E' piuttosto usuale che d'inverno, quando arriva, l'alta pressione scivoli via rapidamente portando con sé tutte le belle speranze degli astrofili.
Queste speranze si trovano spesso all'interno di cassetti a volte pieni di lamentele come "ma perché il bel tempo viene solo di Luna Piena?" oppure "ma chi esce con questo freddo?", o anche "non riesco a liberarmi, mannaggia".
E' del tutto normale ed è capitato anche a me.
Nel mio caso si chiama "scoramento" che diventa facilmente "pigrizia" che sovviene quando gli impegni di vita quotidiana si sommano e diventano tanti, troppi.
Siccome chi non risica non rosica, l'importante è che superata la tempesta, siamo pronti a cogliere il treno dell'alta pressione di cui parlavo in apertura.
Importante perché il mio essere astrofilo riguarda proprio delle occasioni colte quando non c'è Luna, quando il cielo è sereno e quando il clima è secco.
Poco importa la temperatura, purché si torni a casa sani e salvi e col cuore pieno di stelle.
Ha nevicato tanto nelle scorse settimane e al Sud non ci siamo troppo abituati. Quindi l'indecisione nello scegliere il posto osservativo ci può stare: strade bloccate, piazzole indisponibili, auto refrigerate.
Per fortuna, diverse volte in passato ho cavalcato la neve e il ghiaccio alpino e appenninico e non mi faccio prendere dal timore di qualche gelone.
Convinco
zanzao a sciogliere le ultime riserve e allora si va nel massimo che il Sud Italia ci può dare.
Due astrofili, due dobson da 60cm dopo quasi due anni di mancanza dal Pollino.
Staccionata di Piano Arcangelo, Monte Pollino (PZ)
Arriviamo sul posto insieme, carichi a pallettoni, un po' stufi di tanta elettronica usata in questi ultimi tempi per fare astronomia.
Lui giustamente galvanizzato dalla sua prima volta col nuovo giocattolone sotto un cielo degno di questo nome e io profondamente rallegrato di tornare col dobson sotto un cielo meritevole, con la grande compagnia dell'amico Oronzo.
Si monta, si collima, si veste il telescopio di cercatori, telo paraluce e oculari.
Ci si veste all'uopo, si mangia un boccone e si beve succo di mirtillo.
PRONTI!Delta T e umiditàSi parte rapidi con la "Galassia Ufo".
Io con i nomi comuni di oggetti sono una frana. Non ne conosco mezzo che vada oltre i classiconi "Nord America", "Velo" e "Fantasma di Giove".
Quindi chiedo a Oronzo la designazione dell'oggetto ma non ricordo di averla osservata.
E allora, diamoci dentro e puntiamo la
NGC 2683!
E' stupenda sia a 212 che a 345 ingrandimenti, estremamente elongata in direzione NE-SW. Dotata di un'alta luminosità superficiale, appare contrastata sin nelle sue propaggini più esterne. Bellissima e di grande impatto estetico!
Il mio database osservativo la riporta osservata il 9 gennaio 2013, 10 anni fa appena compiuti, con il Dobson da 40 cm.
"Di cospicue dimensioni a 160x, questa galassia appare estremamente allungata in direzione NE-SO. La parte centrale è uniformemente luminosa e sfuma nell'alone che, poi, si interrompe delicatamente nel fondo cielo. Verso E una stella di mag. 14 si sovrappone all'alone."
Passiamo quindi alla
NGC 2903, il classico del Leone che non può mancare nell'oculare di nessun telescopio. Ho osservato a 345x e la barra era evidente in modo eccezionale. Le due anse a Est e Ovest sono un rinforzo convinto e corposo di luce. Il nucleo non è visibile semplicemente perché la luminosità del bulge è tanta e lo avviluppa. I bracci esterni sono deboli ma presenti, il più evidente è quello occidentale.
Ancora non ripresi del tutto dalla bellezza dell'oggetto appena puntato, vado sulla
NGC 2403 nella Giraffa, che non vedevo anche lei da una decina d'anni.
Mostra un altissimo gradiente, finemente screziata e dotata di un bulge luminosissimo. Saltano all'occhio due zone h-alfa, una a NW e una a SE, più evidente. Le spirali appaiono in senso antiorario e sono tre. Ho contato velocemente quattro stelle sovraimposte alla galassia. Osservata a 212x, meravigliosa!
C'è da passare velocemente a un oggetto un po' basso, nel Cane Maggiore, prima che diventi troppo tardi.
La galassia interagente
NGC 2207 che fa coppia con la IC 2163 è una delle gemme del cielo che voglio rivedere anche stavolta.
