Dobsoniani

15-16/07/2023 - Fort du Restefond, Due notti nelle Alpi del Mercantour

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view post Posted on 18/11/2023, 19:10
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Planetary nebula

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Faccio seguito al mio report all'Osservatorio dei Baronnies Provenzali di Luglio. Buona lettura!

Premessa: osservo con un dobson da 250mm.
Dopo due orette di sonno in auto all’OBP, sono ripartito alla volta del Restefond, sulla strada del Col de la Bonette. Erano 7 o 8 anni che volevo andarci. Sul tragitto mi sono fermato a Barcelonnette, in pieno festival messicano; il centro storico merita. Sono arrivato al prato riservato agli astrofili intorno alle 15, e sono subito andato a dormire. C’erano una dozzina di persone. Verso sera ho fatto aperitivo e cena con gli altri, non conoscevo nessuno ma mi hanno subito accolto calorosamente.
Al calar del sole, Venere era tutta agitata dalla turbolenza, ma mostrava un bel falcetto. Sarebbe rimasto ventilato tutta la notte; a tratti calma piatta, a tratti raffiche. Su suggerimento di Philippe, ho puntato HD 136176, nella Corona Boreale, una doppia da 1,6”, separata subito a 300x, nonostante la turbolenza. L’ingrandimento pero’ era bassino per separarla bene. Lo specchio era in T (12°C vs. 11°C), ma sulla Polare si notava un jetstream pauroso. Nonostante l’ancor presente chiarore del tramonto, nel cielo già si stagliava una Via Lattea ben definita. Era una serata bella limpida.

Una foto verso Sud:

_DSC1476-10



Una foto verso Nord; le luci in lontananza sono quelle di Grenoble:

_DSC1910-Pano-6


Orizzonte Est:
_DSC1913-7



Ho iniziato osservando qualche oggetto nel 500 f/3,5 autocostruito di Dominique. C’era montata la Paracorr. M97 mostrava gli occhi e M108 degli gnocchetti col Delos 10mm, ma le stelle non riuscivano ad andare a fuoco. La Trifida una bomba invece nel Delos 4,5mm, con le venature nere più scure del fondo cielo, un contrasto della madonna già senza filtro. Tornato al mio bidoncino da 250mm mi sono goduto M8 e M17 sia col 14 ES 100° sia col nuovo 20 ES 100° con filtro UHC. Era dall’estate 2021, in Corsica, che non me le godevo così, facili, magnifiche, con tutte le loro venature. Ho apprezzato anche l’immagine restituita dal nuovo ES 30mm 82° + UHC sulla Nord America, con delle belle stelline fino sui bordi. Ci siamo gustati la Velo completa nel rifrattore di Rémy, un Televue 101 f5,4, che col Nagler 31mm restituiva appena 17x. Il mio SQM-L (pessimista) leggeva 21.50 vicino allo zenith ma fuori dalla VL. Sopra le nostre teste, la Galassia si stagliava imponente e strutturata quasi come in Corsica. Ma basta cincischiare, Charles non sapeva cosa puntare col suo 400 e io volevo osservare il Sestetto di Seyfert. Curiosamente, una volta ripresi in mano gli appunti, ho scoperto che non avevamo puntato il Sestetto, ma una PGC poco distante! Ecco perchè ne abbiamo vista solo una... 400mm f/4,5 di Charles, con Delos 10mm. Sono i primi disegni che riporto in bella direttamente su carta nera.

PGC%2056732


Ore 1:20-1:30 Quintetto di Stephan nel 500mm f/3,5 1750mm + Paracorr con Delos 10mm. Mai visto così facilmente. Nel 400 era nettamente meno luminoso; le due galassiette accoppiate, visibili al volo in diretta nel 500, richiedevano la distolta nel 400; in diretta non si riusciva a separarle.

