Dobsoniani

Messier 27, La prima planetaria!

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view post Posted on 15/8/2023, 10:20
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NOCTE CAELUM

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Perdonerete la mia celebrazione di questa stupenda nebulosa.
Sono tutte notizie o curiosità che ho letto in internet e che adesso condivido con tutti Voi, magari annoierà i “veterani” ma spero attirerà l'attenzione e stimolerà l'osservazione visuale delle ( poche ) nuove leve.

m27%20Jjc1KDCrid

Questa invece l'immagine di Dob45 con la tecnica dell'EAA fatta con il suo dobson autocostruito da 45cm; 52 frame da 4 s per un totale di 208 sec. ( grazie Davide! )

M27_Stack_52frames_208s

Questa nebulosa é conosciuta con tanti nomignoli ed é altrimenti catalogata come Ngc 6853, è tra le più conosciute e brillanti nebulose planetarie, prospetticamente visibile nella costellazione della Volpetta, è piuttosto facile da localizzare da luoghi bui, trovandosi circa tre gradi a nord della stella γ Sagittae ( mv 3,5 ) ed è visibile con facilità anche con un piccolo binocolo o cercatore ottico, mi piace ricordare che fu la prima nebulosa planetaria ad essere scoperta, ecco qualche cenno storico:

Charles Messier (12 luglio 1764 ):
Ho lavorato alla ricerca delle nebulose, e ne ho scoperta una nella costellazione Volpetta, tra le due zampe anteriori, e molto vicino alla stella di quinta magnitudine, la quattordicesima di quella costellazione, secondo il catalogo di Flamsteed: Si vede bene in un comune rifrattore di tre piedi e mezzo. L'ho esaminato con un telescopio gregoriano che ha ingrandito 104 volte: appare di forma ovale; non contiene alcuna stella; il suo diametro è di circa 4 minuti d'arco. Ho confrontato quella nebulosa con la stella vicina di cui ho parlato sopra
Da notare che l'ha scoperta una notte prima della luna piena ( !! ), altri tempi.
William Herschel (30 settembre 1782 ):
Mia sorella ha scoperto questa nebulosa questa sera mentre cercava le comete; confrontando la sua posizione con le nebulose di Messier troviamo che è la sua 27. È molto curiosa come un pezzo composto; la sua forma sebbene ovale come la chiama M. [Messier], è piuttosto divisa in due; è situato tra un numero di piccole stelle [deboli] ma nessuna stella è visibile in esso. Con 278 ingrandimenti la divisione tra le due macchie è più forte, perché la debole luce intermedia svanisce di più ma svanisce con poteri superiori a causa della sua debole luce. "
1783, 2 agosto: “Un lontano sospetto che sia tutto stelle; Voglio luce!
1784, 19 luglio: “Suppongo che questa nebulosa sia un doppio strato di stelle di grandissima estensione. Le estremità accanto a noi non sono solo nebulosità risolvibili; più in là la nebulosità è appena risolvibile, e termina infine in un biancore lattiginoso dello stesso aspetto di quello di Orione.
John Herschel (17 agosto 1828 ):
Una nebulosa irrisolta, a forma di clessidra, riempita in un contorno ovale con una nebulosità molto meno densa. La massa centrale può essere paragonata a una vertebra o a un manubrio. La testa meridionale è più densa di quella settentrionale. Una o due stelle viste in esso.
Lord Rosse nel 1844 con il suo telescopio con apertura di 3 piedi:
E' un oggetto difficile richiede una notte estremamente bella e una potenza abbastanza elevata; si vede quindi che consiste di innumerevoli stelle [tutte sullo sfondo o in primo piano], mescolate con nebulosità; e quando distogliamo l'occhio dal telescopio alla Via Lattea, la somiglianza è così sorprendente che è impossibile non provare una convinzione abbastanza forte che la nebulosità in entrambi provenga dalla stessa causa.”
Ecco qualche disegno dell'epoca.

m27-john-herschel-e-lord-rosse

… segue.

Edited by vesna71 - 18/8/2023, 12:56
 
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view post Posted on 15/8/2023, 15:37
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Io NON HO MAI VISTO una foto che possa rivaleggiare con la sua luce in visuale.
Non c'è EEA (o intensificatore leggendo come la riproduce) che tenga.
La osservo anche più volte durante ogni serata osservativa estiva.
(Ethos 8 a 253x con a volte l'uhc-e astronomik)
 
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view post Posted on 15/8/2023, 17:15
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Dopo qualche cenno storico veniamo ai giorni nostri.

