Posts written by Marcopie

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Non potremo fermarlo noi (umani), per questo si andrà a sbattere come un treno in corsa contro il muro della finitezza delle risorse.

Per osservare col terzo occhio?

Edited by Marcopie - 26/1/2023, 22:19

Concordo: sono grande!
Ma adesso basta parlare della mia stazza...

Ci sei andato vicino: vado in bicicletta ma non mi piace guardare il ciclismo in televisione.
Questa cosa l'ho capita nel 2009: https://mammiferobipede.wordpress.com/2009...sopra-il-mondo/

Se per te quello è 'di più', ok, sono contento per te.
Per me non è 'di più', è 'altro' (altro che al momento non mi appassiona, che ci posso fare?)

L'ultima che hai detto.
C'è stato un tempo in cui gioivo a pasticciare con qualsiasi cosa fosse ottica o meccanica (l'elettronica e l'informatica erano ancora là da venire). Mi piaceva montare i telescopi, smontare i telescopi, usare i telescopi, giocare coi telescopi, fabbricare oculari recuperando pezzi da vecchi binocoli, fabbricare cannocchiali cercatori. Mi piaceva e mi divertiva, ma non era 'fare astronomia', era giocare con la strumentazione. Adesso giocare con la strumentazione mi piace molto meno, mi piace osservare, e mi piace osservare in un certo modo. Come mi piace fare sesso, ma mi piace farlo in un certo modo (nello specifico con una donna di cui sono innamorato). Questo non significa che giudichi negativamente le altre pratiche sessuali (con gli uomini, con gli animali, con gli oggetti, con le prostitute, con i transessuali). Significa semplicemente che l'esperienza che cerco è quella e non un'altra. Punto. Vedetelo come un limite mio, non come un limite vostro, e men che meno come un giudizio.

Trovo più differenze che similitudini nel tuo parallelo. Si va al lago, ma non si va su un'altra galassia. Gli oggetti celesti sono immobili, non si trasformano. Si possono vedere meglio o peggio, ma sempre quelli sono. Non vedrai mai una galassia 'allattare' un ammasso globulare, non accade mai nulla di unico ed irripetibile (al limite a volte, a distanza di anni). Sia chiaro, non sto qui a difendere un'ortodossia. Nemmeno le mie osservazioni visuali hanno valore alcuno, se non quello di un'esperienza col minimo possibile di mediazione. Accetto di vedere 'poco' perché quel poco è la condizione obbligata per avere il meno possibile tra me e la realtà: qualche pezzo di vetro e due superfici alluminate. Se devo metterci in mezzo microchip, circuiti elettronici e un display LCD scompare l'immediatezza e mi ritrovo con un'astrazione. Che non mi interessa, non posso farci nulla. Sono per le realtà tangibili: mi piace viaggiare a piedi e in bicicletta, mi piace toccare il mondo con mani e piedi. Ciò che è eccessivamente mediato non smuove il mio interesse.

Per le visioni sullo schermo del portatile basta Google Images, non serve nemmeno la strumentazione...

La 'collimazione perfetta', se esiste, è relativamente inutile.
Quando hai lo sweet-spot al centro del campo visivo puoi allegramente ignorare come ce l'hai fatto arrivare, e un decentramento del secondario è semplicemente inavvertibile all'atto pratico.

Il laser va verificato. Lo inserisci nel focheggiatore, lo mandi a battuta e lo fai ruotare sull'asse. Se il punto rosso sullo specchio primario fa un circoletto è il laser ad essere scollimato e va sistemato. Io me ne sono fabbricato uno in ditta, chiedendo al tornitore una cortesia, e l'ho corredato di grani per la regolazione fine.
Detto questo, laser e Chesire sono due strumenti diversi che lavorano secondo principi diversi e non sovrapponibili.
Il laser lavora sulla coincidenza tra asse ottico del telescopio ed asse ottico dell'oculare, ma non consente di aggiustare la posizione del secondario se non in termini di angolo di riflessione (un eventuale decentramento, anche significativo, non viene rilevato).
Il Chesire lavora a far coincidere lo sweet spot dello strumento col centro dell'oculare, ma ho dubbi sulla coplanarità dei due piani focali.

In ultima istanza la collimazione serve solo ad arrivare prima ad una condizione che consenta di mettere tutto a punto con lo star-test, che è l'unico vero metodo per avere il massimo dettaglio al centro del campo visivo. Lo Star-test (fai una ricerca, se ne è discusso a lungo) consiste nell'osservare una stella non troppo luminosa leggermente sfocata, e consente di centrare lo sweet spot dell'ottica esattamente al centro del campo dell'oculare agendo unicamente sulle viti di regolazione del secondario. Fatto questo, difficilmente laser e Chesire saranno d'accordo con l'esito, ma il risultato cercato è ottenuto.

Io a La Palma andai col 10x50 (e rimpiansi amaramente l'ETX70).
Cmq. fra tutte, seconda a La Palma vedo solo El Hierro, che nella parte più occidentale è veramente molto buia (pur se a bassa quota, e questo pesa)

Io La Palma l'ho già 'esplorata', è perfetta per un 'buen retiro' da pensionati.
Pensaci prima di vendere il 24" perché potresti ragionare di trasferirti lì e portarlo con te

Lanzarote, tanta roba!
Il 24" me lo prenderei io... ho pure una Opel Zafira per scarrozzarlo, adesso. Il problema è che non saprei dove tenerlo, e i lavori di ristrutturazione per cambio casa prosciugheranno le finanze familiari... Peccato!