Quintetto


Ho dato un’occhiata alla Saturn Nebula, ma con tutta quella turbolenza era solo un ovale informe. Abbiamo tentato di cercare Pease 1 in M15 col 400, ma le stelle come palline di polistirolo rendevano un miraggio la sua identificazione. Il Golfo del Messico della Nord America era visibile a occhio nudo.
Ho provato il binocolo 2,1x di Rémy, un Vixen 2,1x42 Vixen SG. Un aggeggino molto interessate, e se si ignora la curvatura di campo data dalle caratteristiche estreme dello strumento, è effettivamente una goduria sulle costellazioni e la Via Lattea. Dopo qualche confronto fra oculari con Philippe, stava iniziando ad albeggiare. NGC 6907 nel Capricorno facile da trovare, ma restava indistinta, sia a 40x che a 86x che a 200x. NGC 7252, Atom for Peace Galaxy, piccola, senza dettagli di sorta. Ho avuto difficoltà a puntare M72, è piccolo per essere un Messier. M73 inutile, ma a me gli ammassi aperti non piacciono tanto. M2 invece SPETTACOLARE a 200x. Negli Annals c’è scritto che dovrebbe essere più grosso di M13, solo che è più lontano. La Via Lattea era ormai slavata dal chiarore dell’alba; alle 4:35 mi sono ritirato nelle mie stanze, ossia sui sedili posteriori dell’auto.




Durante il giorno seguente siamo andati a fare un’escursione alla Sommet de Caire Brun, con un panorama spettacolare. C’era un vento teso ed era una giornata limpida, nonostante l’umidità verso S e delle foschie grigie verso il massiccio degli Ecrins a Nord. Alle 23 ho incominciato. NGC 5694, un GL nell’Idra, che dovevo fare dal Fanget, beccato basso e piccolino, ma luminoso. NGC 5897, un GL nella Bilancia: mi aspettavo una roba inutile e invece è bello grosso! A 86x purtroppo stelline erano come palline di polistirolo, era molto basso e c’era jetstream.

NGC%205897



Su consiglio di Charles ho puntato qualche stella al carbonio, S Cephei, UX Draconis, TT Cygni e T Lyrae. La più bella della serata però è stata U Cygni: rossa con compagna dorata, sospese in mezzo al mare di stelle della Via Lattea. Magnifica. Era una categoria di oggetti nuova per me, ed era tanto tempo che volevo cimentarmici.
Poi un oggetto esotico per me, la Bipolar Nebula: beccata appena sorta dietro la montagna. Ho chiesto, ma nessuno aveva filtri da 31,8mm per veder se c’erano differenze.

NGC%206302



Bellissimo vederla levarsi dalla cresta nel 14mm, con la nebulosa e la montagna nello stesso campo, e seguirla nel suo tramonto. In tutto è rimasta visibile circa 15 min. NGC 6543 in M7: piccolo e facile; in realtà è un po’ spostato, ma nel 14mm si riusciva a tenerli entrambi nel campo. Ho dato un’occhiata a M101; spirali visibili ma indistinte nel 14mm; un po’ meglio nel Delos 10mm. Nel 500 di Dominique sempre col Delos erano decisamente più delineate, ma niente a che vedere con la visione nel 400 di un amico a Saint-Jurs, con l’aria stabile. Stelle che non andavano a fuoco… M11 nel 400 di Charles, con le stelle arancio al centro era davvero carino.
Mi sono concentrato sulla zona del Sagittario. La Trifida e M21 nello stesso campo col 14mm formavano un bel quadretto. Nel tentativo di riprodurre quanto visto la sera precedente nel 500mm col Delos 4,5mm, ho provato la Trifida col 6mm sul mio. Le stelle non andavano a fuoco ma c’era un contrasto pauroso sulle venature nere interne. Ottimo, da ritentare con un buon seeing. La Box Nebula, NGC 6445, solo una macchietta informe, purtroppo. NGC 6440 pure… Poi M18-23-24-25 e NGC 6603.

NGC 6723 al limite con Corona Australis 14mm, anche questo bello vederlo passare raso alla cresta della montagna.

NGC%206723



Carrellata di globulari piccini picciotti nel Sagittario: NGC 6544 6624 6652 6553 6638 6712, poi 6642 e 6528 ancora più piccoli. 6528 e 6522 formano una graziosa coppietta. Effettivamente M28 lì accanto era un altro andare. M22 solita meraviglia, ma purtroppo era come sott’acqua. NGC 6629, una PN, non trovata, ma era difficile con stelle a palloni… M55 tanta roba! Da disegnare… la prossima volta. M26 invece devo dire carino per essere un OC.
Ho esplorato la zona di NGC 7448, in totale sono riuscito ad individuare 7 galassie.