Il grande diametro apparente della PN suggerisce la sua relativa vicinanza al nostro sistema solare, le distanze calcolate variano da 900 a 1360 anni luce, la sua magnitudine visuale è di 7,4, ha un diametro apparente di circa 8 x 5,8 arcmin intorno al quale c'è un debole alone di 15,2' ( vedi la prima foto del post d'apertura ).
Negli anni 70' fu calcolata la velocità di espansione che si attesta tra i 27 e i 31 Km/s, dato che l'asse maggiore ha un raggio teorico di 1,01 anni luce, alcuni studi stimano un'età di 9800 anni.
Secondo misurazioni su fotografie astrometriche la nebulosa cresce da 1 a 7 secondi d'arco per secolo ed è costituito dal 92% di idrogeno, 7% di elio e tracce di ossigeno, azoto, neon, zolfo e argon, da notare che brilla fortemente sulla linea O-III dell'ossigeno doppiamente ionizzato.
La stella centrale è una nana bianca con un raggio di 0.055 ± 0.02 R☉, superiore ad ogni altra nana bianca conosciuta; la massa è stata stimata nel 1999 come pari a 0.56 ± 0.01 M☉ ha una luminosità di circa 13,8 mag. Con una temperatura superficiale calcolata è di circa 85.000 K.
KM Cudworth dell'Osservatorio di Yerkes ha osservato che la stella centrale potrebbe essere una stella binaria fisica la cui compagna è una stella giallastra di magnitudine 17 a circa 6,5 secondi.
Da recenti studi sulle nebulose planetarie sembrerebbe che la morfologia di Ngc6853 sia plasmata da interazioni dinamiche tra venti stellari successivi. E' probabile che i venti della stella progenitrice del ramo gigante asintotico (AGB) della nebulosa planetaria siano sfericamente simmetrici mentre i venti veloci che si sviluppano durante la fase post-AGB sono non isotropi o addirittura altamente collimati; si ritiene che la morfologia bipolare spesso osservata nelle nebulose planetarie sia dovuta a quest'ultimi che scavano delle cavità all'interno della “bolla primordiale”.

m27%20Schematic-drawing-of-triple-conic-sections-as-approximations-to-the-triple-bipolar-lobes

L'evidenza di coppie di “ventagli” diametralmente opposti suggeriscono la presenza di sezioni coniche, si evidenziano in particolare tre coppie di ventagli con angoli di apertura simili e medesimo asse, suggerendo quindi che siano stati creati dall'interazione tra un singolo deflusso veloce con tre gusci separati nell'inviluppo dell'AGB, é possibile che vi sia un'altra coppia di coni più piccola, rappresentata da ventagli più deboli.

m27%20Schematic-drawing-of-the-two-possible-bipolar-axes-of-the-Dumbbell-Nebula

E' sempre più bella ed enigmatica! :woot:

… segue.
 
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view post Posted on 15/8/2023, 17:33
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Bello studio monografico! Grazie!
 
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view post Posted on 16/8/2023, 12:45
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Passiamo ora alla serata del 14/15 agosto 2023.
Come mia consuetudine sono arrivato in loco prima del tramonto, questa volta ho optato per l'altopiano del Montasio, inizio ad allestire con calma la postazione ma poco dopo una coppia di austriaci si sofferma incuriosita ad osservarmi ed alla fine, nonostante il mio inglese maccheronico, ci accordiamo per una osservazione veloce dopo le 22.
Dopo quasi un'oretta di “divulgazione” con i grandi classici M13, M57, M27, M31, M51 ho congedato gli ospiti con un bel Saturno d'annata, erano veramente felici, mi hanno ringraziato mille volte, per loro é stato il "battesimo" dell'astronomia.
Tornando alla mia osservazione, l'unico soggetto del cielo profondo che volevo vedere era M27 ed in particolare mi ero prefissato una scaletta di quattro punti da soddisfare:

1- cercare i colori della planetaria.
2- cercare quante più stelle visibili all'interno dell'alone.
3- cercare l'alone esterno.
4- disegnare al meglio la nebulosa.

m27_chart_ridotta

Inizio la sessione alle 23:00 quando rilevo un valore SQM allo zenit di 21,45 e verso la polare di 21,59, umidità percettibile con leggera brezza e trasparenza nella norma.
Per quanto riguarda il primo punto ho “cercato” i colori della nebulosa durante il crepuscolo, poco prima che arrivassero i “turisti”, in quanto avevo letto che i coni sono ancora parzialmente attivi però i miei forse erano già andati a nanna perché non ho notato nessun tipo di sfumatura se non quelle del grigio.
Per questa prova ho utilizzato bassi ingrandimenti ed ampie pupille d'uscita sia con il 31mm ( 65x pu 6,9 ) che il 17mm ( 120x pu 3,75 ).
Ovviamente tutti noi abbiamo caratteristiche fisiologiche diverse ed io rientro nel gruppo di quelli che non percepiscono i colori, lo sapevo già ma ho voluto provare questa nuova “tecnica crepuscolare”.
Per soddisfare il secondo punto monto l'Ethos da 8mm ma mi rendo conto che ci saranno un centinaio di stelline in tutto il campo, una valangata! Troppe! mi aspetta un lavoro colossale... per cui nel disegno userò il campo ridotto del Takahashi ortho 9mm.
Alla fine dopo più di mezz'ora riesco a contare 11 stelline all'interno dell'alone compresa la centrale, 3 che sfiorano i bordi della nebulosa e 6 nelle immediate vicinanze.
Passo a cercare l'alone esterno e sempre a bassi ingrandimenti ma questa volta con il filtro O-III cerco di “scandagliare” oltre il bordo di M27 verso est e verso ovest dove normalmente nelle foto a media/lunga esposizione si delineano come delle “braccia” esterne al corpo principale, con grandi telescopi e cieli sicuramente migliori sono riusciti nell'impresa visuale in più persone ma 450mm sono troppo pochi e ci vorrebbe anche un cielo da almeno 21,80 o più, però bisogna sempre puntare oltre l'ostacolo!
Ecco quello che il grande Mel Bertels ha visto con il suo speciale telescopio.