E' un po' sottotono. Tuttavia, a 212x, le due componenti sono visibili chiaramente, come la loro diversa natura. Una, lievemente più luminosa, appare più larga e ovale. L'altra, più piccola e concentrata, è più debole. La piccola, che sarebbe la IC, mostra un piccolo uncino che non è altro che il suo braccio che si stacca bene dal fondo cielo.
NGC 2282, una nebulosa a riflessione nel Monoceros di soli 3' d'arco che avvolge una stellina di 10-ma magnitudine. Proprio per le sue dimensioni appare difficile individuarla con certezza e devo necessariamente affidarmi alle triangolazioni di stelle attorno a lei. In proposito, circa 1° a Nord, si può osservare il
Collinder 115, ammasso aperto che appare isolato ma senza concentrazione di stelle, con un basso numero di stelle uniformemente luminose. Infatti la classificazione di Trumpler dice proprio III 2 p.
La
NGC2440 è un altro oggetto che voglio riosservare con un diametro a maggiore, e non c'era mai stata occasione di puntarlo da quando ho il 60.
A 345x mostra due gusci. Quello esterno è ovale e orientato in direzione NE-SW. Il guscio interno, invece, si mostra bilobato e intricatissimo di chiaroscuri attorno a quella che dovrebbe essere la nana bianca centrale. Il filtro OIII "fa lavorare meglio" la nebulosa e dà una marcia in più alla visione.
Da una planetaria all'altra, si passa al Fantasma di Giove,
NGC 3242. Senza dubbio, all'oculare di un 60cm, questa è una delle planetarie più belle del cielo! E' splendida sia a ingrandimenti bassi, che medi, che alti... Mostra gusci dentro gusci. Zone chiare e zone scure. I lobi esterni nel guscio interno erano palesi a ore 2 e a ore 8. La nana centrale era un faro, un pugno nell'occhio, il colore verdino-azzurrognolo era palese. Una foto.
Ho tentato di osservare Hickson 43 ma senza esito! Probabilmente sbagliavo lo star hop, visto che i suoi componenti più luminosi sembrano anche facili..
Hickson 40 invece è andato a buon fine: ho identificato tutte 5 le componenti. Molto bello, compatto e di facile osservazione.
Torniamo a guardare in alto!Ho intervallato i gruppi galattici con la
Coddington nebula, in onore di un amico con cui mi manca condividere le osservazioni, il mitico king!
Questa, classificata come
IC 2574, è estesa anche a 130x! Allungata quasi perfettamente in direzione E-W, mostra palesemente un nodulo nel lato orientale della galassia. Viene lambita da due stelline di 13 e 14 nel versante NW e una di pari magnitudine nel versante S. Complessivamente la galassia si mostra in due zone di luminosità ben distinta. Quella a NE è più evidente, con discrepanze di luce al suo interno. Più grande è la parte a SW, diffusa e di luminosità uniforme che accenna una condensazione centrale che poi si rivelerà il suo bulge.
King è solito usare questa galassia come metro di giudizio della qualità della serata. Beh, direi che l'ha superato a pieni voti!
Delle componenti di
Hickson 84, nell'Orsa Minore, se ne intuisce la forma. 4 osservate (su 6) sono sostanzialmente tutte di forma rotonda leggermente allungata. In particolare la PGC 58877 che si allunga in direzione N-S.
Avevo voglia di rivedere anche l'
Hickson 44, nel collo del Leone. Il più facile dei gruppi di Hickson. La
NGC 3190 non inganna e mostra addirittura una banda di polveri che segue l'asse maggiore della galassia. Splendide tutte e quattro!
Un giro anche tra i membri del Tripletto del Leone, quello meno fotografato, formato da
M95, M96 ed M105. Se le prime due mostrano tranquillamente la loro natura di galassie barrate (splendida la 95 a forma di Theta), l'immagine più bella è quella formata dal tripletto nel tripletto: la M105 tiene compagnia alle "piccine"
NGC 3384 e NGC 3389. Quest'ultima appare fortemente screziata lungo il suo alone e con un nucleo stellare fatto saltare fuori da un'alternanza tra visione distolta e visione diretta.
Da quelle parti ho vagato anche tra il modesto tripletto formato dalle
NGC 3607, 3608 e 3605, molto carino sia a 212x nella visione d'insieme, sia a 345x per evidenziarne meglio le caratteristiche.
Nonostante fossero un po' basse sull'orizzonte, abbiamo osservato la bella coppia
NGC 2872 e 2874, quasi a contatto e dove la luminosa e circonfusa 2872 sembra fagocitare la più diffusa ed elongata 2874. Non vista la vicina 2873 di mag. 16.8
NGC 5746 era una di quelle che non dovrei aver mai puntato (almeno è un'osservazione che sicuramente non ho ancora digitalizzato). Suggerita da Oronzo, davvero è stupenda! Una piccola M104, mostra un'ovvia banda di polveri oscura che attraversa lungo tutto il suo piano galattico. Bellissima!!