NGC%207448


Palomar 13 in Pegaso, davvero poco luminoso e con una barra. M74 invece ha dato più soddisfazione.

M74



NGC 7479 complicata da trovare a 86x, non c’erano stelline che guidavano bene. Disegno col 6mm.

NGC%207479



Nella zona di NGC 7619 non sono riuscito a vederne altre col 14mm. Ormai stava albeggiando.

NGC%207626

Ho chiuso su Saturno e Giove a 200x e 267x, inguardabili. Alle 4:25 ho staccato, e sono partito alla volta della Cima della Bonette, da dove volevo ammirare il sorgere del Sole. Ne ho approfittato per valutare punti osservativi alternativi rispetto al prato.



Per quanto riguarda il posto: quella del Col de la Bonette è la strada (asfaltata) più alta d’Europa, culminando a 2802 metri di quota in corrispondenza di un cippo sul fianco meridionale della Cima della Bonette. A differenza del Passo dello Stelvio, non vi sono strutture con luci che sparano in tutte le direzioni sulla sommità. Il tratto a sud del falso Colle del Restefond si trova all’interno del Parco Nazionale del Mercantour, nel quale è vietato campeggiare. Tutta la discesa dal versante nord, verso Jausiers, ne è fuori, per cui vi si può campeggiare liberamente.
In accordo col comune di Jausiers, c’è un prato riservato agli astrofili, che si trova qui, a circa 2500 metri di quota:

44°20'33.7"N 6°47'36.3"E https://maps.app.goo.gl/YoooTqDwky6vfndcA

Il prato visto dalla Sommet de Caire Brun:

_DSC1518-1

Questa per una descrizione dell’accesso:

Bonette2b

Ecco una foto panoramica del luogo:
FOTO1
_DSC1478-Pano-1

L’accesso si effettua tramite una piccola strada sterrata, il cui inizio è intenzionalmente bloccato da un masso. Il primo che arriva lo sposta (bisogna premunirsi di un bastone per fare leva; meglio essere in due) e l’ultimo che se ne va lo rimette al suo posto. In questo modo si evita che altra gente possa venire nel prato. Bisogna fare un po’ attenzione a scendere dallo sterrato, specie sul primo tornante. Il prato è su due livelli, di solito ci si mette sul secondo, leggermente rialzato. In pratica abbiamo un posto riservato solo per noi, a 2500 metri di quota con un ottimo cielo, dove stare tranquilli, riparati dai fari delle (poche) auto che transitano di notte e campeggiare per tutti i giorni che vogliamo, gratis, senza che nessuno venga a dirci nulla. Basta lasciare perfettamente pulito, questo è molto importante. I francesi arrivano con tende, attrezzatura da campeggio varia e acqua in bottiglioni per essere autonomi per molti giorni. Volendo poco lontano, verso S, c’è il Lago del Verdet, un locus amenus dove farsi un bagno rinfrescante. Un francese si era portato anche la bici per farsi qualche salita/discesa lungo la strada.

I principali svantaggi di questa postazione sono:
• un orizzonte Sud un po’ ostruito: Shaula, a -37, passa rasa al filo di cresta e resta visibile per circa 15 minuti
• in caso di notti a elevata umidità o in caso di inversione termica, chiaramente l’umidità tende a impozzarsi nel prato piuttosto che su al passo
• non c’è acqua.

Il meteo chiaramente può cambiare in fretta e diventare decisamente ostile, siamo a 2500 metri nelle Alpi; quindi, seppure a me sia andata molto bene, temporali, vento forte, nevicate sono da tenere in considerazione. Per dire, mi hanno raccontato che due anni fa, un vento particolarmente forte aveva ribaltato per terra un dobson da 400; per fortuna lo specchio non si era danneggiato.

