo appena il telescopio in altezza, il tubo faceva un fastidiosissimo effetto da canna da pesca, mai fatto prima.
Con la luce del giorno ho potuto constatare che non era colpa della struttura, che si muoveva solidale dal tubo fino al terreno!
Era proprio il terreno, morbido, che vedeva affondare proprio tutto lo strumento alla sua movimentazione in altezza.
Un disastro.
Alle 4:30 decido di chiudere bottega e di recuperare un po' di sonno in auto.
Prima che il Sole si affacciasse sui crinali dei monti circostanti, questa era la situazione sul tubo:
https://drive.google.com/file/d/1pJ6z1zfch...iew?usp=sharingDecido allora di aspettare un'asciugatura e seccatura alla luce del Nostro.
https://drive.google.com/file/d/1qZUgXdnbs...iew?usp=sharingMe la prendo comoda, visto l'inutile giorno di ferie preso
https://drive.google.com/file/d/1q5szz95Y7...iew?usp=sharingE pian piano smonto e carico in auto:
https://drive.google.com/file/d/1qXtfs_-3Q...iew?usp=sharingDa questa "bella" avventura ho preso appunti e d'ora in poi porterò tre piastrelle da mettere sotto i piedi d'appoggio sul terreno.
Non è possibile che mi debba rovinare la nottata per colpa di un terreno morbido.
Devo trovare il modo di rimanere in piano: chi sale sulla scala non può permettersi di puntare galassie di 15^ da equilibrista e un minimo di stabilità serve.
Devo sistemare completamente l'intero sistema anticondensa.
Evabbè, questa è andata così. Non uscivo sui monti da otto mesi. Amaro in bocca e voglia di risolvere problemi che non devono rovinare la nottata.