m27_extended

Ora passo all'ultimo punto della lista, innesto il filtro O-III sull'Ethos da 8mm e a 250 ingrandimenti la planetaria esplode in tutta la sua gloria, é stupenda!
Inizio ad osservare ma mi rendo conto che l'Astronomik con la sua banda passante molto stretta fa aumentare di molto il contrasto tra fondo cielo e nebulosa “spegnendo” però tutte le stelline sovrapposte annullando di fatto tutti i miei punti di riferimento fondamentali per il disegno.
Alla fine decido di togliere il filtro per proseguire la visione in luce bianca, ora inizia l'avventura vera e propria, prendo carta e matita e cerco di scarabocchiare qualcosa ma mi blocco nuovamente, non pensavo fosse così difficile, adesso che cerco di osservare nell'intimità della nebulosa sembra che questa sia diventata improvvisamente infinita, é taaanto grande quanto ricca di dettagli... vabbé, mi rilasso un attimo, prendo un bel respiro ed inizio a “buttar giù” intanto il contorno, l'alone più grande e più debole quello del cosidetto pallone da rugby.
Man mano che il tempo passa prendo “confidenza” e mi si evidenziano nuove aree, nuove "isofoto" che prima non vedevo cosicché passo dalla prima stesura con al massimo 5 zone di intensità luminosa fino all'ultima arrivando a 7 zone di intensità luminosa, un lavoraccio che mi ha stancato non poco e non so ancora se mi darà i risultati sperati...
Dopo più di due ore e mezza decido di prendermi una pausa in attesa del prossimo target ( ma questa é un'altra storia :P ) non prima di rilevare un leggero calo del valore SQM, allo zenit 21,40 e 21,56 verso la polare, umidità in aumento come pure quel bel venticello fresco fresco che tanto vorrei avere a casa in pianura!
Spero di non annoiarvi con questo pippone, nel prossimo post inserirò il disegno che é ancora in fase di elaborazione grafica.

Edited by vesna71 - 21/8/2023, 20:31
 
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view post Posted on 16/8/2023, 13:13
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Bellissimo racconto, ma mi aspettavo il tuo disegno alla fine! :rolleyes:
 
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view post Posted on 17/8/2023, 09:52
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Intanto condivido il disegno classico fatto a matita su foglio, sto lavorando sulla versione digitale ma mi serve più tempo perché non sono pratico...
Dal vivo rende meglio di quello che vedete qui scansionato comunque questa é la versione "ammorbidita":

m27morbido

Questa invece é la scansione originale dove i segni della matita e le pieghe del foglio vengono evidenziati in maniera esagerata:

m27duro

Di seguito la "bella copia" delle famose zone d'intensità luminosa o isofoto:

m27isofoto

Per finire la bozza fatta sul campo con un campo stellare in parte prestampato, alcune non le ho viste, altre le ho aggiunte:

m27bozza

Per ogni isofoto ho usato una matita diversa come la 6H, 3H, HB, F, 2B, 5B e 8B, ho poi cercato di "ammorbidire" le varie zone di transizione e stendere meglio la grafite con dei cottonfioc e gommapane, si puo' far sicuramente meglio ma intanto questo é il mio piccolo contributo...
 
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view post Posted on 18/8/2023, 09:25
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complimenti! un lavoro immane!

già disegnare Giove o Marte lo trovo difficile , figurarsi una nebulosa con le sue infinite sfumature!

bravissimo!
 
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view post Posted on 18/8/2023, 12:01
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Di seguito la versione digitale.

m27_14-08-23
 
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Ciao, per raggiungere la nebulosa tramite star hopping ho trovato queste indicazioni, qualcuno le ha già trovate utili? Da sito indicato qui sul forum www.sbab.it/mappe.html

Screenshot_20230818_165356
 
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view post Posted on 18/8/2023, 17:52
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Lorenzo Burti

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E' il percorso 'ufficiale'. Complimenti
 
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view post Posted on 16/11/2023, 00:28

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Grazie per questo post e per le immagini, Racconto avvincente e ispirazione per continuare a tentare di fare qualche disegno.
 
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view post Posted on 30/12/2023, 23:23
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dagli Appennini alle Alpi basta che sia BUIO

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Bello e interessantissimo!
Sai che non vedo NESSUNO dei file che hai allegato tranne quelli di Dob?
 
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view post Posted on 31/12/2023, 09:18
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Ciao Nicola,
io dal PC vedo tutto sia come "ospite" sia come "utente" però confermo che dallo smartphone i link non funzionano... :=/: :=/:
 
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