Il clima delle Alpi Marittime è in generale il più soleggiato e il più secco di tutto l’arco alpino. Mi raccontavano che negli anni passati una notte era capitato di avere difficoltà a vedere la Via Lattea a causa di una forte luce bianca proveniente da Est, ossia dall’Italia. Incuriositi, sono saliti alla Bonette per cercare di avere l’orizzonte più libero. Ebbene, una vasta formazione temporalesca si estendeva sul Piemonte, di là dalla cresta del Monviso, ed era una continua scarica di fulmini dentro le nubi che rischiaravano il cielo pure lì. Ovviamente in Francia nemmeno una nuvola. Mi hanno detto che capita relativamente di frequente che sul Nord Italia ci siano nubi o temporali, e sul versante francese sia tutto sereno. Un altro fenomeno visibile dalle creste di confine (al Colle Agnello, ad esempio) è la risalita di aria calda e umida dalla pianura padana, che condensa arrivata a quelle quote. Le nebbie però si incagliano sulle creste di confine, e poco più a ovest è tutto sereno (e secco).

Detto ciò, mi sarebbe piaciuto fare una delle due notti sulla Cima della Bonette col telescopio, nel tentativo di avere un ottimo seeing, perché essendo una cima tra le più elevate della zona, dovrebbe permettere di uscire dalle celle convettive turbolente che caratterizzano i fianchi e il fondovalle. In realtà ho desistito, principalmente per tre ragioni:
• sulle creste c’era un vento pauroso che avrebbe fatto ribaltare il telescopio
• anche senza vento, c’era jet stream
• non conoscevo il terreno.
Quindi ci sono andato solo al mattino, principalmente per sondare il terreno.

Lungo la strada ci sono altri angolini dove si può pensare di mettersi, di cui riporto le posizioni e le foto per dovere di cronaca, ma di cui non sono troppo convinto. Il guadagno in termini di apertura degli orizzonti non compensa secondo me la comodità e la tranquillità del prato riservato agli astrofili. Sul colle della Bonette vero e proprio non ci si può fermare, ci sono muri di roccia o sfasciumi su tutti i lati. Ho preparato delle foto numerate per mostrare il terreno.

1) La cava di pietre: qui volendo c’è tutto il posto del mondo e l’orizzonte sud è più aperto che al prato degli astrofili. Perché non andarci? Il problema è che sulla ghiaia non si riesce a piantare la tenda, di giorno col sole si crepa di caldo, e con le folate di vento va polvere dappertutto, col rischio di danneggiare le superfici ottiche e i meccanismi degli strumenti. Foto da 2 a 7.

Bonette3b

Magari non si capisce, ma il prato è tutto sconnesso, ed è sostanzialmente un pantano:
FOTO 2
_DSC1466-Pano-1


FOTO3
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FOTO7
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2) Postazione sul falso Colle del Restefond: la strada sterrata che scende è percorribile dal 16 Giugno al 30 Ottobre, non servono permessi particolari, ma si è un po’ esposti ai venti e ai fari delle auto che passano. Ci sono cartelli che indicano chiaramente il divieto di campeggio. Poche centinaia di metri a Nord c’è un piccolo ristorante che guarda proprio verso quel colle. Visto che lo spiazzo si trova (di poco) all’interno del Parco Nazionale, qualcuno potrebbe venire a farvi storie. Osservare di per sé non penso sia un problema, ma poi al mattino meglio sbaraccare per evitare possibili problemi. Foto da 8 a 11.

Bonette4b

FOTO8
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FOTO9
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FOTO10
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FOTO11
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3) Prato sotto il Monte Restefond. Per installarsi su questo prato bisogna trasportare il telescopio per 60 metri circa su prato pianeggiante; non è male ma ci sono dei pietroni a sbarrare l’accesso. C’è il posto per parcheggiare la propria auto in tutta comodità. L’orizzonte sud è un po’ più libero che al prato ma non è a zero gradi. Essendo rialzato rispetto alla strada, non si dovrebbe essere troppo disturbati dai fari.

Bonette5b

FOTO12
_DSC2095-Pano-15

4) E poi c'è la Cima della Bonette. Volendo si può semplicemente arrivare in auto a 2802 metri e accanto al cippo c’è tranquillamente spazio per una macchina e un telescopio (anche due mi sa). Un mio collega ha osservato da lì tanti anni fa. Però tutto l’orizzonte Nord è completamente ostruito dalla montagna.