Hickson 59 è formata da 5 membri. Di queste ne ho osservate solo 3, la IC 737, 736 e la PGC 36871. La 737 è la prominente, la 736 è visibile in distolta come piccolina, uniforme e sfuggente. La PGC è comparsa dopo aver individuato bene il campo e incrociato le galassie con le poche stelline attorno.
NGC 5426 e 5427 è l'altra bella coppia nella Vergine. La 26 è piccina e elongata N-S. Sul suo bordo settentrionale campeggia una stellina che mi sembra di mag. 14.5. La 27 è la grande della coppia. A 345x mostra il nucleo stellare e subito un alone circonfuso che si stempera gradatamente sul fondo cielo. Di forma pressochè rotonda, leggermente allungata in direzione NE-SW.
Hickson 67 è formata da 4 componenti di cui ne ho visti soltanto 3. La NGC 5306 è la prominente, molto luminosa ed immediatamente a E di una stella di mag. 13.5. Seguono la PGC 49017 debole, uniforme e priva di dettagli al suo interno ma molto allungata NNE-SSW e la PGC49040, incerta e molto debole.
E' la volta della Libra e di qualche oggettino al suo interno. Sono le 3:10 passate e la Luna sarebbe sorta di lì a poco, dopo 40 minuti. E siccome il tempo passa in fretta quando ci si diverte, è tempo di sbrigarsi.
NGC 5898 e
NGC 5903 sono una bella coppia che diventa trio con la PGC 54644. La 5903 è lievemente elongata in direzione N-S, mostra il suo bulge e un gradiente tenue. Al contrario della 5898, tondeggiante che ha un gradiente più deciso e un alone minuto e meno contrastato sul fondo cielo.
La PGC appare compatta e contrastata, pochi primi a S della 5898.
Qualche grado a est c'è una coppia interessante di oggetti, non visibili nello stesso campo dell'oculare ma comunque degni di nota.
La
IC 4538 è una galassia che si mostra come un debole chiarore circonfuso nel fondo cielo. Piuttosto uniforme, accenna un nucleo visibile a 345x.
L'altro oggetto celeste è una planetaria catalogata come
PK342+27.1. E' piccola ma visibile già a 212x, si differenzia dalla vicina stella di 11-ma a O. Rimane azzurrognola anche a 460x, contrastata sul fondo cielo e uniforme. Non mostra alcuna nana bianca centrale.
Le
NGC 4038 e 4039 sono sempre eccezionali. La 4038 era quella più dettagliata di chiaroscuri.
La nottata sta per concludersi e mi tolgo le ultime soddisfazioni nel Leone Minore con la bella coppia
NGC 3395 e 3396 ma soprattutto con il vicino trio formato dalle
NGC 3424, 3430 e 3413. Stupendo! La 3424 appare sottile e orientata in direzione NW-SE, con una stellina sul bordo NE. La 3430 è un pataccone uniforme orientata NE-SW mentre la piccina 3413 mostra il suo orientamento in direzione N-S. Tutte avevano un bulge più o meno evidente ma non ho notato nuclei.
Segnalo a fine report una M51 che probabilmente è la più bella mai vista. Il ponte di materia che collega le due galassie era inequivocabile a qualunque ingrandimento. Meglio a 212x che a 345x. Si vedevano dettagli di contrasto chiaroscuri vicino al nucleo della "piccola" NGC 5196.
La spirale... mi correggo, le spirali della grande 5195 erano ricolme di chiaroscuri, addensamenti e vuoti di luce pazzeschi. Nucleo e bulge venivano fuori dall'oculare a chiederti "come va? Ti vedo un po' pallido!". Pazzesca. Semplicemente pazzesca.
Forse ho dimenticato qualche oggetto. Ma di certo sono tornato a casa a fatica, e non per la stanchezza ma per la voglia di rimanere ancorato a questo cielo che, se sfruttato, regala ancora grandi emozioni.
E' l'alba... Che nottata!Nebbia in val padanaWow...Il "campo" osservativo improvvisatoQuesta notte resterà nella mente e nei nostri cuori a lungo.
La calma assoluta di vento, un rara e inesistente umidità, un ottimo cielo durato tutta la notte (SQM-L allo zenit tra 21.47 e 21.59) e una grande compagnia ci ha fatto tornare a casa con difficoltà e voglia di ritornare a riprendere le scorribande notturne come un tempo.