C’è un sentiero che sale sulla vetta: sono 60 metri di dislivello, e il fondo è pure sufficientemente liscio per poterlo percorrere anche con un dobson carriolato, ma a tratti è strettino e non sono sicuro che un 40 cm ci passi, bisognerebbe essere in due. Per la conformazione particolare della vetta ci sono diversi punti in cui ci si può mettere a seconda di come tira il vento, per esserne al riparo. Ho scattato alcune foto per dare un’idea.

Ad esempio, la mattina in cui sono salito c’era un vento teso da NO che si portava via tutto. Stare sulla piattaforma panoramica in cemento sulla vetta era una sofferenza, e il muro non offriva riparo di sorta. Però bastava mettersi nel punto della foto 18 o sulla destra della foto 19 che non tirava un alito di vento, e si avevano comunque gli orizzonti belli sgombri in tutte le direzioni. Se ci fossero le condizioni meteo adeguate, io personalmente la tenterei. Con uno sforzo ragionevole si può issare il proprio telescopio a 2860 metri di quota sul cocuzzolo della montagna. Foto da 13 a 20.

Bonette6b

FOTO13
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FOTO14
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FOTO15
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FOTO16
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FOTO17
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FOTO18
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FOTO19
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FOTO20
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In definitiva, se volete un bel posto dove trascorrere un weekend lungo o anche una settimana filata di osservazioni a 2500 metri, al tranquillo, senza costi di sistemazione, con un ottimo cielo tendenzialmente più soleggiato che il resto dell’arco alpino, vi consiglio vivamente il Restefond.

Link per alcune foto in risoluzione più alta:
https://drive.google.com/drive/folders/1WQ...7M7?usp=sharing
 
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view post Posted on 18/11/2023, 20:11
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QUI OBSERVAT
NOCTE CAELUM

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Wow, resoconto dettagliatissimo, grazie per aver condiviso ;)
Mi piace un sacco la relazione che hai fatto, dettagliata per altro con dei bei disegni, complimenti!
 
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view post Posted on 18/11/2023, 22:36
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Open cluster

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Grazie per il resoconto
 
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view post Posted on 19/11/2023, 02:38
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rendiamo grazie a herschel

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Uff... un po' lontano da raggiungere dalla Puglia... :(
 
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view post Posted on 19/11/2023, 10:51
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Open cluster

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:b:

Belle esperienze queste. Dopo tutte queste informazioni preziose non resta che ,prima o poi, noleggiare un camper e farsi un paio di giorni in questi posti insieme la famiglia.
 
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view post Posted on 19/11/2023, 16:55
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Bright nebula

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Tanta sana invidia, abito non troppo lontano ma avendo siti sul versante italiano delle marittime e cozie non mi sono ancora avventurato nel mercantour. Sicuramente uno dei cieli migliori delle Alpi e dell'Europa continentale, grazie anche all'ottimo lavoro svolto in zona con il parco astronomico. Molto belle anche le foto diurne, il paesaggio è quasi lunare.

Grazie per il report estremamente dettagliato e utile, devo dire che i disegni sono davvero belli. Complimenti e cieli bui
 
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view post Posted on 22/11/2023, 16:36
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Spiral galaxy

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Report estremamente dettagliato e interessante :b:

(certo che con il seeing non sei stato fortunato ultimamente...)
 
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view post Posted on 25/11/2023, 10:58
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Planetary nebula

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Grazie ragazzi!

CITAZIONE
Uff... un po' lontano da raggiungere dalla Puglia... :(

^U^

CITAZIONE
(certo che con il seeing non sei stato fortunato ultimamente...)

E queste sono le serate andate bene... la saga del seeing dimm** prosegue... ;) prossimamente nuovi episodi!
 
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view post Posted on 27/11/2023, 17:05

Bright nebula

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Da quello che capisco ci si arriva anche in camper vero?

Grazie

Andrea
 
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view post Posted on 30/11/2023, 13:01
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Planetary nebula

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Ciao Andrea, sì; l'unica cosa, fai attenzione al primo tornante della stradicciola, che è un po' ostico. Alternativamente, mi dicevano che si può provare ad accedere dal prato, poco più in basso lungo la strada; non c'è uno sterrato, devi attraversare il pascolo per 50 metri.
 
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9 replies since 18/11/2023, 19:10   295 views
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